Botswana into the wild, il ritorno (aprile 2022)

Botswana come non l'avevi mai visto (e conosciuto)
Scritto da: honey-sunny
botswana into the wild, il ritorno (aprile 2022)

Diario di viaggio in Botswana con tutte le informazioni necessarie per partire super-informati. A cura di Anna e Pier

Quando: 16 giorni dal 15 aprile 2022 al 30 aprile 2022.

Perché questo viaggio: Quando abbiamo lasciato l’ultima volta l’Africa il 21 agosto 2019, in rientro dal tour del Botswana, mai e poi mai avremmo immaginato che il mondo sarebbe stato piegato da un virus  e che per due anni e 8 mesi non avremmo potuto tornarci. Avevamo già prenotato due viaggi laggiù  ovviamente entrambi annullati. Quando intorno al 20 di febbraio di quest’anno, abbiamo letto che dal 1°marzo venivano tolte tutte le restrizioni ai viaggi e le varie liste . in due giorni abbiamo prenotato. La meta era già stata decisa, aspettavamo solo il via libera per poter partire. Abbiamo volutamente optato per tutti i pernottamenti nella tenda sul tetto della jeep perché l’esperienza fatta dei campeggi non recintati ci era piaciuta molto e riconfermo che è spettacolare (vista l’esperienza di quest’anno al Piper Pan=

Itinerario: Maun, Khumaga e Tree Island (Makgadikgadi Pan N.P.), South Camp (2 notti) e Baines’ Baobabs, (Nxai Pan N.P.), Kubu Island (Makgadikgadi Pan N.P.), Boteti River Camp (vicino a Khumaga), Central Kalahari G.R. (3 notti), Rakops ed infine l’ultima notte ancora a Maun. La prenotazione al Boteti River Camp è stata fatta trovando un compromesso sulle strade. La notte precedente l’abbiamo passata a Kubu Island. Non sapevamo, al momento della prenotazione, se la strada in uscita verso sud (molto più comoda) sarebbe stata percorribile post piogge. Se non lo fosse stata avremmo dovuto tornare da nord quindi il Boteti era perfetto. In realtà siamo riusciti a passare da sud quindi avremmo potuto dormire a Rakops risparmiando 60 km.

Costi

Voli: € 1.220 a testa. Li abbiamo prenotati 2 mesi prima, a febbraio, direttamente sul sito della Qatar (Milano-Doha, Doha-Johannesburg e Johannesburg-Maun e ritorno) ad € 864 a testa. A due settimane dalla partenza ci è arrivata una proposta di upgrade in business per la tratta Doha – Johannesburg (di notte) quindi l’abbiamo presa ad € 320 a testa. Per il volo di rientro abbiamo modificato i posti scegliendo quelli con più spazio (€ 38 a testa in più).

Prenotazioni: fatte direttamente sui siti indicati più sotto

Pernottamenti (€ 804)

  • 04.2022 – The Waterfornt (Maun) – lodge (con colazione) – € 129
  • 04.2022 – Khumaga Campsite (Makgadikgadi) – campeggio – € 88
  • 04.2022 – Tree Island (Makgadikgadi) – campeggio – € 14
  • 04.2022 – South Camp (Nxai Pan) – campeggio – € 69
  • 04.2022 – South Camp (Nxai Pan) – campeggio – € 69
  • 04.2022 – Baine’s Baobabs ( Nxai Pan) – campeggio – € 88
  • 04.2022 – Lekubu Island (Makgadikgadi) – campeggio – € 42
  • 04.2022 – Boteti River Camp (Makgadikgadi) – lodge (solo pernottamento) – € 88
  • 04.2022 – Deception Valley ( Central Kalahari) – campeggio – € 5
  • 04.2022 – Deception Valley ( Central Kalahari) – campeggio – € 5
  • 04.2022 – Piper Pan (Central Kalahari) – campeggio – € 56
  • 04.2022 – Rakops River Lodge (Rakops) – campeggio – € 22
  • 04.2022 – The Waterfornt (Maun) – lodge (con colazione) – € 129

Di questi pernottamenti al Boteti era previsto il campeggio (Pule 400 € 30) ma poi noi abbiamo pagato la differenza per avere la camera (Pule 700 € 58). Anche un pernottamento nel Central Kalahari, a Motopi (Pule 714 € 56) lo abbiamo pernottato e pagato noi prima di partire, in realtà poi non ci siamo andati ma siamo andati al Piper Pan. Il pernottamento non previsto a Rakops lo abbiamo pagato in loco (Pule 260 € 22) avremmo dovuto dormire ancora nel Central Kalahari, nella Deception Valley.

Nel periodo di alta stagione bisogna prenotare con larghissimo anticipo (anche 1 anno prima) in quanto i posti sono molto limitati. Noi non abbiamo avuto problemi ma, essendo aprile la fine del periodo delle piogge, inizia ad essere già super gettonato. Più avanti spiego come funzionano i campeggi e le relative prenotazioni.

Auto: $ 3.608 (€ 3.280) pagati al rental car, Travel Adventurs (https://traveladventuresbotswana.com/).

I costi comprendono:

  • assicurazioni: $ 20 x 2 = $ 40 (€ 37) assicurazione Okavango Air Rescue (dopo spiego di cosa si tratta)
  • auto per 13 giorni: totale $ 3768 (€ 3.425) – al giorno $ 289 (€ 263), così ripartiti
    • $ 231 (€ 210) x 13 giorni = $ 3003 (€ 2.730) auto e attrezzatura da campeggio
    • $ 55 (€ 50) x 13 giorni = $ 715 (€ 650) assicurazione totale
    • $ 50 (€ 45) pulizia finale

L’auto era un Toyota Land Cruiser serie 79 (targato B164BEW) con una tenda sul tetto, serbatoio gasolio di 130. Era super accessoriato con GPS (le mappe sono di Tracks4Africa), telefono satellitare, frigo, sedie, tavolo, tutto il necessario per cucinare (le pentole erano da usare direttamente sul fuoco), 1 bombola, griglia, attrezzatura per l’insabbiamento (corda traino, pala e strisce in ferro), telo da mettere per terra, telo per il sole da attaccare alla macchina, lavandino da campo, torcia potente da attaccare all’accendisigari, sacchi a pelo e coperte in pile, cuscini e telo da mettere sul materasso (tutto pulito), teli da doccia, 4 taniche da 20 lt l’una per la benzina, inverter, 2 serbatoi per l’acqua pulita di 55 litri l’uno (uno aveva un rubinetto sul retro della jeep molto comodo per lavarsi le mani mentre l’altro aveva un tubo in gomma che usavamo per ricaricare la doccia da campo), compressore per rigonfiare le gomme, manometro, ecc. ecc.

Nel costo era compresa l’assicurazione con Okavango Air Rescue (http://www.okavangorescue.com/) – Costa $ 20 (€ 18 circa) a testa. In caso di necessità, garantiscono il recupero in elicottero (con medici a bordo), in tutto il territorio del Botswana C’è una mappa con i tempi di recupero per ciascuna zona. Ti portano in ospedale a Maun. Vale per un anno. Consiglio vivamente di farlo se non è compreso con l’affitto della jeep. Ovviamente bisogna avere il satellitare perchè nei posti più sperduti, dove c’è maggior necessità in caso di problemi, non c’è il segnale del telefono.

Non consiglio assolutamente questo rental car. A parte il costo folle (noi abbiamo preso credo l’ultima macchina disponile a Maun quindi non avevamo alternative) ci hanno dato una macchina con 100.000 km e che sin da subito mio marito ha capito che aveva qualcosa che non andava. Dopo 3 giorni, abbiamo dovuto chiamare i soccorsi per problemi al differenziale. in più tutta l’attrezzatura da campeggio era vecchia e mal tenuta. I responsabili sono stati più che professionali e celeri ma non dovevano affittare una macchina in quelle condizioni. Oltretutto quando ce l’hanno consegnata, per fortuna che mio marito ha controllato tutto, mancavano le bacchette per tenere aperta la tenda sul tetto e il navigatore era rotto . e ultima cosa, non da poco. avevo fatto espressa richiesta per l’inverter. Non avendo mai possibilità di caricare le pile della macchina fotografica, per me era fondamentale. Si trova attaccato alla macchina, dietro ai sedili posteriori. A questo c’è anche attaccato il compressore. Me lo mostrano ed io prendo per buono come tutti gli altri inverter che ho noleggiato nei precedenti viaggi, peccato che dopo tre giorni mi accorgo che è inutilizzabile. Non è un inverter normale. Necessita di un adattatore al quale attaccare le varie prese.

Si sono dimenticati di darmelo. Io non potevo immaginarlo. Comunque, ho fatto reclamo e me lo hanno recapitato al gate dello Nxai Pan. Quindi assistenza ottima. ma dovrebbero dare tutte le cose e soprattutto funzionanti e utilizzabili al momento della consegna della macchina. Nel nostro precedente viaggio in Botswana avevamo affittato alla Bushlore, meno costosa e anni luce più attenta ai dettagli.

Costi ingressi Parchi Nazionali: € 379 (Pule 4.550) per 10 giorni

Il costo delle tasse d’ingresso è:

– adulto Pule 190 (€ 14,75)

– macchina Pule 75 (€ 5,82)

Le tasse d’ingresso sono giornaliere. Se si pernotta una notte nel parco si pagano per due giorni. Considerare che ad ogni gate bisogna registrarsi sia in ingresso che in uscita con targa dell’auto, passaporti, ecc ecc e controllano i voucher dei pernottamenti. I parchi sono gestiti dal DWNP (Department of Wildlife National Parks). Le entrance fees, le tasse giornaliere da pagare per poter accedere ai parchi nazionali, si possono pagare:

  • ai rispettivi gate (la maggior parte non accettano carta di credito e spesso, anche se hanno la macchinetta, non è funzionante quindi è sempre meglio avere i contanti)
  • presso gli uffici del DWNP di Maun (dove si può pagare anche con carta di credito) (S19 59.056 E23 25.844)(orari: lu-ve 7.30/16.30; sa 7.30/12.45 e 13.45/16.30; do 7.30/12.45). Si supera il ponte principale di Maun, percorrendo la A3, alla prima rotonda si gira a destra su Sir Seretse Khama Road, la prima a destra sulla Audi Dr. e poi subito ancora a destra sulla Kubu Street (senza uscita).
  • presso gli uffici del DWNP di Letlakane: (S21 24.744 E25 35.000) (orari: lu-ve 7.30/16.30; sa 7.30/12.45 e 13.45/16.30; do 7.30/12.45)

Orari in cui si può girare nei parchi:

  • da aprile a settembre 6.00/18.30
  • da ottobre a marzo 5.30/19.00

Altre spese: gasolio € 352; market € 280; ristoranti € 212; varie € 152.

Pernottamenti

Siti internet dove abbiamo fatto le varie prenotazioni di lodge e campeggi

– The Waterfront Guesthouse:   http://maunwaterfront.com/

– Khumaga Camp (Makgadikgadi NP):   https://sklcamps.com/our-camps/

– Tree Island Camp (Makgadikgadi NP):   dwnp@gov.bw

– South Camp (Nxai Pan NP):   https://www.xomaesites.com/camping/11-nxai-south-camp.html

– Baines’ Baobabs (Nxai Pan NP):   https://www.xomaesites.com/camping/13-baines-baobab.html

– Kubu Island (Makgadikgadi NP):   http://www.kubuisland.com/

– Boteti River Camp:   https://www.botetirivercamp.com/

– Deception Valley (Central Kalahari GR):   dwnp@gov.bw

– Piper Pan (Central Kalahari GR):   https://www.bigfoottours.co.bw/

– Rakops River Lodge: http://rakopsriverlodge.com/booking.html

Opinioni e info dei vari pernottamenti

  • The Waterfront Guesthouse: semplice e un po’ datato. Camere spaziose affacciate sul fiume. Colazione buona. Voto: 6
  • Khumaga Camp (Makgadikgadi NP): ci sono i bagni. Si può lasciare l’immondizia. Ogni piazzola ha un rubinetto per l’acqua. Si può rifornire di acqua il gavone della macchina. Attenzione ai cercopitechi. Dalle piazzole non si vede il fiume. La nostra era la KK4, abbastanza vicina ai bagni. Tutte le piazzole sono molto distanziate ma a vista, quindi non c’è molta privacy. Voto: 8
  • Tree Island Camp (Makgadikgadi NP): non c’è acqua e non si può lasciare l’immondizia. Ci sono due strutture in legno a spirale una con il wc ed una con la doccia (con il secchio dove mettere la propria acqua).Il nostro secchio era rotto quindi abbiamo usato la nostra doccia da campo. Qui non viene molta gente quindi l’erba per terra era un po’ alta. La nostra piazzola, la n°3. Era la meno bella perchè molto chiusa nella vegetazione. La n°1 è la più bella con vista sul pan bianco mentre la n°2, anche questa molto più aperta, si affaccia sulla savana. Non ci si vede da una piazzola all’altra quindi c’è privacy. Voto: 7 (solo perchè la nostra piazzola non aveva vista, altrimenti sarebbe stato 8)
  • South Camp (Nxai Pan NP): ci sono i bagni. Si può lasciare l’immondizia. Si può rifornire di acqua il serbatoio della macchina. La piazzola migliore è la NX 1, dove eravamo noi, perché è l’unica completamente isolata (i bagni sono comunque vicini). Le altre invece sono sempre distanziate ma con poca privacy. Voto: 9
  • Baines’ Baobabs (Nxai Pan NP): non c’è acqua e non si può lasciare l’immondizia. Ci sono due strutture in legno a spirale una con il wc ed una con la doccia (con il secchio dove mettere la propria acqua). Come location la piazzola n°1, con un baobab, ha un po’ di vegetazione intorno e si ha la vista del pan e dei Baines baobab. La n°2 ha tre baobab ed intorno ha solo erba; quindi c’è visibilità e panorama sul pan. Noi eravamo qui e l’abbiamo trovata più bella della n°1 dove siamo stati nel 2019. La n°3 invece ha un baobab ma è troppo chiusa nella vegetazione, quindi non è bella perchè non ha molto panorama. Voto: 10
  • Kubu Island (Makgadikgadi NP): non c’è acqua e non si può lasciare l’immondizia. C’è un gabinetto in comune per tutti. Non ci sono le docce. Bisogna avere la propria doccia da campo. La piazzola più bella è la 6 dove eravamo noi visto che è quella più verso nord, si vede il tramonto e si ha un bel panorama sul pan. Voto: 10
  • Boteti River Camp: ci sono i bagni. Si può lasciare l’immondizia. Si può rifornire di acqua il serbatoio della macchina. Volendo ci sono le camere e c’è il ristorante. Ha una terrazza sul fiume ma c’è troppa vegetazione quindi non si vede molto bene. Voto 7
  • Deception Valley (Central Kalahari GR): non c’è acqua e non si può lasciare l’immondizia. Ci sono due strutture in legno a spirale una con il wc ed una con la doccia (con il secchio dove mettere la propria acqua). Il nostro secchio era rotto quindi abbiamo usato la nostra doccia da campo. Le piazzole (la nostra era la n°4) sono molto ampie circondata da vegetazione quindi non c’è panorama. La strada costeggia tutte le piazzole, quindi c’è privacy solo dopo che le macchine non possono più muoversi. Comunque passa soltanto chi pernotta qui. Voto 8
  • Piper Pan (Central Kalahari GR): non c’è acqua e non si può lasciare l’immondizia. Le due piazzole hanno due strutture in legno a spirale una con il wc ed una con la doccia (con il secchio dove mettere la propria acqua). Sono distanziate qualche km. e sono in mezzo alla vegetazione. Quella con più panorama è la n°1. Noi, avendo dormito nel pan, abbiamo usato la nostra doccia da campo. Voto 10
  • Rakops River Lodge: ci sono i bagni. Si può lasciare l’immondizia. Si può rifornire di acqua il serbatoio della macchina. Volendo ci sono le camere e c’è il ristorante. Voto: 6

Come scegliere i pernottamenti

Prenotazioni campeggi: Possono essere statali o privati.

Il sito migliore per vedere quali sono è Traks4Africa (https://tracks4africa.co.za/maps/africa/). Cliccando sulla tenda bianca e verde, in basso a sinistra, si apre la mappa con indicati tutti i campeggi dell’Africa Australe quindi anche quelli del Botswana. Quando se ne seleziona uno, si apre una pagina con i dettagli generali e i contatti per le prenotazioni. Qui sono indicati sia quelli privati che quelli statali e di conseguenza si viene dirottati o sui relativi siti o ad indirizzi mail (o solo numeri di telefono). È davvero comodo e semplice. L’unico neo sono i tempi di risposta, non sempre immediati.

I campi statali sono gestiti dal DWNP, Department of Wildlife National Parks e gestiscono anche il pagamento dei costi giornalieri d’ingresso.

Altro sito utile è: http://www.getaway.co.za/travel-ideas/book-campsites-botswanas-national-parks/

Spiega come fare a prenotare e indica i vari operatori che gestiscono i campi privati. All’inizio della pagina se si clicca Download: The Getaway BFGoodrich 4×4 Guide to Botswana, si apre un pdf scaricabile, di 48 pagine, con info parecchie informazioni.

Elenco i principali campi e chi gestisce le prenotazioni (prezzi per persona per notte):

– Dwnp (http://www.gov.bw/  – mail: dwnp@gov.bw – o agli uffici di Maun)  – Costo:  Pule 40 (€ 3,5):

Sono tutti campi statali:

– tutti i campi del lato del Botswana del Kgalagadi Transfrontier Park

– otto campeggi del Central Kalahari Game Reserve (i tre che si trovano al gate: Matswere Gate, Tsau Gate and Xade Gate) e poi Xaka, Kori, Deception, San e Phokoje Pans

– due campeggi nel Makgadikgadi Pans National Park: Njuca Hills e Tree Island

– Big Foot Tours (www.bigfoottours.co.bw  –  mail: reservations@bigfoottours.co.bw)  – Costo:  Pule 714 (€ 56):

Central Kalahari: Piper Pan, Letiahau, Lekhubu, Kukama, Sunday Pan, Passarge Valley and Motopi

Khutse Game Reserve (sud del Central Kalhari): tutti e 5 i campeggi

– Gaing-O Community Trust (http://www.kubuisland.com/ – si invia mail dal sito) – Costo: Pule 150 (€ 12,50) + 50 fees d’ingresso

– Kubu Island Campsite

– Kwalate Safaris (kwalatesafari@gmail.com)

– Chobe: Ihaha Camp (Pule 260 € 22- minorenni Pule 130 € 11)
– Moremi: South Gate and Xakanaxa (non sono riuscita a trovarli)

– Xomae Group (www.xomaesites.comxomaesites@btcmail.co.bw)

– Moremi – Third Bridge Camping – USD 50 (10 piazzole)

– Moremi – Third Bridge Self Catering Chales – USD 120

– Okavango – Gcodikwe 1 Island Camp: USD 50 (non ho capito dove si trova, mi riusulta un lodge)

– Nxai Pan –  South Camp – USD 38 (10 piazzole) (consentiti per piazzola max 3 macchine e 6 persone)

– Nxai Pan: Baines’ Baobab – USD 50 (3 piazzole) (consentiti per piazzola max 3 macchine e 12 persone)

– SKL (www.sklcamps.comreservations@sklcamps.co.bw)

– Chobe – Savuti: USD 50 – minori USD 25 (14 piazzole) (consentiti per piazzola max 3 macchine e 8 persone)

– Chobe – Linyanti: USD 50 – minori USD 25 (5 piazzole) (consentiti per piazzola max 3 macchine e 8 persone)
– Khwai – North Gate: USD 50 – minori USD 25 (10 piazzole) (consentiti per piazzola max 3 macchine e 8 persone)
– Makgadikgadi – Khumaga: USD 50 – minori USD 25 (10 piazzole) (consentiti per piazzola max 3 macchine e 8 persone)

– Khama Rhino Sanctuary (www.khamarhinosanctuary.org.bwkrst@khamarhinosanctuary.org.bw)

  • Costo: campeggio Pule 108 (€ 9,00) a notte a testa- chalets Pule 700/800 (€ 58/67) a notte a testa.
  • Fees:  Pule 72 (€ 6) a testa e Pule 88 (€ 7,33) la jeep

–  Khwai Development Trust: (http://www.khwaitrust.co.bw/ ) Costo: Pule 300 (€ 25)

– Khwai community concession: Magotho Camp

– Mababe (tra Khuay e Savuti) (NDM Travel Agency) – Costo: Pule 220 (€ 18)

– Tshaa Camp

– Tuli Wilderness (www.tulitrails.comreservations@tulitrails.com) – Costo: Pule 140 (€ 12) include le tasse

– Molema Bush Camp

Mbudi Camp nord Khwai: mbudicampkhwai@gmail.com

Info sui campeggi: I campeggi sono pochi e hanno pochissime piazzole. In ciascuna ci possono stare da 1 jeep a 3 (con massimo 8 persone). Quindi non si corre il rischio di trovarsi vicini ad altre persone che non si conoscono. Tutte le piazzole sono vicine ma consentono notevole privacy. Abbiamo trovato i bagni solo a Khumga e al South Camp (Nxai Pan) per il resto c’era comunque la possibilità di lavarsi usando la propria acqua e c’era il wc. C’è la possibilità di lasciare l’immondizia a Khumaga, Nxai Pan al South Camp e al Central Kalahari solo al Matwere Gate. Non ci sono recinzioni quindi l’attenzione deve essere a mille. Si deve arrivare al campeggio con il sole ancora un pochino alto, accendere subito il fuoco, andare a farsi la doccia, cenare con il tramonto, rimanere sempre vicino al fuoco e se si deve andare dietro la jeep quando si deve riordinare, illuminare con le torce. È bene non rimanere molto a lungo alzati, meglio ritirarsi in tenda il prima possibile e rimanerci senza più scendere fino al mattino. Gli animali, se sentono rumori non si avvicinano ma appena si sale in tenda, nonostante il fuoco  arrivano.

Info viabilità

Km. da noi percorsi: 2.170 (920 su asfalto e 1250 su sabbia)

Patente e guida: la guida è opposta all’Italia. Si viaggia a sinistra e il posto del guidatore è a destra. In Botswana la patente internazionale non è obbligatoria. Se la si vuole fare vanno bene sia quella della convenzione di Ginevra (dura 1 anno) che di Vienna (dura 3 anni). Costa € 86, le tempistiche per averla sono di 3 settimane. La nostra era scaduta, quindi abbiamo preferito farla di nuovo. I rental car non la chiedono ma se si viene fermati dalla polizia, si semplificano le cose se la si ha, solo per la traduzione in inglese. Quando ci hanno fermati, abbiamo mostrato quella italiana ed è andata bene.

Strade: le principali sono asfaltate. Nei parchi sono sterrate e sabbiose. Rispetto al precedente viaggio abbiamo trovato strade tenute male post periodo piogge. Era peno di solchi ormai asciutti, dovuti al passaggio delle macchine dove l’acqua si fermava. Abbiamo usato poco il 4×4, solo sul river front di Khumaga e nella strada di accesso tra il gate dello Nxai Pan e il South Camp e per arrivare ai Baines’ Baobab. Avevamo idea di trovare tanta sabbia nel Central Kalahari (motivo per il quale abbiamo voluto un Land Cruiser, molto più performante rispetto ad altre macchine, ma molto più caro), ed invece non è stato così. Quindi questo giro si può fare tranquillamente anche con un Hilux o Ford Ranger. Entrambe sono ottime macchine che però forse non consiglierei se si devono affrontare le sabbie del Savuti. Nel nostro precedente viaggio, le macchine trovate insabbiate in quella zona erano tutte Hilux, per via soprattutto della ruota di scorta che viene posizionata sotto il retro della macchina e che ovviamente fa attrito sulla sabbia profonda (cosa ovviabile chiedendo di metterla sul tetto o nel cassone).

Barriere veterinarie e divieti per il cibo: lungo le strade principali ci sono alcune barriere veterinarie. Sono segnate sulle cartine. In primis hanno la funzione di evitare che gli animali non controllati dai veterinari della parte nord, vengano a contatto con quelli controllati degli allevamenti del sud. C’è un batterio che colpisce i bufali e che potrebbe essere trasmesso alle mucche, essendo della stessa famiglia. Quando si va da nord a sud fanno fermare e disinfettare le suole delle scarpe e le gomme delle macchine. Le recinzioni non sono in tutto il territorio altrimenti bloccherebbero le migrazioni degli animali selvatici, ma solo a ridosso delle strade dove si muovono animali domestici (mucche, asini e capre). Ovviamente non è una cosa che risolve il problema completamente, ma questo è l’unico modo per cercare di arginarlo. Per lo stesso motivo vietano da nord a sud di spostare carne cruda, latticini e uova (ma il divieto assoluto è principalmente per la carne). Se i poliziotti trovano cibo non giusto, lo sequestrano. Quando si fa la spesa bisogna considerare questa cosa in primis per la salvaguardia dei capi di bestiame ma anche perchè si rischia di rimanere senza cibo sul quale si contava in posti in cui non si trova nulla da comperare.

Pressione Gomme e 4×4: le tenevamo sempre diverse visto che il cassone era pieno quindi pesantissimo. Su asfalto a 3 davanti e 3,5 dietro, su sterrato 2 davanti e 2,5 dietro, su sabbia le abbassavamo ancora un po’ fino ad un minimo di 1,8 davanti e 2 dietro. Nel nostro viaggio precedente le tenevamo su sabbia a 1,5 ma, parlando in questo viaggio con un signore sudafricano, ci ha detto che è troppo poco. Conviene tenerle sempre un pochino più gonfie e poi, se ci si dovesse insabbiare, le si sgonfierebbero. Se sono troppo molli, si crea troppa pancia e quello è il punto pericoloso per le forature visto che è molto più delicato rispetto alla parte che solitamente tocca la strada.

Faticavamo a disinserire il 4×4. Un signore ci ha detto che bisogna farlo quando la macchina si muove leggermente. Ci ha detto di fare un metro in retro, poi andare avanti, togliere la marcia e disinserire il 4×4. Da fermi capita che non si tolga.

Benzinai: sono segnati sulle cartine. Si trovano in tutte le cittadine comunque sempre fare il pieno anche se si è a metà serbatoio. Fondamentale avere un paio di taniche supplementari. Il costo del gasolio è di Pule 14 (€ 1,16) (€ 0,79) al litro.

Coordinate GPS: ho cercato di inserire tutte quelle che avevo. Alcune sono scritte con un criterio differente perchè le ho trovate solo così.

Informazioni utili sul viaggio

Non farsi mai mancare:

  • la legna perchè è fondamentale avere il fuoco acceso la sera fino a quando si sta fuori dalla jeep. La vendono lungo le strade a fascine (Pule 25 l’una) e all’ingresso dei parchi (non bisogna però fidarsi perchè potrebbero averla finita). Non si può usare quella che c’è nei parchi, a parte qualche ramettino per accenderla;
  • bisogna sempre avere dei bomboloni da 5 lt. di acqua di riserva sia per bere e cucinare ma anche per farsi la doccia;
  • attrezzatura acquistata o portata da casa, non fornita dal rental car: diavolina, accendini, detersivo piatti e spugnette, corde supplementari (per legare la legna sul tetto della jeep e alcune taniche dell’acqua), torce frontali e a mano, nastro isolante e americano, sacchetti immondizia. Per lavarsi è bene usare prodotti ecologici visto che tutto va nel terreno.

Valuta: € 1 = BWP (Pula) 12,00. BWP (Pula) 1 = € 0,078

In lingua Setswana “pula” significa letteralmente “pioggia”, un elemento naturale particolarmente scarso nel territorio prevalentemente desertico del Botswana e quindi di elevato valore. “Pula” significa anche “benedizione”, giacché la pioggia è una benedizione per questo popolo. La pula è divisa in 100 “thebe”, letteralmente “scudi”. La valuta è circolazione dal 1976 quando ha sostituito alla pari il rand sudafricano. Nonostante la svalutazione avvenuta nel maggio 2005 del 12%, la pula rimane una delle più forti valute dell’Africa.

Mance: solitamente sono pari al 10% di quanto speso. Si possono aggiungere al totale della spesa se si paga con carta di credito oppure si possono pagare in contanti a parte. Non le chiedono, ma sono molto gradite.

Malaria: la malaria c’è in alcune zone del Botswana. Ci hanno detto che non sono presenti nel giro che abbiamo fatto noi e che si trovavano nella Moremi (info da prendere con le pinze, ce l’ha detto il ragazzo che ci ha consegnato la macchina). Il rischio di contrarre la malattia è alto durante, e poco dopo, il periodo delle piogge. Durante la stagione secca e con il freddo dell’inverno australe (la zanzara anopheles vive solo con temperature costanti oltre i 20°) il rischio è ridotto al minimo. Valutare i pro i contro sul fare l’antimalarica. Noi l’abbiamo sempre fatta solo omeopatica pur andando in zone ad alto rischio nel periodo peggiore. Preferiamo fare quella comportamentale: dopo il tramonto rimanere all’aperto il minimo in dispensabile indossando solo con abiti chiari che coprano la maggior parte del corpo e spruzzando, sulle parti scoperte, dei repellenti e soprattutto dormire sotto le zanzariere. Sono scelte personali.

Documenti e visti: non ci vuole il visto per massimo 90 giorni di permanenza. Il passaporto deve avere come al solito validità residua di 6 mesi dalla data del rientro e 2 pagine bianche. Importante: dal 01.10.2016 ci sono nuove regole per l’ingresso dei minori (anche solo in transito). Ogni minore, anche se in viaggio con entrambe i genitori, deve essere in possesso di un certificato di nascita multilingue. Su questo vengono indicati nome del minore con data di nascita e i nomi dei genitori. Questo documento si richiede all’anagrafe del proprio paese ed è gratuito. Tenete presente che il Botswana richiede il vaccino della febbre gialla se in arrivo si sosta per più di 12 ore in un paese in cui la malattia è endemica. Un sito sul quale poter guardare i vari aggiornamenti è il sito della Farnesina Viaggiare sicuri (http://www.viaggiaresicuri.it/). Questo ovviamente è aggiornatissimo.

Cibo: i market sono più che mai forniti. Alcune cose, come la pasta, le abbiamo portate dall’Italia ma il grosso, l’abbiamo acquistato in loco. Abbiamo trovato tutto quello che avevamo in mente di comprare.

Cibo da non portare nei parchi: arance e limoni perchè gli elefanti ne vanno ghiotti. Pur non volendo fare danni, potrebbero creare problemi alle jeep cercando di prenderli. Fiutano l’odore a distanza.

Acqua: Abbiamo sempre lavato i denti con l’acqua delle bottiglie e non abbiamo mai mangiato verdura cruda nei ristoranti (lavata da noi invece si).

Cellulare: nei parchi non c’è copertura. Super consigliato l’affitto del satellitare (lo si affitta presso i rental car)

Fuso: uguale all’Italia.

Fotografia: state attentissimi alla polvere che arriva ovunque. Proteggete l’attrezzatura e tutte le sere vi conviene pulirla. Ho fatto 2.300 foto. Come lenti ho usato 10-20, 24-105, 70-300. Il teleobiettivo è fondamentale per gli animali.

Corrente: le spine sono sia quella sudafricana che quella inglese R18

Temperatura: durante il giorno ha fatto caldo. Di notte le temperature sono scese parecchio.

Sole: alba alle 6.30 tramonto alle 18.00

Sicurezza: problemi zero.

Lingua: inglese e dialetti locali

Giornata tipo: all’alba in auto, se non prima, cena intorno alle 18 e in branda verso le 19/20 massimo.

Organizzazione: un genere di vacanza come questa si deve organizzare nei minimi dettagli per il fatto che si rimane diversi giorni in posti completamente sperduti. Si devono fare bene i conti per i rifornimenti di gasolio, cibo, acqua e legna.

Cortesia: quando ci si rivolge ad una donna bisogna dire: “dumela mma” mentre ad un uomo “dumela rra”. Apprezzano molto.

Opinione generale: In 5 parole: l’Africa non delude mai.

Info generali

Il Botswana è una delle ultime vere aree selvagge del pianeta. La natura incontaminata del più grande delta del mondo, il Delta dell’Okavango con la Moremi Game Reserve; l’inimmaginabile vastità della Central Kalahari Game Reserve, Mkgadikgadi e Nxai Pan con le saline di grandi dimensioni, il Parco Nazionale Chobe con più alta densità al mondo di elefanti… tutto questo rende il Botswana unico tra le grandi destinazioni per i safari.  Il Botswana è l’ultima roccaforte per un gran numero di uccelli ed animali in via di estinzione, tra cui il licaone, il leopardo, la iena bruna, il grifone (avvoltoio) del Capo e la civetta pescatrice. Tra gli altri durante i safari è possibile avvistare elefanti, bufali, giraffe, zebre, ippopotami, coccodrilli, rinoceronti, leoni, leopardi, ghepardo, caracal, impala, kudu, gnu; un’immensa varietà di uccelli, di terra e d’acqua, residenti e migratori.  La ricchezza culturale del Paese è data dal popolo dei San (Boscimani) che vive nel deserto del Kalahari e dalle Tsodilo Hills, con la più alta concentrazione di pitture rupestri al mondo, sito protetto dall’UNESCO.

Il Botswana è una Repubblica presidenziale, ha un governo stabile e solo 1,7 milioni di abitanti. La capitale è Gaborone.

Quando andare: Come in tutta l’Africa australe le stagioni sono invertite. Il clima del Botswana è semi-arido quindi caldo e secco in gran parte dell’anno. Le stagioni sono principalmente due:

Estate (stagione bagnata) – da ottobre a marzo. I giorni estivi sono caldi, soprattutto nelle settimane che precedono l’arrivo delle piogge. Le prime piogge arrivano intorno a novembre. Durante il periodo piovoso, che dura fino alla fine di febbraio o all’inizio di marzo, fa caldo ed è generalmente soleggiato di mattina, ci sono temporali brevi nella parte centrale delle giornate e piogge abbondanti il tardo pomeriggio. Le temperature diurne possono salire a 38/40° C e le temperature notturne scendono a circa 20/25° C. Le aree settentrionali ricevono fino a 700 mm di pioggia all’anno, mentre la zona del deserto del Kalahari ha una media di 225 mm all’anno. Le piogge tendono ad essere irregolari, imprevedibili e distribuite in maniera diversa. Spesso una forte pioggia può verificarsi in un’area mentre 10 o 15 chilometri di distanza non cade una goccia. In estate, l’umidità del mattino varia da 60 a 80% e scende al 30-40% nel pomeriggio.

Inverno (stagione secca) – da aprile a settembre. Le giornate sono sempre calde di giorno (20/30°C) e fresche la sera (10°C).  Di notte possono scendere sotto il punto di congelamento in alcune zone, soprattutto nel sud-ovest. Nessuna pioggia cade durante i mesi invernali. In inverno l’umidità può variare tra il 40 e il 70% durante la mattinata e scendere al 20/30% nel pomeriggio.

Il Botswana è una destinazione perfetta per i game drive durante tutto l’anno però i mesi migliori vanno da aprile a ottobre, sia per il tempo che per gli animali. È durante questo periodo che la fauna selvatica si riunisce a bere nelle poche pozze d’acqua e la vegetazione è meno fitta quindi gli avvistamenti sono migliori e più facili.

Fauna: un tempo chi andava in Africa voleva come trofei di caccia i “Big five” (i primi cinque dell’elenco di seguito) ma ora questi trofei sono per lo più fotografici quindi sono diventati i “Big nine”. Rinoceronte bianco o nero (più raro). La differenza non sta nel colore del mantello (entrambe sono grigetti) ma nel labbro. Quello bianco ha la forma della bocca più squadrata adatta a brucare negli spazi aperti della savana. Quello nero ha la bocca più tondeggiante con il labbro superiore prensile adatto a mangiare rametti e foglie di acacia nel bush. Questo fa si che si differenzino anche nella gestione dei cuccioli. Quello bianco segue i piccoli perché negli spazi aperti può brucare e tenere d’occhio la prole, quello nero, deve precedere i cuccioli perché deve far loro strada in mezzo alla vegetazione fitta (questo però non è attendibile al 100% per riconoscerli). Quello bianco si muove in piccoli gruppi, quello nero è più solitario. Quello bianco o più grosso di quello nero. Quello nero è molto irritabile e c’è il serio rischio che attacchi le macchine, quindi, bisogna mantenere molta distanza quando lo si incontra. Elefante, leone, bufalo (tra tutti è il più pericoloso perché, se viene isolato dal gruppo e si sente braccato, attacca. Ha bisogno di grandi spazi per spostarsi), leopardo (caccia di notte, durante il giorno si riposa all’ombra), ghepardo (lo si distingue dal leopardo per una linea nera che gli parte dagli occhi ed arriva, contornando il naso, fino sotto alla bocca. Giraffa, ippopotamo (vive di giorno in acqua o sulle spiagge e di notte pascola, pericolosissimo se si è a piedi e lui è fuori dall’acqua), zebra. Oltre a questi si possono vedere licaoni, tassi del miele, iene, tanti tipi di antilopi, gli gnu, i babbuini, i facoceri, gli sciacalli, coccodrilli, struzzi (femmine grigie e maschi neri), tanti tipi di uccelli (l’Okavango è il paradiso del bird watching) e chi più ne ha più ne metta.

Nota

Per non pubblicare l’itinerario completo perché troppo lungo, non ho inserito il dettaglio giorno per giorno con tutte le info sui vari posti e sulle strade. Se vi interessa, non esitate a scrivermi. Ve lo invio completo via mail., basta scrivere ad african.dreams2019@gmail.com

Alla prossima

Anna e Pier

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