Bormio full wellness!
Fine settimana di relax e natura
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Quest’anno per il mio compleanno ho ricevuto davvero un bel dono!!! Un we full relax and wellness (come si dice in gergo) a Bormio (SO) presso l’Hotel Bagni Vecchi, SPA, Alta Valtellina. Ovviamente con Lapo, il compagno delle mie avventure e della mia vita, che me lo ha regalato. Partiamo da Firenze il 30-07-010, alle 7.30 del mattino, dopo circa 5 ore di sali-scendi, tra Veneto e Trentino, giungiamo in Lombardia e rimaniamo subito incantati e rapiti dalla magia del luogo. Il primo pomeriggio che trascorriamo in questo magnifico Resort passa nella piena, completa, condivisa, voglia di rilassarci e godere della natura circostante questa rocca montana ma anche dello splendido complesso termale che ci mette a disposizione. La gestione e l’organizzazione del Resort è molto giovane, come anche l’età media degli ospiti, malgrado ciò che immaginavamo alla partenza. Tutti ci mettono immediatamente a nostro completo agio, fornendoci insieme alle chiavi della camera, un morbidissimo accappatoio bianco, telo e ciabattine relative. La camera è piccolina ma piena di comfort, comprese tisane di alta qualità, caffè, mele rosse e dolcissime e un carinissimo kit di cortesia. La piscina termale, all’aperto, è grande e caldissima, con idromassaggio e cascatine curiose e divertenti. Ci si accede dall’interno dell’albergo attraversando un percorso fatto di numerose altre sale piene di giochi d’acqua, idromassaggio in vasche e bellissime saune in legno, a varie temperature con spezie e profumi, sale relax per cromoterapia, grotta sudatoria e una raffinata sala caffè. Al disotto della grande piscina c’è il bagno romano, antico e dotato di un solarium, quasi nascosto e privato. Una chiesetta di pietra nuda, come l’aspra montagna che sovrasta il paesaggio circostante, si trova tra i due impianti termali, separata da un viottolo di ghiaia, sul quale si passeggia, rinfrescandocisi un po’, prima di accedere ai comodissimi lettini predisposti sui prati, perfetti, su cui si prende il sole, indisturbati. Così trascorre la nostra prima giornata, che termina con una cena squisita e ben servita nel ristorante dello stesso Resort. Il menù è fisso, con scelta tra tre primi e tre secondi, realizzati con prodotti tipici e locali. Dopo aver mangiato, stanchi, andiamo in camera dove troviamo un ambiente soft, poichè ci hanno preparato sul letto le tazze con la tisana relax per la notte e le candeline accese che donano una piacevole luce soffusa all’ambiente. Per me un regalo della direzione dell’albergo che consiste in un’ottima crema di bellezza per il corpo. Una serata molto romantica. Il giorno dopo ci alziamo tardi e andiamo a fare colazione nella stessa sala dove ci hanno ospitato la sera precedente e vi troviamo un lungo tavolo pieno di delizie dalla frutta, cornetti caldi, crostate squisite, yogurt freschissimi e cereali in gran quantità. Ci tratteniamo una mezz’ora, prendiamo un quotidiano, tra quelli messi a nostra disposizione e poi ci dirigiamo alla struttura termale. Prima di entrare nelle saune e di adentrarci nel percorso delle sale, al piano più basso dell’albergo, mi faccio prendere dall’entusiasmo e prenoto un massaggio “modellante-tonificante”, dalle mani di Chiara, per le 14.00, che si rivelerà un vero toccasana. Consigliatissimo!!!!!La nostra giornata è un alternarsi di visite nelle piscine e di relax assoluto nel solarium, fino al pomeriggio avanzato, quando decidiamo di fare un’escursione a Bormio paese, 3 km da lì, per poi di andare a mangiare in una osteria locale che ci hanno consigliato dei colleghi. Il centro è davvero simpatico e sfizioso pieno di negozietti che vantano il migliore dei liquori alla radice di genziana oppure la lavorazione del legno, meglio ancora i prodotti eno-gastronomici locali, dai funghi porcini ai liquori di mele. Proseguiamo nella passeggiata ben oltre il centro lungo la strada principale, via Milano, che conduce da “Adalgisa”, per la gioia dei nostri palati; ci siamo dopo circa due chilometri di cammino. Ne valeva la pena! Mangiamo i famosi “pizzoccheri” e una enorme crespella al forno. Ottimo anche il vino rosso della casa, la polenta e l’affettato di bresaola. Andiamo a dormire felici anche stasera e troviamo in camera un’acqua profumata alla rosa emoliente e rinfrescante dopo-sole, da stemperare in un particolare tessuto di lino grezzo, che dona una carezza delicata e rassicurante. Un piccolo piacere di fine giornata che sembra conciliare il sonno, se ce ne fosse bisogno. La nostra domenica 01 agosto, inizia con calma quando intorno alle 10.00 richiediamo la navetta per spostarci all’altro centro termale, Bagni Nuovi, più ampio nell’insieme e più chic nella clientela, ma praticamente gemello nella gestione e nel comfort a quello dove siamo. Ci accontentano immediatamente e si parte dopo aver acquisito il pass gratuito per l’ingresso a quella struttura. Arriviamo in tre o quattro minuti. Se fosse possibile, l’ambiente che troviamo è ancora più accogliente e confortevole e ci dirigiamo verso il grandissimo giardino-parco acquatico-termale, esterno, che circonda e impreziosisce questo Resort. La nostra pelle è scottata a causa del venticello piacevole che non ci ha fatto avvertire il sole nei giorni precedenti, così cerchiamo un po’ d’ombra e ci immergiamo in magnifica vasca termale semi coperta che ospita sdraio in acqua e vigorosi getti idromassaggio dei quali approfittiamo per una mezz’oretta. Quando inizia ad arrivare gente ci spostiamo in un casottino di legno con il fango, raccolto in una tinozza, che prevede un passaggio nell’essiccatoio e infine una rinvigorente doccia purificante. Divertentissimo. Passiamo oltre nelle meravigliose vasche centrali del complesso, alcune in legno, candide internamente, altre in granito; il tutto a sua volta immerso in un paesaggio alpestre che colpisce tutti i nostri sensi. Molto affascinante. C’è anche una piscina, vera e propria, dove si può nuotare (Naiadi) alla quale ci dirigiamo dopo aver visitato una sauna in legno tipica, che sprigiona un aroma di lavanda e di altre erbe, quasi alchemiche, da far venire voglia di tornarci mille volte in un giorno. La piscina è, ovviamente, il luogo più frequentato, ma si rimane colpiti anche da tutta la struttura intorno. C’è un’altra sauna profumata, il distributore di acqua o tisana, poi una zona relax con puff-poltrone, posti difronte alla vetrata di accesso alla vasca, che riconcilierebbero con il riposo anche un insonne cronico. Trascorso un po’ di tempo a goderci il paesaggio sui lettini sistemati nel prato, un po’ all’ombra della vegetazione un po’ al sole alto del mattino, ormai avanzato, ci avviamo a visitare l’interno. Davvero particolare. Docce da fare su un letto di pietra, getti d’acqua sequenziali a varia temperatura e potenza, cascate potentissime e tonicizzanti, corridoi di acqua caldissima alternata a quella freddissima, bagno turco, altre saune, infine ancora idromassaggi e vasche di rilassamento con cromoterapia e musicoterapia. Dopo aver sperimentato, qua e la, tutto questo divertente parco termale, ci facciamo scortare dalla stessa navetta ai Bagni Vecchi, desiderosi della doccia e del lettone comodo che ci aspetta. Ripetiamo l’esperienza culinaria da “Adalgisa”, in serata, poi torniamo in camera, gratificati dal nuovo regalino serale, un’acqua spry profumata, deo e rinfrescante e andiamo a dormire; pensiamo che torneremo, senz’altro, in questa terra di confine, tutta italiana ma organizzata e disponibile, da turisti contenti che amano la natura e la rispettano, godendone in pieno. Il rientro avviene la mattina successiva, 02-ago-2010, dopo aver acquisito la tesserina soci del Resort (per la prossima visita) e il liquore di mele omaggio della ditta. Attraversiamo lo Stelvio e questo ripagherebbe, in pieno, la fatica dei chilometri che dobbiamo percorrere per tornare a casa. Il passo si raggiunge dopo una quarantina di tornanti stretti e asprissimi che ci conducono alla vetta, dove c’è anche un sacrario dei martiri, della Guerra del 1915-18, le scuole di sci estivo, un bel movimento di turisti da tutto il mondo e soprattutto le vette, imponenti e sontuose. Le pendici sono coperte dei fiori più colorati, dal fucsia al giallo, le vette ancora bianche di neve e dei ghiacci perenni. Il ghiacciaio è come un enorme pachiderma che dorme e luccica indisturbato, fiero di un grigio austero ed essenziale; ci lascia esterefatti e silenziosi tanta bellezza e perfezione. Si scende, piano piano, tornante dopo tornante, in coda con due auto di norvegesi e si arriva in fondo, dopo aver fatto qualche foto e aver conosciuto qualche marmottina mattutina che si aggira indisturbata e divertita. Di sicuro qualcuno sorriderà difronte al mio ingenuo stupore, dato che è noto a tutti quanto le Dolomiti siano meravigliosamente godibili e integre, ma vi assicuro che è un emozione fortissima attraversarle!!!Da condividere e da ripetere al più presto. Che bel compleanno.