Borgogna… in camper
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VENERDI 27 APRILE 2012
Per fare prima, io e mia figlia dormiamo nel camper parcheggiato davanti a casa e, prestissimo, Max ingrana la marcia e partiamo destinazione Francia.
Quando mi sveglio siamo ormai vicino al tunnel del Monte Bianco. Paghiamo il pedaggio facendo un biglietto andata e ritorno che consente di risparmiare quasi il 50% rispetto a 2 pedaggi separati. Poco dopo le 11.00 siamo già alla prima cittadina prevista dal nostro itinerario: Chalon sur Saone.
La cittadina è carina ma non più di tanto. Visitiamo il centro storico con alcune case a graticcio ed una bella piazzetta dove, quel giorno, è allestito un mercatino di prodotti tipici. Approfittiamo considerato che è ora di pranzo ed acquistiamo delle Quiches che mangeremo vicino al nostro camper, parcheggiato vicino al fiume.
Ci rimettiamo poi in viaggio e visitiamo il primo castello di questo viaggio: Chateau de Pierre de Bresse. Il castello è circondato da fossato. Troviamo il castello più interessante all’esterno piuttosto che all’interno. La visita degli interni, infatti, è piuttosto deludente in quanto ospita un Ecomusée (museo di arte contadina). Avremmo fatto meglio a risparmiare i soldi del biglietto e visitare solo il parco ed il cortile, tra l’altro, gratuiti.
Speriamo che il secondo castello sia meglio: Castello de La Rochepot.
Si tratta di un castello completamente diverso dal precedente in quanto trattasi di castello di difesa, fortificato, collocato in collina, con tanto di ponte levatoio. Per raggiungere l’ingresso del castello occorre fare un tratto di strada, a piedi, in salita, ma, una volta arrivati, saremo ricompensati della fatica in quanto il castello merita. Rimaniamo particolarmente colpiti dal bel cortile interno. Anche la visita guidata degli interni (poche sale, però) è piuttosto interessante e la guida è gradevole ed abbastanza veloce. Particolarità del luogo è che, quando si arriva al portone d’ingresso, occorre annunciarsi con 3 colpi di battente. Fidatevi: qualcuno prima o poi vi aprirà.
Andiamo poi verso Beaune, bellissima cittadina che però non visitiamo in quanto già vista nel corso del nostro precedente viaggio in Borgogna. Qui, leggiamo dalla nostra guida alle Aree Camper d’Europa (poco utile tra l’altro, meglio collegarsi al sito internet www.airecampingcar.com) dovrebbe esserci un’area adatta. Purtroppo, giunti sul luogo, scopriamo che per accedere ai servizi dell’area camper occorre utilizzare una cassa automatica che accetta solo ed esclusivamente carte di credito (anche se l’importo da versare è di pochi euro). Inseriamo le nostre carte di credito; ci viene persino richiesto il PIN, ma, nonostante questo, le nostre carte di credito vengono entrambe rifiutate. Purtroppo, scopriremo a nostro svantaggio, che tutte le aree soste Camper a pagamento, nella zona, usano questi aggeggi infernali. Non ci resta che trovare nei paraggi un’area sosta camper gratuita. La più vicina è a circa 15 minuti di distanza: Nuits St. Georges, segnalata dal sito internet con le relative coordinate GPS. Arriviamo sul posto e, per fortuna, troviamo tutto quel che serve. Facciamo carico acqua e scarico acque nere. Poi però ci rendiamo conto che il luogo non ci piace per accamparci. Così, per pernottare, decidiamo di tornare all’area sosta di Beaune.
Ceniamo in un Self Service posto in un centro commerciale proprio accanto all’area sosta di Beaune.
Poi, stanchi, ci ritiriamo nel nostro camper per la nostra prima notte di vacanza.
SABATO 28 APRILE 2012
Partiamo per Vezelay, un piccolo borgo caratterizzato dalla Basilica e dalla stradina in salita che porta alla stessa. La via principale è costeggiata da negozi tipici e da antiche abitazioni. L’insieme è piacevole anche se la basilica non è un gran che: piuttosto spoglia, direi.
Dopo Vezelay ci attende Druyes Les belles fountaines. Già il nome è tutto in programma e lascia presagire qualcosa di bello. Di questo minuscolo villaggio della Borgogna non vi è traccia in nessuna guida turistica. L’abbiamo trovato quasi per caso sfogliando un libro fotografico della Borgogna, acquistato nel corso del nostro precedente viaggio. Non vi sono quindi turisti. Siamo completamente soli in questo piacevole contesto fatto di canali, cascatelle e tanto verde. Sarebbe tutto più perfetto se ci fosse il sole. Invece pioviggina ma noi ci soffermiamo ugualmente per consumare il nostro pranzo acquistato alla boulangerie di Vezelay e per scattare un’infinità di foto perchè il luogo ci piace tantissimo. Anzi. Vi dirò di più: a viaggio terminato questo luogo sarà una delle tappe che ricorderemo con più piacere.
Dopo pranzo ci aspetta la visita del nostro chateau quotidiano: Castello di St. Fargeau. Facciamo la visita guidata degli interni oltre ad alcuni ambienti con visita libera caratterizzati da alcune stanze con manichini vestiti da personaggi dell’epoca che rendono più vivi gli ambienti stessi. Il parco del castello ha un grande e panoramico lago e molto verde. L’insieme è molto piacevole.
Anche la tappa successiva è interessantissima. Ma quante cose belle vediamo in questa giornata! Andiamo a Briare, la tappa più lontana del nostro viaggio, dove si trova il Ponte Canale. Si tratta di una vera opera d’ingegneria: un ponte sul fiume, non destinato agli automezzi, bensì riempito d’acqua e trasformato in canale per far transitare le imbarcazioni stesse. Assistiamo proprio all’attraversamento di una barca e la cosa ci affascina. Il paesaggio circostante, ricco d’acque, è molto bello. Notiamo anche dei battelli che effettuano crociere nel ponte canale. Purtroppo la prossima gita in barca è prevista per il giorno successivo e noi non saremo lì. Peccato: sarebbe stato proprio bello. Se l’avessimo saputo ci saremmo organizzati per tempo per essere sul posto nel giusto orario della crociera.
Per la notte abbiamo deciso di pernottare all’area sosta camper di Rogny le sept écluses. Come dice il nome stesso si tratta di un luogo con canali con ben 7 chiuse consecutive che creano un effetto cascata. Purtroppo le chiuse sono chiuse, quindi sono visibili ma completamente secche. La zona è comunque bella e parcheggiamo il camper in posizione panoramica e romantica lungo il canale. L’area sosta camper, per fortuna, ha tutto quel che serve e così possiamo fare tutte le operazioni quotidiane di manutenzione del nostro camper. Notiamo però con rammarico che non vi sono molte alternative per cenare. Per fortuna scorgiamo un fornaio che sta per chiudere. Ci precipitiamo all’interno e la fornaia “matta” ci rifila tutti gli avanzi del negozio a prezzo scontatissimo. Avremo così scorte di cibo fino al giorno successivo e ceniamo sui tavolini da picnic collocati a bordo canale. Bello! Quando fa buio, Max approfitta per fare delle foto notturne della zona delle chiuse.
DOMENICA 29 Aprile 2012
Da un dépliant trovato nel corso del nostro precedente viaggio in Borgogna abbiamo scoperto un favoloso itinerario tra i lavatoi della Borgogna (Lavoir) nella zona circostante Ancy Le Franc. Queste strutture sono un elemento caratteristico di questa zona. Ce ne sono tantissimi e sono sempre molto pittoreschi. Purtroppo il tempo a nostra disposizione è molto poco e possiamo visitarne solo 3 o 4 e così facciamo.
Il primo lavatoio lo incontriamo quasi per caso, appena lasciata l’area di sosta dove abbiamo pernottato.
Il secondo lavatoio dovrebbe trovarsi in località Lezinnes. Dico dovrebbe perchè il lavatoio esiste ma è chiuso a chiave (occorre rivolgersi all’Ufficio Turistico per avere la chiave). Vicino al lavatoio però si trova un mulino ristrutturato e ci accontentiamo di vedere quello.
Il terzo lavatoio è il più fantastico in assoluto e si trova a Argenteuil sur Armancon. Il lavatoio si trova in un contesto idilliaco, circondato da piccolo laghetto, da una chiusa dove scorre forte l’acqua e persino un piccolo castelletto (non si visita) che si specchia nelle acque del laghetto. Per completare il tutto, anche un maestoso cigno che sguazza qua e là.
Non siamo ancora soddisfatti; vogliamo vedere un altro lavatoio e così andiamo in direzione Cry sur Armancon, dove dovrebbero esserci ben 2 lavatoi. Ne troviamo solo uno perchè non abbiamo tempo di cercare il secondo. Tuttavia quello che vediamo ci piace. Anche nel nostro precedente viaggio in Borgogna abbiamo visto altri lavatoi fantastici (ricordo con particolare piacere la Fosse di Tonnerre). Vorrei quasi programmare un ulteriore viaggio in Borgogna da dedicare esclusivamente al circuito dei lavatoi. Chissà…magari tra qualche anno.
Abbiamo una certa fretta perchè dobbiamo visitare assolutamente in mattinata il castello di Bussy-Rabutin che chiude alle ore 11.45. Ce la facciamo, ovviamente. Il castello è molto bello, circondato da bel fossato e bei giardini. La visita degli interni è libera e non richiede molto tempo. Tuttavia, credo che la parte migliore del castello sia rappresentato dagli esterni e dai bei giardini. E’ necessario però sempre il biglietto d’ingresso perchè, dall’esterno del castello, non si vede assolutamente niente.
Per le ore 14.45 abbiamo prenotato, tramite e-mail, una crociera in partenza da Poully en Auxois sul canale di Borgogna. Purtroppo la mini-crociera di 2 ore si rivelerà una delusione in quanto si percorre, per quasi tutto il tempo, una galleria (Voute) della lunghezza di oltre 3 km, sia in andata che al ritorno. Praticamente per 3/4 della crociera si sta all’interno di questo tunnel senza vedere niente. Nel breve periodo all’aperto si prova però l’emozione di dover attraversare 2 chiuse, con tanto di addetti che aprono e chiudono manualmente le stesse. Va bè… ad averlo saputo avremmo prenotato la crociera sul Ponte Canale visto ieri anzichè questa mediocre alternativa. Avremmo organizzato il tour in modo diverso e sarebbe stato sicuramente meglio.
Dopo la gita in barca, la nostra tabella di marcia di oggi è completata. Non trovando aree sosta camper nella zona, decidiamo di accamparci per la notte nel parcheggio del porto turistico da cui è partita la gita in barca. Anche questa notte dormiamo così a bordo acqua. Dobbiamo però trovare un luogo dove cenare e così andiamo nel vicino centro di Poully. Qui troviamo alcuni ristoranti tra cui un bar/ristorante con tavolini all’aperto. Io e Max optiamo per del filetto alla griglia mentre Clarissa la tradizionale Croque Monsieur (toast completamente ricoperto di formaggio. Molto buono).
Dopo cena, qualche foto notturna del porto turistico.
lUNEDì 30 APRILE 2012
Prima tappa della giornata è il castello di Commarin. Il castello è circondato da ampio fossato. Intorno tanto verde ed un paesaggio bucolico con cavalli al pascolo. Facciamo la visita guidata degli interni anche se, come per tutti i castelli che visitiamo in questo viaggio, si visita sempre una parte limitata dell’edificio. All’uscita, tanto per cambiare, piove.
Andiamo poi, su indicazione della guida a Chateauneuf en Auxois. Il castello dovrebbe essere chiuso in quanto lunedì è il giorno di chiusura. Tuttavia il borgo medievale è carino e facciamo un breve giro.
Proseguiamo poi per Arnay Le Duc che però sconsigliamo in quanto, qui, non c’è assolutamente niente d’interessante. Anzi, il paese è piuttosto triste e desolato: lasciate perdere.
Ci rechiamo infine verso l’ultima tappa della giornata dove pernotteremo: Tournus. Questa cittadina, di dimensioni medio-grandi, è molto ma molto interessante. La zona del lungo-fiume, dove parcheggeremo il camper per la notte, è molto piacevole. Ci avviamo a piedi verso il vicino centro storico. Qui visitiamo la bella Abbazia con annesso chiostro con pozzetto. Passiamo poi al vicino Hotel-Dieu, secentesco ospedale con arredi ed attrezzature dell’epoca e bellissima farmacia. In Borgogna vi sono anche altri Hotel-Dieu, tra cui quello bellissimo di Beaune, che abbiamo visitato la scorsa volta e che vi consigliamo.
Ceniamo in uno dei ristoranti del centro, La Boheme, specializzato in cozze (Moule et Frites) dove propongono dei menu standard a prezzo fisso. Dopo cena ci ritiriamo nel nostro camper perchè piove a dirotto ed accendiamo anche il riscaldamento perchè fa freddo per la nostra, ahimè, ultima notte di vacanza.
MARTEDI 1 MAGGIO 2012
Che tristezza: oggi si torna a casa. Peccato: il viaggio è andato bene ma il tempo, però, questa volta non è stato così clemente con noi, come in passato.
Per fortuna questa mattina ci svegliamo con il sole così possiamo apprezzare il lungo fiume al mattino presto con una luce diversa a quella del giorno precedente.
Prima d’iniziare il nostro viaggio verso casa ci aspetta però un’ultima piacevole tappa, già in direzione sud: il castello di Les Flecheres. Arriviamo sul posto con qualche minuto di anticipo ed attendiamo pazientemente l’apertura delle ore 10. Puntualmente, il cancello viene aperto e la guida ci invita prima a visitare autonomamente gli esterni, il fossato, il parco e le interessanti cucine del seminterrato. Dopo di che, la guida ci accompagna nella visita guidata dei bellissimi interni, con spiegazioni semplici, chiare e per niente noiose. Forse questo è il migliore tra i 6 castelli visitati.
All’uscita impostiamo il nostro fedele navigatore Tom Tom in direzione base.
Facciamo una sosta in un autogrill per l’ultimo pranzo in terra francese a base di baguette e flan (caratteristica torna di crema gialla, tipica francese. La si trova in ogni fornaio/boulangerie).
Attraversiamo senza traffico il traforo del Monte Bianco e, entro le 18.00, siamo puntualmente a casa.
A conclusione possiamo dire:
– il viaggio è stato interessantissimo e piacevolissimo;
– peccato che il meteo sia stato avverso;
– la vita da camperisti ha i suoi aspetti positivi e negativi. Noi non siamo camperisti esperti e, ogni tanto, abbiamo incontrato qualche difficoltà. Sicuramente non è semplicissimo gestire il tutto (parcheggi, aree sosta camper, carico/scarico ecc.). Tuttavia, la vita in camper ha i suoi lati positivi come ad esempio decidere di accamparsi nei luoghi più panoramici e suggestivi.
– Costi: viaggiando in 3 sole persone in camper (camper da 6/7 posti) i costi sono un po’ eccessivi. Sicuramente pernottando in albergo avremmo speso molto meno. Il camper consuma molto carburante e, in questo particolare periodo, i costi di gasolio e benzina sono alle stelle (anche se il prezzo in Francia è leggermente più basso che in Italia). Anche i costi delle autostrade francesi sono piuttosto alti. Insomma: non è stata certo una vacanza economica però, volevamo di nuovo ripetere l’esperienza del camper e la Borgogna ci sembrava il luogo più adatto per farlo.
Dani, Max e Clarissa.