Borghi e colline delle Langhe
La nostra destinazione era Cherasco, in provincia di Cuneo, e abbiamo alloggiato in un B&B fuori dal paese. Abbiamo avuto due giorni a disposizione, due giorni per fuggire dal caldo emiliano e per rigenerarci. Siamo arrivati in tarda mattinata e la prima sosta è stata a Grinzane Cavour, paese di cui fu Sindaco Camillo Benso Conte di Cavour nel XIX secolo. E’ un borgo piccolo circondato dai vigneti su cui spicca un grande castello. Il castello del XIV secolo, oggi è patrimonio dell’Unesco, è rettangolare e ben conservato, mi è parso subito molto elegante. E’ circondato da un giardino da cui la vista è eccezionale: le colline delle Langhe piene di uva, cascine e cantine che sono parte del paesaggio e, dal punto in cui si è, si vedono i borghi con le loro torri e i loro castelli. Essendo così in alto riesci a identificarli e a creare una sorta di itinerario semplicemente indicandoli.
L’itinerario continua spostandoci di qualche chilometro verso La Morra: un borghetto delizioso con strade in salita e fiori alle finestre, caratteristiche tipiche italiane che amo. Salendo lungo la via centrale si arriva a vedere un bel vedere: ci si può affacciare su un panorama bellissimo, ma quello che qui ha catturato la mia attenzione è l’edificio sul lato sinistro della piazza. Sono le scuole elementari che conservano lo stile del passato, c’è l’ingresso per le classi maschili e quello per le classi femminili, si va davvero indietro nel tempo.
Dietro a questo edificio c’è la Cantina Comunale di La Morra e la scelta di vini ed etichette è fenomenale, davvero soddisfano tutti i gusti. Una di queste bottiglie potrebbe essere un buon souvenir da portare a casa!
CURIOSITA’: Poco fuori La Morra, precisamente a Borgata Fontanazza c’è la Cappella della Madonna delle Grazie degli artisti S.Lewitt e D.Tremlett. Percorrendo una strada fatta di ghiaia arriverete davanti a questa piccola cappella e non potete non riconoscerla: è piccola e tutta colorata. Non solo le facciate, ma è composta da blocchi di colore brillanti. Curiosa è la sua storia: nel 1999 questi due artisti dipinsero l’edificio che sarebbe servito a tutti come luogo di ritrovo, riflessione o perché no per esprimere la propria arte. Quando ci sono stata infatti all’interno c’era solo un ragazzo che suonava la sua chitarra, rendeva la mia visita certamente più piacevole!
Proseguendo lungo la strada a 2,5 km di distanza c’è Barolo: il nome non ha bisogno certo di presentazioni. Prima di arrivare nel borgo si percorre una strada circondata dalle vigne e da cantine famose in tutto il mondo.
Dormire in una casa sull’albero: un’esperienza bellissima! A metà pomeriggio andiamo finalmente nel nostro B&B: un luogo prenotato con mesi di anticipo, ma quanta ne è valsa la pena! E’ qui che c’è la casa sull’albero! La struttura ricettiva ha a disposizione anche altre camere, ma la casetta sull’albero è davvero il pezzo forte. Una casina in legno per due persone con tutto l’indispensabile e dulcis in fundo la doccia è a vista: nel lato opposto rispetto all’ingresso c’è la doccia fatta completamente di vetro, con vista campi e bosco, en plen air! Ho girato e rigirato intorno a questa casetta, da bambina in montagna a volte mi arrampicavo sugli alberi con gli amici e già mi sembrava una grande impresa, dormirci è stato bellissimo! La struttura è fuori dal paese, circondato nel verde, così di notte si può vedere il cielo stellato, ma anche le lucciole che illuminano la prima parte del bosco. Sono per me meraviglie della natura, semplici, ma che sorprendono sempre e che soprattutto non vedevo da tanto tempo. Nel paese in cui eravamo, Cherasco, non ci sono particolari attrazioni, ma l’appetito viene sicuramente soddisfatto.
Prima di ripartire abbiamo fatto sosta in un altro piccolo borgo: Serralunga d’Alba. Imponente il suo castello medioevale, borgo piccolo, ma che merita una visita. Anche le Langhe sono state una bella scoperta: dolci colline, vino buonissimo e serenità. La casa sull’albero mi ha attratta, il resto è venuto da sé!
Valenopasanada