Borghi della liguria e della provenza on the road
In 5 giorni abbiamo fatto circa 1600, da Milano, sosta in Liguria e poi in Provenza per assaporarne colori e odori…Accompagnati da splendide giornate di sole. In particolare abbiamo evitato i grossi centri e abbiamo visitato soprattutto piccoli borghi.
25 Marzo 2005: Triora, Badalucco, Bussana Vecchia Colonna Sonora: Keane, Carmen Consoli, Ivano Fossati, Negrita.
Si parte da Milano, direzione Ventimiglia, il primo borgo è quello di TRIORA, sconsigliato per chi soffre il mal d’auto!…La strada è abbastanza tortuosa! (Autostrada A 10 – Uscita al casello di ARMA DI TAGGIA (SANREMO EST).
Il piccolo borgo medievale si trova arroccato sulle colline della Valle Argentina, alle pendici del Monte Trono a 780 metri di altezza.
Scopriamo che è “il borgo delle streghe” ed è molto affascinante, con piccole strade, la grotta di Lourdes e la Cabotina, un vecchio casolare (a dire il vero i resti!) che sorge in via dietro la colla; la leggenda vuole che questo tetro edificio fosse abitato, durante il XVI secolo, dalle Baggiure, termine dialettale che significa “streghe”.
Vi consigliamo di fare una visita alla “Grande Foresta” (Via Cabotina 1) un piccolo negozietto di statuette di gnomi, folletti e oggetti con simboli esoterici, gestito da un tipo piuttosto folcloristico e ben inserito nel paesaggio e nelle leggende locali!!!.
Scendiamo poi verso BADALUCCO (Autostrada A10 Genova-Ventimiglia uscita Arma di Taggia seguire indicazioni per Badalucco (SS 548), circa 14 km da Triora), nulla di che, c’è solo un ponticello molto carino e poi un salto a TAGGIA…Abbiamo optato per il risparmio e decidiamo di pernottare in una pensione 1 stella, sopra una pizzeria (ARGENTINA Via Mazzini, 37 Taggia Tel.: (+39) 0184475223 – 45 euro la doppia) direi decente…Per una notte va bene, molto caratteristico il bidet!.
Decidiamo di fare un salto al mare per sentirne il profumo e poi su verso BUSSANA VECCHIA, conosciuto come “il Borgo degli artisti”. Riporto quanto trovato su un sito (quello ufficiale è: http://bussanavecchia.Free.Fr) “Bussana Vecchia è una parte speciale di Sanremo. Un angolo che racchiude una storia unica: un paese distrutto dal terremoto più di un secolo fa, con i suoi drammi umani, le sue ansie, le sue caratteristiche di cui sono testimonianza ultracentenaria le sue rovine. Un paese unico. “Morto”, perché distrutto da un rovinoso terremoto nel 1887, abbandonato dai suoi abitanti e ricostruito più a valle; rinato alla vita negli anni Sessanta quando un gruppo di artisti lo scelse come luogo del proprio lavoro. Da allora la “magia” di Bussana continua. Gli artisti, in silenzio, continuano a lavorare nelle sue vie e nelle sue piazze fra gli antichi ruderi, e turisti di tutto il mondo arrivano a cercare di capire i segreti di questo paese che ha saputo tornare alla vita. Bussana Vecchia è come un fiore, discreto ma ammiratissimo, della nostra città”.
Noi restiamo piuttosto perplessi…È buio, a fatica riusciamo ad orientarci per le stradine e non c’è quasi nessuno, seguiamo la musica di un sassofono ed incontriamo le prime due persone, ma in giro non c’è davvero nessuno, è quasi inquietante. Chiacchieriamo con i pochi che incrociamo e decidiamo di cenare (è prestissimo) in un ristorante che consigliamo, proprio all’inizio del paese, dove si parcheggia la macchina (La Casaccia – tel. 0184/516185). Si mangia davvero bene (cucina ligure), il personale è molto gentile e da notare le installazioni luminose di un artista di nome Marlò, che vive a Cremona e che abbiamo conosciuto lì…Sono bellissime!.
26 Marzo 2005: Bussana Vecchia, St. Remy de Provence, Arles, Fontvieille Colonna Sonora: Counting Crows, Rino Gaetano.
Ci svegliamo presto, intorno alle 8, abbiamo deciso di provare a rivedere BUSSANA di giorno con le botteghe aperte ed in effetti le sensazioni sono molto diverse.
Gironzoliamo, facciamo acquisti e conosciamo una pittrice molto simpatica, Mirella Perego (www.Ilportaledegliartisti.It).
Intorno alle 12, con circa 3 ore di ritardo sulla nostra tabella di marcia, varchiamo il confine, direzione Arles. Dista secondo i nostri calcoli, circa 3 ore.
Peccato che sbagliamo strada!…Uscita sbagliata dall’autostrada…Un casino!. Impossibile riuscire a riprendere l’autostrada nella giusta direzione, ci ritroviamo a vagare nelle campagne francesi!. Rivediamo il nostro itinerario e decidiamo di andare a St. Remy de provence. Facciamo un giretto rapido, ci sembra che sia stata un po’ sopravvalutato nei vari itinerari letti, piuttosto turistico, belli i viali di cipressi e pioppi che portano al paese.
Finalmente da lì riusciamo a raggiungere ARLES (circa 30 minuti in macchina)…Troviamo il caos…Ci eravamo dimenticati della Feria di Arles, una festa che dura circa 3 giorni nel periodo di Pasqua (che raggiunge il culmine nella corsa dei tori), per cui presa d’assalto dai turisti.
L’atmosfera potrebbe anche essere bella, molto allegra (vari gruppi musicali per strada, sangria, turisti, feste) e sicuramente anche la città lo sarà…Tranne che non riusciamo a godercela perché scopriamo presto che non c’è neppure un buco per dormire ed è già pomeriggio tardi!.
Optiamo per la vicina FONTVIEILLE, a 15 minuti, un piccolo villaggio provenzale, dove dormiamo in una Chambres d’Hotes bellissima (Oustau de Fontvieille, 159 Route du Nord, tel 04 90546245 e portable 06 64036369 – 80 euro, ma li vale tutti, la stanza è bellissima).
Piove, vorremmo gironzolare, ma siamo molto stanchi. Ceniamo in un grazioso ristorante, molto romantico e buono! (eccezionale il pesce alle erbe provenzali – Restaurant La Cuisine au Planet, 144 Grand Rue, Fontvieille tel 0490546397), spendiamo circa 54 euro.
Siamo distrutti e stasera scatta anche l’ora legale!.
27 Marzo 2005: Fontvieille, Abbazia di Montmajor, Le Baux de Provence, Fontaine de Vaucluse, Gordes, Abbazia di Senanque, Roussillon Colonna Sonora: The Radio Department, Subsonica, Servillo-Girotto-Managalavite.
Sveglia intorno alle 8, facciamo fatica ad alzarci. Colazione e chiacchiere con la padrona di casa, tutto molto buono.
Prima tappa, un negozietto per comprare le lampade di carta che stavano nella nostra stanza!. Poi all’Abbazia di Montmajor…Molto bella, un po’ abbandonata, però è bello gironzolare e soprattutto salire sulla torre per ammirare il panorama della Crua, una sorta di altopiano roccioso.
La signora aveva ragione, nonostante la nebbia del mattino adesso il tempo è fantastico ed i colori bellissimi.
Tappa successiva: LE BAUX DE PROVENCE, un gioiellino!. Arroccato su una montagna, bisogna parcheggiare la macchina sotto (3 euro). Molto affascinante con piccole stradine e tanti scorci…Peccato, un po’ affollato di turisti.
Ci arrampichiamo sullo Chateau, il castello, danno le audioguide all’entrata, molto utili. Da qui si possono vedere molte zone della Provenza, fino alla Camargue da un lato e le Alpilles e le piane di ulivi.
Pranzo con panino veloce e verso la FONTAINE DE VAUCLUSE (la strada è un po’ tortuosa ma bella, si ripassa di nuovo da St. Remy), famosa perché ispirò “chiare, fresche e dolci acque” del Petrarca.
Sembra un luogo di passeggiata dei francesi, è veramente affollato, tutti si affollano verso la sorgente.
Ci stupisce davvero il colore dell’acqua, è davvero limpida. L’acqua della sorgente è bassissima, non capiamo bene i motivi geologici!!!.
Da lì a GORDES, entriamo nella zona delle ocre, tutto è rosso-arancio!.
Questo borgo è bellissimo da lontano, abbarbicato sulla roccia ed illuminato al tramonto.
Abbiamo gironzolato un po’…È tutto “troppo ordinato”.
Da qui è molto vicina l’Abbazia di SENANQUE, è chiusa, non sappiamo se ci siano orari di visita, comunque da cartolina con grandi campi di lavanda (in effetti la foto è nella copertina della nostra guida!). E’ bello anche il paesaggio che si vede lungo la strada. Ultima tappa ROUSSILLON, anche questo tutto sulle tonalità del rosso.
E’ tardi, cominciamo con la ricerca della stanza!…Oggi abbiamo deciso di risparmiare, per cui ci informiamo in diversi alberghetti (tutti intorno ai 75 euro).
Con una gran botta di fortuna, troviamo una camera a 45 euro colazione compresa!. Non abbiamo l’indirizzo esatto (si chiama Mme Cherel Lie 04-90057171), ma bisogna andare verso “il sentiero delle ocre”, a un angolo c’è un localino, una creperie, prendere la strada a destra del locale (a sinistra si va verso il sentiero) a circa 100 metri sulla destra c’è la casa di questa signora giapponese, si riconosce da una lucina e un piccolo cartello all’ingresso e la porta è sempre aperta!.
La stanza per una sera va benissimo!…Ci vuole un po’ di capacità di adattamento!…Però abbiamo la doccia…E il bagno in camera (peccato che manca la porta!). Ci sono anche altri ospiti e la signora è davvero simpatica. Non esistono chiavi, a casa sua nessuno tocca nulla!, non chiude mai la porta.
Ceniamo al ristorante TREILLE, un ristorante semi-magrebino molto kitch…Ma da vedere, immagini di gatti ovunque, gestito da due simpatici signori. L’atmosfera è molto strana, ceniamo con le uniche cose ormai rimaste (è davvero tardi) e di chiara origine indiana, però buone!…Unica nota dolente il conto!…È caro, anzi il ristorante dove abbiamo pagato di più in Provenza!.
Il borgo di sera è decisamente vuoto!.
28 Marzo 2005: Roussillon, Gole del Verdon, Moustier St. Marie, Castellane Colonna Sonora: Servillo-Girotto-Managalavite, David Sylvian, varie straniere, varie italiane, Moby Solita sveglia presto, facciamo colazione con gli altri “inquilini” e poi in giro per il paese, all’inizio sembra vuoto, poi in tarda mattinata, viene invaso dai turisti.
Facciamo il giro del “sentiero delle ocre “ (prezzo: 2 euro), è bellissimo, assolutamente da non perdere. Strane formazioni rocciose in tutti i colori dell’ocra dal giallo al rosso intenso.
Recuperiamo la macchina, direzione VERDON.
La distanza è piuttosto lunga, ma per un caso fortuito ci ritroviamo su una strada turistica fantastica la “Route de Lavande”, il paesaggio è molto bello, dalle colline ai campi sterminati di lavanda, dal viola al giallo. Mi chiedo quanto sarà bella in Primavera e in piena fioritura!.
Ci fermiamo in un borghetto MOUSTIER ST. MARIE, troppo bello, è tenuto benissimo, sotto una montagna con una chiesetta sulla cima…Purtroppo facciamo un giro molto rapido, siamo indietro sulla tabella di marcia e abbiamo lasciato la macchina senza disco orario!.
Finalmente alle GOLE DEL VERDON dopo circa 3 ore dalla partenza, l’impatto è bellissimo, con un Canyon enorme e un fiume verde-azzurro tortuoso.
Decidiamo di fare in macchina la “route de le cretes” con diversi belvedere e punti panoramici, facciamo tutto il giro, ci vogliono circa 2 ore e poi al Pont Sublime.
Ci sono anche delle escursioni organizzate a piedi, ma abbiamo troppo poco tempo.
Ormai siamo stanchi, sono circa le 18,00, decidiamo di proseguire e dormire in un paesino lì vicino, a circa 20 Km, CASTELLANE.
Troviamo un albergo, è carino ed economico e non abbiamo voglia di cercare molto (Albergo: Ma Petit Auberge, circa 50 euro senza colazione e con parcheggio privato).
Gironzoliamo alla ricerca di un ristorante, è un paese piccolo e un po’ diverso da quelli finora visitati, è molto bella la chiesa sulla montagna, e comunque molto vuoto!…Sembra un paese di passaggio.
Troviamo un ristorante eccezionale, con tovaglie gialle, molto allegro, si mangia davvero bene, in perfetto stile provenzale, forse il più buono e il più economico (Restaurant La Voute – 3 Rue du Mitan – Castellane).
29 Marzo 2005: Castellane, Genova Puntatina al supermercato per comprare qualche bottiglia di vino da regalare.
Verso le 10,30 ci mettiamo in viaggio verso l’Italia…All’inizio un valico di montagna…Si respira un’aria un po’ triste da fine vacanza, anche il tempo non è un granché!.
Varchiamo il confine verso le 13,00, speravamo di arrivare a Genova in tempo per vedere l’acquario e invece troviamo la coda in autostrada…Riesco appena in tempo a prendere il treno!.
Tutto sommato un bel viaggio, unica nota dolente è che ci sarebbe voluto qualche giorno in più!…È stato un assaggio, ma secondo noi ne vale la pena, soprattutto in Primavera, di sicuro i colori e gli odori saranno ancora più entusiasmanti!.