Bonn e dintorni in due giorni
Sulle tracce del nonno: visitiamo Bonn, la collina di Drachenfels ed il castello di Drachenburg.
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Siamo invitati da parenti tedeschi a passare qualche giorno presso di loro a Bad Godesberg, periferia di Bonn, ove durante il periodo in cui Bonn era capitale vi erano alcune importanti ambasciate, la cittadina è a tratti moderna a tratti liberty con belle ville. Il giorno dopo il nostro arrivo ci rechiamo quindi in visita a Bonn sfruttando una bella giornata settembrina. Bonn ha 300 mila abitanti è al centro dell’Europa e pur essendo una delle città tedesche climaticamente più calde, credo che il periodo migliore per visitarla vada da giugno a metà settembre. Attraversata dal fiume Reno il cui primo ponte fu costruito dai romani le cui tracce si trovano a nord della città, mentre a sud è più moderna. E’ qui che tra le costruzioni si trova il grattacielo dei deputati: Langer Eugen. Ci accompagnano in auto e subito passiamo dal Castello di Poppeldorf al termine di un lungo viale alberato; nell’800 il castello fu donato all’università di Bonn, che ne curò tra l’altro un magnifico giardino botanico tuttora da ammirare. In Sebastianstrasse vediamo esternamente la casa del compositore Schumann che qui visse gli ultimi anni e che ha una biblioteca contenente 50 mila volumi. Incrociamo il famoso cimitero con statue opere d’arte e dove riposano famosi personaggi. Qui ci lasciano, pressi della stazione da dove partono molti autobus per tutte le direzioni, ed in 5 minuti siamo nella piazza centrale dove ammiriamo il duomo (Bonner Muester) dedicato ai santi Cassio e Fiorenzo e costruito su una necropoli, capolavoro dell’architettura romanica e simbolo della città. La guglia attuale è stata costruita dopo i danneggiamenti della guerra di Colonia, l’interno è gotico, bello il chiostro, purtroppo le truppe napoleoniche si appropriarono d’importanti opere d’arte. Di fronte alla cattedrale fa bella mostra una fontana che ci introduce alla piazza adiacente, come detto la piazza principale, piazza Munster, dove passeggiava spesso Beethoven che qui è nato e di cui spicca una bella ed alta statua, mentre alle spalle si nota il bel palazzo delle poste. La piazza è viva, al sabato pure mercatino di frutta, fiori e verdura, parecchi bar con tavolini dove i tedeschi e turisti amano prendere il sole e poiché dopo abbondante colazione in hotel, essendo le 13 ma non essendo affamati, ci accontentiamo di uno spuntino, proprio sul lato della piazza approfittiamo di magnifici ed ottimi dolci, paste e fette di torte alla pasticceria Rott. Chi prende larghe fette di torta alla panna e cioccolato, chi la classica torta alle prugne, la fetta è soddisfacente per bontà e dimensioni e col cappuccino spendiamo 4,50 euro a testa, seduti, ammirando quanto sopra descritto. Altre possibilità in loco, zuppe cinesi, wuerstel e gelati. Questa è la settimana dedicata al grande musicista e nelle strade bandiere e manifesti ce lo ricordano: molte saranno anche le manifestazioni in piazza del mercato dove stanno montando il palco. Venerdì, ma molta animazione, belle strade e scorci che dipartono dalla piazza, molta gente per le vie e devo ammettere negozi con belle vetrine, abbigliamento gioiellerie e di tutto un po’. Nella piazza del mercato trova sede il municipio, altro simbolo dell’ex capitale, bella costruzione, all’interno una nobile scultura di un leone che uccide un cinghiale, raffigura il potere giudiziario. All’esterno doppia scalinata da cui parlarono Kennedy e Gorbaciov e facciata rococò decorata in rosa ed oro: fascino ed eleganza. Ci dicono che l’atmosfera sia particolarmente suggestiva durante il mercatino di Natale. Allontanandoci poche centinaia di metri in Bonngasse 20 ci soffermiamo a fotografare la casa del grande L.van Beethoven (nato nel 1770), molto graziosa ed ora museo a lui dedicato con stanza che raccoglie gli strumenti che suonava e 150 reperti di sua pertinenza: gli arredi originali sono scomparsi. Visitiamo la Sterntor classica e antica porta d’entrata con cancello ricostruito e vicino a varie costruzioni, vale la pena soffermarsi qualche minuto e fotografare la fontana tra la torre e la piazzetta circostante. Torniamo sui nostri passi e presso la stazione saliamo su uno dei tanti bus ( forse 550 o 640) che portano verso il Reno e scendiamo presso il ponte Kennedy. Una passeggiata, qualche foto, un’occhiata ai battelli di varie dimensioni che passano. Si possono prenotare brevi gite o arrivare a Colonia pranzando, oppure raggiungere con un adeguato battello la città di Amsterdam. Se superate il ponte troverete dall’altra parte la Doppelkirche, magnifica doppia chiesa del 1100, sempre architettura romanica di prestigio, begli affreschi all’interno. Si fa sera ed in treno in 7 minuti torniamo a Bad Godesberg felici di aver passeggiato in questa gradevole città. Il secondo giorno lo dedichiamo alle colline vicine a Bonn e da Bad Godesberg, attraversando il Reno caricando l’auto sul traghetto, raggiungiamo la cittadina di Koenigswinter, piccola ma con moltissime deliziose casette del 1700. Parcheggiamo e spendiamo 10 euro per il biglietto del trenino a cremagliera che ci porterà prima in cima alla collina di Drachenfels poi al ritorno al castello di Drachenburg. Quindi in una giornata non proprio soleggiata, saliamo in cima alla collina, vi sono alcune rovine, poche ma sufficienti per belle foto, la vista è stupenda, una leggera nebbia avvolge le colline, nonostante il clima si vede la maestosità del fiume Reno e vi è un’aria di mistero: incontreremo il drago della leggenda? Ricordo che si può anche salire e scendere a piedi, sconsigliato a chi ha problemi motori. Ci dovrebbe essere anche un servizio di asinelli per il trasporto, ma non li abbiamo visti noi oppure sono stati aboliti. A ritroso scendiamo alla prima fermata, al castello di Drachenburg, e per entrare occorre spendere altri 7 euro. Il castello fa immaginare la presenza di fantasmi. Le sale affrescate attirano il nostro sguardo come pure la sala del rettilario. Pur non essendo una bella giornata vi era molta gente, forse col bel tempo meglio evitare di salire il Sabato e la Domenica. Ci si può passare insomma una bella giornata, approfittando di riposare in qualche bar o ristorante. Resteremo altri 2 giorni coi parenti prima del rientro. Questa breve recensione la vorrei dedicare a mia moglie, che da queste parti ha vissuto alcuni anni da bambina e che col simpatico e caro nonno di tanto in tanto faceva una breve crociera sul Reno, passavano a comprare un sigaro in un negozio che abbiamo individuato presso il municipio e che esiste ancora e che la portava occasionalmente alla ricerca del drago sulle colline: vecchi e dolci ricordi che non si cancelleranno mai.