Bombay-Tamil Nadu-Kerala: Riflessioni e consigli

Vorrei dare in queste mie brevi descrizioni più che un resoconto di viaggio (ne troverete a decine su questo sito) un mio personale contributo sulle impressioni di viaggio, cercando di dare quei consigli che ritengo utili per tutti coloro che stanno per progettare o desiderano fare un viaggio nella terra da cui io e mia moglie siamo appena...
Scritto da: catellal
bombay-tamil nadu-kerala: riflessioni e consigli
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Vorrei dare in queste mie brevi descrizioni più che un resoconto di viaggio (ne troverete a decine su questo sito) un mio personale contributo sulle impressioni di viaggio, cercando di dare quei consigli che ritengo utili per tutti coloro che stanno per progettare o desiderano fare un viaggio nella terra da cui io e mia moglie siamo appena tornati. Siamo arrivati a Bombay dove siamo stati ospiti per 4 notti di una ragazza indiana amica di mia moglie.Poi abbiamo preso un volo per il Kerala(Cochin) dove abbiamo effettuato un percorso circolare che ci ha riportato a Cochin e dove siamo ripartiti per tornare a casa. Da Cochin siamo andati a Tricy, poi a Tanjavur, Madurai. Kaniakumary, Kovalam, Allepy, Cochin. Siamo stati in India 19 giorni.

Reggio Emilia 27/08/04 Forse non mi rendo conto di essere definitivamente tornato a casa, come più volte avevo desiderato durante il mio recente viaggio in India. E’ la mia prima settimana in Italia dopo un viaggio progettato velocemente e con poche aspettative: sentimento che contraddistingue la vigilia della partenza di ogni mio viaggio, un riparo dalla tempesta della delusione. Più il tempo scorre e più l’India mi appare lontana ma ora con maggiore lucidità posso considerare quel viaggio una grande esperienza umana e culturale.

Umana innanziatutto, perche i volti e i sorrisi che nessuno ti nega sono una esperienza che non ho mai provato in nessun angolo remoto del mondo. Poi ho visto con i miei occhi il lato oscuro della civiltà del 2000: la miseria. E per questa ci sono poche parole per poterla descrivere ma tante lacrime da versare che ne definiscono solo minimamente i contorni. Bombay Bombay è un viaggio verso l’Inferno. Non la Bombay bella e in qualche modo mascherata del centro, della Gate of India, dei mercati. Parlo della Bombay delle infinite periferie di miserabili senza angeli custodi. La Bombay che ho visto con i miei occhi era fatta di bambini che si lavavano nelle fogne che hanno dimensioni di fiumi. Di miserabili senza niente e nessuno che dormivano sotto la pioggia nelle aiuole spartitraffico dove gli incroci stradali sono forse l’emblema più apparente del caos infinito in cui vive questa città. Il profumo dell’aria è un tanfo che permea ogni angolo remoto di un agglomerato urmano che conta 20.000.000 di persone. Il grigiore del cielo monsonico che non ha mai dato tregua, si rifletteva sul grigio di ogni edificio o casa visibile sull’orizzonte. Le case degli indiani all’interno rispettavano la tetra atmosfera esterna. Quelle fatte di mura di coloro, amici di mia moglie, che ci hanno ospitato per alcuni giorni erano senza mobili, senza suppellettili e senza nulla se non l’essenziale: 4 persone 4 bicchieri. La fioca luce al neon che illuminava grige pareti senza quadri, le finestre sempre chiuse per il timore della malaria che separavano quel piccolo mondo da tutto ciò che stava fuori. Ma il bello è che quelle quattro pareti sono la dimora di una famiglia felice. Persone che sorridono a tutto e con una grande gioia di vivere.

Bombay non vi rilasserà ma vi farà riflettere! Se decidete di andarci in agosto (cosa che vi sconsiglio vivamente date le condizioni atmosferiche da Bladerunner che ho trovato) vi consiglio di fare l’antimalarica perché ogni giorno leggevo sul giornale di nuovi casi di malaria falcidarium. Inoltre se decidete di andarci in agosto e di vedere le periferie in cui sono stato sappiate che gli enormi laghi di acqua che si formano ovunque sono un mezzo di trasmissione di lectospirosi come in tanti indiani mi hanno detto. Se avete delle ferite nei piedi statevene a casa. Perché le uniche scarpe che potrebbero esservi utili sarebbero gli stivali. Dato che presumibilmente non li avrete allorta probabilmente girerete in ciabatte come ha fatto il sottoscritto e come fa ogni ogni indiano che si può permentetre di acquistare delle calzature! Spostamenti Treni. I treni Indiani sono lenti ma efficienti e puntuali. Utilizzate il sito delle ferrovie indiane per vedere gli orari e programarvi il viaggio. Io vi consiglio di viaggiare di giorno in seconda classe. Davvero la prima classe non vale la pena. Non ve lo dice adolescente che sobba le comodità per sfizio. La prima classe indiana (e tutte le classi similari che sono la 2AC e 3AC) ha i vetri oscurati e bloccati dai quali non osserverete il panorama del paesaggio e spesso il freddo intenso del condizionamento non renderà gradevole il vostro viaggio. La seconda classe invece è senza finestrini e spesso le vetture viaggiano con le porte aperte. Ciò renderà il vostro viaggio molto più interessante.

Taxi: Economicissimo ed ottima soluzione per quei tragitti in cui il treno effetta poche corse. Non dovete fare altro che contattare i taxisti con le auto meno sgangherate e tirare fino allo sfinimento sul prezzo del viaggio. Un viaggio di 300 Km Madurai-Kanniakumary ci è costato 1600 rupie che vuol dire 30 Euro! Assurdo chi dice che è utile affittare una macchina con autista per tutta la durata della vacanza! Molto meglio affitare una macchina per i tragitti necessari. Anche perché se ci si ferma per qualche giorno in un bel posto non serve assolutamente a nulla l’autista. Io consiglio il Taxi per andare ovunque e dovunque in India. Ma tirate sui prezzi!! Autobus: soluzione economica ma scomoda. Soprattutto perché tutti gli autobus che abbiamo preso erano sovraffollati in modo disumano. Entare su una di queste vetture con gli zaini non è impresa da poco… Tamil Nadu Il Tamil Nadu è un viaggio nel medio evo. Ho visitato Tricy, Tanjavur, Madurai e Kanniakumari. Vi consiglio vivamente la prima e l’ultima. Tricy ha un tempio che è tra i più grandi d’India ed è un tuffo nella spiritualità indiana. 7 mura per raggiungere il centro. Sette mura che nascondono meravigliosi Gopuram, collonnati, sculture in pietra, e tante persone nell’atto di pregare. Pochi parlano inglese e osservano meavigliati i pochi turisti occidentali come se vedessero dei marziani.

Kanniakumari è con il suo Vivekanda Memorial un grande monumento al profeta Indu ed un magico luogo di intensa energia spirituale. Non ho visto le differenze di colore delle acque dei tre oceani e tanto meno delle sabbie o dei coralli.

Il tempio di Tanjavur ha poco di spirituale perché è stato convertito in Heitage dall’Unesco. E’ un pò come visitare un museo pertanto ci sono molti turisti. E’ comunque molto bello.

Madurai è una città troppo turistica. Gli indiani vivono sulle aspettative dei turisti che visitano il tempio della citta. E’ una orgia di venditori ambulanti, mendicanti e rompiballe che non ho visto in nessuna altra città d’India. Da evitare. E se ci andate evitate di farvi fregare dalle solite guide che vi promettono chi sa cosa e poi vogliono solo soldi.

Kerala Il Kerala è un viaggio in paradiso. Le persone parlano inglese e vi sorridono. Le spiagge sono meravigliose ed intatte. Ci siamo fermati in posti stupendi ed iper economici. Vi consiglio vivamente le spiaggie della zona di Kovalam per rilassarsi qualche giorno dagli stess del viaggio. Inoltre lo spostamento sulle houseboat nelle backwater da Kollam ad Allepy è davvero stupendo. Una barca vi farà scoprire una India insolita di canali interni, palmeti e coltivazioni di riso in un lento viaggio di 8 ore.

Infine vi consiglio Fort Cochin. Davvero una bellissima scoperta questa città dominata da tutti gli europei: dai portoghesi agli inglesi, passando dagli olandesi. E per gli appassionati di antiquariato… Darete fondo al vostro portafoglio nei negozi della città! Buon viaggio e se volete informazioni suggerimenti o notizie più dettagliate sul nostro viaggio scrivetemi! Luca



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche