Bologna bollente

Week-end nella Dotta
Scritto da: lugas
bologna bollente
Partenza il: 09/07/2011
Ritorno il: 10/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Weekend a Bologna con 35° e passa, ma del resto avevamo diritto ad una notte gratis in albergo 4 * con colazione da fare entro fine agosto e la scelta della data non era molto ampia. In ogni caso il caldo non ci ha fermato dallo scoprire una città bellissima ed affascinante. Arrivati al mezzogiorno di sabato 7 luglio e preso possesso della camera, dalla stazione ci siamo diretti verso Piazza Maggiore lungo Via Indipendenza, verificando subito la ben nota caratteristica di Bologna e cioè i suoi portici, che almeno hanno alleviato la calura. Prima tappa l’ufficio turistico dove ci hanno dato una depliant sulla visita a Bologna in una mezza giornata, con l’indicazione dei monumenti più belli cui dedicarsi con poco tempo a disposizione. Abbiamo quindi cominciato con l’Archiginnasio, l’ex sede universitaria ricca di decorazioni, cortili e sale. Da ricordare il teatro anatomico dove nel ‘600 si tenevano le lezioni di anatomia, con tanto di tavolo per la dissezione, tutto in legno e decorato. Abbiamo quindi vagato nei vicoli circostanti per arrivare da Tamburini, dove ci siamo saziati con due bei piatti di salumi e due calici di Valpolicella, sosta assolutamente consigliata, e poi un gelato da Venchi, appena a fianco. In seguito due occhiate al Palazzo della Mercanzia per poi avviarci verso un altro dei gioiellini che offre la città, e cioè la basilica di S.Stefano, 7 edifici sacri di epoche diverse che nel corso dei secoli hanno creato il complesso detto S.Gerusalemme o delle 7 chiese. Inutile dire che gli spostamenti sono stati facilitati dall’ombra e dal refrigerio dei portici, che convogliavano ogni minimo refolo di vento. E’ seguita la visita della basilica di S.Domenico con il bellissimo sarcofago del santo di Nicolò Pisano. La chiesa è stata rifatta in epoca recente ma le strutture medievali e tardo ‘400 sono ancora ben evidenti.

Concesse le necessarie pause per reintegrare i liquidi persi e per trovare un po’ di sollievo nell’aria condizionata dei negozi (evidenziamo EatItaly con i suoi prodotti e una vastissima libreria, proprio di fianco a Tamburini) abbiamo poi vagato per Piazza Maggiore per dare una bella occhiata ai Palazzi e alla fontana del Nettuno. Dopo 5 ore di girovagare eravamo pronti per una meritata pausa e quindi doccia e un po’ di refrigerio d’aria condizionata in camera per prepararci per la serata. A cena i ristoranti offrivano con gioia ed esuberanza i noti piatti della cucina bolognese, ma occorre dire che il clima non invogliava certo a degustare tortellini al brodo di cappone o lasagne, dedicandoci quindi ad una cena più leggera. Caffè in Piazza godendo del fresco della sera e del cinema all’aperto.

Domenica 8.7, fatta colazione, abbiamo completato il nostro tour dedicandoci anzitutto a S.Petronio, affascinante e da guardare con molta attenzione ai particolari, come la meridiana che corre lungo il pavimento o le pitture delle cappelle, per altro chiuse e non accessibili e non capisco perché, come la cappella Bolognini e i bellissimi affreschi di Giovanni da Padova. Peccato che come nelle altre chiese fosse vietato fotografare, il che non impediva la presenza di una rivendita di cartoline e gadget turistici vari: visto che l’80 % del patrimonio artistico italiano si trova in luoghi religiosi, credo che le esigenze del turista ben si possano compendiare con il giusto rispetto dovuto: foto senza flash, non durante le cerimonie religiose e altre accortezze ben possano consentire a chi voglia riportare a casa il ricordo delle opere d’arte viste (penso anche ai molti turisti giapponesi o americani) qualche scatto. Va beh, dopo lo spunto polemico torniamo alla nostra visita e quindi alle due torri, guardando con curiosità la pendenza della Garisenda e dove la base ha ceduto; da qui ci siamo intrufolati nei vicoli e nelle stradine del vecchio ghetto ebraico, concedendo una breve visita alla chiesa di S.Martino. Ci è sembrato una zona molto tranquilla e piacevole, forse meno turistica della zona attorno a Piazza Maggiore e quindi più genuina.

La nostra visita a Bologna si è poi conclusa con la visita di S.Luca, ammirando i panorami e le viste che il luogo consente, godendo dell’intenso profumo della pineta. Bellissimo il porticato di quasi 4 km che porta fino in città, con questo caldo un po’ da masochisti soprattutto in salita. Ultime foto su porta Saragozza e siamo pronti a riprendere l’A1 verso casa, felici della scelta di dedicare il weekend a Bologna, ripromettendoci una visita con clima più confortevole per fare onore alla nota cucina locale e godere delle sue bellezze con maggiore serenità, certi che la città ha ancora tanto da offrire. Che dire ? Buona Bologna a tutti….

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