BOAVISTA: l’orizzonte non finisce qui

Che dire della mia ignoranza di partire con uno spirito curioso ed entusiasta verso la ben pubblicizzata Capo Verde, e senza rendermi conto che andando a Boavista, non avrei avuto la possibilità di muovermi da li? Mi avevano avvisato che l'unica isola raggiungibile è Fogo e che la possibilità di spostamento è o con i voli interni, o con le...
Scritto da: Renata Sanna
boavista: l'orizzonte non finisce qui
Partenza il: 25/01/2003
Ritorno il: 08/02/2003
Viaggiatori: in coppia
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Che dire della mia ignoranza di partire con uno spirito curioso ed entusiasta verso la ben pubblicizzata Capo Verde, e senza rendermi conto che andando a Boavista, non avrei avuto la possibilità di muovermi da li? Mi avevano avvisato che l’unica isola raggiungibile è Fogo e che la possibilità di spostamento è o con i voli interni, o con le barche. Immaginando la cosa più affascinante, a me sarebbe piaciuto, anche perché con i voli interni si rischia di non partire a causa di una bruma secca o per mancanza di passeggeri che considerando la cifra(per niente economica), rinunciano all’escursione…Ma anche con le barche è un problema, si sa quando si parte(forse), ma non quando si ritorna… Probabilmente avrei dovuto capire che Boavista e Sal non significano Capo Verde, ma è tutto ciò che propongono i Tour Operator facendo credere ai turisti di massa e ai cretini come me, che quello è il paradiso del mondo…ILLUSIONE! O la gente di massa non ha mai visto altri imparagonabili oasi, o io mi ritengo fortunata di aver visto e toccato stupendi mondi incantati che lasciano veramente senza parole. E così il mio progetto di visitare S. Antao, S. Vincente e Santiago, è risultato nullo. Annuncio che il mondo è bello perché è vario ed avariato, dico che il mio bagaglio a mano superava i kg 5 per un’attrezzatura fotografica per un reportage e che non lascerei nelle mani dei “facchini” e soprattutto dopo quello che è successo a Malpensa non molto tempo fa e per questo ho dovuto pagare andata e ritorno per il bagaglio a mano, 35 euro…

Pensavo di fotografare volti nuovi, fili d’erba rinsecchiti, mare in movimento, e l’ho fatto, spiagge bianche e lunghissime con conchiglie estranee ai miei occhi(perché ogni mare ha il suo mondo), e ho fatto anche questo, ma non potevo certamente evitare di immortalare la prima cosa apparsa ai miei occhi, facendomi sorridere e inorridire: le innumerevoli e ben sparpagliate immondizie di marca italiana e non, nelle zone limitrofe (e non solo), al bellissimo Marine Club. ” questo è un posto incontaminato!” esclamavano i commercianti bianchi o le sorridenti forzate e velatamente tristi donnine che fanno parte dell’arredamento commerciale del club, considerandomi acida per le continue polemiche e ironie, per non parlare delle spudorate tubature che diramandosi in lungo e in largo, arrivano direttamente al mare…Ma cosa saranno mai? Acque bianche o aque grigie? Mah! Che dire se molti ci lasciano il cuore a Boavista e che tornano, e sempre nello stesso albergo, con gli stessi banalissimi animatori importati dall’Italia, senza nemmeno tentare di spostarsi più a nord, dove tutto si muove diverso, dove i veri appassionati di montagna praticano il trekking, o dove la musica, i suoni e le danze echeggiano al vento, sempre in costante movimento? Che dire ancora? Dico che chi è amante del surf, il posto è ideale e che spero di poter coltivare gli incontri che ho fatto. Consiglio a chi può permettersi di viaggiare, e soprattutto con la vera visione del viaggio, di farlo in bed and breakfast, e prima di arrivare a Boavista, l’isola silenziosa e piatta (ancora per poco), ma pur sempre carina, fermarsi a Sal e visitare prima tutto il resto dell’arcipelago. A chi invece vuole cazzeggiare tra mari e spiagge, non certo incomparabili ed avere tutti i confort che si può avere a casa propria e anche di più, pagando una mancia obbligatoria di 20 euro senza servizio, tra scontati ed opporttunistici sorrisi,con banali e per niente professionali spazi cabaret, in un albergo con piscina e idromassaggio formato scatola di scarpe, tra un sensuale ballo e un buon bicchiere di punch, combinando magari anche un’alternativa “notte d’amore”, VADA al Marine Club senza esitazione, senza un pesante bagaglio, ricordandosi di conservare la ricevuta del sovrapeso del bagaglio a mano per non pagarlo anche al ritorno, e senza dubbio, con un ottimo spirito di adattamento soprattutto mentale.

E per finire, che dire dei progetti di villette con confort di lusso per vacanze senza “confronti”, per turisti benestanti? E a voi cari italiani furbi, con il buon fiuto per progettare e costruire mattone su mattone, deturpando il mondo, organizzando vacanze di massa a vera misura d’uomo, chiedo: dove volete arrivare? Non dimentichiamo che la prostituzione è sempre esistita in tutto il mondo, come la corruzione e l’opportunismo, anche se fortunatamente, a Boavista (o per dignità, o per mancanza di bisogno), queste cose ancora non si vedono. Chissà quanto tempo passerà prima che anche questo piccolo pezzetto di mondo, sia massacrato come Le Canarie, Il Mar Rosso,Malindi, L’Algarve, Phuket, o la nostra ormai irraggiungibile Costa Smeralda. Buon viaggio e buona fortuna, io sono lieta di aprirvi gli occhi, l’esperienza serve per non sbagliare nouvamente e per mantenere una propria dignità ben salda.

Renata



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