Biyadhoo vista da chi preferisce il fly&drive

In tutta sincerità il viaggio alle Maldive era sempre stato messo in secondo piano ritenendolo poco adatto al nostro stile di viaggio, più propenso a tour o fly&drive piuttosto che a soggiorni tutto relax, ma, invogliati da un prezzo decisamente favorevole, ci siamo decisi a partire. L’impressione ricavata a fine viaggio, pur riconoscendo...
Scritto da: babymori
biyadhoo vista da chi preferisce il fly&drive
Partenza il: 21/07/2008
Ritorno il: 29/07/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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In tutta sincerità il viaggio alle Maldive era sempre stato messo in secondo piano ritenendolo poco adatto al nostro stile di viaggio, più propenso a tour o fly&drive piuttosto che a soggiorni tutto relax, ma, invogliati da un prezzo decisamente favorevole, ci siamo decisi a partire.

L’impressione ricavata a fine viaggio, pur riconoscendo all’isola visitata una bellezza degna di nota, rafforza questo nostro punto di vista.

L’isola è molto bella, per quanto abbiamo potuto capire tra le più integre, con vegetazione lussureggiante, a tratti impenetrabile, quasi “traboccante” tant’è che le spiagge sono di profondità ridotta, praticamente inesistenti sul lato orientale. Vista dalla laguna l’isola è molto bella, l’acqua è cristallina anche se, immergendosi risulta un pò torbida (probabilmente, così ci hanno detto, per il plancton abbondante in questo periodo).

Il reef, sbiadito, non regge il confronto con quello del Mar Rosso molto più colorato, ma la quantità e le dimensioni dei pesci che si incontrano sono impressionanti. Abbiamo nuotato in nuvole di qualche metro di diametro composte da pesciolini lunghi pochi centimetri ed incontrato di tutto di più anche nella laguna, dove l’acqua è bassa. Agevolati anche dal fatto che il reef è facilmente accessibile e vicino alla riva (due minuti di camminata nell’acqua nel punto più distante), lo snorkeling ha piacevolmente riempito le nostre giornate.

Però, nonostante lo sforzo fatto nel portare letture varie e la ricerca di escursioni da fare (non molte e dalla durata limitata; solo una della durata dell’intera giornata che non abbiamo effettuato per mancanza di adesioni, eravamo in 5 contro i 6 necessari e non ce l’hanno fatta fare !!), al quinto giorno iniziavano i primi cenni di insofferenza solo in parte mitigati dalla bellezza di quanto la natura offriva agli occhi, sopra e sotto il livello del mare.

Premettendo che eravamo consapevoli di quanto avremmo trovato, spendiamo due parole sulla struttura che è decisamente da ristrutturare, le camere sono in blocchi a due piani che, pur essendo fronte mare, niente hanno della tipica sistemazione maldiviana. La pulizia è sommaria e limitata a ciò che si vede (mai fare l’errore di perdere qualcosa sotto il letto !!!).

Il ristorante è invece pulito ed il mangiare decente.

Esiste un sentiero in sabbia lungo tutto il perimetro dell’isola, un pò arretrato rispetto alla spiaggia, all’interno del quale si entra nella zona “staff only” la cui pulizia lascia molto a desiderare.

Sull’isola è presente anche un piccolo cantiere per dhoni, imbarcazione tipica, che, pur essendo curioso, non è certo quello che ci si aspetta di trovare su un atollo delle Maldive.

Per chi è curioso di sapere qualcosa del meteo, visto che il periodo non è quello consigliato per la visita, nella settimana tra il 21 ed il 29 luglio ha piovuto solo una notte, è stato nuvoloso il giorno dell’arrivo e quello successivo, poi sempre bello con qualche nuvola in cielo mai passata davanti al sole se non al tramonto.

Che dire in conclusione ? Ribadendo che il nostro punto di vista è condizionato da quanto detto in apertura, le Maldive sono sicuramente un posto da vedere una volta nella vita ma, a meno che non si abbia la possibilità economica di viaggiare più volte l’anno, non di più.



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