Birra, musica e arte

Dom.28.09.03 Sfruttando un discreto bottino di punti Millemiglia, siamo partiti domenica 28 settembre da Malpensa per Praga. Sfortunatamente Alitalia non ha collegamenti mattutini con la Repubblica Ceca (solo due voli nel pomeriggio rispettivamente alle 15.30 e alle 17.30). Sbrigate le solite formalità ( passaporto , cambio valuta ), abbiamo...
Scritto da: Elena Cretti
birra, musica e arte
Partenza il: 28/09/2003
Ritorno il: 04/10/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Dom.28.09.03 Sfruttando un discreto bottino di punti Millemiglia, siamo partiti domenica 28 settembre da Malpensa per Praga. Sfortunatamente Alitalia non ha collegamenti mattutini con la Repubblica Ceca (solo due voli nel pomeriggio rispettivamente alle 15.30 e alle 17.30).

Sbrigate le solite formalità ( passaporto , cambio valuta ), abbiamo preso un pulmino della compagnia Cedaz che per 90 Kr a testa collega l’aeroporto al centro della città (Namesti Republiki). I mezzi pubblici (tram + metro) sarebbero stati molto più economici ma più scomodi e la Cedaz da tutti ci era stata indicata come la migliore soluzione qualità – prezzo e tale si è dimostrata.

Alle 18.30 siamo stati catapultati in Namesti Republiki da cui già si poteva presagire che ci aspettava una città da favola. Intorno alla piazza: l’imponenete Torre delle Polveri, la Casa Civica decorata in stile Liberty, la severa Casa Agli Irlandesi. La tentazione era quella di spingersi già nel cuore della città, ma prima di tutto dovevamo andare all’albergo. Tramite Internet avevamo trovato a Tesnov la Pension Unie che si è rivelata un’ottima scelta: a 10 minuti da Stare Mesto (Città Vecchia), un mini appartamento dotato di tutti i confort (TV, telefono, servizi, angolo cottura) + un terrazzino sugli incantevoli tetti praghesi. Che spettacolo i camini che si mischiano alle guglie, i campanili appuntiti, le mansarde e i tetti dei palazzi! Una nuova importante indicazione: Praga è una città da guardare col naso all’insù.

Dopo una passeggiata di perlustrazione per la Celetna, Starometske Namesti e lo scenografico Ponte Carlo che fa da cornice alla fiabesca Mala Strana ( Parte Piccola ), non restava che avventurasi nella prima cena praghese.

Ci siamo lasciati attirare da una locanda dal nome curioso U Zlateho Tygra (Husova 17), identificabile solo dall’insegna e da una finestra di vetri colorati. Non sarà il solito posto da turisti, ci siamo detti. Abbiamo chiesto se si poteva mangiare qualcosa, il cameriere, dopo averci fatto capire che era un po’ tardi (le 20.30!!!), ci ha fatto accomodare ad un tavolo con altri autentici praghesi intenti a bere birra e mangiare piatti di carne e verdure cotte. Peccato non saper parlare il ceco! Un ambiente genuinamente praghese: il cameriere porta boccali di birra senza che la si ordini (la caraffa vuota viene automaticamente rimpiazzata da una piena) e “segna” su piccoli foglietti sul tavolo il numero di birre consumate. Con 300 Kr abbiamo mangiato due piatti di carne e contorno e tre caraffe di birra, non c’è dubbio: mangiare a Praga può essere davvero economico (10 € in due !!!).

Lun. 29.09.03 Obiettivo della prima giornata era prendere “confidenza” col territorio ed evitare le zone più affollate dai turisti del w-e lungo. Abbiamo quindi percorso la Via Reale da Celetna al Castello, assistito all’iperturistico ma divertente battito dell’ora dell’orologio astronomico (con tanto di applauso finale da parte della folla di turisti assiepati), scarpinato fino al monastero di Premonstratensi di Strahov (notevole il panorama e la biblioteca), poi giù fino alla Loretanska namesti e per Novy svet , impedibile per la sua quiete e per le casette color pastello che si susseguono per le viuzze. Tutto l’opposto dell’affollatissima piazza del castello o del Ponte Carlo dove, tra le guglie dello Skyline di Praga svettano le bandierine e ombrellini colorati delle guide turistiche.

La sera abbiamo assistito ad un emozionante concerto di chitarre classiche nella cappella di S. Jilji e cenato ottimamente presso la birreria U Vejvodu ( Jilska 4 ): locandona con soffitti a volta e caratteristici tavoli in legno.

Mar. 30.09.03 La folla dei turisti da w-e si era un po’ smaltita e siamo saliti al castello. Bellissimo il panorama su Praga dalla torre della cattedrale S.Vito, la volta della sala Vladislao del Palazzo Reale (sembra un ricamo) e l’elegante scalinata della basilica di S. Jiri. E alla fine, Zlata Ulika: piccole case da bambola dove ha anche abitato kafka.

Per cena, “rimbalzati” da un “tutto esaurito” alla Novomestsky Pivovar (Vodichova 20), siamo ritornati al U Vejvodu, dove una corroborante grigliata di carne, innaffiata da una fresca Pilsner Urquell, ha concluso la serata.

Mer. 1.10.03 Josefov (il quartiere ebraico) con le sue variegate sinagoghe ed il suggestivo cimitero è stato la prima tappa della giornata.Nel pomeriggio abbiamo passeggiato per Nove Mesto (Città Nuova) raggiungendo il Vysehrad , antico castello ora parco (c’erano più bambini praghesi che turisti), bel panorama, ma che scarpinata! Per cena siamo tornati alla Novomestsky Pivovar (il tutto esaurito del giorno prima ci aveva indotto a pensare ad un’ottima cucina). Notare che nel pomeriggio avevamo tentato di prenotare un tavolo, ma il cameriere aveva detto che per due non ci sarebbe stato problema. Tuttavia, la sera, tutti i tavoli si presentavano con il cartello “riservato” pur essendo il locale tutt’altro che pieno.Consultati i camerieri ci hanno indirizzato alla terrazza e, pur essendoci posti liberi ai tavoli, non han fatto cenno di indicarci un posto. Alla fine un cameriere ci ha fatto segno di seguirlo e ci ha fatto accomodare ad un tavolo togliendo il cartello “riservato”. Per tutta la durata della cena (discreta ma servizio tipo catena di montaggio) numerosi tavoli sono rimasti vuoti malgrado fossero riservati. Abbiamo avuto il dubbio che tenessero appositamente molti tavoli “riservati” nell’attesa dell’arrivo di grossi gruppi organizzati di turisti…Astuta mossa, considerando che molte coppie, scoraggiate dal tutto esaurito preferivano uscire ed andare a cenare in altri locali!!! La serata si è conclusa al Reduta , locale jazz dove si esibiva una band locale (consigliato a chi ama il Jazz).

Gio. 2.10.03 Escursione a Kutna Hora.

I treni per questa destinazione, la seconda per importanza turistica dopo Praga, partono dalla Stazione Centrale alle 10.08.Tuttavia sono possibili collegamenti dalla stazione di Massarykovo (h 10.30, cambio a Kolin). La città è bella per i palazzi in stile rinascimentale, gotico, barocco.

Nel tardo pomeriggio concerto d’archi sulle musiche di Vivaldi, Mozart, Bach, Shubert a San Giovanni sul Muro.

Cena a Mala Strana: U Zlaté Podkovy (Nerudova 34 ), buona cucina e poco turistico.

Ven. 3.10.03 Nel nostro ultimo giorno a Praga abbiamo voluto ripercorrere i punti che più ci avevano colpito: il Ponte Carlo con le orchestrine tutt’altro che improvvisate, Novy Svet, Kampa.

Siamo semplicemente andati a zonzo per la città lasciandoci guidare dalla curiosità e rimanendo sempre stupiti per i nuovi particolari che scoprivamo.

Cena a Restaurant Apetit (Dlouhà 23), grazioso posticino un po’ defilato e quindi poco frequentato da turisti. Buona la cucina e abilissimo l’unico cameriere nel “governare” l’intera sala ristorante e il bancone del bar.

Sab. 4.10.03 Temendo di non trovare un Cedaz in servizio la mattina presto (h 5.30), siamo andati in aeroporto in taxi prenotato il giorno prima, abbiamo speso di più del bus Cedaz, ma abbiamo preferito andare sullo strasicuro. In aeroporto lunga coda al check-in, fortuna eravamo arrivati con largo anticipo!!! Poi il solito : volo, ritardo, arrivo a Malpensa… CONSIGLI Prima di tutto consigliamo Praga a tutti :PRAGA E’ DA VISITARE. Detto questo, se piace la musica classica (non è necessario essere intenditori) non si possono perdere i concerti nelle chiese (ce n’è per tutti i gusti: d’organo, di Ave Maria, di solo archi, di chitarra classica, di flamenco).

Per cambiare la moneta usare le banche e non lasciarsi ingolosire, come abbiamo fatto noi, dai cambi a zero commissioni.

Non fidarsi del sole mattutino, il tempo è variabile e conviene portarsi un ombrello da borsetta.

La carta di credito può servire, ma non è indispensabile. Per l’alloggio, la formula B&B permette di avere contatto con la cucina locale (consigliamo di mangiare nelle birrerie dove i pasti sono abbondanti ed economici) e la posizione in Praga 1, o nelle zone strettamente a ridosso, consente di visitare a piedi i luoghi di maggiore interesse.

Lingua: praticamente impossibile capire la lingua locale (Praga si pronuncia in modo diverso a seconda della posizione nella frase), con l’inglese si viene capiti da tutti, ancor meglio il tedesco.



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