Birmania nel cuore
Seconda volta in Birmania nel 2007, questa volta con una vecchia amica, ma nuova compagna di viaggio, Claudia (Matta per gli amici).
Abbiamo volato con la Air Qatar, Milano-Doha-Yangoon.
Scherzetto della Qatar…Da Doha il volo per Yangoon è partito con solo 12 ore di ritardo…Lasciamo stare i commenti, sarebbero inutili.
“Leggermente” frastornate alle 6 del mattino abbiamo toccato terra Birmana, ad aspettarci all’aeroporto (dalle 2 di notte), Sonny.
Guida brava, affidabile, professionale durante il mio primo viaggio in Birmania, a per questo si è guadagnato di sopportarmi per altre due settimane!! Siccome non è più una guida ma un buon amico, siamo state invitate a casa sua, oggi (25/11) giorno importante, il suo compleanno! Assistere ad un festeggiamento in stile Birmano è stato davvero bello ed un’esperienza unica, quando ci ricapiterà mai..??!! 5 monaci hanno pregato per lui, la famiglia e anche per noi. Atmosfera mistica, siamo molto lontani da torte, candeline, regali…Evviva! Salutate e ringraziate tutte quelle splendide persone, riposino…E poi…Finalmente la rivedo…Shwedagon pagoda. Subito una triste constatazione, rispetto ad aprile ci sono pochissimi monaci in giro…
Il mattino seguente si parte, destinazione Golden Rock, nuova meta anche per me.
Il trasporto sul camion è diciamo così alternativo, offre una giusta dose di adrenalina; camminata a piedi di circa un’ora ed arriviamo a destinazione.
Spiegare come faccia a stare in bilico questo masso è difficile…Ma come mi capita spesso di dire in questo paese: magia! La notte questo luogo è da pelle d’oca, ancora più affascinante, ancora più enigmatico, non perdetevelo.
Non vorrei annoiarvi con la spiegazione giorno per giorno del nostro viaggio in Birmania…
Il nostro itinerario immagino non sia stato molto diverso da quello di tanti altri turisti…
Dopo Golden Rock, abbiamo proseguito per Kalaw, Lago Inle, Mandalay, Bagan.
A Kalaw avremmo dovuto ripetere il bellissimo trekking fatto la prima volta, lo consiglio a tutti, è semplice e poi la notte trascorsa al monastero Buddista resterà per sempre nel vostro cuore (Kalaw-Lago Inle). Questa volta abbiamo dovuto saltare per problemi fisici, capita, nulla di male, ci consoliamo con due bellissimi giorni in riva al lago Inle. Fasicno intatto, atmosfera anche…Unica nota stonata…Un’altra constatazione ovvia dopo i disordini di settembre…Pochissimi turisti, per non dire nessuno..
Mandalay si riconferma la città spirituale della Birmania per eccellenza, e Bagan unica nel suo genere. Tramonti da brivido e per una bella mattina di relax, niente di meglio che un bel giro in bicicletta fra i templi e il silenzio di questo sito magico.
A questo punto vi chiederete…Ma questa qua è tornata dopo 7 mesi per rivedere le stesse cose…? Bhè ad essere onesti un po’ si, e non mi sono stancata neppure questa volta, a dire il vero potrei ripartire anche ora!! Ma il reale motivo del mio ritorno in Birmania è stato quello di volere portare un piccolo aiuto ad un popolo che amo profondamente.
Sono riuscita a realizzare il mio sogno, grazie a mio marito (che mi ha supportato e soprattutto sopportato), a Claudia che mi ha accompagnato, agli amici e parenti che hanno fatto donazioni pro-Birmania.
In loco il ringraziamento più grande va a Sonny, si è prestato tantissimo, ci ha aiutato in tutto.
Abbiamo fatto un sacco di soste nelle scuole, questo dopo avergli stipato l’auto di quadernini e matite. Abbiamo praticamente svaligiato le librerie di mezza Birmania.
Acquistato coperte per la notte, per gente di un villaggio che non ha neppure una casa dove stare.
Siamo riuscite a lasciare denaro in ospedali, monasteri ed orfanotrofi; non è stato semplice, hanno tutti una paura folle di eventuali ritorsioni del governo. Sonny è riuscito a convincerli della nostra buona fede, che non dovevano avere paura, che non si voleva nulla in cambio tanto meno crear loro problemi…Solo portare un piccolo aiuto.
Trascorrere altre due settimane così a stretto contatto con i bambini, gente semplice incontrata per strada, al mercato, le maestre di scuola, monaci e monache che gestiscono orfanotrofi, le persone negli ospedali… Ero tornata con il buon proposito di riprendermi il mio cuore dimenticato qua in primavera…Ma non ci sono proprio riuscita. E’ un amore grande e sincero verso questo popolo gentile, e come tutti i grandi amori non finirà mai, non li dimentichero’ mai! Sono trascorsi quasi due mesi dal mio rientro, e sono ancora qua…Con la Birmania nel cuore e con un unico desiderio, tornare! Un appello a tutti i “turisti per caso”, il paese non è pericoloso, un viaggio in Birmania aiuterà il popolo che tanto ne ha bisogno, ma aiuterà anche voi stessi, abbiamo tanto da imparare da loro.
Contattatemi se qualcuno dovesse avere bisogno di un consiglio, di un aiuto, se saro’ in grado di offrirvelo, sarà un piacere e un onore per me.
Ta-ta Elena