Bilbao, fascino autentico
Così abbiamo trovato un volo Ryanair a poco più di zero lire da Bergamo Orio al Serio a Santander. Sempre dal sito Ryanair abbiamo prenotato una macchina con la Hertz direttamente dall’arrivo alla partenza e poi, per farla da signori, anche gli alberghi attraverso il sito Booking.Com, il nostro preferito.
Subito dunque, con la nostra macchinina nuova fiammante, ci siamo recati a Santillana del Mar dove abbiamo dormito in una posada deliziosa a prezzo veramente basso. La cittadina è un vero girello e la cucina pure. Il tutto era stato calcolato per poter vedere, cosa che abbiamo fatto il giorno dopo, le famosissime grotte di Altamira, un altro dei sogni della nostra vita. In effetti le “vere” grotte, patrimonio dell’umanità etc. Etc. Sono chiuse al pubblico da tempo, ma le sofisticate moderne tecnologie hanno permesso la costruzioni di una “neocueva” che riproduce perfettamente l’originale e che permette comunque una visita molto suggestiva. L’annesso museo è meraviglioso, interattivo al massimo e permette veramente di calarsi nel mondo preistorico fino alla conoscenza dei popoli che attualmente vivono ancora in stile quasi “selvaggio”. Insomma valeva la pena. Per non farci mancare nulla, e poiché il nostro stile di viaggio è sempre quello di vedere il più possibile (magari un po’ di corsa, ma essendo in autonomia neppure poi tanto), facciamo una puntata prevista e già con albergo prenotato sempre in pieno centro (se possiamo lo preferiamo) a Burgos. Come non cogliere l’occasione di questa vicinanza al nostro percorso. Burgos è una città veramente graziosa, ricca di monumenti ed angoli suggestivi, con una zona pedonale vastissima e la sua mitica cattedrale vale veramente una visita. La tomba del Cid Campeador evoca storia e antiche suggestioni, così come la cappella delle reliquie, veramente particolare. Il percorso di visita è perfetto, guidato, spiegato, da compiere in libertà. La cattedrale è stupendamente restaurata e tenuta benissimo, anche perché è tappa importante del Camino di Santiago (la cattedrale di Santiago de Compostela, che avevamo visitato quando abbiamo fatto il giro completo del Portogallo, ci era parsa più cupa e meno suggestiva, ma è solo un’impressione personale, forse perché venivamo da Fatima, molto più viva ed accogliente). Anche qui sempre ottima cucina, locali tipici, cultura e tradizioni locali molto forti.
Ancora un giorno e finalmente arriviamo a Bilbao. Mettiamo la macchina nel garage dell’albergo e decidiamo di girare con i mezzi pubblici (metro, tram e bus ben integrati). Decidiamo, sentito l’ufficio del turismo, di fare un biglietto cumulativo a scalare e ricaricabile perché in questo modo i singoli costi per tratta sono minori, mentre 4 Bilbao card costerebbero molto di più e probabilmente le sfrutteremmo poco. Infatti, alla fine del soggiorno, abbiamo “guadagnato” quasi 10 euro.
Il tempo è piovigginoso e decidiamo, proprio perché non la teniamo più, di farci subito il Guggenheim dentro. Richiede molto tempo, le cose da vedere sono tante, è fantastico e si potrebbe stare anche solo seduti nella hall centrale per un giorno intero senza riuscire a cogliere tutti gli angoli e le curve nella loro genialità ed originalità. Direi una sola parola: mozzafiato! Anche le opere sono tantissime e a volerle vedere e capire passa molto tempo. Poi c’è un’uscita sulla piattaforma esterna con sculture colorate e bellissime, tutto il padiglione di Serra che è uno sballo (avevo già visto sue opere al MOMA di NY, ma queste sono permanenti e straordinarie e spiegate così bene!) e poi come non farsi un caffè e una sosta allo shop (un po’ deludente come gadget). Insomma usciamo che è buio in tempo per andare nella zona delle sette vie (tutte pedonali e molto caratteristiche) per cercarci un locale dove cenare. Troppo forte! La mattina dopo una bella sorpresa: sole smagliante e cielo terso. Corriamo di nuovo al Guggenheim per scatenarci nelle foto dall’esterno. Da urlo. Tutta la passeggiata lungo fiume che lo costeggia e che passa sotto al mitico enorme ragno è uno sfolgorio di possibili inquadrature tutte diverse e tutte bellissime. Il titanio sfolgora e Puppy, l’enorme cane di siepe fiorita, mette allegria! Il lungo fiume è pieno di gente tranquilla che passeggia, che corre, che chiacchiera. Un’atmosfera veramente incantevole. Proseguiamo fino al ponte pedonale sospeso di Calatrava. Bianco e vetro, bellissimo. Vista la nitidezza del tempo vogliamo infatti salire con la funicolare (anche questa è prevista come mezzo nel nostro biglietto), sul monte sovrastante da cui dicono ci sia una splendida vista della città. Così è infatti. Ne vale proprio la pena. Si vede bene anche il Guggenheim nella sua interezza e ci attardiamo a passeggiare per i giardini di questo mirador.
Scesi, prendiamo un autobus per il Museo delle belle arti. Uno sballo. Anche perché c’è una esposizione di 13 enormi quadri di Sorolla sulle regioni della Spagna con una fantastica audioguida di nuovissima generazione con video e apporti filmati e audio che non avevamo mai visto!.
Le cose da vedere a Bilbao, a parte il casco viejo, sono veramente molte. Scegliamo, visto che i giorni scarseggiano di andare con ascensore in stile Lisbona (anche questo compreso nel biglietto) alla chiesa della Santa Begonia, in cima ad una collina. Dal casco viejo c’è un unico punto, segnato in terra e nel muro, dal quale è visibile appunto questa importante chiesa. Nel vecchio quartiere c’è anche la chiesa di Santiago con vecchio chiostro molto carino. Poi vari quartieri commerciali pedonali e sempre molto animati, con statue e panchine. I mezzi di trasporto ovunque. Una metropolitana modernissima disegnata da Foster con entrate tipo tubi di vetro.
Ci facciamo anche una bella serie di vecchi caffè per tapas, spiedini di cerdo, vino rosato squisito fra cui, da non perdere, l’Iruna, il Gau-txori, il Bilbao e il Rio-oja famoso per le kazuelitas.
Quando riprendiamo la macchina verso Santander ci si stringe un po’ il cuore. Questa è una di quelle città dove si potrebbe tornare e anche vivere! Ci prendiamo tutta la giornata per vedere un po’ di costa: la prima sosta è a Portugalito, l’ultimo paese sul “fiordo” di Bilbao prima del mare dove sostiamo per vedere un famoso e particolarissimo traghetto/ponte/funicolare sospeso che attraversa l’estuario trasportando macchine e persone. Mai vista una cosa del genere e difficile anche da spiegare.
Da notare che, essendo la zona piuttosto piovosa, ovunque le finestre hanno stenditoi organizzati con apposite coperture tipo ombrello. Carini! Ci fermiamo poi a Castillo Uriarte, paesino delizioso con fortezza sul promontorio e porticciolo di pescatori e ovunque locali tipicissimi per tapas, mariscos e vino. Arriviamo infine a Santander. Visitiamo sia la città che la famosa spiaggia del Sardinero, piena di bellissimi alberghi, passeggiate e locali.
Alla fine riguadagniamo l’aeroporto, piccolo ma grazioso, lasciamo la macchina e si torna a casa.
Gli hotel in cui abbiamo dormito sono: San Marcos a Santillana del Mar 50 euro a notte la doppia con prima colazione (scarsa ma hotel stupendo e parcheggio interno gratuito) a 2 km dalle grotte di Altamira Cordon a Burgos 74 euro a notte la doppia con prima colazione hotel discreto, colazione buona, parcheggio pubblico convenzionato da pagare extra, posizione centrale NH Villa de Bilbao a Bilbao 126 euro a notte la doppia con prima colazione fantastica e parcheggio interno ma a pagamento extra posizione centrale con fermate metro e tram comodissime Volo aereo Ryanair AR 32 euro a testa Noleggio Hertz auto piccola per 6 giorni 153 euro