Bienvenue à Ruaudin

Breve viaggio nella Francia del nord tra castelli, cantine, giardini e musei
Scritto da: beretz
bienvenue à ruaudin
Partenza il: 21/04/2016
Ritorno il: 25/04/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Mi fa piacere condividere questo viaggio “particolare” in Francia che abbiamo fatto mio marito ed io ad aprile.

L’occasione ci è stata data dall’Associazione Gemellaggi di Uggiate Trevano, un paese comasco posto ai confini con la Svizzera, che ha organizzato un viaggio in bus di quattro giorni per andare in visita ai loro gemelli di Ruaudin, un villaggio francese situato nel dipartimento della Sarthe, al quale abbiamo avuto il piacere di partecipare pur non essendo di Uggiate.

Partiamo il 21 aprile alle 23.30 da Uggiate e, dopo un viaggio massacrante di circa tredici ore, arriviamo a Ruaudin, ad accoglierci un paese addobbato con le bandiere italiane e ad attenderci la delegazione del comitato di Ruaudin con le famiglie che ci ospiteranno, sì perché non soggiorneremo in hotel ma in casa con le famiglie. Facciamo la conoscenza delle persone che ci ospiteranno, sono Christian e Marie-Jo, una coppia più o meno della nostra età che ci accoglie con un caloroso abbraccio.

E’ stato organizzato un rinfresco di accoglienza a cui facciamo onore. E dopo il discorso delle autorità e le foto di rito ognuno di noi va via con la famiglia ospitante.

Ruaudin è un paese situato nel dipartimento della Sarthe nella Regione della Loira, distante pochi chilometri dalla più famosa Le Mans, le abitazioni sono quasi tutte villette circondate da grandi giardini. La casa di Christian e Marie-Jo è situata a pochi chilometri dal centro e passiamo davanti ad alcune case della zona che sono delle piccole fattorie, la villa è a un piano circondata da un grande giardino. I nostri nuovi amici ci mettono subito a nostro agio e durante il pranzo cominciamo a farne la conoscenza.

Nel pomeriggio c’è in programma la visita guidata del centro storico di Le Mans, la visita comincia con la Cattedrale di Saint-Julien, un’opera imponente in stile gotico-romanico con delle bellissime vetrate , per proseguire per le stradine del centro dove ci sono testimonianze dell’epoca medievale , il centro storico è circondato da una cinta di mura di epoca romana ancora ben conservate.

La parte medievale di Le Mans è ben conservata, ci sono stati recenti interventi di ristrutturazione che hanno lasciato inalterato lo stile originale e colorato delle case a graticcio e delle strade.

La giornata si conclude con una cena al ristorante Le Cheval Blanc dove gustiamo un’ottima cena.

Secondo giorno – al mattino veniamo accolti dal profumo della prima colazione che consumiamo in compagnia di Christian e Marie-Jo godendoci la vista del bel giardino. La mattinata prevede una passeggiata all’interno dell’Arche de la Nature un parco naturale didattico dove potremo vedere l’orto biologico e gli animali della fattoria.

Nonostante il tempo non sia favorevole, c’è una pioggerellina fastidiosa e fa anche freddo, ugualmente ci gustiamo la visita del parco, vediamo alcuni animali che pascolano liberamente nei vasti prati, a mezzogiorno ci ritroviamo tutti in un capanno, dove è stato allestito un piccolo aperitivo e dove assaggiamo (per modo dire perché in effetti divoriamo) la rillettes. Si tratta di una deliziosa crema tipica della zona del Sarthe a base di carne di maiale spalmata su fette di baguette, assolutamente da provare se non siete a dieta o vegetariani!

Il clima è conviviale e gli amici francesi fanno di tutto per metterci a nostro agio e ci riescono benissimo, dopo aver bevuto e soprattutto mangiato facciamo ritorno a casa.

Dopo il pranzo consumato a casa, abbiamo il pomeriggio da trascorre con Christian e Marie-Jo che ci portano a visitare il museo del circuito di Le Mans. Qui ci ritroviamo con altri del nostro gruppo e tutti insieme entriamo nelle sale espositive del museo.

Il museo è interamente dedicato alla storia del circuito automobilistico, dalle origini ai giorni nostri, sono esposti diversi prototipi di autovetture e cimeli legati alle gare. Il circuito è famoso per le 24 ore di Le Mans, una gara che inizia di sabato e si conclude alla domenica e che oltre ad utilizzare un circuito permanente si corre anche per le strade che sono normalmente utilizzate per la circolazione nel resto dell’anno e che abbiamo percorso per raggiungere il museo. Steve Mc Queen e Paul Newman, a cui è dedicata una parte del museo, hanno sfogato la loro passione (quasi una seconda professione) per le auto da corsa su questo circuito, e Steve è stato anche l’interprete del film “Le 24 ore di Le Mans”. Anche se non sono un’appassionata di auto e di motori è stata comunque una bella esperienza, d’altra parte anche questa è storia.

La sosta al negozio del museo è d’obbligo e anche l’acquisto di qualche souvenir.

Rientriamo a casa, e sorseggiando un caffè ci rilassiamo scambiando quattro chiacchiere, (un po’ in francese e un po’ in italiano), e guardando le foto delle rispettive famiglie. Quindi ci prepariamo per la cena che si svolgerà in un ristorante a Le Mans, quasi una serata di gala.

Prima di cena ci ritroviamo alla Chiesa di Ruaudin per assistere alla messa, il tempo è migliorato e un timido sole ci fa ben sperare per domani.

Raggiungiamo il ristorante Green 7 dove è stata riservata una sala, la cena è allietata da un duo musicale. Siamo gli unici italiani al nostro tavolo ma riusciamo a comunicare e a farci capire, tra l’altro alcune signore frequentano un corso di italiano per cui fanno un po’ di esercizio sforzandosi di parlare la nostra lingua.

Senza accorgercene è già mezzanotte e domani dobbiamo alzarci presto per cui facciamo rientro a casa.

Terzo giorno – Oggi ci hanno programmato due interessanti visite, una ad un Castello della Loira e una alle cantine di Vouvray. Con i bus raggiungiamo in un’oretta il Castello di Chenonceux nella Valle della Loira. Un bellissimo castello costruito sul fiume Cher. La storia del castello ha origini nel 1411 e fu ereditato da Enrico II, marito di Caterina de’ Medici, che lo donò alla sua amante Diana di Poiters. Alla morte di Enrico II Caterina de’ Medici ne rientrò in possesso e ne fece la sua residenza. Il castello conserva intatti i preziosi arredi dell’epoca ed è circondato da due giardini uno realizzato da Caterina ed uno da Diana. Dall’esterno si può ammirare la galleria del castello costruita sul fiume che si riflette nell’acqua.

L’itinerario della visita dell’intero castello è facilitata dall’opuscolo che abbiamo ricevuto all’ingresso.

Dopo pranzo, che alcuni hanno consumato nell’area pic-nic del castello e altri, come noi, al self-service riprendiamo il viaggio verso le cantine di Vouvray.

Una interessante visita guidata nella cantina, che si sviluppa in grotte naturali, dove ci vengono illustrati tutti i passaggi della produzione del vino, che è inaspettatamente lunga e complessa, in parte effettuata con l’aiuto dei macchinari e in parte a mano, alla fine del giro degustazione dei vari tipi di vino di loro produzione e possibilità di acquisto che non ci siamo fatti scappare.

Rientriamo a casa e ci prepariamo per la serata organizzata al centro polivalente.

Cena a base di piatti preparati dalle famiglie, la serata è stata allietata da un gruppo di musicisti, ci siamo cimentati in balli medievali e in nostro onore è stata suonata Bella Ciao che abbiamo cantato tutti in coro.

E’ stata una serata divertente e spiace pensare che domani è già il giorno della partenza.

Quarto giorno – ritrovo nella piazza del Municipio per le 8, nell’attesa che arrivino tutti Christian ci porta a visitare il municipio dove lavora. Abbracci e baci con la promessa di rivederci presto e poi partenza.

Per il pranzo ci siamo fermati a Beaune un piccolo paese in Borgogna, ne abbiamo approfittato per fare anche un giro turistico e per acquistare vini, mostarda e formaggi. Da vedere l’Hospices di Beaune con i famosi tetti colorati e la Collegiata di Notre Dame de Beaune, ed è comunque piacevole anche solo una passeggiata all’interno del centro storico.

Il viaggio di ritorno è stato meno stancante, trascorso piacevolmente a chiacchierare con gli amici di Uggiate.

Come già detto è stato un viaggio particolare dal quale sono rientrata sapendo di avere lasciato in Francia dei nuovi amici di cui mi ricorderò sempre e che spero di poter riabbracciare presto.

Il Comune di Uggiate credo sia l’unico paese in Italia che abbia fatto del gemellaggio lo strumento per unire diversi paesi europei, infatti oltre ad essere gemellata con Ruaudin è gemellata con paesi della Estonia, Lituania, Lettonia, Malta e Germania, e organizza diverse iniziative per tenere vivi i rapporti con tutti i paesi, una piccola Europa all’interno di un paese.

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castello di Chenonceux



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