Biblioturismo a Dole
In quest’area anticamente governata dal duca di Borgogna e annessa alla corona sotto il regno del Re Sole, il paesaggio naturalistico è incredibilmente affascinante, montagnoso e alternato a piccoli villaggi « très charmantes ». Inoltre per gli amanti del buon cibo si alternano innumerevoli luoghi dove é possibile degustare alcuni dei formaggi più apprezzati in Francia (prodotti qui!), ma anche vino…
Arriviamo a Dole, antica capitale della Franche-Comté e nostra meta finale della scampagnata e rimaniamo estasiati dalla collegiale Notre-Dame che risale al XVI secolo e troneggia sulla scena del paese. La città é ricordata soprattutto in quanto ha dato i natali a Louis Pasteur. Il canale e il mulino partecipano a rendere particolarmente gradevole la passeggiata in città, sino all’Hotel Dieu antico ospedale della città.
Tra le sue mura hanno trovato nuova nuova linfa la mediateca e gli archivi comunali. Forse sono io una persona strana, e non lo metterei troppo in dubbio, ma trovo qualcosa di incredibilmente eccitante nel visitare le biblioteca degli altri Paesi… è come spogliare la vera cultura e osservarla da vicino, con altre lenti che rendono tutto un po’ più chiaro.
L’indicazione lungo la strada di una biblitoeca o di una Mediatheque come nel caso preciso di Dole, diviene per me un’obiettivo primario da raggiungere. Più di un museo, di un monumento, ecc.
Nei fatti essa stassa è un museo, un monumento. Oltre ad essere la rappresentazione concreta della vita di una comunità.
Il restauro dell’Hotel Dieu è magistrale, il quadro favoloso. All’esterno c’è un contenitore (simile a un cestino dei rifiuti) dove é possibile inserire i libri da restituire negli orari di chiusura del centro. All’interno della struttura una corte poetica ci dà il benvenuto e ci accompagna lungo lo scalone d’onore. Entriamo e il susseguirsi di sale luminose, e di scaffali in legno che si armonizzano con un edificio storico restando comunque moderni rendono l’idea di uno spazio piacevole e vivibile. Piccole salette dedicate a seconda dei temi, personale discretamente presente e a disposizione, caminetti secolari accanto a tavoli di studio… e soprattutto tanti giovani che usano questo luogo come punto di incontro, anche solo per giocare a carte.
Avrei voglia di restare qui, non solo perché fuori sta piovendo, ma perché mi sento un po’ a casa, coccolata.
La cultura nutre le nostre menti quanto il formaggio rinomato del Giura!