Berlino, una città inaspettatamente interessante

Sei giorni alla scoperta della moderna ed interessante capitale tedesca
Scritto da: robi79
berlino, una città inaspettatamente interessante
Partenza il: 21/08/2014
Ritorno il: 26/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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BERLINO: UNA CAPITALE INASPETTATAMENTE INTERESSANTE

La meta del nostro viaggio quest’anno è stata Berlino, una delle capitali europee del nord Europa ancora da visitare. Dopo una breve ricerca di pacchetti on line, per la prima volta abbiamo prenotato sul sito Expedia.it con un’offerta molto vantaggiosa: volo più hotel per 5 notti con orari molto comodi a 574 euro totali per due persone.

Giovedì 21 agosto

Io e mio marito Claudio siamo partiti in autobus da San Benedetto del Tronto per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino. Ci siamo imbarcati alle ore 11:45 con la compagnia Air Berlin e siamo arrivati all’aeroporto di Berlino Tegel alle ore 14:15 con un po’ di ritardo. All’arrivo abbiamo subito acquistato la Berlin Welcome Card zone ABC per 5 giorni che permette di usare illimitatamente tutti i mezzi di trasporto di Berlino e dintorni (costo 37,50 euro ognuna). I biglietti si acquistano nel punto informazioni che si trova al terminal A. Da lì abbiamo subito preso il bus 109 con fermata Zoologischer Garten, nei pressi del nostro hotel: Art’otel berlin Kuddam by Park Plaza in joachimstaler strasse.

La nostra sistemazione ci ha subito sorpreso positivamente: hotel con arredi alla moda, ricco di quadri ultra moderni, pulito, staff gentile e fermata metro (Kurfurstendamm) a pochi passi.

Alle 17:00 circa abbiamo cominciato il nostro tour berlinese a partire dal quartiere nel quale soggiornavamo: kurfurstendamm: viale di eleganti edifici, grandi magazzini, uffici e alberghi, cuore della vecchia Berlino Ovest.

Caratteristica peculiare di Berlino che salta subito agli occhi è l’accostamento architettonico di vecchio e nuovo e la sperimentazione innovativa e originale di forme e uso di tecnologie più recenti nella costruzione edilizia.

Passeggiando tra le vie ricche di boutique e caffè siamo passati davanti alla Judiches Gemeindehaus Casa della Comunità Ebraica, edificio rappresentativo perché sorge al posto della sinagoga bruciata nella notte dei Cristalli del 1938 e che ha rappresentato l’inizio delle persecuzioni razziali. In seguito abbiamo visitato la Kaiser-Wilhelm-Gedachtnis-Kirche chiesa-monumento simbolo di Berlino distrutta nel 1943 e ricostruita solo in parte (torre frontale) a cui è stata affiancata una chiesa di nuova costruzione ultra moderna a base ottagonale in vetro blu (entrare al suo interno è molto suggestivo: la luce che filtra dall’esterno crea un’atmosfera molto incantevole). Più avanti l’Europa Center: un complesso che ospita un centro commerciale, ristoranti, un pub, un hotel e uffici. Sparse all’interno e all’esterno della struttura ci sono delle divertenti fontane, tra le quali “l’orologio del tempo che scorre”: secondi, minuti e ore sono misurati con fiale di liquido verde.

Ultima meta del pomeriggio il Ka De We esclusivo grande magazzino di Berlino dove si può comprare di tutto: abbigliamento delle grandi firme, gioielli, giocattoli, ma l’attrazione principale è l’ultimo piano dove vi è il paradiso del buongustaio (cibo proveniente da tutta Europa). Giro molto veloce perché in orario di chiusura.

Dopo una breve pausa in hotel siamo andati a cenare in Savigny Platz zona di sera molto romantica dove ci sono dozzine di ristoranti e caffè.

La nostra scelta è caduta su Dicke Wirtin ( Carmerstrasse 9 )locale tipico berlinese dove abbiamo assaggiato la famosa schnitzel :cotoletta di carne di maiale e un piatto di verdure con crema ai funghi veramente delizioso, il tutto accompagnato dalla Berliner Pilsner.

Venerdì 22 Agosto

Il secondo giorno avevamo in programma la visita al quartiere Under den Linden e parte del Mitte. Con metro e treno, siamo arrivati alla stazione Bundestag con lo scopo di vedere l’esterno del Reichstag (per visitare l’interno è necessaria una prenotazione di un paio di mesi). Edificio anch’esso restaurato dopo la seconda guerra mondiale, è sede del parlamento tedesco dal 1999. Palazzo di stampo neorinascimentale, presenta una cupola ellittica in vetro e acciaio, la quale ospita una moderna sala convegni. Si affaccia su un grosso piazzale di prato verde dove si possono scattare foto con il Reichstag alle spalle. Dicono che dalla cupola vi sia un panorama stupendo.

Girando l’angolo si accede al famoso viale Under den Linden attraverso la Porta di Brandeburgo monumento principale della città e una delle poche porte storiche rimaste che si affaccia su Pariser Platz. Lì vicino nel 2005 è stato edificato il Memoriale dell’Olocausto, che per chi vuole ripercorrere la storia delle vittime della Shoah è una tappa fondamentale. Questa sorta di museo è costituito da una parte esterna (un campo di stele di cemento che rappresentano le vittime) e una interna dove vi è un centro d’informazione dove nelle varie sale viene raccontata la storia delle vittime dell’Olocausto. La visita è gratuita, consiglio il noleggio dell’audioguida in italiano.

Dopo la visita al Memoriale, ci siamo diretti verso Alexander Platz percorrendo il viale Under den Linden che purtroppo non abbiamo potuto apprezzare nel pieno della sua bellezza perché il suo centro è disseminato di cantieri per la costruzione della nuova linea metropolitana e non solo. Così abbiamo ammirato gli imponenti palazzi ricostruiti o in via di ricostruzione che fiancheggiano tutto il viale e che sono sede di numerose mostre che per mancanza di tempo è impossibile vederle tutte, occorre scegliere ciò che interessa di più.

Abbiamo proseguito il nostro tour verso la vicina Isola dei Musei che si adagia tra gli affluenti dello Sprea, la zona ha bellissimi palazzi in stile gotico e neorinascimentale che ospitano le mostre più belle della Germania; avevamo l’intenzione di entrare al Pergamon ma scoraggiati dalla fila abbiamo rinunciato ed abbiamo proseguito verso il Duomo, chiesa di grande bellezza che si affaccia su un verdissimo prato.

Di stile barocco ha una cupola color rame molto imponente. Abbiamo deciso di entrare a fare una visita. Il suo interno è arredato in modo insolito, sembra quasi un teatro o un palazzo elegante. Siamo saliti sulla cupola a 98 metri di altezza attraverso una lunga serie di scalini, ma dall’alto la vista ha ripagato le fatiche, da lì si vede tutta la città (ma anche tantissime gru e cantieri), solo la Torre della Televisione svetta più in alto. All’uscita ci siamo recati proprio lì con la volontà di salire in vetta ma la fila prevedeva ore di attesa e quindi ce ne siamo andati.

In seguito, dato il gran languorino allo stomaco, abbiamo spezzato la fame con il famoso currywurst, pasto simbolo della città e lo abbiamo acquistato dai caratteristici ambulanti vestiti di rosso con l’ombrellino in testa che cucinano grazie ad una griglia appesa al collo! Veramente stravagante, cibo buono ed anche economico: 1 euro e 80 centesimi soltanto. Poi finalmente siamo arrivati ad Alexander Platz. Essa rappresenta il primo insediamento urbano di Berlino ed ha avuto nel corso della storia numerose trasformazioni; tutt’oggi vi è un progetto per rinnovarla di nuovo, è il punto più affollato e più frenetico della città, ci sono artisti di strada e innumerevoli chioschetti di street food. Nei dintorni della piazza abbiamo effettuato un’altra dolce pausa in una delle tante pasticcerie. A Berlino si possono gustare dei dolci fantastici: da sfoglie farcite di crema e mele, cioccolato e mandorle, frutti di bosco… a tranci di torte con farciture ricchissime. L’unico neo: le API! Entrano nei negozi a sciami e si tuffano sui dolci con una normale noncuranza dei negozianti che continuano a servire come se niente fosse e soprattutto, non le scacciano!

Dopo la giornata faticosa siamo tornati in hotel per una breve pausa, poi abbiamo cenato da Kartoffelhause (nel Mitte in Poststrasse) famoso per cucinare di tutto a base di patate, molto buona la zuppa.

Sabato 23 Agosto

Terzo giorno a Berlino, visita al campo di concentramento Sachssenhausen. Troppo sicuri dell’efficienza dei mezzi pubblici tedeschi, ci siamo diretti forse con troppa calma con il treno con destinazione Orianemburg ma a malincuore il nostro treno si è fermato qualche stazione prima della nostra meta, dopodichè abbiamo scoperto che a causa lavori della nuova linea ferroviaria il treno non sarebbe arrivato ad Orianemburg. Comunque siamo riusciti a fare un’ulteriore fermata in più con un altro treno, poi abbiamo cambiato due autobus e finalmente a mezzogiorno siamo arrivati.

Al punto informazioni ci siamo muniti di audioguida e cartina per avere chiare notizie su storia e dislocazione dei diversi ambienti.

Il campo di concentramento di Sachssenhausen venne eretto nel 1936, progettato a tavolino da un architetto delle SS in base ad un concetto ideale di ciò che doveva essere un campo di concentramento, volto a trasmettere a livello architettonico la visione del mondo nazista e ad esprimere a livello simbolico la sottomissione dei prigionieri nei confronti del potere assoluto delle SS.

Questo campo ha avuto il ruolo di essere il modello per gli altri campi di persecuzione. Tra il 1936 e il 1945 furono internati oltre 200 000 persone, inizialmente erano oppositori politici, in seguito tutti coloro che secondo la logica nazista, appartenevano ad una categoria umana inferiore per ragioni razziali o biologiche (ebrei, gay, rom, sinti ). Qui morirono decine di migliaia di persone, di stenti, malattie, lavori forzati, maltrattamenti o caddero vittime di sistematiche azioni omicide delle SS (sperimentazioni scientifiche). Tra il 1945 e il 1950, dopo la liberazione, i servizi segreti sovietici trasferirono lì il loro Lager Speciale Sovietico, qui vennero internati principalmente sotto funzionari del regime nazista e prigionieri condannati dai tribunali militari sovietici.

Abbiamo visitato il campo in estremo silenzio, ripercorrendo attraverso l’audioguida ogni singola zona del campo che purtroppo aveva un proprio ruolo peculiare: impianti di sicurezza, piazza d’appello, pista di testaggio per scarpe, piccolo lager, le baracche, il carcere, la fossa per le fucilazioni, i forni crematori e i campi di cenere, infine l’istituto di patologia con cantina mortuaria dove venivano effettuati gli esperimenti scientifici e le autopsie. Il tutto è stato molto toccante, ma per chi ha coraggio consiglio di visitarlo per non dimenticare ciò che è successo non molti anni fa.

Anche il viaggio di ritorno a Berlino non è stato molto soft: abbiamo perso l’autobus e in compagnia di una famiglia spagnola abbiamo raggiunto la stazione a piedi (un cammino di 20 minuti a passo veloce!), poi autobus e treno fino a Postdamer Platz: perla dell’architettura moderna, dove si ergono palazzi futuristici in vetro e acciaio meravigliosi come il Sony Center. Lì abbiamo fatto un itinerario a piedi nella zona di Kulturforum, un centro culturale di Berlino, in particolare della musica.

Come al solito, a fine giornata sosta in hotel per una doccia rigenerante, poi cena, questa volta al Cafè Leon ( Mitte in Georgestrasse ), locale che ricorda vagamente l’ambiente cinematografico dove la specialità sono gli hamburger.

Domenica 24 Agosto

Visita al quartiere Mitte, est e nord del centro.

Di buon ora siamo andati a visitare una zona molto caratteristica: il quartiere di San Nicola, situato lungo lo Sprea; qui ci sono le case più antiche di Berlino distrutte durante la guerra e poi ricostruite ricreando un villaggio medievale con viuzze graziose ricche di negozietti e caffè. A rendere ancora più gradevole l’atmosfera, quel giorno era in corso una specie di mercatino di prodotti tipici regionali con persone vestite in abiti d’epoca, proprio un bel quadretto! Poi ci siamo diretti verso nord per vedere il famoso Hackesche Hofe un vasto complesso di edifici collegati tra loro da una serie intricata di cortili interni, ognuno con una sua caratteristica (piastrelle smaltate, giardino interno…) e ricchi di negozietti particolari. Lì vicino ci siamo imbattuti casualmente nel Cafè Cinema (Rosenthaler strasse 39)in una viuzza in stile anni 50 con murales a tema cinematografico molto originale. Subito dopo siamo andati alla nuova Sinagoga che all’esterno è molto bella: ha una cupola color oro che fa ricordare un po’ lo stile delle chiese russe, ma il suo interno non vale proprio la pena visitare.

Nel pomeriggio siamo andati a vedere il Checkpoint Charlie ovvero un gabbiotto dove avvenivano i controlli al confine tra Berlino Est ed Ovest e dove si trovano diverse mostre sulla caduta del muro. Lì vicino luogo molto interessante è il museo Topografia del Terrore che si trova a ridosso di un resto del muro. Qui è stata allestita un’ampia mostra documentaria sui crimini nazisti, situata proprio vicino al palazzo Prinz- Albrecht, ossia il quartier generale della Gestapo.

In seguito abbiamo fatto un itinerario a piedi nel quartiere Kreuzberg, poi abbiamo preso la metro per andare a vedere la fascia di muro più lunga lasciata come testimonianza e abbellita da splendidi murales: East Side Gallery: veramente suggestiva anche perché si trova sulla sponda del fiume.

A fine giornata di nuovo pausa in hotel e poi cena nel quartiere Mitte in un grazioso pub: Staendige Vertretung in Schiffbauerdamm 8, dove la birra fa da padrona ed anche lo squisito stinco di maiale! Da non dimenticare poi la vista romantica sul fiume.

Lunedì 25 Agosto

Subito dopo colazione ci siamo recati a fare la fila al Pergamon Museum e dopo solo un’ora siamo entrati. Museo stupendo ma non grandissimo e in via di restauro e ampliamento (i lavori termineranno nel 2020), famoso per ospitare grandi esposizioni architettoniche. Sono presenti nello specifico: collezione di antichità classiche: l’Altare di Pergamo (acropoli della città dell’ Asia Minore) dove ci si può anche salire! Museo di antichità del vicino Oriente: c’è una ricostruzione della porta di Ishtar dell’antica città di Babilonia, collezione di gioielli e corredi funerari, assiri sumeri ed ittiti. Museo di arte islamica: si possono ammirare bellissimi tappeti turchi, fenici, egiziani e mihrab ossia nicchie di preghiere di moschee. All’uscita abbiamo ripreso la metro per dirigerci al Tiergarten per fare un breve tuffo nel polmone verde berlinese. Abbiamo affittato per due ore la bicicletta e abbiamo fatto un giro tra i viottoli del parco.

Nel pomeriggio abbiamo ripreso nuovamente i mezzi pubblici per andare a visitare il Castello di Charlottemburg. Palazzo lussuoso di stile barocco immerso nel verde, era la residenza estiva di nobili prussiani. Qui ci siamo limitati a fare una passeggiata nel parco dove vi è un bellissimo giardino all’italiana con siepi e fiori variopinti, fontane e addirittura un laghetto dove sguazzano simpatiche anatre. È un luogo veramente incantevole.

Siamo tornati poi in hotel per la solita pausa di fine tour giornaliero. La sera siamo tornati a Savigny Plaz in quanto il primo giorno ci aveva conquistato. Questa volta abbiamo scelto un localino sempre in stile berlinese molto caratteristico: Zwiebelfisch dove alle pareti erano in mostra foto e poster storici sulla caduta del muro di Berlino. Protagonista della serata un grosso gattone seduto sullo sgabello del bar che abbiamo scoperto essere simbolo del locale stesso. Abbiamo assaggiato le famose polpette berlinesi e la zuppa di cipolle sempre in compagnia di un boccale di birra!

Martedì 26 Agosto

Mattinata di shopping nel quartiere Kurfurstendamm. Ultima mattina a disposizione, abbiamo fatto un giro per le vie del quartiere dove non mancano certo i negozi. Siamo tornati al centro Commerciale Ca De We per vederlo meglio e per acquistare qualche prodotto berlinese da portare a casa. Pranzo con l’ultimo currywurst con patate in uno dei chioschetti Bio di street food e poi partenza per l’aeroporto.

Ci siamo imbarcati alle ore 15:20 a Tegel e siamo arrivati in seguito con l’autobus da Fiumicino alle 23:00 a S. Benedetto del Tronto.

In conclusione che dire di Berlino? Bella, moderna, giovane e veramente interessante, adatta a tutti!



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