Berlino, una città in evoluzione

Cinque giorni alla scoperta di una città di cui oggi tutti parlano (bene)
Scritto da: Fabio&Luciana
berlino, una città in evoluzione
Partenza il: 06/06/2012
Ritorno il: 11/06/2012
Viaggiatori: 5
Spesa: 500 €
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Berlino è una città di cui oggi tutti parlano e di cui si dice un gran bene. Poiché non siamo mai stati in Germania decidiamo che è ora di colmare questa lacuna e quindi ci organizziamo per passare 5 giorni nella capitale della MittelEuropa con altri tre nostri amici.

Se volete un giudizio molto sintetico su Berlino direi che è una città moderna, in continua evoluzione, molto funzionale e vivibile, con molto verde, pochissimo traffico ed eccezionali mezzi pubblici. E’ piena di locali, pub e ristoranti e quindi molto adatta ai giovani ma e’ anche una citta’ di cultura, con musei molto interessanti, e quindi con una decisa vitalita’ intellettuale

Se invece cercate una città di “charme” come potrebbe essere Parigi o Praga o Vienna, non è questa la città che fa per voi. Berlino è stata quasi rasa al suolo durante la guerra e quindi rimane ben poco della città storica, i richiami al passato sono pochissimi e forse la cosa piu’ interessante da vedere, da questo punto di vista, è la parte orientale che conserva ancora la struttura urbanistica e architettonica tipicamente sovietica, dal fascino un po’ retro’ degli anni della guerra fredda. C’è anche da dire che i berlinesi hanno fatto uno sforzo enorme per unificare e uniformare le due meta’ della città e oggi in effetti per quanto riguarda locali e tenore di vita la differenza si puo’ dire ormai annullata.

MERCOLEDì 6 giugno

Il viaggio comincia male. All’aeroporto di Roma mi accorgo di aver lasciato a casa la fotocamera, l’atterraggio a Berlino è accompagnato da un gran botto sulla pista e quando scendiamo ci accoglie un tempo piovoso e freddo. Come se non bastasse arriviamo alla casa che avevamo prenotato sul sito Inventiaclick.com e ci accorgiamo che, rispetto alla descrizione, ha una stanza in meno e due semi-bagni invece di due bagni completi. Le nostre rimostranze sono inutili in quanto l’agenzia non ha altre case a disposizione. Se dovete trovare una casa in affitto all’estero evitate accuratamente questo sito. Noi in genere le case le cerchiamo su Homelidays e ci siamo sempre trovati benissimo ma stavolta purtroppo erano gia’ tutte impegnate.

Ci sistemiamo quindi alla meglio ed essendo ora di cena andiamo a mangiare in un ristorante argentino vicino casa dove mangiamo dell’ottima carne per soli 20 Euro a testa. In generale i prezzi a Berlino non sono piu’ alti si quelli italiani, anzi a volte sono piu’ bassi. E se poi consideriamo che hanno stipendi doppi dei nostri.

La casa per fortuna è in posizione abbastanza centrale, a due passi dallo zoo (che non abbiamo visitato ma che per gli amanti del genere è uno dei piu’ belli del mondo) e collegata benissimo tramite metro e bus.

I biglietti costano un paio di Euro ma c’è una vasta serie di combinazioni e miniabbonamenti che fanno calare decisamente il costo. Ad esempio noi in 5 prendevamo un biglietto giornaliero cumulativo che per soli 15 Euro ci permetteva di girare le zone A e B (in pratica quasi tutta Berlino) fino alle 3 di notte.

I mezzi pubblici a Berlino funzionano come un orologio svizzero gestito da tedeschi! Per chi viene da Roma come noi, c’è da rimanere a bocca aperta. Questo spiega anche l’assoluta mancanza di traffico. Prendere la macchina e’ del tutto inutile visto che si puo’ arrivare comodamente, rapidamente e con poca spesa in qualsiasi punto della citta’ a qualsiasi ora. Se poi pensate che in metropolitana non esistono tornelli e che in 5 giorni non ho mai visto un controllore né in metro né in autobus… ogni commento è superfluo!

In compenso bisogna stare molto attenti ad attraversare le piste ciclabili che si trovano un po’ ovunque nella citta’. Lì i ciclisti hanno priorita’ assoluta e corrono come matti senza curarsi di quello che trovano davanti! Più o meno come a Copenhagen.

GIOVEDì 7 giugno

Ancora freddo e pioggerellina intermittente. Con la metro andiamo a Potsdamer Platz, una piazza centrale completamente rifatta negli ultimi dieci anni che e’ diventata un mirabile esempio di architettura contemporanea. Gran parte del progetto è dovuto a Renzo Piano (e si vede) ma la cosa che attira di piu’ l’attenzione è il Sony Center, un’immensa cupola di vetro con dentro negozi, ristoranti, bar e un museo del cinema tedesco.

Ci sono anche alcuni resti di un vecchio e famoso hotel che, con la loro aria da vecchia Europa, fanno da contrasto all’iper moderna costruzione in vetro. Insomma un posto da non mancare.

Andiamo quindi a visitare il museo della Bauhaus progettato da Gropius e dedicato a questo fantastico periodo dell’arte tedesca stroncato poi dall’avvento del nazismo. In particolare e’ incredibile vedere come tutto il moderno design abbia avuto praticamente origine da quella scuola e mobili che tuttora vanno per la maggiore non sono altro che evoluzioni di quelle forme inventate da artisti decisamente troppo geniali per l’epoca e il mondo in cui vivevano.

Il museo è vicino al Kulturforum, la zona della cultura, dove sorge la famosa Filarmonica ed altri musei ed edifici sedi di iniziative culturali di ogni tipo. Chi è appassionato d’arte ci puo’ passare un’intera giornata senza mai stancarsi.

Andiamo quindi al Bundestag (il parlamento tedesco), che è poco distante, per effettuare la visita prenotata da Roma. Quello che si visita in realta’ non e’ il parlamento ma una enorme cupola di vetro che lo sovrasta e da cui si gode il panorama di tutta Berlino a 360 gradi. Se volete andarci dovete per forza prenotare in anticipo (l’ingresso e’ gratis) e direi che ne vale decisamente la pena.

Rimaniamo in zona e andiamo a vedere il cuore del centro di Berlino ossia la Porta di Brandeburgo, il viale Unter den Linden la piazza Gendarmemarkt e la Friedrichstrasse (una via di negozi eleganti). Le informazioni su questi posti li potete trovare in qualunque guida in quanto sono i posti classici da visitare per chi arriva la prima volta a Berlino.

E’ stupefacente notare come in giro ci sia poca gente e pochissimo traffico, insomma niente a che vedere con il caos tipico di una grande metropoli (Berlino ha oltre 4 milioni di abitanti). Forse stanno tutti a lavorare? Mah!

A pochi passi dalla Friedrichstrasse si trova la cioccolateria più famosa di Berlino, la “Fassbender und Rausch”, fondata nel 1837. Una sosta lì è una gioia per gli occhi e per il palato. Assolutamente da non perdere per i cultori del genere.

Per cenare andiamo invece nella zona di Kreuzberg, un quartiere multietnico che somiglia vagamente agli analoghi quartieri di altre città come Parigi o Roma stessa. Insomma qui c’è un’aria meno berlinese e più Europa del sud. Mangiamo in una specie di rosticceria vegetariana che conserva pero’ mobili e aspetto di fine ottocento in deciso contrasto con il personale iraniano e con la cucina poco mitteleuropea.

Si mangia comunque molto bene spendendo pochissimo (appena 7 Euro a testa !) ma purtroppo non ricordo più il nome del locale. Il quartiere à vivace e pieno di localini che meriterebbero un esame piu’ approfondito ma e’ tardi e siamo troppo stanchi e ce ne torniamo quindi a casa a dormire.

VENERDì 8 giugno

La mattina prendiamo il bus 100, che attraversa tutto il centro di Berlino da parte a parte, e scendiamo nel Tiergarten, un grande parco nel cuore della citta’. Ce lo facciamo a piedi fino alla porta di Brandeburgo. Sembra quasi un bosco, è di un verde intenso, molto poco antropizzato nonostante sia nel pieno centro di una metropoli e praticamente deserto. I berlinesi devono essere davvero dei gran lavoratori!

Dalla porta di Brandeburgo prendiamo la metro per andare alla famosa Alexandeplatz. Devo dire che l’impressione generale è piuttosto deludente. Metà della piazza è occupata da un enorme cantiere e l’altra metà da innumerevoli gazebo e bancarelle di tutti i tipi che danno un’impressione di fiera da paese. Insomma, mi aspettavo qualcosa di meglio. Al centro troneggia l’altissima torre della televisione, visibile in pratica da qualsiasi punto del centro di Berlino, con in cima un bar ristorante girevole da dove è possibile in mezz’ora vedere tutta la citta’ (tanto ci mette a fare un giro completo). In giro c’è un gran casino di gente e di venditori di tutti i tipi. La cosa più caratteristica in fondo sono i tram gialli che da li’ portano verso le parte est della città. A piedi andiamo quindi verso il Rathaus, un edificio in mattoni rossi sede del municipio e poi nel Nikolai Viertel, un minuscolo quartiere sulla riva dello Spree (il piccolo fiume che attraversa Berlino) , fatto di poche stradine rimaste come un paio di secoli fa dove si può fare un tuffo all’indietro e immaginare come fosse una volta la città dei Kaiser.

Pranziamo in un bar con vista sul fiume (e relativa puzza) e ci dirigiamo quindi al Hackesche Markt, una piazzetta molto vivace da cui si accede agli Hackesche Hof, ossia una serie di otto cortiletti comunicanti restaurati in vecchi palazzi e ora sede di bar, negozietti e pub. Insomma un ottimo esempio di recupero di una zona in stato di abbandono, da visitare sicuramente.

Andiamo poi a vedere la reggia di Charlottenburg, nella parte ovest della città, contornata da un bel parco. L’aspetto dell’edificio è abbastanza sobrio e il parco è molto grande ma siamo troppo stanchi per visitarlo e il tempo a disposizione e’ poco per cui dopo un breve giro riprendiamo la metro per tornare a casa.

La sera andiamo a cena in un ristorante di Orianenstrasse (zona di vita notturna) dove si può assaggiare la più tradizionale cucina berlinese, a base ovviamente di stinco di maiale, wurstel, bistecche e carni di tutti i tipi accompagnate dalle immancabili patate. Ottima cucina e prezzi incredibilmente contenuti. Si mangia con una ventina di Euro. Il posto si chiama Max und Moritz.

SABATO 9 giugno

La giornata, finalmente di sole è dedicata alla visita della cittadina di Potsdam, a pochi chilometri da Berlino e facilmente raggiungibile con i treni di superficie con un biglietto che include anche la zona C.

Dalla stazione di arrivo attraversiamo la parte più nuova ma insignificante e andiamo nella parte un po’ piu’ vecchia trasformata in isola pedonale. L’aspetto d’insieme è molto turistico ma l’atmosfera è in fondo piacevole. Da li’ con una passeggiata di dieci minuti, attraversando la Porta di Brandeburgo (sul tipo di quella di Berlino ma molto piu’ piccola), si arriva al parco con il castello di Sanssouci, simile a quello di Charlottenburg, posto in cima ad una collinetta. Il parco è all’italiana, con siepi, statue e fontane e la vista della reggia con i giardini degradanti verso il basso è davvero spettacolare.

Saltiamo la visita della reggia perchè si è fatto tardi e in fondo all’interno non ci sono cose particolari da vedere e ritorniamo quindi a piedi verso la stazione. Si potrebbe anche fare un giro in battello sui fiumi e laghi che circondano Potsdam ma gli orari non coincidono con il tempo che abbiamo a disposizione.

A Berlino andiamo a cena nel quartiere di Friedrichshain, una ex zona degradata nella parte est della citta’ ora recuperata e piena di locali e localetti. Il ristorante si chiama PriMaria e si mangia un’ottima cucina bulgara, ossia una specie di cucina greca ma molto piu’ speziata.

La sera c’è la partita della Germania (degli Europei di calcio) e quindi tutti i locali, compreso il nostro, hanno un televisore acceso. Anche qui si paga meno di venti euro e per chi ama i sapori del mediterraneo è un posto assolutamente da consigliare. La Germania vince la partita e possiamo cosi’ assistere ai festeggiamenti berlinesi in stile… napoletano! Per tornare a casa facciamo un pezzo della Karl Marx Allee, uno stradone a sei corsie in mirabile stile sovietico che finisce dritto sulla Alexanderplatz e che mi ha ricordato molto i viali di Mosca.

SABATO 10 giugno

Oggi è l’ultimo giorno e andiamo finalmente a vedere il famoso check-point Charlie. Naturalmente è pieno di turisti, ci sono un po’ di pezzi di muro ridipinti e la stazioncina di polizia dove avvenivano i controlli per passare da una parte all’altra della città. Adesso ci sono i finti poliziotti russi e americani con i quali farsi fare una foto che piu’ turistica non si puo’. A dieci metri da lì sorge un affollato MacDonald. Chi l’avrebbe mai detto venti anno fa che sarebbe finita così?

Lì vicino si trova anche il Judisches Museum, due millenni di storia del popolo ebraico in Germania. Secondo me assolutamente da vedere sia per il contenuto che per il contenitore. La parte esteriore e’ in metallo (sul tipo del Guggenheim di Bilbao) ed ha un andamento zigzagante a contrasto con un’adiacente palazzina ottocentesca dove si trova l’ingresso, il bar, il negozio, ecc.

All’interno, camminando nel pian terreno, si può fare un’esperienza sensoriale dell’olocausto, dell’esodo e della speranza nel futuro, ossia dei tre cardini della odierna cultura ebraica. Nei piani superiori si cammina invece attraverso la storia di duemila anni vissuti dagli ebrei in Germania, fatta anche e soprattutto da piccoli oggetti quotidiani, da foto, da ricordi che ti fanno immergere nella vera storia e cultura di un popolo.

Non dirò di più per lasciare una giusta curiosità che possa spingere maggiormente a visitare questo museo.

Visto che siamo in tema di musei non poteva mancare la visita alla cosiddetta “isola dei musei” ossia una zona centrale dove sono concentrati la maggior parte dei migliori musei di Berlino.

Tra tutti spicca il Pergamon Museum, che andiamo a visitare, dove sono state ricostruite in enormi sale l’ara del tempio di Pergamo, la porta del mercato di Mileto e la porta Ishtar di Babilonia. Il tutto utilizzando i reperti che gli archeologi tedeschi hanno sottratto fra l’800 e il ‘900 all’incuria e alla distruzione.

Semplicemente da rimanere a bocca aperta. Lì vicino si trova anche il Duomo di Berlino, una costruzione dell’800 secondo me senza alcun particolare valore estetico.

Torniamo quindi a casa e poi di nuovo a cena al ristorante argentino li’ vicino. Domani si riparte e si torna a Roma, nel solito caos e nella solita confusione. Ciao Berlino!



  • Luca Lapadula Luca Lapadula
    Salve a tutti, un'informazione: da Berlino (Aeroporto Tegel) per Lukenwalderstrasse(quartiere mitte) che mezzo pubblico mi conviene prendere? grazie!"
  • Luca Lapadula Luca Lapadula
    Salve a tutti, un'informazione: da Berlino (Aeroporto Tegel) per Lukenwalderstrasse(quartiere mitte) che mezzo pubblico mi conviene prendere? grazie!"
  • Luca Lapadula Luca Lapadula
    Salve a tutti, un'informazione: da Berlino (Aeroporto Tegel) per Lukenwalderstrasse(quartiere mitte) che mezzo pubblico mi conviene prendere? grazie!"
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