Berlino, una bella scoperta 2

Sette giorni per una visita alla città di Berlino. Musei, monumenti, ville, palazzi, lo zoo e tutto il fascino di una città contraddittoria e imprevedibile. Elegante e sontuosa con il glorioso passato prussiano ma anche frenetica e in veloce evoluzione, slanciata come poche altre verso il futuro. In mezzo un profondo squarcio, una ferita che...
Scritto da: ilming72
berlino, una bella scoperta 2
Partenza il: 14/08/2010
Ritorno il: 21/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
1° Giorno (Sabato 14 Agosto) [· Partenza] Partenza dall’aeroporto di Rimini. Il volo è tranquillo e puntuale. Siamo a Berlino Tegel verso le 23 ma qui è una lotta per accaparrarsi un taxi. Quello che riusciamo a prendere ci porta in Wittenbergplatz ma non trova subito il civico 5-6 sede dell’hotel Pension Classic quindi fa il giro della piazza e ci carica un altro euro, alla fine la corsa ci costa 17.40€. Siamo sotto il portone dell’albergo prima di mezzanotte. Entriamo e ci sistemiamo in camera. Grande, pulita, tv ma i rumori delle altre camere e piani si sentono abbastanza e la mattina la luce, nonostante la tenda tirata, ci sveglia all’alba. 2° giorno (Domenica 15 Agosto) [· Zoo· Alexanderplatz] L’imponente portone principale del vecchio edificio si apre direttamente sulla Wittenbergplatz. A destra e a sinistra due ristoranti (tra cui Antica Roma, pizzeria italiana), e un supermercato Kaiser che sfrutteremo nei giorni successivi per l’acquisto di bottigliette di acqua. Peccato che l’intera facciata sia ricoperta di ponteggi e teli a rete verdi causa ristrutturazione. La giornata è soleggiata e per prendere confidenza con la città ci inoltriamo a piedi lungo la Tauentzienstrasse, continuazione della Kurfurstendamm strasse una delle vie dello shopping berlinese, raggiungendo l’Europa Center e la piazza antistante in cui sorge la Kaiser-Wilhelm-Gedaschtnis-Kirche. Facciamo la Berlin Welcome Card e carta musei all’ufficio informazioni poi ci dirigiamo verso la Zoologischer Garten Station. C’è di fronte l’ingresso dello Zoo e decidiamo di entrare. Zoo enorme e tantissimi animali molto ben tenuti. Primo wurstel e patate fritte mangiati al ristorante dello zoo. Usciamo nel tardo pomeriggio quando comincia a sgocciolare. Prendiamo un autobus della linea 100 che è quella che fa il giro delle principali attrazioni turistiche. Il capolinea è a ridosso di Alexanderplatz. La piazza ospita una specie di fiera: giochi strani di abilità di legno e metallo, mini palcoscenici per spettacoli di artisti di strada e giocolieri, casottini dove si cuoce di tutto, banconi con spillatori di birra. Alcune persone guardano la cima del futuristico grattacielo del Park Inn. Da una specie di trampolino alcuni pazzi si lanciano nel vuoto imbragati e appesi ad una fune che ne rallenta la caduta a soli pochi metri dal suolo. Rientramo in albergo per una doccia poi andiamo a prendere un gelato da Alex sotto la cupola psicadelica del Sony Center in Postdamerplatz.

3° giorno (Lunedì 16 Agosto) [· Porta di Brandeburgo· Unter den Linten· Altes Museum e Duomo· Fernsehturm· Rotes Rathaus· Nikolaivirtel· Holocaust-Mahnmal· Checkpoint Charlie] Prendendo sempre la comoda linea 100 che ha una fermata a 2 min. a piedi dall’albergo arriviamo al Reichstag. Qui constatiamo la lunga fila necessaria per salire all’interno della cupola di vetro. Poi dirigiamo verso la Porta di Brandeburgo. Molta gente e tantissime foto. Alcuni figuranti sono vestiti da soldato e soldatessa e si prestano dietro compenso ad essere fotografati. Ci incamminiamo per il lungo viale Unter den Linden deviando per la Gendarmenmarkt, bella piazza dove sorgono i gemelli “Französischer Dom” e il “Deutscher Dom”, al centro la sala concerti. Raggiungiamo Bebelplat con la Alte Bibliotek proprio di fronte alla Humboldt Universitat e ad un Statua equestre di Federico il Grande. In un baracchino assaggiamo la specialità della città, il Currywurst, wurstel bianco tagliato a rondelle e immerso in una salsa al pomodoro e curry speziatissima. Esperienza che non ripeteremo. Attraversiamo il ponte sulla Sprea e siamo sulla cosiddetta isola dei musei (Museumsinsel) proprio nel prato antistante il Duomo di Berlino e l’Altes Museum. Veloce visita all’Altes Museum e poi entriamo al Duomo. Salendo sulla cupola si può godere di una splendida vista a 360 gradi sulla città. Proseguendo per Unter den Linten si riattraversa la Sprea e qui notiamo gli imbarcaderi dei battelli che permettono la visita della città dal fiume. Continuiamo verso la torre della televisione (Fernsehtum) altissimo spillo con in cima una palla. Ne raggiungiamo la base dalla quale partono gli ascensori che portano sulla vetta ma il costo elevato e l’attesa ci disincentivano a salire. Nelle vicinanze proprio di fronte alla fontana del Nettuno c’è il Rotes Rathaus e a pochi passi il bel Nikolaiviertel (quartiere di San Nicola) di origini medievali ma distrutto durante la guerra poi completamente ricostruito. Cerchiamo di raggiungere con autobus l’Holocaust-Mahnmal, il monumento in memoria degli ebrei europei uccisi dal nazismo costituito da una distesa di mattoni enormi rettangolari di diversa altezza che formano un reticolo. I primi ai bordi della distesa sono bassi mentre al centro raggiungono anche i tre metri o più. Le energie sono praticamente finite ma con un colpo di coda raggiungiamo anche il Checkpoint Charlie, avamposto delle truppe Americane che segnava la principale via di passaggio tra le due città divise durante la guerra fredda. Una copia del gabbiotto bianco è stata rimessa e anche qui alcuni attori vestiti da soldato si prestano per foto. Riprendiamo la metro per tornare alla porta di Brandeburgo e scattare qualche foto all’imbrunire. Ceniamo in Postdamerplatz al ristorante Vai Piano, selfservice con cucina italiana. A 50 metri i cinque pezzi di muro ancora esistenti nella modernissima piazza trasformati in monumento. 4° giorno (Martedì 17 Agosto) [· Charlottenburg· Kurfurstendamm] Visita al castello di Charlottenburg. Alla stazione della metropolitana di Wittenbergplatz conosciamo un gentile signore che come noi sta cercando di raggiungere il castello ma esattamente come noi ha sbagliato binario. Durante il tragitto scopriamo che è un insegnate bavarese di letteratura e storia costretto ad una pensione anticipata per un recente un attacco cardiaco. Probabilmente ci ha preso in simpatia e ci consiglia alcune zone e monumenti che ha già visitato. All’ingresso del palazzo ci fa da tramite con il bigliettaio per farci avere la riduzione studenti. Si visitano le stanze del sontuoso palazzo per poi uscire e percorrere i sentieri dei giardini costeggiando fontane e piccoli stagni. Raggiungiamo il Belvedere e il Mausoleo ma la giornata che pareva soleggiata volge rapidamente al brutto tempo. Pranziamo ormai a pomeriggio inoltrato in una tipica stube poco lontano dal castello per poi entrare al Berggruen Museum (opere di Picasso, Klee e Giacometti). Giro per negozi della lussosa Kurfurstendamm strasse. La sera non abbiamo molta fame e torniamo al Sony Center per un dolcetto da Alex. 5° giorno (Mercoledì 18 Agosto) [· Reichstag· Museumsinsel· Gita in battello sulla Sprea] E’ la giornata dei musei ma per iniziare ci svegliamo di buon ora e ci rechiamo al Reichstag per cercare di salire sulla cupola di vetro. La fila è già consistente e sotto una pioggerella fredda ed insistente aspettiamo più di un ora e mezza prima di entrare. L’ingresso è gratuito ma i controlli sono simili a quelli degli aeroporti. La cupola è tutta in metallo e vetro. Dalla base si percorre un elica che conduce fino alla sommità. Con un elica similare si torna giù. Passato mezzogiorno il tempo volge al bello. Entriamo al Altes Museum, Spuntino con un Bratwurst mentre siamo in fila per il biglietto in tempo per il Neue Museum dove è custodito il famoso busto di Nefertiti. Poi l’interessante Pergamon Museum (museo di archeologia) che contiene l’altare di Pergamo, la porta del mercato di Mileto e la porta di Ishtar tutte davvero imponenti. Cominciamo a sentire la stanchezza accumulata anche nei giorni precedenti e, complice il tiepido pomeriggio, ci concediamo una gita in battello. Quasi casualmente troviamo la compagnia che ha anche l’audioguida in italiano. Sono le 18.30 e il giro dura un’ora. Ci rilassiamo sulle placide acque ammirando il susseguirsi di palazzi storici risalenti all’impero prussiano e le futuristiche opere in acciaio e vetro dei nuovissimi palazzi governativi. Forse questo punto di vista, dal fiume, è quello che meglio permette di cogliere la vera anima dicotomica e poliedrica di Berlino. Una città con una storia antica, che è stata distrutta poi ricostruita, divisa in due poi riunificata. Caotica e sgraziata quando ci si imbatte nei suoi innumerevoli cantieri aperti ma anche elegante e attraente quando si specchia nei suoi grattacieli post-moderni di vetro e acciaio. Da lontano domina costantemente la Turm televisiva con la sua corte di scatoloni di cemento, retaggio del periodo sovietico, ma attorno e ovunque tantissimo verde. Scendiamo a terra a poca distanza dal Nikolaivirtel dove ci rechiamo per cena in una rustica stube in riva alla Sprea. 6° giorno (Giovedì 19 Agosto) [· Technische Museum· Hackesche Hofe· East Side Gallery] In mattinata visitiamo il Technische Museum , museo della tecnica tedesco davvero enorme i cui reparti principali sono dedicati alle macchine a vapore, alle locomotive e all’aviazione. Nel pomeriggio siamo di nuovo in Alexanderplatz dove assaggiamo un altro tipico piatto da asporto berlinese la Baulette, sorta di panino con polpetta di carne accompagnata da una pils, ormai immancabile. Continuando a piedi lungo la Dircksenstrasse raggiungiamo l’affollato e colorato Hackescher Markt sito a ridosso e sotto i ponti della linea ferroviaria. A pochi passi c’è l’Hackesche Hofe, caratteristico quartiere costituito da otto cortili interni a cui si affacciano molti negozietti per turisti. Usciamo sul lato che dà in Sophienstrasse per poi passare davanti alla sinagoga in Oranienburgerstrasse. Da qui metropolitana fino alla Nordbahnhof dove si trova un pezzo di muro di qualche centinaia di metri. Nel prato antistante un monumento commemora i defunti che hanno cercato di attraversare il muro, ogni finestrella un volto e accanto il nome e le date di nascita e morte, molte le persone giovani. In mezzo ad arbusti ed erba alta si trovano ancora accatastate le coperture sommitali del muro fatte a grondaia rovesciata. Riprendiamo la metro per arrivare alla East Side Gallery nella parte sud. Scendiamo alla Warschauer Strasse. Raggiunta la riva del fiume si può ammirare il ponte ferroviario in mattoni rossi dello Oberbaumbrucke. Da qui inizia anche la serie di pannelli di quel che resta del muro chiamata East Side Gallery che per 1,3 km è stata completamente decorata da artisti di tutto il mondo. Le opere più note sono quelle del bacio fra Erich Honecker e Leonid Breznev, nonché quello della Trabant che sfonda il muro stesso (“Test the Best”). Terminata la galleria a cielo aperto, in cerca di un passaggio per attraversare il fiume, siamo attirati da uno spazio a dir poco stravagante. Sulla destra c’è un malconcio campetto di pallacanestro in cui giochicchiano alcuni ragazzotti. Di fronte a noi un varco con un carrello della spesa riempito di bottiglie di plastica. A presidiarlo un ragazzo di colore che come dazio ci chiede una bottiglia. Non ce l’abbiamo e seppur con delusione ci lascia comunque passare. Sulla sinistra notiamo una specie di campo nomadi con roulotte sgangherate. Tutto attorno sabbia e murales coloratissimi. Tramite un ulteriore varco accediamo ad uno strand bar in stile giamaicano con sdraio e ombrelloni che da direttamente sulle rive della Sprea. Forse il carrello di bottiglie era un teletrasporto che ci ha catapultato dall’altra parte del mondo! Davvero incredibile e imprevedibile questa città. Infine arriviamo, con un autobus che percorre la Schlesische strasse, fino ad una sorta di isoletta costituita dalla diramazione di un affluente della Sprea. Siamo qui per cenare al Freischwimmer, locale in parte galleggiante e in parte appoggiato a piloni letteralmente sdraiato sul canale. Zuppa e fish-and-chips.

7° giorno (Venerdì 20 Agosto) [· Potsdam] Andiamo in gita fuori Berlino, a Potsdam paesino a circa 20km dal centro città. E’ conosciuto per la presenza di diversi castelli e palazzi d’epoca noti con il nome di Sanssouci. Scendiamo alla stazione principale dove facciamo un biglietto per utilizzare l’autobus di visita della città (10€). Scendiamo al castello propriamente chiamato di Sanssouci. C’è un po’ di fila da fare per il biglietto. Facciamo quello cumulativo che permette l’accesso a tutti i palazzi del parco. L’ingresso al palazzo principale prevede l’ingresso ad un orario definito per cui prima di entrare abbiamo circa un ora in cui visitiamo la Bildergalerie e la casa cinese passeggiando nel magnifico parco. Entriamo infine nel vero e proprio palazzo di Sanssouci. A seguire visita alle Schloss Kuche, alle Neues Kammer e infine all’Orangerie dove ci forniscono, per la visita guidata, di enormi pantofoloni da indossare sopra le scarpe per non rovinare il parquet originale. Rientrati in Berlino ci riposiamo e prepariamo per la cena. Questa sera decidiamo per uno dei locali che circondano la ormai familiare Wittenbergplatze. Ci ispira il Paydos con cucina messicana dove pare che la specialità siano i cocktails. Anche il cibo comunque non è male. Terminiamo la serata con due passi per Kurfurstendamm. 8° giorno (Sabato 21 Agosto) [· KaDeWe· Ritorno] Le valigie sono praticamente già fatte dalle sera prima. Facciamo la nostra ultima colazione e le lasciamo un custodia al disponibile ragazzo della reception. La nostra ultima tappa è ai grandi magazzini KaDeWe che si affacciano direttamente sulla Wittenbergplatze. Giunti ai cancelli mancano ancora 10 min all’apertura delle 9.30. Il magazzino è enorme, sono 6 piani interi di generi di ogni tipo: abbigliamento, elettrodomestici e accessori per la casa, orologi, valigeria, eccetera. I prezzi però non sono così a buon mercato. Purtroppo il tempo a nostra disposizione è poco. Per evitare inconvenienti decidiamo di partire per l’aeroporto alle 10.30. Il tassista chiamato dall’albergo è rapidissimo ed è già al portone principale mentre noi stiamo ancora scendendo le scale. Il traffico è intenso ma in una ventina di minuti siamo già al terminal C di Tegel da cui parte il nostro volo di ritorno. Decollo alle 13.40, atterraggio alle 15.10. La giornata è serena e dall’alto scorgiamo la città di Dresda, i ghiacciai innevati sulle Alpi e Venezia.



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