Berlino: on the road and inside me!

Alla scoperta della nuova capitale d'Europa: la grande Berlino!
Scritto da: MileMode
berlino: on the road and inside me!
Partenza il: 28/11/2013
Ritorno il: 01/12/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Quando è nata l’idea di un viaggio a Berlino di certo non immaginavo il significato che lo stesso avrebbe avuto per me. Un amico di infanzia che vive lì, i suoi racconti, la libertà di esprimere se stesso senza moralismi e bigottismi e di poter coronare il suo sogno d’amore con il suo compagno, mi hanno spinta ad organizzare questo viaggio nella “Grande Berlino”, nella “Berlino Gay-friendly”, nella “Berlino ùber alles”!

Ad accompagnarmi in questa avventura è la mia amica Blondienella ovvero Sabrina, bionda, pr-blogger e molto gay-friendly: non potevo avere compagna migliore!

E dunque, giovedì 28 novembre si parte alla volta di Berlinooooo!

Alle sette del mattino siamo già in aeroporto a Malpensa, certo siamo talmente euforiche da passare per i campi con le valigie invece di prendere il bus dal parcheggio all’aeroporto, ma ce la facciamo: colazione e imbarco! Achutung Berlino, stiamo arrivando!

Il nostro volo Air Berlin è perfettamente puntuale e le hostess ci accolgono con grandi sorrisi e dei cioccolatini a cuore: ci piace! Rifacciamo colazione con una bel panino caldo offertoci a bordo e cominciamo a prendere dimistichezza con la lingua tedesca, studiata da entrambe un milione di anni fa, sfogliando un magazine di gossip!

Arriviamo con un po’ di anticipo allo scalo di Tegel, prendiamo i bagagli in pochi minuti (efficienza tedesca!) e un taxi ci aspetta fuori per portarci al nostro Hotel.

Pochi minuti e siamo già in centro città con una spesa di circa 12 euro. Alloggiamo nel fantastico e molto trendy quartiere di Schoeneberg, presso un Hotel boutique davvero delizioso, il Berlin an der Urania della catena Mercure. Al tassista chiedo informazioni circa la distanza del nostro hotel con il Waldorf Astoria, nessuno sa ancora cosa io abbia in mente, e tramite le sue informazioni scopro che siamo vicinissime, basta solo una fermata di U, la metropolitana berlinese. Ancora non sapevamo che “U” sarebbe diventata la parola, o meglio la lettera, chiave di tutto il nostro viaggio…

Ma torniamo a noi! Prendiamo possesso delle nostre belle stanze, attendiamo l’arrivo delle Welcome cards (che ti permettono di girare su tutti i mezzi, di entrare in musei e di avere sconti in bar e ristoranti pagando solo pochi euro) e partiamo! La U è davvero vicinissima al nostro hotel, esattamente davanti ai “very fashion” magazzini Kadewe. Una fermata e siamo a Zoologischer Garten e io tra poco realizzerò un sogno: incontrare i miei amatissimi Depeche Mode (ecco cosa avevo in mente)! Berlino è anche questo, una città che vive di grande musica da sempre! Il gruppo aveva suonato lì la sera prima in una struttura avvenieristica, l’O 2 World, situata difronte alla East Side Gallery ovvero ciò che rimane de “Il Muro di Berlino”. La mattina della partenza mi era giunta la voce che li avrei trovati in quell’hotel e dopo tre ore di attesa al freddo eccoli apparire dinanzi a me, stringermi la mano, parlarmi e farmi l’autografo… sulla guida di Berlino! Dietro di me la fermata della U!

L’emozione è talmente forte, e il freddo anche, che non ci rimane che tornare a riposarci in Hotel passando prima a fare un giro di shopping ai magazzini Kadewe. Un thè caldo preparato direttamente in camera, una doccia lunga e bollente e ritorniamo in pista pronte per la cena. Il mio amico berlinese mi suggerisce di rimanere nel quartiere che è pieno di ristoranti molto buoni, in particolare un indiano. Pochi passi per un quartiere ancora tranquillissimo a quell’ora e troviamo il nostro ristorante indiano Amrit: amore a prima vista! Il ristorante è caldo, accogliente, si mangia benissimo e si spende circa 20 euro a testa.

Uscite dal ristorante l’atmosfera è cambiata. Per strada incontriamo tante coppie gay, molte delle quali in abbigliamento di pelle, pronti a fare il giro per i vari club che iniziano ora la serata! Il Woof in Fuggerstraße 37, interamente dedicato ai “bears” ovvero uomini particolarmente villosi; il Goya, in Nollendorfplatz al 5, famosissimo per il suo Propaganda Party; il Connection Club, in Fuggerstraße 33, di atmosfere molto dark, e tanti, tanti altri.

Sabrina e io ci aggiriamo ammirate per le strade guardando le insegne luminose che indicano le dark room e i loro frequentatori pronti a entrare.

Ma il nostro primo giorno è sembrato lunghissimo ed è stato davvero carico di emozioni dunque optiamo per il ritorno in hotel dove ci intratteniamo a bere e chiacchierare fino alle due del mattino.

Venerdì 29, secondo giorno!

Dopo una succulenta colazione alla berlinese siamo pronte per la nostra super guida fashion-gay Ralf Benson (lo consiglio a tutti perché preparatissimo e tanto dolce. Chiedete di lui all’Ente del turismo tedesco!) che porterà me e Sabrina alla scoperta del Ghetto-Gay di Schoeneberg! Camminiamo per quattro ore, nonostante un po’ di pioggia, fra strade chic e ricche di tante curiosità. Scopriamo con lui tanto dell’orgoglio omosessuale berlinese che si manifesta ovunque, in locali, ristoranti, gallerie d’arte, monumenti, negozi con articoli a volte sconvolgenti per una neofita (andate a visitare Bruno’s e capirete!) e persino nella farmacia gay e nel tabacchi gay! E dunque gli chiediamo il perché di una farmacia gay… La risposta in realtà non ci sorprende ovvero: “sono posti in cui non solo si compra l’aspirina o le sigarette ma ci si incontra, fra noi ovviamente!”.

Con lui scopriamo anche che nello stesso quartiere è nata ed è sepolta la grande Marlene Dietrich, che David Bowie ed Iggy Pop hanno vissuto lì… Perfino Albert Einstein!

Prima di entrare nel ristorante More per il pranzo ci soffermiamo davanti al palazzo in cui tenne il discorso Hitler, anche questa è parte della storia di Berlino, e passiamo davanti alla casa dove vissero Rudolf Steiner, grande idealista tedesco, e sua moglie. Mentre camminiamo Ralf non manca di farci notare che sui marciapiedi ci sono delle piccole targhe di metallo con su incisi i nomi, le date di nascita e di morte e il campo di concentramento in cui sono state portante quelle persone che un tempo abitavano nelle case davanti a quei marciapiedi. Rispetto per una Berlino redenta!

Il tempo con Ralf è terminato e a noi due non resta che fare le turiste!

Il pomeriggio lo dedichiamo in giro. Prima tappa le ali della vittoria: la trionfale statua Siegessaule che si erge sul Tiergarten. Un salita fatti di innumerevoli gradini che però regala una splendida vista su Berlino e soprattutto sul meraviglioso viale di Unter der Linen pieno di luci e negozi. Proseguiamo per Alexanderplatz a cavallo del mitico bus 100. La piazza è sfavillante di luci e ci regala uno dei 60 mercati di Natale presenti in città in questo periodo. Sembriamo due piccole Alice nel paese delle meraviglie.

Lì ci raggiunge il mio amico Dino che ci porta poi alla scoperta di Berlino Est fra mille locali e ristoranti dove ancora si può fumare dentro e Sabrina ed io ringraziamo l’universo davanti ad un boccale di birra.

Un salto in hotel ora è d’obbligo, prima di una fantastica cena spagnola al Por Que!

Giornata lunghissima anche questa decidiamo per una piccola passeggiata e poi la meritata nanna: domani ci aspetta ancora tanto altro.

Sabato 30 novembre, terzo giorno!

La tabella di marcia oggi è fittissima e dopo colazione siamo già dirette verso la nostra fermata della U: direzione Die Mauer- East Side Gallery ovvero quanto di bello rimane di un muro che un tempo divise in due la città, fra occidente ed oriente, fra ricchezza e povertà…

Il Muro oggi è bellissimo, ricco di opere d’arte e frasi scritte da artisti ma anche da comuni mortali come me e Sabrina che abbiamo lasciato il segno del nostro passaggio. Dietro al muro lo spettacolo del lungo Sprea che scorre lento.

Una fermata della U e ci dirigiamo in Alexanderplatz.

Ma la metropolitana a Berlino non è solo un mezzo veloce per girare la città ma un mondo sotterraneo fatto di negozi, perfino il fruttivendolo e il fioraio, di take-away vietnamiti, indiani, messicani, tedeschi, italiani e chi più ne ha più ne metta. Sabrina approfitta per una bella, veloce e molto economica french manicure mentre io raccolgo le idee fissando un take-away di burritos: questa è la nuova capitale d’Europa, non ho dubbi!

Proseguiamo il nostro viaggio a piedi dirette verso la Torre della Televisione per goderne della vista mozzafiato, giriamo attorno all’Orologio del Mondo e arriviamo davanti allo spettacolare Municipio Rosso. Qualche foto di rito e proseguiamo verso il delizioso quartiere di Nikolaiviertel che ci regala anche un fantastico coro di Natale davanti alla chiesa di San Nicola. Proseguiamo verso l’imponente viale Unter der Linen e ci soffermiamo a guardare la maestosità del Duomo di Berlino i cui colori cambiano col cambiare del tempo e le nuvole di oggi fanno risaltare il verde splendente delle sue cupole.

Un altro fantastico mercato di Natale ci appare all’improvviso e stavolta ha anche la ruota panoramica: non posso rinunciare a un sogno di bambina e ci salgo!

Sabrina intanto gira fra bancarelle di frittelle, wurster e birra, pista da pattinaggio sul ghiaccio, alla ricerca della perfetta mela rossa caramellata!! Ritrovarci poco dopo vuol dire festeggiare con un bel panino e un grande boccale di birra.

Proseguiamo con la prossima tappa: Brandeburger Tor. Prendiamo la nostra U, ma stavolta non riusciamo a trovare la direzione corretta ed una gentilissima signora cerca di aiutarci spiegandocela in tedesco.

Entrambe capiamo solo qualcosa di simile a “Ula, unter, u” ma troviamo la giusta direzione: l’universo ci appoggia!

Qualche scala mobile più tardi ed eccomi lì, davanti al sogno di un’adolescente che tanto aveva pianto di commozione il 9 novembre del 1989 quando dalla porta di Brandeburgo nacque la Grande Berlino!

Ci passo attraverso e respiro la libertà!

Una sosta in un bar per un thè che ci dia un po’ di calore, qualche chiacchiera sulle tante coincidenze di questo viaggio e gli innumerevoli segni che leggevamo ovunque, dal semaforo con l’omino che cammina quando è verde alle mele rosse, dal ritrovarci costantemente in Alexanderplatz al sentirci vicine a casa ogniqualvolta vedevamo una U.

Non torniamo neanche in hotel ma proseguiamo il giro fra locali fino ad approdare a cena nuovamente dal nostro Amrit che tanto abbiamo amato anche per le coperte che ci offrivano per fumare fuori! Una birra, due, tre e le chiacchiere si fanno sempre più fitte e proseguono anche nella strada verso casa, ooopss, hotel! Capiamo finalmente il significato della U: U come inversione di marcia (ne abbiamo viste di continuo ogni gorno), U come You turn, gira e torna indietro a recuperare te stessa perché è da li che ripartirai… come ha fatto Berlino!

Ancora una tisana in camera e nanna!

Domenica 30 novembre, ultimo giorno

Sveglie di buon ora, sistemiamo i bagagli e partiamo per l’ultimo giro: direzione Postdamer Platz!

La U non sbaglia mai e ci porta dritte dritte lì. Ad accoglierci un maestoso albero di Natale, uno dei tanti a Berlino, un mercatino che questa volta ha anche una pista innevata dalla quale ci si butta giù su un enorme salvagente: Sabry ed io siam pronte anche a questa avventura!

Un giro per la bellissima piazza, il fantastico palazzo della Sony, la Bahntower e gli edifici Killhoff,decine di bar e ristoranti e poi… un bancarella con wurster, patatine e cipolle e tanto vin brulè!

Ormai siam quasi pronte a partire e ci dispiace tanto.

Abbiamo visto così poco per quanto c’è da vedere, ma lo abbiamo vissuto molto intensamente!

Del resto, quando mi innamoro di un posto mi lascio sempre qualcosa da dover visitare come scusa per tornarci ancora. E ci tornerò presto, promesso!

La Grande Berlino, la Berlino-città aperta, la Berlino Gay-friendly, la Berlino multiculturale… la Berlino-Araba Fenice risorta più splendente di prima dalle sue stesse ceneri!



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