Berlino in quattro giorni
Martedì 2 giugno Oggi giornata veramente estiva: caldo e sole come a Roma, perciò decidiamo di visitare la città con l’itinerario a piedi organizzato prima della partenza. Meta iniziale Alexanderplatz, per vedere la fontana dell’amicizia, l’orologio con l’ora del mondo, la torre della televisione, la fontana dei quattro fiumi. Qui sulla destra c’è la Marienkirsche, una delle chiese più antiche di Berlino. Fu costruita nel XIII sec ed è piena di capolavori, fra cui il fonte battesimale in bronzo del 1437. Nel vestibolo vi è l’affresco Totentanz, la danza della morte, realizzato dopo l’epidemia di peste del 1484, purtroppo sbiadito. Dalla Chiesa ci avviamo verso il Municipio Rosso, così chiamato per il colore dei mattoni con cui è stato costruito e non perché sorgesse nella zona comunista, per poi raggiungere Nikolaiviertel. Questo quartiere fu costruito nel 1987 cercando di ricreare il nucleo medievale di Berlino del primo insediamento sorto nel XIII sec. E’ un dedalo di viuzze lastricate, fiancheggiate da edifici storici, per lo più ricostruiti. La nostra passeggiata prosegue verso l’imponente Duomo, il cui interno è visitabile. Tuttavia sono le 12 e stanno celebrando la Messa: occorre attendere mezz’ora. Decidiamo di proseguire e dirigerci all’Isola dei Musei per visitare il Pergamum Museum. E’ affascinante per le opere di grande valore custodite al suo interno, tra cui l’altare di Pergamo e la porta di Babilonia, assolutamente da non perdere. Nel prezzo del biglietto (10 €) è compresa l’audioguida in italiano, che permette di godere appieno della bellezza delle opere qui custodite. La visita termina alle 13.30, siamo stanchi ed affamati. Decidiamo di recarci in Bebelplatz, famosa per il rogo di libri di autori ritenuti sovversivi organizzata dai nazisti nel 1933. Qui ci sediamo ai tavoli all’aperto di una birreria per uno spuntino, ma vicinissimo c’è un chiosco che vende i famosi Currywurst. In tre non resistiamo e preferiamo farci un panino: delizioso, il miglior currywurst che ho mangiato a Berlino. Dopo un’ora di sosta rigenerante percorriamo in bus il viale Unter den Linden, fino al Reichstag (il Parlamento) Per salire sulla cupola c’è un po’ di fila ma ne vale la pena, perché il panorama della città è spettacolare e la struttura della cupola interessante. Ormai piuttosto stanchi attraversiamo i giardini per recarci alla Porta di Brandeburgo. E’ imponente e grandiosa nella sua semplicità. Se fate attenzione, noterete nella strada una fila di pietre lastricanti diverse dalle altre e in fila indiana: indicano il percorso del muro di Berlino. Dopo le foto di rito, ormai stanchissimi, decidiamo di prendere il bus 100 che passa nei luoghi di particolare interesse per il turista, una sorta di City Tour, ma al costo di una corsa normale (se avete il giornaliero o la City Card è compreso nel prezzo). Fatto il giro panoramico, scendiamo presso la Kaiser Wilhelm Gedachtniskirche. Fu distrutta parzialmente dai bombardamenti della seconda guerra mondiale ed è stata lasciata così dai Berlinesi, testimonianza di quel periodo di pazzia collettiva. La torre che si erge maestosa, ma simile ad un dito che punta verso il cielo ad invocare aiuto e pietà, trasmette un’emozione particolarissima, che ho provato tutte le volte che vi sono passata davanti. Tornati in hotel, dopo una doccia rigenerante, abbiamo deciso di cenare in Adenauerplatz da Block Haus a base di ottima costata alla brace.
Mercoledì 3 giugno Oggi il tempo è decisamente invernale: la temperatura è di 12 gradi, tira vento e ogni tanto piove. Eravamo preparati a questo, così ben coperti ci avviamo a visitare Schloss Charlottenburg (il castello di Charlotte) L’ingresso costa 8 € ed è compreso l’uso dell’audioguida e la visita gratuita del Belvedere per i possessori della City Card. La visita dei piani superiori è permessa solo nel weekend, ma è sufficiente quella dei piani inferiori per apprezzare il gusto barocco delle stanze. Si può ammirare anche la stanza da letto di Federico I con la prima stanza da bagno allestita in un palazzo barocco. Alle spalle del castello s’estende il parco, meta abituale dei Berlinesi. In origine fu allestito secondo lo stile barocco francese, poi modificato nel 700 in giardino all’inglese. Dopo la II guerra mondiale, la zona adiacente al palazzo è in stile francese, mentre oltre il laghetto delle carpe è in stile inglese. Sono le 13 e terminato il giro del parco decidiamo di recarci in Breitscheidplatz, dove il giorno precedente avevamo notato un negozio di currywurst. Dopo lo spuntino, visita all’Europa Center, primo grattacielo di Berlino, ora centro commerciale dove si può ammirare l’orologio che mostra lo scorrere del tempo attraverso fiale e sfere di vetro che scandiscono ore e minuti. Alle 16 il tempo è ancora freddo e ventoso, ragione per cui siamo costretti a rinunciare alla passeggiata in battello. Dopo un altro sguardo emozionato alla Chiesa dell’imperatore Guglielmo, imbocchiamo Kurfurstendamm, strada ricca di negozi e ristoranti. Osservando le vetrine, arriviamo finalmente in Adenauerplatz e da qui in albergo. Per cena scegliamo la zona di Savignyplatz, veramente graziosa, e, deciso di mangiare tailandese, ci rechiamo in Kantstrasse 32 al Moon Thai, consigliato dalla Lonely Planet. Il locale è grazioso ed accogliente e la cucina ottima. Sono le 21.30, così decidiamo di prendere il bus 100 per fare il giro di Berlino per ammirare i suoi monumenti illuminati ed avere una visione della città by night. Affascinante.
Giovedì 4 giugno Anche oggi il tempo fa le bizze, ma ci aspetta Postam con il suo castello di Sanssouci. La città, capoluogo del Bradenburgo, si raggiunge in 30 minuti con la linea S7. Dalla stazione di Postdam parte il bus 695, scendete alla fermata del Palazzo Nuovo subito dopo quella dell’Università. Infatti, se si ha poco tempo a disposizione, è consigliabile visitare prima di tutto questo edificio, il più imponente del parco. Per i possessori della City Card il costo d’ingresso è di 5€, compresa l’audioguida. Il palazzo è in stile barocco e si visitano una dozzina di stanze, tra le quali sono da segnalare la sala delle grotte (tappezzata di conchiglie e fossili), la sala di marmo, la sala dei trofei di caccia. Il parco è molto grande e i vari palazzi sono dislocati lontano l’uno dall’altro: camminare per 15 km può essere davvero un’impresa. Terminata la visita del palazzo nuovo, abbiamo preferito prendere di nuovo il bus e tornare al castello di Sanssouci. Abbiamo fatto il biglietto, con il quale viene indicata l’ora della visita: a noi è toccata quella delle 14.30. Avendo un’ora a disposizione, abbiamo visitato l’esterno del castello con la tomba di Federico il Grande, l’Orangerie costruita in stile rinascimentale con bellissimi giardini, per ospitare i reali stranieri in visita e i cui bellissimi giardini, per la scarsità di tempo, abbiamo ammirato con un colpo d’occhio totale. Dall’esterno, abbiamo ammirato anche il mulino a vento, veramente caratteristico. Alle 14.30 eravamo all’ingresso del castello con la nostra audioguida. Anche qui si susseguono stanze decorate sfarzosamente e la visita trascorre in modo piacevole per 40 minuti circa. All’uscita , ci siamo recati verso il mulino, a fianco del quale sulla destra c’è un viottolo che porta ad un ristorante e ad un chiosco di …Currywurst. Spuntino e poi ritorno alla stazione di Postdam per prendere la metro direzione Berlino. Per la cena decidiamo di seguire il consiglio di un nostro connazionale, incontrato a Postam, che vive a Berlino da cinque anni: ristorante Brauhaus Mitte ad Alexanderplatz. Buono lo stinco, ottimo lo strudel.
Venerdì 5 giugno Oggi si torna a Roma, l’aereo parte alle 11.00. Che dire di Berlino? E’ sicuramente una città vivibile, ricca di parchi e di squarci panoramici mozzafiato con il fiume Sprea che l’attraversa placido e sonnolento. I monumenti sono interessanti, ma non superiori per bellezza a quelli di altre capitali europee: ad essere sinceri, secondo me si respira un’aria di vita sospesa nel tempo, è come se i Berlinesi fossero ancora condizionati dalla storia recente e da quel terribile muro abbattuto solo vent’anni fa. Una città, comunque, che merita una visita.