Berlino in autunno

Siamo 4 ragazze. Arriviamo all'aeroporto di Tegel nel pomeriggio, il taxi fino all'albergo costa meno di 20 €. L'albergo è in posizione strategica: poche centinaia di metri ci dividono dal Checkpoint Charlie, da qui possiamo raggiungere a piedi Postdamer Platz, Gendarmenmarkt, il Reichstag, la Porta di Brandeburgo e proseguire senza troppe...
Scritto da: noruzza
berlino in autunno
Partenza il: 21/11/2007
Ritorno il: 27/11/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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Siamo 4 ragazze. Arriviamo all’aeroporto di Tegel nel pomeriggio, il taxi fino all’albergo costa meno di 20 €.

L’albergo è in posizione strategica: poche centinaia di metri ci dividono dal Checkpoint Charlie, da qui possiamo raggiungere a piedi Postdamer Platz, Gendarmenmarkt, il Reichstag, la Porta di Brandeburgo e proseguire senza troppe difficoltà per il Mitte, ma in caso di freddo, pioggia, avverse condizioni atmosferiche o semplice stanchezza, è vicinissima la stazione dell’ U- Bahn, la superefficiente metropolitana di Berlino.

Abbiamo a disposizione 7 giorni, dei quali 2 interamente per il viaggio. Ne restano 5.

Iniziamo con un giro ricognitivo nella città, a piedi dall’albergo andiamo verso Postdamer Platz, qui vediamo per la prima volta il muro e non solo il suo tracciato.

E’ alto e sottile.

Strano pensare che fino a una ventina di anni fa il muro c’era, la città era divisa e Berlino apparteneva a due stati differenti, con economia, politica e cultura diverse.

Salendo per Ebertstr. Incontriamo il monumento per le vittime dell’Olocausto, occorre addentrarsi tra i blocchi per comprenderne il significato e… “sentirlo”.

Proseguendo incontriamo la Porta di Brandeburgo: è bella, grande e imponente e con delle ringhiere stranissime (che a me sembrano così disordinate!) a protezione delle colonne.

Dietro c’è il Reichstag, la fila per entrare e visitare la cupola dura più di mezzora, fuori c’è freddo, noi siamo avvolte in sciarpe, cappelli e guanti, ma non basta.

Riattraversiamo la porta e siamo in Unter den Linden, un viale largo, il cui nome significa “sotto i tigli”, peccato che quelli che ci sono ora hanno appena 50 anni, durante il nazismo sono stati abbattuti tutti gli alberi secolari per meglio organizzare le parate militari (!!!).

Proseguendo per il viale incontriamo vari monumenti importanti, musei, chiese.

Tra queste spicca il Berliner Dom, il duomo di Berlino, si può visitare dentro ed è possibile anche salire sulla cupola, dalla quale il panorama è davvero piacevole.

Per la cena scegliamo Kreuzberg, il quartiere turco, di sera c’è molta più gente qua di quanta se ne trovi al Mitte, e sono in prevalenza ragazzi. E’ bello.

Il secondo giorno è tutto dedicato ai musei, da non perdere il Pergamon. Nel pomeriggio saliamo sulla Torre della TV e, nonostante la serata sembri grigia e un po’ nebbiosa, da lassù c’è una vista mozzafiato.

Per la sera scegliamo Prenzlauerberg, dal nostro albergo il taxi costa circa 10 €, il quartiere, soprattutto nella zona tra Kastanienalle ed Eberswalder str. È pieno di locali, club, pub,… Si gira tranquillamente, anche solo ragazze, ed è pieno di giovani. Noi ci sediamo al tavolo di una coppia di tedeschi, sono gentili, ospitali e parlano volentieri di sè, della Germania, di Berlino prima e dopo la riunificazione (anche se forse è un argomento da evitare, la risposta è difficile anche per loro…).

Sabato andiamo a Postdam, a circa mezzora di treno da Berlino, prendiamo la S-Bahn, il biglietto costa 2,70 € credo. Mi aspettavo un paesetto piccolo piccolo ed invece ci troviamo in una cittadina, prendiamo l’autobus per muoverci , andiamo al castello di Sanssouci (senza pensieri!), nel biglietto è inclusa l’audioguida in italiano e la visita dura circa un’ora. Nello stesso complesso, in un parco enorme, si trovano vari altri palazzi, tra questi è bello il Neus Palais e soprattutto un salone, la Grottensaal, in cui soffitto e pareti sono decorati con conchiglie, fossili, minerali vari. Bellissima. Tornando a Berlino siamo andate a vedere il museo ebraico (che tra l’altro è vicinissimo all’hotel), interessante soprattutto nella parte dell’olocausto, caratterizzato da opere “sensoriali”.

Strana quella stanza buia in cui ci hanno chiuse all’inizio, eravamo all’esterno, c’era freddo, uno spiraglio di luce entrava dall’alto ed i rumori provenivano da fuori, dalla strada.

Ancor più strano il Giardino dell’Esilio e dell’Emigrazione: era uno spiazzo grande, con una leggera pendenza, e c’erano diverse colonne, a base rettangolare, che creavano una sorta di reticolato.

Camminando tra le colonne mancava l’aria, girava la testa, ci si sentiva in una specie di labirinto anche se l’uscita era nota a tutti e l’inquietudine aumentava addentrandosi. Io sono scappata quasi subito.

Domenica. Continuiamo con i castelli e visitiamo lo Schloss Charlottenburg, che somiglia un po’ allo Schloss Sanssouci di ieri. Poi lo Zoo, da vedere assolutamente, nonostante possa sembrare un’attrazione per bambini.

E’ molto bello e molto grande. Knut non è più un simpatico orsetto bianco, ma un bell’orso grande, e non è nemmeno così bianco come avevamo visto nelle foto. I pinguini sono fantastici, i lupi belli proprio, peccato non essere riuscite a trovare il panda! Poi, visto che oggi è domenica, andiamo a vedere i mercatini delle pulci a Mauerpark (U-bahn, fermata Eberswalderstr.), ma arriviamo tardi e stanno già smontando tutto, da vedere secondo me, peccato.

L’ultimo giorno riposo, siamo senza meta, andiamo a Gendarmenmarkt, qui, inaspettatamente, troviamo un mercatino di Natale bellissimo. Ci sono un’enorme quantità di espositori, si compra bene, possiamo anche fermarci a mangiare qua, si muore di freddo, ma ne vale la pena. Il nostro giro continua coi mercatini di Postdamer Platz ed AlexanderPlatz, ma niente a che vedere con il primo. Il pomeriggio continua con lo shopping a Kurfusterdamm, i magazzini Kadewe, altri mercatini.

Berlino è bellissima. A novembre c’è veramente freddo e noi che siamo gente del sud (la provincia più a sud d’Italia!) lo soffriamo particolarmente, ma ci si abitua. Per velocizzare gli spostamenti abbiamo comprato il biglietto settimanale dei mezzi pubblici, che costava circa 25 € e permette di usare sia la metro che gli autobus. Il biglietto è diviso in zone, noi abbiamo preso quello valido per AB, ma con pochi euro in più si prende la tessera valida per tutta Berlino e i dintorni più vicini (ABC), compreso Postdam, quindi forse conveniva. Non abbiamo comprato la Welcome Card, pur da molti consigliata, quella dà diritto a sconti per alcuni musei (ma non tutti, molti sono musei minori!) e ai mezzi pubblici, ma solo per 72 ore al massimo, quindi non conviene se si hanno a disposizione più giorni e si intende usare spesso i trasporti pubblici.

Funzionano bene anche i taxi, si trovano ovunque ed anche di sera tardi, gli autisti sono disponibili e quasi tutti parlano inglese. E’ possibile, chiedendolo prima, avere una tariffa ridotta, ma solo per corse brevi inferiori ai 2 km, al costo di € 3,00 (Kurzstreckentarif), ma se si sforano i 2 km il tassametro corre come impazzito!!! Sensazione finale e complessiva assai positiva. Berlino è una città viva, è giovane, ci sono lavori ovunque, è un po’ un cantiere a cielo aperto, ma i lavori non disturbano affatto, la città mantiene un fascino non indifferente.

Sono evidentissime le differenze tra est ed ovest, nell’architettura e nell’atmosfera, ma è bellissimo anche questo. Bellissimi gli omini del semaforo nella parte est, stranissimo non accorgersi di passare da una parte all’altra della città e vedere che cambiano gli omini, oltre che i palazzi, le case, i negozi…

Ci tornerei…Ma d’estate…Chè c’è più caldo!



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