Berlino e Postdam: le lunghe camminate

Una vacanza di sei giorni nella capitale (e dintorni)
Scritto da: elisag81
berlino e postdam: le lunghe camminate
Partenza il: 21/08/2013
Ritorno il: 26/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Quest’anno la scelta della nostra meta per le vacanze, e’ stata molto dura, non volevamo spendere tanto (off-limits, mete esotiche e lontane!!), e quindi con tante speranze sono andata a fare ricerche sul web, cliccando sulle gettonatissime e famose mete più low cost d’Europa….o almeno così credevo!!!Si parla tanto di crisi, ci bombardano sui giornali e alla televisione, ma quando sono andata a vedere le tariffe di una settimana in Grecia o in Spagna,ci sono rimasta di sasso!!Tariffe non certo vantaggiose rispetto al periodo che stiamo vivendo, e inoltre disponibilità molto scarse!

Sfiduciata, ho continuato a cercare sul web, fino a che ho trovato un interessante offerta di una delle capitali europee, definita la più “giovane” e in continua evoluzione, ovvero Berlino;5 notti/6 giorni, volo più hotel in solo pernottamento, a 550 euro a coppia. Galvanizzata dal prezzo eccezionale, e curiosa di conoscere questa città di cui tutti parlano,e che ha l’ ultimo Museo Egizio europeo ancora da visitare, prenoto subito!!

L’ albergo scelto, l ‘Agon Lichtburg ,nonostante sia in posizione piuttosto lontana dal centro, ( circa 15 minuti di metro da Alexanderplatz) , si trova in Audenauerplatz, vicino allo Zoo di Berlino, a soli 5 minuti a piedi , dalla prima fermata della metro U 7;è un hotel molto semplice e pulito, che comunque mi sento di consigliare, per la tranquillità del suo quartiere e la sua sicurezza, anche quando tornavamo da soli la notte!

Per quanto riguarda il volo, era la prima volta che volavamo con Easyjet, e ci siamo trovati veramente benissimo!!Tariffa vantaggiosa ( 150 euro a testa andata e ritorno), con un bagaglio in stiva di 20 kg a soli 35 euro totali, ( a differenza della concorrente Ryanair che ne chiedeva 70 euro!), e la possibilità senza nessun sovrapprezzo di avere già i posti assegnati in aereo, onde evitare le corse al Gate!

A pochi giorni dalla partenza, ho iniziato a monitorare le previsioni meteo, preoccupata, perche’ un paio di settimane prima, c’era stata un’eccezionale ondata di caldo a Berlino, con punte fino a 36° gradi ( considerate che le temperature massime estive, si aggirano sui 20°/23° gradi) e le autorità erano state costrette a chiudere molti monumenti e attrazioni turistiche ( come la cupola del Parlamento, che essendo fatta di vetro e acciaio, faceva un po ‘effetto serra!)in quanto non sono adeguatamente equipaggiati per il gran caldo, ovvero non esiste aria condizionata né nei mezzi pubblici, nè nei monumenti, musei e hotel. Tranquillizzata del fatto, che il meteo era tornato “normale”, aspetto con ansia la partenza!

Decolliamo un mercoledì mattina di fine agosto, alle 08:45 da Pisa, e atterriamo in perfetto orario 2 ore dopo, all’aeroporto Schoenfeld. Ritirato il bagaglio, andiamo subito all’ufficio informazioni, per acquistare la Berlino Welcome Card, la card che permette l’uso illimitato di tutti i mezzi di trasporto, e che offre vari sconti per le attrazioni turistiche; esistono di due tipi, in base alle zone di competenza, il settore AB, comprende il centro città, mentre il settore ABC, comprende il centro città, l’ aeroporto e la vicina città di Postdam.

Esistono anche in vari tagli, 48, 72 ore e 5 giorni. La validità della card decorre dal momento della prima convalida per il periodo scelto, solo il biglietto da 5 giorni ha validità fino alla mezzanotte del quinto giorno.

Avendo intenzione di andare a visitare i Musei dell’omonima isola, volevo fare la card abbinata, ma purtroppo si può abbinare solo alla Berlino welcome Card del taglio di 72 ore, e avendo fatto noi, la card 5 giorni, siamo stati costretti a fare la Museum Pass a 24 euro a testa, che permette l’entrata gratuita per 3 giorni dal momento della convalida, a una lista di musei che vi viene fornita al momento dell’ acquisto. Però a conti fatti, non so se è stata una bella idea, in pratica abbiamo pagato l’esatto importo dei due musei che volevo vedere (il Pergamon Museum, e il Neues Museum) solo con l’ entrata prioritaria in più (gli altri musei, seppur con le miglior intenzioni, non siamo riusciti a visitarli, per questioni di tempo!). Fate i vostri conti voi, ricordatevi che i musei aprono alle 10:00 la mattina, e dopo poco ,c’è già una notevole fila all’entrata!

Usciamo dall’aeroporto e prendiamo il bus n.171 (ma vanno bene anche il n. 7 o x7) che dopo un quarto d’ ora di viaggio, porta all’inizio della metro U 7, e da li viaggiamo verso la nostra fermata l’Audenauerplatz.

Arriviamo in hotel, come avevo previsto, alle 13:00, e non essendo pronta la camera, lasciamo le valige al deposito bagagli e iniziamo la nostra avventura berlinese, facendo la prima conoscenza con il sistema urbano tedesco, che è molto semplice, basta capire la differenza fra U-bahn(metro sotterranea), S-bahn(treni sopraelevati) e H ( fermate degli autobus e tram).Unica pecca, la frequenza dei treni, che mediamente è di 10/15 minuti, e delle relative stazioni, che sono molto distanti fra loro, talvolta anche un paio di km; delle volte infatti si faceva prima a piedi.

Da casa avevo prenotato al sito ufficiale del parlamento tedesco (www.bundestag.de), la visita alla Cupola e alla terrazza del Reichstag; si fa la richiesta gratuita, con la data e l’ orario che preferite, e dopo qualche giorno vi rispondono. Io avevo chiesto le 14:30, sperando nella puntualità del volo aereo, e un quarto d’ora prima, come chiesto nel voucher di risposta, documenti alla mano, siamo davanti all’entrata est, sulla Scheidemann Strasse.

Dopo i controlli di rito, ci viene fornita un ‘audioguida e siamo introdotti nella sala della cupola, progettata da Norman Foster, e da cui si ha una vista mozzafiato di tutta la città di Berlino. Non si hanno parole, per descrivere questa meraviglia ,e è sicuramente una delle cose che consiglio di visitare a Berlino!

Il Reichstag, fu costruito per ospitare il parlamento tedesco a fine del 1800,e fu finanziato con denaro francese, ottenuto come risarcimento di guerra. Purtroppo nel 1933, i nazisti appiccarono un incendio che ne distrusse la sala principale; l’ accusa ricadde sui comunisti, accelerando così la scalata al potere di Hitler e la sua cricca. Lo scoppio della Seconda guerra Mondiale, ne impedirono la ricostruzione, e poi ci furono gli anni bui del Muro e dell’ occupazione sovietica, in cui fu quasi dimenticato. Solo dopo la caduta del muro, si ripensò a una sua ricostruzione, che permise il suo aspetto odierno!

Finita la visita, dopo circa un‘oretta, ci incamminiamo alla Porta di Brandeburgo, simbolo della città di Berlino, notando come l’appellativo della città di “eterno cantiere”, è azzeccatissimo. Lo stesso Unter Den Liden, (viale dei tigli), il famoso viale tedesco che si snoda dalla Porta, era ricoperto di impalcature e varie gru, in quanto c’ è in costruzione una nuova linea di U-bahn la U5, che collegherà il Parlamento ad Alexanderplatz.

La Porta di Brandeburgo, oltre simbolo, è anche il monumento più conosciuto e per questo più visitato della città di Berlino! E’ quasi impossibile farsi una foto dalla moltitudine di gente presente! Comunque io sono riuscita a farmi la foto con il King Bear tedesco, ovvero la mascotte di Berlino!

Vicino c’è il Memoriale dell’ Olocausto, dedicato agli ebrei uccisi dal 1933 al 1945;un’infinita distesa di cubi di cemento, di varie altezze, disseminati per un ‘immenso campo di 19 000 mq, opera di Peter Eisenmann. E’ un grande labirinto, dove la gente si diverte a perdersi e rincorrersi!

Ironia della sorte proprio vicino a qui ,esisteva il bunker di Hitler, dove lo stesso si suicidò alla fine della Seconda Guerra Mondiale.Di questo bunker ormai non esiste più niente, distrutto dopo la guerra, è stato prima allagato e poi ricoperto dalla terra, per poterne cancellare ogni traccia. Infatti non ci sono molte indicazioni che ne diano la posizione adatta. Se vi interessa comunque si trova in una seconda traversa, della Ministergarten Strasse, ad angolo con Gertrud Kolmar Strasse.Come già detto non è rimasto più niente,ora c’è solo un parcheggio, e un piccolo cartellone esplicativo, deturpato purtroppo da teppisti stupidi!

Da lì sempre a piedi, passando per delle piccole vie laterali, sbuchiamo nella Friedrichstrasse, una delle vie principali dello shopping berlinese, e andiamo nel gruppo di gallerie di negozi di lusso chiamato Gallerie di Friedrichstadt. Il quartier 207 non è altro che la filiale delle famosa Galeries Lafayette di Parigi. All’interno dell’ edificio, vi è un cortile centrale, delimitato da due coni di vetro, le cui basi sono una di fronte all’altra; il riverbero della luce su questi pannelli di vetro, crea un intenso arcobaleno di colori, che culmina nella piccola Torre Eiffel, posta al centro! Sicuramente questo negozio merita una visita, per vedere tutto questo dal vivo( e poi perche’ no, per del sano shopping ?!)

Raggiungiamo la Gendarmenmarkt, una delle piazze più belle di Berlino, che prende il nome, dal reggimento dei Gendarmi, che qui aveva sede. Molto belli sono i due Duomi gemelli che si fronteggiano, da una parte quello francese, e dall’ altra quello tedesco. Al centro della piazza si erge la statua del poeta Shiller, di fronte alla Konzerthaus.

A pochi passe c’è la Bebelplatz, diventata tristemente famosa nel 1933, quando fu teatro del famoso rogo dei libri da parte dei nazisti, in cui furono bruciati circa 25.000 libri, scritti da autori ritenuti pericolosi al terzo Reich. Oggi un monumento al centro della piazza, commemora l’ evento; si tratta di un pannello luminoso, inserito sulla superficie della strada, che lascia intravedere una camera piena di scaffali vuoti.

Ci riposiamo un po’, perche’ le nostre gambe urlano pietà, e poi prendiamo la metro per raggiungere Postdamer Platz, forse la piazza più bella della città per me!!

Questa piazza, fu rasa al suolo durante la guerra, e divisa nettamente in due dal Muro di Berlino, ( vedrete infatti una striscia in terra di mattoncini, che indicano esattamente il punto dove il Muro passava, e un frammento del Muro stesso a un angolo della piazza!)E’ stata poi ampiamente ricostruita, con dei bellissimi palazzi e grattacieli ,come quelli del Daimler Quartier, di cui fa parte anche la piattaforma panoramica Panormama Punkt, dove è possibile accedervi con l’ ascensore più veloce d’Europa. Noi avevamo intenzione di andarci, ma proprio quel giorno, hanno chiuso prima per un evento!!!E ti pareva!!!!Così tutto rinviato a un altro giorno!

Notate anche il vecchio semaforo al centro della piazza, tutt’ora funzionante, copia fedele del primo semaforo automatico di Berlino,che si ergeva nello stesso punto nel 1924.Infatti nel periodo antecedente la guerra, Postdamer Platz, era un intricato incrocio di strade e corsi, che la rendevano la piazza più trafficata d’ Europa!

Decidiamo di andare a vedere il Sony Center,e la sua piazza al centro, diventata una delle attrazioni più visitate di Berlino;ubicata sotto un tetto a forma di tendone da circo, che cambia colore dal rosa all’ azzurro, al calare del sole,è caratterizzata da una fontana, i cui getti d’ acqua,cambiano continuamente direzione, e dove sapienti luci, creano dei giochi di colore sublimi. Vicino oltre all’enorme Cinema Imax, c’è Il Legoland, il parco a tema per chi ama i famosi mattoncini. Davanti un enorme giraffa, fatta solo di lego colorati, ne sorveglia l’ entrata!

Decidiamo di cenare qui, in uno dei tanti localini che ornano la piazza, e ceniamo proprio nel ristorante panoramico, dalla cui terrazza, si domina tutta la piazza!

E’ stata veramente una bella serata, e abbiamo anche fatto amicizia con un’altra coppia di italiani!

Poi soddisfatti di questa bella, ma estenuante giornata, ci avviamo verso il nostro albergo, ignari della brutta sorpresa che ci aspettava: infatti appena arrivati alla reception del nostro albergo, Alessio da il suo documento, e io spiego in inglese, che il voucher, l’avevo lasciato al receptionist della mattina in quanto la camera non era pronta…. panico. Secondo il portiere non esisteva nessuna camera a nostro nome, e molto tranquillamente, ci informa che l’ albergo era pieno, e non aveva più camere libere!! Dal momento che alle mie richieste pressanti, non dava risposta, mi sono partiti i nervi!!Eravamo stanchi, volevo solo fare una doccia calda e un letto comodo,e questo stava lì a guardarmi, supponente, ma evidentemente impacciato .Alla mia ennesima , ma urlata richiesta di leggere di nuovo i documenti, capisce l’ errore: la camera era a nome mio, mentre il documento dato era di Alessio!!Va bè non ci voleva tanto, bastava leggere prima!!

Finalmente a letto! Buonanotte!

SECONDO GIORNO

Stamattina ce la siamo presa comoda, ci svegliamo più tardi,e non avendo la colazione compresa, compriamo dei panini, nei barettini dentro la metropolitana, a dei prezzi fantastici ( 1 euro un panino farcito!)

Prendiamo l’ autobus a due piani numero 100, che insieme al numero 200, e 109, copre tutti gli itinerari turistici più importanti, (come gli autobus turistici a pagamento), e scendiamo alla fermata Lustgarten, proprio davanti all’Isola dei Musei.

Decido subito di andare a visitare il Neues Museum, e con la nostra Museum Pass, non facciamo nessuna fila all’entrata. Posiamo gli zaini, e audioguida alla mano, iniziamo a scoprire questo bellissimo museo, che ospita un ‘ importante collezione di arte egizia, che culmina con la stanza Amarna, dove si trovano tutti i reperti della dinastia eretica di Akhenaton e sua moglie Nefertiti.

Gioiello del museo è il famoso busto, della bellissima regina egizia,situato in una stanza apparte (ricordo che è l’ unico reperto che non si può fotografare!) da cui si rimane affascinati dalla sua bellezza e grazia del volto. Considerate per questo museo, circa un paio d’ ore di visita!

Si è fatta quasi ora di pranzo, ma decidiamo di andare a vedere, l’ altro importante museo dell’ isola, il Pergamonmuseum, che ospita una delle collezioni più importanti d’Europa. Questo museo deve il suo nome al famoso altare di Pergamo, collocato nella sala principale, proveniente dall’ acropoli dell’ antica città turca Pergamo in Asia Minore ( ora Bergamo in Turchia). Degni di nota e da non perdere ,sono anche la Porta del mercato di Mileto, alta 16 metri, si apriva sul lato meridionale del mercato di Mileto, una città romana nell’ Asia Minore;e la Porta Ishtar di Babilonia, bellissima, decorata da splendidi mattoni smaltati di blu,che ornavano, sia la Porta, che la Via Processionale. Interessante anche il Palazzo assiro, di cui ne è stato ricostruito una parte, in un ala del museo.

Usciamo da questo museo, esausti e stanchi , sia dalla ressa di persone presenti, che dal caldo soffocante all’interno del museo stesso. Infatti in giornata, le temperature erano aumentate, e la mancanza di qualsiasi tipo di aria condizionata all’interno, non aiutava!

Sono quasi le 15:00, e letteralmente affamati, pranziamo nel delizioso ristorantino, del museo della DDR, davanti al Berliner Dom, affacciati sul lungo fiume della Sprea , e salutando i battelli che passavano!

Più tardi decidiamo anche noi di fare la piccola crociera lungo il fiume,della durata di un ‘ora, e ci riposiamo godendoci il paesaggio, comodamente seduti, e facendo riposare le nostre povere gambe!

Rinfrancati e riposati, andiamo a visitare il Berliner Dom; questa cattedrale è un perfetto esempio di arte barocca, al suo interno ci sono le tombe imperiali degli Hohenzollern, e i sarcofaghi di Federico I e sua moglie. E’ possibile salire sulla cupola del Duomo alta circa 98 m, e da cui si ha una bellissima visuale di tutta la città di Berlino.

Da lassù, ricapitoliamo, guida alla mano, quello che vogliamo vedere, e ci organizziamo per trovare delle vie alternative, al caos causato dai lavori in corso per la U 5, nelle strade principali.

Scendiamo e andiamo a vedere il particolare acquario tropicale ,con all’ interno un ascensore panoramico, situato al centro della hall del Radisson Berlin Hotel; 25 metri di altezza, 900.000 litri di acqua marina, circa 2.600 pesci di 56 specie diverse. Molto particolare!

Impossibile non notare una gigantesca porta, aldilà della strada! E’ tutto quello che rimane del Berliner Schloss, ovvero la residenza principale, della famiglia imperiale, andato completamente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale,e finito di demolire, per nuove costruzioni in progetto. Tuttora, l’intera zona è un immenso cantiere a cielo aperto!

Passeggiamo verso il Nikolaiviertel (quartiere di San Nicola), dove si trovano le case più antiche di Berlino, andate distrutte durante l’ ultima guerra. La ricostruzione della zona voluta dal governo della RDT, è stato un tentativo di ricreare un villaggio medievale, e ad eccezione di un paio di edifici restaurati, il resto sono tutte copie. Comunque è piacevole passeggiare pe le sue caratteristiche viuzze! Poi finalmente capisco perché ad ogni angolo di Berlino, ci sono statue a dimensione intera, di tanti simpatici orsi!!L’ Orso è il simbolo di Berlino, e fa parte dello stemma originale della città, che si trova proprio in questo quartiere!

Siamo stanchissimi, e un leggero mal di testa, inizia ad affliggere entrambi, ma ormai ci manca l’ ultima tappa della giornata, colei che ci ha accompagnato tutto il giorno, con la sua magnifica presenza, e simbolo della Berlino Est: la FernsehenTurm, ovvero al Torre della televisione ,che con la sua altezza di 365 metri, è fra le costruzioni più alte d’ Europa. Proprio per questo, per primeggiare , sugli altri governi, l’ allora governo comunista, decise di costruire questa torre, come simbolo del potere, e della supremazia della RDT, ma scherzo del destino, quando il sole tramonta, la luce riverbera sulla sfera di vetro e acciaio, creando una specie di croce di luce!!Un simbolo cristiano su un governo comunista!!!

Quando compriamo i biglietti, ci viene dato anche un orario a cui presentarsi, e nell’ ora d’ attesa, ci spaparanziamo sulle panchine della piazza, riposandoci un po’.

Saliamo nella perfetta ora del tramonto, quando le luci del giorno, lasciano il posto al buio della notte, e tutti i palazzi si accendono. Purtroppo, per chi ama fotografare, non è questo il momento adatto, innanzitutto per via del vetro, che riflette, e poi per la ressa delle persone, che sgomitano!!Sinceramente non ce la siamo goduta molto questa visita, forse per la stanchezza o il mal di testa ,ma non vedevamo l’ ora di scendere!!

Ceniamo al Burger King di AlexanderPlatz (rimandandone la visita a un altro giorno) e ritorniamo subito in hotel, per una sana dormita!

TERZO GIORNO

La fortuna ha voluto, che proprio nel periodo che noi eravamo a Berlino, ci fosse una mostra itinerante e temporanea, su Tutankhamon, e il suo corredo funerario, all’Arena (uno spazio espositivo, nella zona est della città), e dall’Italia, sul sito ufficiale della mostra avevo già comprato i biglietti.

Così ci rimaneva solo, da presentarsi all’orario indicato!

Arriviamo, e entriamo subito alla mostra, e purtroppo abbiamo l’ennesima dimostrazione come la nostra lingua italiana, sia considerata l’ultima ruota del carro! Non c’era neanche nell ‘audioguida compresa! Così un po’ affranti, pendiamo l’ audioguida in inglese, e seguiamo il percorso indicato, che con cartelloni , video, e riproduzioni del suo corredo funerario, ci avrebbe accompagnato , nella vita del faraone; fino al clou della mostra, ovvero la famosa maschera funeraria di Tutankhamon! Pochi giorni prima di partire, avevo visto uno speciale in televisione, proprio dedicato a questa maschera, e alla sua origine, e tutto fa pensare, che in realtà, essa non fosse destinata a Tutankhamon, ma alla sua matrigna Nefertiti, lo dimostrano i buchi ai lobi delle orecchie ( tipici femminili), e alla forma del viso di Tutankhamon, che fu messo e adattato in un secondo tempo, alla maschera d’ oro già fatta ( ci sono ancora delle viti di collegamento, sotto gli orecchi).Il motivo per cui, Tutankhamon abbia usufruito del corredo destinato a Nefertiti, è tuttora ignoto!

Usciamo dalla mostra che è quasi ora di pranzo, e visto che eravamo gia’ nella parte est di Berlino, avevo previsto di andare a visitare la East Side Gallery, ovvero la parte di muro, rimasta in piedi, lungo 1300 metri, che è diventato famoso per i suoi graffiti!

Pranziamo nella stazione ferroviaria e poi ci avviamo a piedi verso il muro ( una bella camminata!) l’ impatto con il muro è stato impressionante, io mi immaginavo un muro enorme, e mastodontico, invece è molto sottile, per intenderci è fatto dalle barriere di New Jersey, presenti nelle autostrade, ma un po’ più alte!

I graffiti, sono stupendi, delle vere opere d’ arte urbane, ovviamente i più famosi sono quelli della Trabant (la famosa auto usata e permessa dal regime della RDT) che sfonda il muro, o quello del bacio fra i due presidenti! Anche noi ci siamo fatti la classica foto davanti al bacio, e vi consiglio di farvela fare da giapponesi, non a caso hanno sempre la macchina fotografica in mano, perche’ sono dei veri esperti!!!A chi comunque piace fare le fotografie, consiglio di andare la mattina, in modo di non avere il sole davanti, ( il cielo nelle foto sembrera’ bianco!)

Memori dell’esperienza di ieri, dove ci eravamo stancati fino allo sfinimento, oggi avevamo deciso di prendercela con più calma, e continuiamo la nostra passeggiata, gustandoci un gelato, e andando fino all’Oberbraumbrucke, il ponte che si trova alla fine del muro; un ponte bellissimo che attraversa il fiume Sprea, realizzato in cemento armato e interamente ricoperto da mattoncini rossi. Per circa 12 anni prima della riunificazione, non è stato aperto al pubblico, perché univa i distretti delle parte opposte al Muro. Solo i pedoni con i dovuti documenti potevano attraversarlo!

Per continuare la nostra giornata dedicata al muro, andiamo a vedere il famoso Check Point Charlie, che fu l’unico punto di passaggio per gli stranieri tra Berlino Ovest e Berlino Est. In quel periodo divenne un simbolo sia di libertà sia di separazione per i molti tedeschi dell’ Est, che tentavano di fuggire dal regime comunista della RDT.

Ad oggi distrutti i cancelli, le barriere e il filo spinato, esiste una copia della cabina da cui si effettuavano i controlli, e la famosa scritta sul lato ovest che recita: “State lasciando il settore Americano”.E’ possibile fare le foto con dei finti soldati americani e russi al costo di 2 euro davanti al posto di blocco.

Nel tentativo, di fuga, morirono molte persone , ma altre ce la fecero con le più disparate invenzioni e genialate dell’ epoca, come viene ampiamente riportato al museo vicino, l’Haus am Check Point Charlie, sicuramente da visitare!

A piedi, come sempre, passiamo davanti al piccolo museo della Trabant, e andiamo al museo gratuito, Topografia del Terrore, sito nell’edificio, che durante il Terzo Reich, era sinonimo di terrore puro, in quanto era il quartier generale dei nazisti.In questo quartiere, diventato poi il cuore del poter nazionalsocialista, molte persone furono interrogate, torturate e sottoposte a indicibili sofferenze, come testimoniano, le foto e i documenti d’ epoca, presenti nella mostra! Una cosa veramente scocciante!

Terminiamo la nostra giornata, andando a cena al famoso ristorante Berliner Republik, in una traversa del Ponte Weidenmann sulla Friedrichstrasse, una tipica osteria tedesca, dove esiste la Borsa delle birre, ovvero il prezzo della birra è determinato, dalla quantità di ordinazioni di ogni singola marca.Della serie, costa meno, la birra che non prende nessuno,quindi se uno è furbo, e guarda un po’ le oscillazioni, che sono su dei maxi schermi sparsi per i locali, riuscirà a risparmiare!

Dopo cena, andiamo a passeggiare in Alexanderplatz, o Alex, come la chiamano i berlinesi, ma sinceramente non mi è piaciuta tanto, se non per l’ enorme orologio con tutti gli orari del mondo!!Preferisco di gran lunga Postdamerplatz!

Poi nanna!

QUARTA GIORNATA

Oggi giornata dedicata, alla gita fuori porta!!Destinazione Postdam, la città che si trova al confine con Berlino, e capitale dello Stato del Brandeburgo. E’ una bellissima cittadina, diventata Patrimonio dell ‘Unesco, grazie ai suoi bellissimi castelli e parchi.

Per raggiungerla, basta prendere la S-Bahn n. 7, che vi porterà alla stazione centrale di Postdam, dopo circa 45 minuti di treno. Da li basta prendere le linee di bus n. 606, o 695, o i tram n. 91, 94,98, che passano continuamente davanti alla stazione, con destinazione il Castello di Sansscouci. Solo qui infatti è possibile fare il premium day ticket, un biglietto cumulativo, che permette di visitare tutti i castelli di Postdam, con audioguide comprese, per la durata di un giorno, al costo di 19 euro a testa.Purtroppo se volete fare fotografie all’interno, dovrete sborsare altri 3 euro,per avere il “ magico braccialetto”, che si metterà al braccio, il fotografo della giornata designato!!Bravi questi tedeschi, hanno trovato un nuovo business!

Iniziamo, proprio dal Castello di Sansscouci, primo edificio ad essere costruito qui, che in lingua francese significa “senza preoccupazioni”, ed esprime bene, il motivo della realizzazione di questo importante palazzo, dove Federico II (Federico il Grande), vi si rifugiava spesso, per scappare dai doveri di corte! La visita, guidata, permette di conoscere tutte le stanze del castello, fra cui la bellissima Marmosaal, l’ ingresso interamente ricoperto dal marmo di Carrara, la Sala dei concerti, e la bellissima biblioteca di Federico, che contiene circa 2100 libri.La visita poi culmina nel parco del Castello,con un vigneto a terrazza, con una scenografia imponente, che porta a una fontana, al centro del parco.

A piedi, passeggiamo nel parco,e andiamo a vedere la graziosa Chinesisches Haus,il luminoso padiglione dorato, che si vede brillare a distanza. L’arte cinese fu molto popolare durante il periodo rococò:la gente indossava sete cinesi, le stanze erano tappezzate da motivi cinesi, e ogni persona che contava, si faceva costruire padiglioni cinesi nei giardini .Un tempo la Casa Cinese, veniva usata per i tè pomeridiani, o per cene estive, ad oggi ospita una collezione di porcellane. E’ molto piccola e graziosa, e la visita all’interno avviene in pochi minuti vista la dimensione, ma proprio per questo il guardiano al suo ingresso, fa entrare poche persone alla volta, e io e Alessio eravamo da soli, in questa meraviglia!

Passeggiare in questo bellissimo parco, nonostante il caldo, e’ veramente rilassante, il parco è bellissimo, e la natura rigogliosa è nel pieno della fioritura!

Passiamo davanti alle Terme Romane un pittoresco gruppo di padiglioni sulle sponde di un grazioso laghetto, che servivano come residenze per gli ospiti del re,e arriviamo allo Schloss Charlottenhof, un piccolo palazzo in stile neoclassico, residenza del Principe Federico IV, e sua moglie Charlotte.Qui la visita all’interno si fa rigorosamente con delle pattine ai piedi, per non rovinare i pavimenti di parquet, e con un accompagnatore, che nel nostro caso, era una graziosa signora tedesca, che ci parlava in inglese, essendo la nostra una visita privata (eravamo solo io e Alessio). La stanza più interessante e’ la Stanza Tenda ,arredata in modo che sembri un tendone in giardino!

Pranziamo nel ristorante vicino al Neus Palais, e poi andiamo a vedere l’ultimo castello della giornata.Questo palazzo, come dice il nome, era considerato il “nuovo” castello, e fu fatto erigere dopo il Castello di Sansscouci. E’ un bellissimo palazzo a due piani, abbellito con centinaia di statue e più di 200 stanze, che insieme ne fanno uno dei palazzi più belli della Germania.

Riprendiamo di nuovo un bus (dopo aver camminato più di un quarto d’ ora, per trovare la fermata più vicina!) e scendiamo alla fermata del centro città di Postdam in Platz der Einhet. Davanti a noi, in fondo alla strada principale la Ebert Strasse, si trova la Nauener Tor, una delle tre porte della città, poi imbocchiamo la Brandeburger Strasse, la via dello shopping e dei locali di Postdam, fino a sbucare sotto la Brandeburger Tor, copia simil esatta, della sorella maggiore a Berlino.

Soddisfatti della bella giornata, decidiamo di tornare a Berlino e essendo sabato sera, scendiamo alla fermata di Hackescher Markt, luogo di ritrovo per i giovani berlinesi; qui siamo in pieno vecchio quartiere ebreo, completamente distrutto durante la guerra, e poi dimenticato, negli ultimi anni, è stato riportato in voga, con sapienti restauri e ristrutturazioni, creando uno spazio, ricco di locali e ristoranti alla moda. Impossibile non andare a vedere i famosi Hackesche Hofe, un vasto complesso di intricati cortili (nove per l’esattezza) collegati fra loro e circondati da alti e ben proporzionati palazzi, ora diventati sede di artisti e designer di moda.

Ceniamo in uno di questi localini, e poi stanchissimi ritorniamo in hotel! Nanna!

QUINTO GIORNO

Nostro ultimo giorno a Berlino, e decidiamo di passarlo, nei dintorni del nostro hotel, visitando le ultime cose rimaste. Prendiamo la metropolitana, scendiamo alla fermata Sophie Charlotte Platz,e passeggiamo nella tranquillità di una domenica mattina, in questo bellissimo quartiere, considerato un po’ la zona in”, di Berlino, abitato da gente benestante, già dal 1800.

Il Castello di Charlotteburg fu fatto costruire, come residenza estiva, per Sophie Charlotte, moglie dell’elettore Federico III, e poi fu ampliato e migliorato negli anni, da Federico il Grande, fino a portarlo all’aspetto odierno. Questo palazzo ha subito dei gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale, e ancora oggi alcune sale sono sotto restauro. La stanza più bella secondo me, è la Porzellankabinett, una splendida galleria di specchi ricoperta interamente da porcellane cinesi! E’ possibile vedere anche i gioielli della corona,( posti al secondo piano del palazzo)insieme ad alcuni gioielli dell’ ultima regina.

Durante la visita, abbiamo anche assistito a un piccolo spettacolo, di bambine vestite come piccole principesse, che nel salone principale, accennavano, dei passi di Valzer, sotto l’ occhio vigile della loro maestra di danza!Che carine! Usciti dal castello, si puo’ passeggiare lungo il parco che circonda l’ antica residenza estiva (entrata gratuita).

Per pranzo andiamo ai vari fast food, davanti alla stazione di Zoologischer Garten,e io mi cimento con il cibo giapponese take way, e vi dirò, niente male!

Andiamo a vedere anche la Kaiser Wilhem Gedachtnis Kirche, lì vicino, anche se avevo letto da vari forum, che era sotto restauro, e quindi ricoperta dalle impalcature. Infatti, al momento è visibile solo la parte iniziale del campanile, ma non potevamo lasciare Berlino, senza vederne uno dei simboli più famosi della città.Infatti, questa chiesa, fu quasi completamente distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, e tolte le macerie, si decise di lasciarla così come era rimasta, in perenne ricordo della guerra.

Davanti la chiesa, nella Tauetzienstrasse, la strada dello shopping low cost di Berlino, c’e’ la famosa scultura Berlin, che simboleggia la Berlino divisa di un tempo.

Cammina cammina, ci siamo ritrovati davanti all’entrata dello Zoo (quella degli elefanti per intenderci) noi non siamo molto amanti degli zoo o dei circhi in genere, ci piace vedere gli animali liberi nel loro habitat naturale, ma questo zoo è considerato uno dei più belli della Germania, e forse fra i più famosi d’Europa per il trattamento riservato agli animali e per le loro condizioni; ma sinceramente ne siamo rimasti molto male! A parte la tristezza degli animali dietro le sbarre, le loro condizioni non erano poi così belle come dicevano: gabbie piccole e sporche, stagni d’acqua verde e putrida, tanto da sembrare cemento verde, e inoltre molti erano vuoti! Il colmo è stato quando io mi sono intestardita di voler vedere Bao Bao, il panda gigante, diventato la “star” dello zoo; dopo la morte del famoso orsetto polare Knut. Ma gira gira non lo troviamo, così io lo chiedo all’ufficio informazioni:

– Scusi, dov’è Bao Bao?

– E’ in paradiso! E’ morto!

Noooo! Credo di esserci rimasta di sasso!

Un po’ affranti e stanchi, saliamo sul mio caro autobus n. 100, e tranquilli ci godiamo il paesaggio, salutando tacitamente tutti i bellissimi monumenti dal finestrino!

Ma un mio sbaglio di numero del bus ci ha fatto quasi arrivare in ritardo al Panorama Punkt (sembrava destino che noi non ci potessimo andare) e riusciamo per la rotta della cuffia a salire su questa bellissima piattaforma e a goderci uno stupendo tramonto su tutta Berlino!

Per la nostra ultima cena scegliamo uno dei ristoranti di Postdamer Platz e poi andiamo nella sotterranea stazione di metropolitana per chiedere informazioni sull’orario di riapertura notturna della metro. Noi infatti avevamo la partenza alle 07:00 la mattina e, considerando che per un volo internazionale, si deve essere presenti al check in 2 ore prima, dovevamo lasciare l’albergo alle 04:00 circa, per il tragitto di un’ora di metro dal nostro hotel.

Mi ritrovo a parlare così a una colonnina stile Sos dell’autostrade, fra il fragore dei treni, e il pover’uomo che cercava di farsi capire in un inglese stentato, ma missione compiuta, la metropolitana a Berlino chiude da mezzanotte e mezza e riapre alle 04:00 la mattina (ci sono però degli autobus notturni che coprono lo stacco) e rimane aperta 24 ore su 24 durante i week end.

Primo problema risolto, però non eravamo sicuri sull’autobus da prendere dal capolinea della metro all‘aeroporto e onde evitare di girare a vuoto di notte con le valige, dopo cena abbiamo fatto una capatina all’aeroporto per prendere informazioni. Abbiamo alla fine dormito poche ore e, cosa da non credere, alle 04:00 la metro era affollata; abbiamo fatto anche un pezzo del tragitto in piedi!

Poi decolliamo e ciao Berlino!

Che dire. Berlino è stata una piacevole scoperta, è una città giovane e dinamica, e sono convinta che fra un paio di anni, quando tutti i suoi cantieri saranno finiti, arriverà all’apogeo della sua bellezza!

Un paio di consigli però: preparatevi delle scarpe comode e comprate dove potete l’acqua naturale ai supermercati, perche’ nei bar o nei ristoranti, una bottiglia da un litro, può arrivare a costare, quasi 10 euro!

Spero di esservi stata utile

Alla Prossima

Elisa Gonfiantini www.girandolina.it

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