Berlino a 20 anni dalla caduta del Muro
Sempre a piedi raggiungiamo Check Point Charlie il più famoso posto di frontiera fra est e ovest, una breve visita al vicino museo Haus am Check Point, successivamente la “.Topographie des Terror”, installazione all’aperto di fotografie (il museo attualmente è in fase di ristrutturazione) riguardante il centro della politica del terrore nazista tra il 1933 e il 1945, poi il Judische Museum, la bella Gendarmenmarkt Platz con le chiese gemelle del Deutscher e Franzosicher Dom e la Konzert Haus; infine ritentiamo l’ingresso alla cupola del Parlamento, ma la coda è ancora un po’ lunghetta e siccome… anche se è piuttosto presto la fame comincia a farsi sentire… Ci spostiamo nell’alternativa zona di Oranienstrasse per cenare. Ma è con il buio che i monumenti di Berlino, in questi giorni, offrono il meglio di sè. Infatti, solo alcuni giorni prima della partenza siamo venuti a conoscenza del “Festival of lights”, un evento dove una serie di artisti, con scenografiche coreografie, illuminano i monumenti ed i viali della città. Ammiriamo la Porta di Brandeburgo illuminata ad intermittenza di viola, azzurro, rosso, verde; poi torniamo Gendarmenmarkt, dove le chiese e la Konzert Haus… sono illuminati di bianco rosso e verde!
Domenica 18 ottobre 2009 – Dopo la colazione presso il carinissimo caffè dell’hotel, ed aver chiesto di poter lasciare in deposito gli zaini, sempre in metro ci spostiamo verso il castello di Charlottenbourg. Per questioni di tempo, tralasciamo la visita dell’interno e passeggiamo nell’immenso parco dai bellissimi colori autunnali. Lo percorriamo tutto, usciamo dal lato opposto, e ripreso il metrò scendiamo alla famosa stazione “Bahnhof Zoo”. Qui facciamo visita alle rovine -simbolo inquietante del potere della guerra – della Kaiser-Willheim-Gedachtniskirche, la chiesa alla memoria del Kaiser Willheim, o meglio quanto rimane della chiesa dopo il bombardamenti nonchè alla vicina nuova ed ultramoderna chiesa. Una breve sosta per rifocillarci e poi ci spostiamo verso il Mauerpark, un alternativo parco cittadino che occupa un tratto della “striscia della morte” lungo quello che era il confine fra est e ovest. E’ proprio qui che avvennero alcuni dei tentativi di fuga più spettacolari. Nel parco la domenica ha luogo un originalissimo mercato delle pulci; veniamo accolti dai molteplici profumi delle bancarelle che propinano varie qualità di cibo. C’è tantissima gente, pochi i turisti. Andiamo alla ricerca dei tratti del “Muro” che sono stati conservati, e cammina cammina, seguendo sulla sede stradale la traccia dell’antico muro (visibile peraltro in tutta la città) arriviamo fino al Gedankstratte Berliner Mauer, un breve tratto di muro integralmente conservato, visitiamo il museo, la cappella della riconciliazione, poi velocemente facciamo ritorno all’hotel per recuperare le borse, in quanto il sabato e la domenica la reception chiude alle 16. Carichi dei nostri “leggeri” bagagli ci dirigiamo nel cuore del quartiere Mitte, Alexander Platz. Nella grande piazza ci sono bancarelle di vario genere, artigianato, dolci, natalizie e… gli immancabili wurstel! Ammiriamo l’altissima Fernsehturm, attraversiamo la piazza, visitiamo la chiesa più antica di Berlino MarieKirche e il Municipio, giungiamo al St.Nicolaiviertel, un quartiere ricostruito a mò di villaggio medioevale nell’area dove fu edificato il primo insediamento di Berlino. Costeggiando il fiume (siamo attratti dai battelli che solcano lentamente la Sprea, ma vuoi per il freddo, vuoi per l’ora, a malincuore rinunciamo) arriviamo davanti al Berliner Dom, poi tocchiamo la zona dei musei, l’Altes Museum, il Neus Museum – con coda chilometrica all’ingresso – infine il Pergamon Museum, nel quale vorremmo entrare ma ormai è quasi ora di chiusura. Ci ritroviamo nuovamente sul lungo viale di Unter den Linden, dove anche stasera, all’imbrunire, abbiamo la bella sorpresa di imbatterci nel “Festival of Lights”; i tigli del viale sono illuminati da luci di diverso colore, sulle facciate del Dom vengono proiettate immagine sacre a creare una originalissima coreografia, la torre delle telecomunicazioni, la galleria commerciale Dom, il municipio, tutto si presenta in un’ottica diversa. Purtroppo però il tempo stringe, dobbiamo tornare in Alexanderplatz per riprendere la S-Bahn che ci riporterà all’aeroporto di Schonefeld.
Questo brevissimo week end a Berlino, nonostante il tempo poco clemente, gran freddo, un po’ di pioggerellina e sole solo a sprazzi, ci ha permesso comunque di avere una visione globale della città, che ci è apparsa affascinante e calda nei suoi colori autunnali, una città tranquilla, pulita, mezzi di trasporto pubblici compresi – oltre che puntualissimi… Un’utopia per noi italiani… – con i suoi tanti caffè dove fermarsi per una pausa e guardare dalle vetrate i berlinesi passare, le bancarelle, i mercatini, dove pure i turisti, seppur presenti, ci sono apparsi discreti. Sarà stata sicuramente solo suggestione, ma ci è parso che aleggi ancora nell’aria la presenza, seppur non concreta, del Muro; più volte, osservando i berlinesi più o meno giovani, ci siamo chiesti come deve essere stato alzarsi una mattina e magari non potersi più incontrare con un parente che viveva nella parte opposta della città… Senza aver nessuna colpa personale per essersi trovati da una parte piuttosto che dall’altra… Anche se ormai sono trascorsi 20 anni dalla caduta del Muro, il segno che lo stesso ha lasciato, crediamo, sia indelebile.