Berenice: il mar rosso sconosciuto

Siamo partiti il 19 agosto da Malpensa per Marsa Alam (4 ore di volo) per raggiungere il Lahamy Bay Beach resrt a Berenice, all'estremo sud della costa egiziana del Mar Rosso: più giù c'è solo il Sudan. Dimenticate le spiaggie affollate di Sharm, i venditori di tappeti ed essenze di Hurgada e i villaggi iperorganizzati. Berenice si trova a 130...
Scritto da: Elena Bellotti
berenice: il mar rosso sconosciuto
Partenza il: 19/08/2002
Ritorno il: 26/08/2002
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Siamo partiti il 19 agosto da Malpensa per Marsa Alam (4 ore di volo) per raggiungere il Lahamy Bay Beach resrt a Berenice, all’estremo sud della costa egiziana del Mar Rosso: più giù c’è solo il Sudan. Dimenticate le spiaggie affollate di Sharm, i venditori di tappeti ed essenze di Hurgada e i villaggi iperorganizzati. Berenice si trova a 130 km dal nuovo, ordinatissimo aeroporto di Marsa Alam (circa 200 km a sud di Hurgada), aperto a febbraio 2002. Dopo circa 1 ora e 45 minuti di pullman verso sud lungo la strada che si snoda tra il deserto e il mare, c’è il Lahamy Bay Beach Resort, aperto alla clientela italiana a metà giugno 2002. Il villaggio è molto carino anche se in stile più mediterraneo che arabeggiante, tutto bianco e per ora con poco verde, dato che palme e cespugli sono stati piantai da poco. L’ambiente è comunque molto piacevole, con una grande piscina attrezzata con lettini e ombrelloni, ponticelli e vasca per i bambini. Ad agosto c’era un solo ristorante aperto, con servizio buffet a colazione (ottima) e cena (dipendeva un po’ dall’ispirazione del cuoco…) ma in generale la scelta era vasta e la qualità discreta.

Ma il bello di questo posto sono sicuramente la spiaggia e il paesaggio circostante caratterizzato dagli altipiani del deserto. Il resort si trova su una baia di sabbia fine, anche se non chiarissima, ideale per i non nuotatori: l’acqua arriva alla vita per almeno una trentina di metri e si può stare tranquillamente sdraiati sul bagnasciuga ad abbronzarsi senza rischiare di spelacchiarsi coi coralli. Ai lati della baia si trova una splendida barriera ricca di pesci e soprattutto di coralli dai colori davvero bellissimi, facilmente raggiungibile con pinne e maschera anche dai meno esperti. Anche la spiaggia è attrezzata con ombrelloni di paglia, lettini, materassi e asciugamani forniti dall’hotel. Inoltre direttamente sulla spiaggia si possono comprare acqua e frutta, mentre al ristorante all’ora di pranzo si trovano anche insalate e carne alla griglia, il tutto a pagamento poichè il trattamento è di mezza pensione escluse le bevande Quanto alle escursioni, quelle previste sono il jeep safari (un pomeriggio nel deserto, caffè preparato dai beduini che vivono veramente con le capre e i dromedari, e tramonto molto suggestivo), una visita a El Shalatin al mercato dei cammelli – non è un mercato per turisti, fa molto caldo ma è interessante – e la gita in barca all’isola deserta, una specie di atollo di sabbia popolato solo da gabbiani con la sabbia bianchissima e ottimi punti per lo snorkling.

Grazie ad una serie di circostante positive, siamo riusciti ad organizzare anche la gita in barca al Dolphin Reef, una barriera che si trova a 2 ore di navigazione a sud – l’unico inconveniente può essere il mal di mare dato che si balla un po’ -, dove abbiamo avuto la fortuna di vedere – e non esagero, giuro – un branco di 50 delfini, che hanno giocato con la scia della nostra barca e ci hanno offerto uno spettacolo indimenticabile. Abbiamo tentato di fare il bagno con loro ma non essendo ancora stati addomesticati dall’uomo sono un po’ timidi, ma è stato comunque molto emozionante vederli nell’acqua a due metri da noi.

Nel complesso, Lahamy Bay è un posto molto bello, che offre un buon compromesso tra la natura selvaggia che lo circonda – con i dromedari che ogni tanto attraversano la spiaggia – e la comodità di un resort a 5 stelle – camere spaziose, con tv e aria condizionata e un buon livello di servizio. Al momento ci sono 110 camere aperte, entro l’anno diventeranno 220 e per la prossima stagione estiva 440… Quindi andateci prima che diventi troppo grande. Il villaggio è gestito da Turisanda e da un tour operator svizzero.

Lo sconsiglierei solo a chi non può fare a meno della vita mondana: il modo più emozionante di passare le serate è stare sdraiati nell’angolo beduino creato sulla spiaggia con torce e tappeti, a sorseggiare tè alla menta o caffè allo zenzero, guardando la luna che si specchia nel mare e le stelle cadenti… Cosa che a noi è piaciuta moltissimo.



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