Bem vindo a Portugal!

Viaggio itinerante per il Portogallo tra Porto, Lisbona, Sintra, Cabo da Roca, Cascais, Lagos, Albufeira, Faro
Scritto da: maretta*
bem vindo a portugal!
Partenza il: 25/08/2019
Ritorno il: 05/09/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Dopo una serie di tentativi andati a vuoto, quest’anno io e Giò finalmente riusciamo ad organizzare un viaggio itinerante in Portogallo a fine agosto. Partiamo da Napoli per Porto, in cui ci restiamo tre notti, poi ci dirigiamo Lisbona per quattro giorni e alla fine scendiamo verso sud in Algarve per altre quattro notti, dove visitiamo Lagos, Albufeira e Faro.

Da Faro prendiamo il volo di ritorno per Napoli. Questa volta scegliamo di comune accordo di non affittare la macchina, ci informiamo sui mezzi di trasporto pubblici in Portogallo, ci dicono che funzionano bene ed effettivamente è proprio così. Arriviamo a Porto di buon mattino, l’aria è frizzante, autunnale e devo dire, piacevole. Prenotiamo un appartamento proprio nei pressi della Igreja de sao Francisco, che naturalmente visitiamo anche su consiglio della Lonely planet (costo del biglietto 7 euro circa) ma a me non ha particolarmente entusiasmato.

Porto è una città dal sapore antico, affascinante, è una città dimenticata. Puoi solo amarla. Si gira facilmente a piedi poiché è abbastanza concentrata, nonostante le faticose salite. È divisa in due zone: la zona del centro con i suoi negozi ed i centri commerciali , Rua de santa Catarina, incasinata, vivace, alla moda, mentre poco più giù c’è la zona del fiume, del famoso ponte di ferro, degli azulejos, delle cantine sopratutto. La Ribeira è suggestiva, è rilassante camminare sulla promenade, incontrare artisti di strada ad ogni metro, fermarsi a contemplare il fiume e attendere il tramonto seduta ad un caffè a gustarsi un bicchiere di Porto (o due, tre… quattro bicchieri di Porto! )

Tre giorni per visitare Porto credo siano sufficienti : avrete il tempo di entrare in qualche chiesa, di fare la lunga fila per entrare nella famosa libreria Lello, per la classica visita delle cantine di Porto, di mangiare la francesinha al Cafè Santiago (dicono sia la migliore di Porto!) di assaggiare i pastel di baccalà, di comprare qualche carinissimo souvenir di sughero in qualche bancarella alla Ribeira, e se deciderete di fare come noi, anche di fare un salto alla Valle del Douro.

In particolare, da Porto propongono una serie di crociere per visitare la valle del Douro, che consiste sostanzialmente in una gita sul fiume Douro appena poco fuori Porto in cui è possibile ammirare i terrazzamenti di vitigni. Uno scenario naturale davvero suggestivo, ma le soluzioni a noi proposte dalle varie agenzie turistiche erano troppo care rispetto alla nostra tasca (100 euro a persona circa). Così il tour abbiamo deciso di farlo a modo nostro: abbiamo preso il treno alla stazione di Sao Bento e siamo arrivati a Pinhao (circa due ore). Il viaggio in treno di per sé vale il tragitto. Arrivati a Pinhao optiamo per un giro in barca di un’ora ( costo 10 euro a persona ) in cui attraversiamo il fiume e godiamo delle suggestiva vista sui vigneti di porto. Tengo a dire che la scelta delle crociere è veramente vasta, adatta a tutte le tasche e a tutte le esigenze, ma a noi semplicemente non andava di pagare per qualcosa che potevamo organizzare autonomamente e ci avrebbe lasciati anche più liberi di vagare senza meta.

Inoltre, ribadisco che i mezzi pubblici in Portogallo funzionano davvero benissimo, sono puntuali ed efficienti. Il quarto giorno partiamo alla volta di Lisbona con flixbus, prenotato un mese prima alla cifra di 10 euro a persona. Dopo due ore circa siamo nella capitale portoghese che di capitale europea ha proprio tutto. Lisbona è grande, piena di sali e scendi, piazze, turisti, negozi, tram, cibo. Tre giorni ci sono bastati per visitarla o comunque per orientarci bene. Non buttate i biglietti della metro perché sono ricaricabili e vi capiterà certamente di riutilizzarli. Anche se devo dire che Lisbona è come Porto, visitabile a piedi senza problemi , a parte alcune zone in cui sono necessari i mezzi. Consiglio di prenotare un hotel in centro, noi eravamo proprio accanto l’ascensore di Santa Justa, nel cuore del centro storico. Il primo giorno, come in ogni viaggio che facciamo, è stato dedicato al vagabondaggio senza meta tra i vari quartieri della città. Il secondo giorno abbiamo visitato Belém che abbiamo raggiunto in tram partendo da Praça do Comércio, abbiamo mangiato pastéis de nata nella celeberrima pasticceria, abbiamo visitato il monastero dos Jerónimos e scattato qualche foto dalla torre di Belém.

Nella stessa giornata abbiamo deciso di visitare il Cristo Rei, una meravigliosa statua che ricorda il Cristo di Rio de Janeiro. Per raggiungerlo da Belèm, siamo arrivati alla stazione di Cais do sodre dove abbiamo preso prima un battello che ci ha condotti a Cacilhas e poi un pullman che ci ha fermati proprio ai piedi del Cristo. Molti dei miei amici che erano stati a Lisbona prima di me, mi avevano confessato di averlo ammirato solo da lontano ma io credo che valga la pena perdere un paio d’ore e vederlo da vicino. Lisbona, a differenza di Porto non mi ha completamente rapita, forse perché prima di visitarla, l’ho immaginata tante volte nelle mia mente e quando sono arrivata, era proprio come l’aspettavo. C’è stato però un quartiere che ha particolarmente attirato la mia attenzione e che ho trovato originale e autentico: l’Alfama. Ed è stato lì, tra stradine arroccate, le lenzuola stese, le vecchiette affacciate ai bassi dei propri balconi che vendevamo cicchetti di ginjinha (tipico liquore all’amarena) ad 1 euro, che Lisbona si è mostrata inaspettata e meravigliosa.

Abbiamo trascorso praticamente ogni sera nel quartiere dell’Alfama, sorseggiando ginjinha e ascoltando signore di mezza età che si esibivano in spettacoli di Fado.

Una serata merita anche un giro al Barrio Alto, invaso da giovani e caratterizzato per lo più da baretti alla moda.

NB: Non vi spaventate se più o meno ovunque a Lisbona vi offriranno droghe leggere, poiché abbiamo scoperto che la detenzione in piccole quantità è legale. Basterà rifiutare e passare oltre. Per la cena, vi consiglio di non perdere un ristorante (per niente turistico nonostante la posizione centrale) di pesce: Marisqueira Uma, nei pressi dell’ascensore santa justa, dove potrete gustare un ottimo risotto di pesce a cifre modiche. Segnalo, inoltre, che da Lisbona è possibile visitare una serie di paesi, città e attrazioni limitrofe di vario tipo; noi ne abbiamo approfittato (dal momento che quatto giorni a Lisbona ci sembravano troppi) e con un biglietto di 15 euro, con partenza dalla stazione Rossio, abbiamo vistato in un giorno Sintra, Cabo da roca e Cascais.

Nei 15 euro sono inclusi sia il biglietto del treno che quelli del pullman che collegano le tre città. Non voglio svelare ciò che vedrete durante questo tour, perché è giusto che lo scopriate da soli, mi sento solo di consigliarvi che se avete intenzione di andare a Cascais portate con voi il costume, e se avete intenzione di andare a Cabo da Roca (il punto più occidentale d’Europa) portate una felpa perché tira molto vento. A Sintra invece, vi basterà avere con voi una macchina fotografica! Dopo quattro giorni a Lisbona, che ci ha regalato un clima molto estivo (ma non afoso) iniziamo a sentire la mancanza del mare, così finalmente rotoliamo verso sud. Raggiungiamo con la metro lo stazionamento dei bus della rede expressos (maggiore compagnia di pullman del Portogallo) e con un biglietto di pochi euro ci mettiamo in viaggio alla volta di Lagos ( ci vorranno circa quattro ore per raggiungerla).

L’Algarve è esattamente come ce l’avevano descritta: calda, ventosa, turistica ma con dei paesaggi mozzafiato. Lagos è il classico paesino di mare pieno di ristoranti e turisti, pieno di spiagge. Le spiagge in Algarve sono mediamente lunghissime e sabbiose, il mare contrariamente a ciò che mi avevano descritto, non è così gelato nonostante sia oceano: io ho sempre fatto il bagno pur essendo molto freddolosa! Poche volte mi è capitato di incontrare lidi attrezzati, le spiagge in Algarve sono per lo più libere, per cui munitevi di ombrellino.

L’aria a fine agosto era calda al punto giusto, abbiamo incontrato davvero un clima piacevole. Il paesaggio è roccioso ed è questa la caratteristica principale che rende questa regione davvero speciale. Cave, rocce in mezzo al mare e soprattutto la marea che si alza incredibilmente verso il pomeriggio. A Lagos siamo stati sia alla spiaggia di Dona Ana, che alla spiaggia della Batata, che alla spiaggia do Camilo. Tutte e tre bellissime ma tenete presente che quella do Camilo è molto piccola e quando di pomeriggio si alza la marea non c’è più spazio nemmeno per stare in piedi!

Dopo due notti a Lagos tra cibo, mare e relax, ci dirigiamo (sempre con gli insostituibili bus) ad Albufeira, in cui facciamo una puntatina solo di una notte.

Di Albufeira posso dire che è certamente la zona più turistica dell’Algarve piena di locali, negozi di souvenir, bella (o brutta) gioventù. La spiaggia qui è vicinissima al centro città ed è davvero lunghissima.

Da Albufeira ci sono tantissimi tour che partono soprattutto quello per la famosa spiaggia di Benagil ma noi avevamo solamente voglia di “spiaggiarci” e riposare, per cui abbiamo a malincuore desistito.

L’ultimo giorno è stato dedicato a Faro, ci fermiamo qui solo una notte perché l’indomani abbiamo l’ aereo all’alba. Faro è una cittadina meno turistica delle prime due, più tranquilla e più “città” ma comunque carina da girare a piedi. Se siete a Faro, andate al porto e prendete un battello per la Isla Deserta, munitevi di ombrellino (oppure decidete di fittarlo lì ma sappiate che c’è solo un lido attrezzato) e di cibo (perché c’è solo un ristorante ed è caro). Passerete una giornata bellissima che porterete nel cuore.

Dal porto di Faro partono altri battelli per altri isolotti, ma a noi ispirava la Isla Deserta, che tra l’altro è davvero deserta!

Dopo 12 giorni in giro per questa meravigliosa terra, le somme che tiriamo sono sicuramente positive e non nascondo che quando è stata ora di ritornare a casa, ci è venuta anche un po’ di malinconia. Le città che ci sarebbe piaciuto visitare sarebbero state molte di più ( tra cui ad esempio Fatima, Evora, Nazarè) ma purtroppo il tempo a nostra disposizione era limitato ed avevamo necessità di trovare anche un po’ di tempo per il relax.

I portoghesi sono persone semplici, alla mano, solari ed ospitali e la loro cucina vi sorprenderà (io sogno ancora i pasteis de nata!). Vi sorprenderà Porto perché non vi ricorderà nessun’altra città vista prima e vi scapperà un sorriso dinnanzi ai tipici tram di Lisbona, vi sorprenderanno i paesaggi marini dell’Algarve ed il primo bagno nell’oceano. Una cosa è certa: in Portogallo vi sentirete a vostro agio. Vi sentirete, per qualche inspiegabile ragione, a casa.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche