Bello,e… Non impossibile!
Ho fatto questa scoperta per merito di Roberta dell’agenzia CTS di Modena che ringrazio ancora.
1 : non è così caro Abbiamo prenotato in internet alberghetti da 50 a 60 euro a camera con bagno in comune, ma tutti pulitissimi. Estrema correttezza nel mantenere quanto promesso all’atto della prenotazione.
Abbiamo sempre cenato a 10 o 15 euro a persona ovviamente in ristorantini economici , ma mangiando bene e saziandoci.
2 :viaggio fai da te Non è facile perché pochissimi parlano inglese e le indicazioni in inglese sono quasi assenti anche a Tokyo o a Kyoto , se non nei pochissimi posti turistizzati, e soprattutto ci sono poche trascrizioni in caratteri romani delle parole giapponesi. Ma ci si riesce, se si è abituati a viaggiare e si conoscono certi meccanismi che sono uguali in tutto il mondo e trovando qualcuno che sa qualche parola in inglese.
Inoltre è facilissimo girare con le metropolitane anche a Tokyo perché le indicazioni sono chiarissime.
La cosa migliore è non allontanarsi mai dal posto turistico, dove almeno ci sono indicazioni in caratteri romani.
Però noi siamo anche andati in un posto in cui non c’era nessun turista e nessuna scritta comprensibile e ce la siamo cavata anche lì.
Perché andare – Sono stupendi e riposanti i giardini e alcuni templi.
– Alcuni edifici moderni stupendi come la stazione di Kyoto o l’edificio Ns di Tokyo.
– Alcuni aspetti di grande civiltà – Si vedono modi di vivere interessantissimi, molto diversi dai nostri.
– I Giapponesi sono gentilissimi al di là dei mille inchini che fanno e che possono apparire artificiosi. Ti danno la precedenza , ti aiutano, ti sorridono moltissimo ecc. E’ bello insomma vivere in mezzo a gente così. Sono silenziosissimi. Nei treni, nelle metropolitane sembra di essere in un’atmosfera ovattata. Le mamme accudiscono i bimbi con molta calma, non li innervosiscono e quindi anche loro sono tranquilli. – Non si vedono mendicanti (ma solo gli homeless di cui dirò dopo) e si ha l’idea che tutti abbiano il lavoro. Si ha l’idea di persone tranquille, anche se si sa che vi sono molti suicidi e quindi evidentemente dei problemi ci sono..
Ci sono moltissimi giovani e molti ristoranti sono gestiti da giovanissimi e questo dà speranza e allegria.
Il viaggio aereo e i trasporti . Viaggio aereo Noi abbiamo dovuto ricorrere ad un’agenzia perché ci siamo trovati a prenotare tutto a distanza di 10 gg dal viaggio , però se si iniziano i preparativi per tempo si organizza il volo e tutti gli alberghi attraverso internet, si può risparmiare ulteriormente.
Noi ci siamo trovati molto bene con l’agenzia Jalpak International (Europe) B.V. – Piazza Bertarelli 1 – 20100 Milano – Tel. 02-72.553.333 booking-it@jalpak.It che ci ha venduto il volo, l’andata e ritorno dagli aeroporti , un volo interno da Osaka a Tokyo, l’ assicurazione e 7 notti in alberghi a 4/5 stelle per 1400 euro.
I trasporti Dall’aereoporto a Tokyo siamo andati con il bus che va agli alberghi principali. Si potrebbe risparmiare arrangiandosi da soli con un bus o un treno, che costerebbero meno , però il salire su un autobus che ci ha portato direttamente in albergo, ci ha reso l’impatto decisamente più tranquillo, anche perché non siamo stati costretti a fare subito i conti con i meccanismi dei biglietti della metropolitana, che sarebbe stato necessario capire immediatamente per andare dalla stazione all’albergo.
I treni Sono il mezzo di trasporto migliore sia perché è impossibile guidare una macchina, perché non si capiscono le indicazioni, sia perché il sistema ferroviario giapponese è stupendamente efficiente.
I treni sono di una puntualità che per noi sembra un mito irraggiungibile, nessuno dei treni che dovevamo prendere ha mai ritardato un minuto e poi le corse sono frequentissime, quindi non esistono le sale d’aspetto, se non per alcuni treni a lunga percorrenza. Gli shinkansen che sono i treni superveloci, fanno 500 km in 2 ore e trenta. In questi treni bisogna prenotare (però esistono alcune carrozze in cui si può tentare di trovare posto anche all’ultimo momento, sono carrozze non reserved).
Noi un giorno abbiamo dovuto tornare indietro in una località che distava dall’altra come da Milano a Bologna e siamo riusciti a ad andare avanti e indietro con prenotazione fatta in pochi minuti e a recuperare l’oggetto perso in stazione in un’ora e un quarto!!!! Conviene fare prima di partire il Japan rail pass che si compra solo in Italia e che è estremamente conveniente perché lì ogni viaggio in treno è costosissimo. Inoltre con quel pass si può girare a Tokyo anche sui treni urbani che permettono di raggiungere i posti più importanti, invece di usare la metropolitana che si deve pagare.
Il primo giorno in cui si vuole usarlo, si va in un ufficio di qualsiasi stazione e si cambia il voucher con un pieghevole di abbonamento che si deve sempre mostrare ad un addetto che si trova all’inizio di ogni linea.
Per sapere gli orari dei treni e quale treno prendere è indispensabile studiare gli orari già a casa attraverso la Japanese Traffic Guide con il bellissimo sito : http://www.Jorudan.Co.Jp/english/norikae/ , poi magari chiedere agli uffici di informazione nelle stazioni un controllo, ma è meglio avere una qualche idea già dei possibili percorsi perché gli addetti o non sanno l’inglese o lo pronunciano in maniera incomprensibile e con il prospetto già stampato ci si capisce meglio perché sono scritti i nomi delle stazioni.. Comunque gli uffici prenotazione sono anche quelli organizzatissimi, a volte ci sono anche 10 sportelli e si fanno file brevissime e come dicevo prima si possono prenotare treni anche all’ultimo minuto. Attenzione perché noi non ci siamo capiti con un addetto e ci ha detto che per andare da Tokyo a Kyoto esisteva solo il Nozom,i un treno su cui non si può andare con il rail pass, quindi abbiamo pagato 100 euro di viaggio e poi abbiamo scoperto che invece esistono treni che sono un po’ più lenti, ma su cui si può usare il rail pass.
Le metropolitane Si gira benissimo. Unico problema è il meccanismo del biglietto perché bisogna farlo nelle macchinette e devi vedere quanto devi pagare, peròin ogni stazione ci sono schemi, in cui scrivono quanto costa andare nella meta di destinazione tua, tu metti dentro le monete (danno anche il resto e funzionano benissimo ), e ti viene fuori il biglietto. Se ti sei sbagliata, quando esci dal binario , la macchina controlla-biglietti ti impedisce di uscire e allora vai ad una macchinetta che si chiama adjustment fare e sistemi il tuo biglietto. E’ semplice.
Bus Li abbiamo usati solo a Kyoto dove conviene prendere un giornaliero che costa 3 euro e giri finchè vuoi. Chiedi la mappa dei bus all’ufficio del turismo e giri benissimo per tutta Kyoto.
Gli alberghi Quando prenoti in internet, ti chiedono se vuoi Japanese style o Western style, noi abbiamo sempre optato per il Japanese per curiosità, ma vi consiglierei di sperimentarlo solo una volta o due per vedere come è. Per esempio lo sperimenterei a Nikko nella locanda deliziosa MINSUHUHU NARUSAWA LODGE – www.Nikko-narusawa.Com 53 EURO a notte a camera. Ma dopo tre notti di alberghi japanese style noi ci siamo stancati, perché devi sederti per terra e fare la doccia assieme agli altri, cosa che va bene una volta, ma poi stanca e poi in qualche Ryokan (così si chiamano ) la doccia la puoi fare solo alla sera.
Il cibo A noi non piace il sushi, però all’inizio trovavamo solo locali tradizionali in cui davano solo sushi, e quindi ci eravamo un po’ scoraggiati. Poi cercando meglio abbiamo sempre trovato ristorantini economici dove facevano cose buonissime come la tempura o i tortelli ripieni di verdura o i noodle (spaghettini) con verdure e pesce. Tra l’altro il cibo è leggerissimo e non abbiamo mai avuto problemi di digestione.
Bisogna andare solo nei locali dove hanno i piatti in plastica presentati fuori e il menu con foto e allora tu indichi quello che vuoi. Se vai dove non c’è questo, anche se c’è scritto menu in inglese rischi di mangiare cose che non ti piacciono assolutamente .
Nei principali supermercati o stazioni si trovano meravigliose panetterie Ad esempio nella stazione di Shinagawa a Tokyo c’è Andersen dove si può fare una prima colazione all’europea e non avere più fame per tutto il giorno.
Tra l’altro il caffè e il cappuccino sono squisiti in tutti i luoghi dove noi siamo stati. Il clima In agosto fa un caldo notevole e soprattutto c’è una grandissima umidità, si suda moltissimo e in continuazione. Difatti tutti uomini e donne e ragazzi e ragazze hanno un asciugamanino sempre pronto per asciugare il sudore (le ragazze lo hanno addirittura ricamatissimo ed elegante.) Noi siamo stati in Messico, ma in Giappone è stato molto più pesante il caldo. Poi per fortuna in tutti gli ambienti chiusi c’è l’aria condizionata.
Chi non è costretto ad andare in vacanza in agosto, farebbe meglio a scegliere l’autunno o la primavera.
Le nostre tappe Le città sono molto caotiche come edilizia e lontane dall’idea che mi ero fatta di città super tecnologiche con palazzi eleganti.Anche Kyoto ha alcune zone collinari molto belle, ma la città in sè non è bella .
TOKYO Per chi non ha interessi culturali specifici e non ha molto tempo per vedere le molteplici offerte di questa sterminata città (librerie, mostre, ecc), per una visita alle cose principali, bastano due gg. Sarebbe meglio dedicare più tempo a Kyoto.
Con il treno e quindi il pass si può andare a vedere la zona Shinjuku , il quartiere del governement.
Stupendo il palazzo NS. Nel palazzo del Metropolitan governement che è di Tange Kenzo, è possibile salire al 40 piano e vedere il panorama di Tokyo a 360 °senza spendere i soldi e fare le code per salire ad esempio sulla Tokyo tower che è l’altro punto panoramico della città..
Poi sempre su quella stessa linea c’è la stazione di Harajuku , dalla quale si possono fare 2 cose completamente diverse.
1 ) visitare il magnifico tempio e parco Meji , dove si vive un’atmosfera magica “francescana” direi 2) andare nell’unico viale alberato occidentale che abbiamo visto e cioè Omotesando. (qui ci sono le indicazioni delle vie in caratteri romani) dove si vedono giovani vestiti in modo incredibile e così pure la viuzza Takesitadori proprio davanti alla stazione.
Sempre sulla stessa linea si arriva a Shibuja che è uno dei centri di quelli che si vedono sui giornali o in tv. Affollatissimo e con insegne e negozi di lusso. Sembra di essere in una città europea. Alla stazione di Shibujia come in tutte le altre grosse stazioni bisogna stare attenti da quale uscita si esce perché se si sbaglia uscita, non ci si raccapezza più.
All’uscita verso il centro c’è anche la statua del cane che ha atteso 11 anni il suo padrone.
A proposito di cani a Tk non se ne vede un, perché non hanno posto per tenerli avendo tutti appartamenti piccolissimi né tempo per portarli fuori visto che lavorano molto e perdono molto tempo per gli spostamenti.
Andando ancora avanti su quella linea c’è Ginza, una zona ricca ed elegante, ma noi non siamo riusciti ad andarci.
Noi abbiamo fatto una tappa al quartiere Hakihabara , dove in effetti ci sono solo negozi di elettronica, però i prezzi non sono proprio convenientissimi. Si risparmia solo un po’. E in compenso si fa una fatica bestiale a trovare un negozio specifico che avevamo letto sui depliants pubblicitari, perché come in tutto il Giappone non esistono indicazioni di vie e ti devi basare sulle caratteristiche del tal palazzo ecc per orientarti.
Non consiglio particolarmente in zona Akakusa il tempio Sensoji o Kannon perché in altre zone del Giappone se ne vedono di simili . Vale la pena andarlo a vedere per chi non ha in programma altri tempi buddisti nel suo itinerario. Può essere interessante comunque la visita sia perché ci sono tutti gli elementi tipici del tempio; l’incenso , l’acqua per purificarsi, le preghiere fatte c su targhettine di legno .E perché c’è una via di accesso molto folkloristica e piena di negozietti.
Sconsiglio il parco Ueno se uno non vuole andare a vedere uno dei musei che sono dentro a quel parco. Il parco non è bello come vegetazione, non è ben tenuto ed è invaso da homeless, che sembra vengano lasciati vivere lì più per dare un’idea di tolleranza che per una reale impossibilità a risolvere il problema di dargli una casa. Di bello c’è solo il giardino dei fior di loto .
Sconsiglio la gita sul fiume fino alla baia perché i palazzi e i ponti non sono particolarmente belli. Forse ne vale la pena se fatta la sera con la città illuminata.
Vale la pena di prendere la monorotaia che è in zona baia di Tokyo.
Noi non abbiamo visto né i giardini Rikugien che forse erano belli né l’International forum, mentre probabilmente ne valeva la pena.
KAMAKURA Non la consiglio particolarmente. L’unica attrazione è il grande Budda e un faro in un’isola ad Enoshima che non è neppure segnalato dalle guide, ma dal quale si gode una magnifica vista sulla baia e si vede molto in lontananza Tokyo.
(Però in questa zona del faro non c’è neppure un turista e nessuna scritta in romano tanto che noi ci siamo persi e siamo finiti in una città a qualche km di distanza. Abbiamo però scoperto che da quella città c’è la monorotaia che va fino a Enoshima, che nessuno cita ed invece è interessante , ma non per chi è già stato su quella di Tokyo.) Inoltre la spiaggia non è per niente curata ed è di sabbia nera non attraente.
Poi per andare a vedere il grande Budda si prende un trenino elettrico che nelle guide veniva indicato con panorami mozzafiato. In realtà si vede in qualche punto il mare, ma niente di speciale. La stessa cosa si dica per il tempio vicino al Budda, dal quale doveva esserci un panorama mozzafiato e invece era un modesto affacciarsi in una baietta. Può essere interessante vedere un Giappone minore, con le case tipiche, ma queste si vedono anche nei sobborghi di Kyoto. NIKKO Tappa indispensabile. E’ un paesino di mezza montagna distante circa due ore da Tokyo.
Bellissimo il tempio che ha una struttura molto complessa (c’è anche il famoso bassorilievo delle 3 scimmiette) immersa in magnifico bosco di alberi secolari. Conviene prendere l’autobus dal centro del paese per andare al tempio e poi alla fine della visita cercare in discesa il famoso ponte rosso che è in tutte le guide, ma non è facile trovare la strada giusta.
Vi consiglio di andare al mattino presto a Nikko, vedere il tempio con calma ( chiude alle 17) e poi stare la notte a Nikko nella locanda che ho citato sopra e cenare nella trattoria che si trova sulla destra subito dopo il ponte all’inizio del paese . Si chiama Hippari Dako, è segnalato anche dalla Lonely, ma con indicazioni sbagliate. Si mangia molto bene e si spende poco. C’è anche un lago vicino a Nikko e un omsen (terme), ma noi non li abbiamo visti. HIKONE Da Kyoto o prima di arrivare a Kyoto val la pena di visitare il castello di Hikone. Scendete a Maibara che è una stazione sulla linea Tokyo- Kyoto e poi da lì con un trenino in quattro minuti si va a Hikone. Qui all’ufficio del turismo una simpatica signora parlante inglese vi darà piante e consigli. Il castello è bello soprattutto per la posizione, la vista sul lago più grande del Giappone e per il magnifico e riposante giardino dove è bello passare un po di tempo. Usciti dal castello val la pena di visitare il paesino ricostruito seguendo il modello del vecchio villaggio anche per i bei negozietti presenti.
KYOTO Vi consiglio il buon alberghetto vicinissimo alla stazione e comodissimo Hotel Iida 55 euro a camera japanise style, che ha anche il gabinetto in camera, ma la doccia in comune..
Sempre tenendo le spalle alla stazione vicino al passaggio pedonale trasversale sulla destra di via Karasuma, c’è un ristorantino dove abbiamo mangiato una buona e leggerissima tempura (però chiedetela separata dalla zuppa). Si chiama Iidaya sohei. Ma il nome non c’è scritto. Lo potete chiedere per conferma perché ci sono molti ristoranti in quella zona.
Passate qualche ora nella stupenda stazione e guardatela sotto varie prospettive . All’interno della stazione al 9 piano c’è un attrezzatissimo ufficio del turismo .
Con l’autobus 100 andate a visitare il tempio Gynkakyuj con un bel giardino zen. Percorrete a piedi la tranquilla via del filosofo e giungete all’altro tempio Nanzen, che ha una residenza con uno stupendo giardino zen. Poi potete percorrere la via dei negozietti nella zona Higashiyama e la zona Gion. Vi spostate di non molto con l’autobus 5 e giungete all’intersezione tra 2 grandi vie Shijio e Kawaramachi e lì c’è la zona centrale e la zona dei negozietti Teramachi e dei grandi magazzini. Bellissimo il mercato del cibo in via Nishiki.
Noi non abbiamo visitato altri luoghi per mancanza di tempo, però avrei visitato ancora il giardino Ryoan, il padiglione d’oro e il palazzo imperiale.
ASPETTI INTERESSANTI E CONTRADDITTORI Scoprirete voi le mille realtà interessanti oltre a quelli che abbiamo notato noi : la zona per fumatori anche all’esterno. Gli addetti in guanti bianchi , i ragazzi che inseguono i modelli americani tingendosi i capelli di biondo, le ragazze in divisa con minigonne vertiginose, i mariti che quando c’è un solo posto in autobus o in metropolitana si siedono e le mogli stanno in piedi., moltissime donne e ragazze anche giovani, che girano con l’ombrellino da sole o con lunghi guanti neri, nessuno gira tenendosi per mano o a braccetto e non ci si da la mano, quando ci si presenta, ma si fa l’inchino.
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