BELLISSIMA VANCOUVER di 2^parte

La 1^parte di questo viaggio la trovate nella sezione dedicata agli USA ( titolo: YELLOWSTONE E NORD-OVEST ). 11 AGOSTO Marysville (WA) - Vancouver B.C. (CANADA)= Km. 180 Colazione e partenza per il Canada; solo 120 km ci separano dal confine con il British Columbia. Verso le 10:00 siamo incolonnati davanti alla dogana e per circa un’ora ci...
Scritto da: bettytn
bellissima vancouver di 2^parte
Partenza il: 11/08/2007
Ritorno il: 17/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
La 1^parte di questo viaggio la trovate nella sezione dedicata agli USA ( titolo: YELLOWSTONE E NORD-OVEST ).

11 AGOSTO Marysville (WA) – Vancouver B.C. (CANADA)= Km. 180 Colazione e partenza per il Canada; solo 120 km ci separano dal confine con il British Columbia. Verso le 10:00 siamo incolonnati davanti alla dogana e per circa un’ora ci sorbiamo il lento procedere dei controlli. Quando arriva il nostro turno ci dobbiamo recare negli ufficio dove un funzionario di frontiera ci sottopone il consueto questionario: appurato che le nostre intenzioni sono “buone”, ci vidimano i passaporti e possiamo passare. Via verso Vancouver… Oggi è sabato e avvicinandosi alla città lo possiamo intuire anche dalla bassa densità del traffico. Per fortuna il flusso resta scorrevole anche dopo il ponte di Granville Island. Inizia più o meno qua la nostra ricerca di un hotel: siamo senza prenotazione e questo comincia ad essere un problema; quando arrivo alla reception è la prima cosa che l’addetto di turno mi chiede ! Sono una decina gli alberghi che contattiamo ma in tutti la risposta è: “Sorry, NO VACANCY “… Siamo quasi alla disperazione quando adocchiamo il COMFORT INN al 654 di Nelson Street, finalmente c’è disponibilità di due stanze e le prenotiamo per 4 notti.

Sono le 12:30 passate quando sistemiamo i bagagli nelle nostre stanze.

In auto ci avviamo verso downtown dove cerchiamo un bel locale per mangiare. La nostra scelta cade su HERONS un ristorante del Hotel FAIRMONT WATERFRONT. Siamo nei pressi del Canada Place e già da qui si può intravedere il suo innovativo design che, con le sue “vele”, evoca il leggendario spirito marittimo del British Columbia.

Dopo il delizioso pranzo, facciamo una passeggiata nel cuore storico di Vancouver: Gastown. Percorriamo Water St., probabilmente la strada più turistica della città, fino a Maple Square. La nostra attenzione viene catturata da due servizi fotografici; entrambi hanno per soggetto il matrimonio. Per una buona mezz’ora facciamo da spettatori: all’interno di Gaolers Mews un fotografo immortala una bellissima sposa dai tratti asiatici, contornata da altrettanto avvenenti fanciulle. Fuori nella piazzetta, attorno alla statua di Gassy Jack, i due novelli sposi si mettono in posa; mentre le damigelle vestite di raso, tutte uguali compresi i sandali con tacco alto, attendono il loro turno vicino alle due limousine. Anche a noi viene qualche ispirazione fotografica e, dato il cielo un po’ nuvoloso, preferiamo scattare in bianco/nero.

Non manca poi l’osservazione del “Steam Clock” che, ad intervalli regolari, emette dei forti getti di vapore accompagnati da una fischio melodico.

Sull’angolo con Abbott St. Udiamo delle note di swing / jazz provenire dal pub LAMPLIGHTER; non possiamo fare a meno di entrare per ascoltare meglio: il quintetto di musicisti è bravissimo ed in pochi minuti si forma una piccola folla di estimatori che, con applausi e ovazioni, “scalda” l’ambiente… Tornati in Water St. Facciamo delle incursioni in alcuni negozi, ma gli acquisti si limitano a qualche gadget per Alice; ci dirigiamo poi verso l’ufficio turistico: abbiamo l’intenzione di prenotare un’escursione di Whale-Watching. In base alle previsioni meteo decidiamo per farla dopodomani ( lunedì ), almeno siamo sicuri di trovare bel tempo.

Torniamo nelle nostre accoglienti stanze verso le 18:00, giusto per fare una doccia e cambiarci.

Per cena scegliamo di stare nei dintorni del nostro hotel e, a piedi, raggiungiamo Hamilton St. Dove si trova il MILESTONE. Locale molto trendy, con musica gradevole. Il cibo non è il massimo, ma nel complesso restiamo soddisfatti…

12 AGOSTO Vancouver B.C. (CANADA) Sveglia di buonora e colazione nell’Irish Pub adiacente al nostro hotel. Nonostante nell’aria aleggi ancora l’odore di birra, non ci dispiace mangiare in questo locale fatto di pesanti mobili scuri e tavole appiccicose. Troviamo una vasta scelta di dolci oltre a uova, succhi e caffè: tutto è delizioso. Una delle prossime mattine proverò a prepararmi da sola i waffels ( cialde morbide da cucinare su apposite piastre a graticola )… Come da previsioni, il cielo è scuro e minaccia pioggia. Partiamo comunque per il Stanley Park in quanto la nostra intenzione è di conoscere il “cuore verde” di Vancouver, principale attrazione turistica della città. Parcheggiamo l’auto in uno delle aree a pagamento e prendiamo la navetta che permette di visitare i luoghi di maggiore interesse disseminati qua e là ( il parco è un’oasi di 400 ettari ).

La prima fermata è al Totem Pole. Alice resta affascinata dalle misteriose figure che compongono i totem, peraltro già visti nel cartoon “Little Einsteins”. Purtroppo la luce non permette grandi fotografie, ma qualcuna la scatto ugualmente come ricordo. Camminando, su un albero intravediamo un procione; inutile dire che nel giro di pochi minuti una piccola folla di giapponesi si è accalcata attorno al tronco, facendo spaventare il piccolo orsetto lavatore. Purtroppo inizia a piovere e, inevitabilmente, alla fermata del bus si crea la ressa: tutti voglio salire sulla navetta che è già stracarica… decidiamo così di proseguire a piedi. Per ripararci dalla pioggia ci mettiamo sotto la pensilina di un bar e per riscaldarci ordiniamo una cioccolata calda.

Per fortuna l’acquazzone smette, così da permetterci di proseguire il giro. Sfortunatamente la fattoria ed il trenino sono chiusi per lavori, allora ci dirigiamo verso l’acquario. Comincia ad esserci un bel po’ di gente, quindi lasciamo perdere la visita alle vasche. Mentre siamo in attesa del palloncino per Alice – lei ha scelto il fiore e il clown glielo sta preparando – da un cespuglio escono un paio di procioni che hanno annusato il buon odore proveniente dal cestino della merenda di un bimbo in passeggino: il loro tentativo di furto viene prontamente fermato dalla mamma del piccolo che, a “dolci” colpi di mano, allontana le bestiole ! Per pranzo mangiamo in veranda ( ormai è uscito il sole ! ) al ristorante PAVILION BAR&GRILL, discreto il cibo ma sublime il giardino che lo circonda.

Torniamo in hotel alle 17:00 circa. Mentre tutti fanno un riposino, io approfitto e vado in lavanderia ( questa volta però devo farmi 10 min. A piedi, perché devo recarmi in Davie St. ). Questa sera a cena abbiamo pensato di ritornare al ristorante di ieri sera… ma arrivati sul posto, vediamo che è chiuso per lavori, con operai in piena opera di smantellamento ! Percorriamo Hamilton St. E capitiamo in un altro locale; è semi-vuoto ma decidiamo di fermarci ugualmente.

13 AGOSTO Vancouver B.C. (CANADA) – Whale Watching Lunedì. Sveglia alle 06:30 e colazione. Il tempo di oggi è magnifico; speriamo sia di buon auspicio per l’avvistamento delle balene. Dobbiamo recarci nella cittadina di Steveston, 20 km. A sud di Vancouver; ci è stato raccomandato di essere al molo per le 08:30. L’escursione parte alle 09:00 e veniamo imbarcati su dei gommoni tipo Zodiac, parzialmente coperti. Siamo tutti molto impazienti di vedere le balene, specialmente i bimbi che sono a bordo. Appena fuori il porticciolo, vediamo alcune specie di aironi e soprattutto tre aquile calve. Poco dopo avvistiamo una numerosa famiglia di leoni marini stesi a crogiolarsi al sole… Per vedere i famigerati mammiferi, dobbiamo navigare per alcune ore nelle acque dello stretto che divide la terraferma da Vancouver Island. Molto tempo, quindi, lo trascorriamo a scorrere lo sguardo fra il cielo e l’acqua in attesa di qualche soggetto interessante da osservare e fotografare. Alla fine, riusciamo a vedere solo le ( insignificanti ) pinne dorsali delle balene e questa per noi è un’autentica delusione: ci eravamo illusi di poter ammirare le orche, come prometteva il depliant turistico … Se avessimo saputo di vedere questi giganti del mare alla stessa maniera della precedente esperienza fatta a Cape Cod , avremo senz’altro evitato di sborsare 120,00 $ a testa ! Rientrati al porto alle 14 passate, ci fermiamo al ristorantino sul molo dove servono gustose insalate e, per la nostra bimba, preparano un buonissimo piatto di fusilli. Prima di rientrare a Vancouver, facciamo un giretto per la cittadina si Steveston con ritemprante pausa-relax nel bellissimo parco-giochi.

Questa sera a cena abbiamo deciso di trattarci da papi ! Ieri sera, tornando in albergo dopo cena, siamo incappati in un ristorante à-la-page con menù strepitoso e, di comune accordo, abbiamo deciso di prenotare un tavolo per la sera successiva… Eccoci qui dunque al BLUE WATER CAFE’. Siamo nel cuore di Yaletown, vibrante quartiere della città caratterizzato da storici edifici costruiti con le tipiche mattonelle rosse. Il ristorante dove ci troviamo è stato ricavato da quello che rimaneva di un vecchio magazzino; in un angolo c’è anche un sushi bar, ma noi optiamo per la cucina classica: tutto ottimo, come pure il vino e i dessert. Alla fine, pagando il conto, realizziamo di aver battuto ogni record di spesa ( ma ne valeva davvero la pena ! ).

14 AGOSTO Vancouver B.C. (CANADA) Dopo la stancante giornata di ieri, questa mattina ci alziamo con molta più calma. Fatta la consueta abbondante colazione, partiamo dall’hotel a piedi. Percorriamo Granville St. E, arrivati in prossimità del Harbour Centre – il grattacielo più particolare di downtown – decidiamo di salire sulla sua famosa torre. Dalla sua sommità ( 140 m di altezza ) si può ammirare lo skyline di Vancouver a 360°, compreso quindi Stanley Park e le Rocky Mountains, che si trovano alle spalle della città. Dopo questa suggestiva esperienza ci avanza un po’ di tempo e così ci dirigiamo verso China-Town… ci basta percorrere alcune centinaia di metri di Hasting St. Per renderci conto che ci stiamo addentrando in un quartiere malfamato e le brutte facce che si incontrano ci fanno desistere presto al raggiungimento della meta prefissata; svoltato l’angolo arriviamo fortunatamente a Maple Square. Andiamo quindi verso Waterfront Rd. Pranziamo deliziosamente al HERON’S ( dove prenotiamo anche per cena ); più tardi ci ritroviamo a bighellonare nei dintorni del Waterfront. Vista la splendida giornata di sole trascorriamo un’oziosa oretta sulle panchine del Canada Place; abbiamo quasi l’impressione di trovarci sul ponte di una nave, poiché il tetto dell’edificio che sta dietro di noi ha le sembianze di tante vele spiegate dal vento. Da questa specie di terrazza si può contemplare l’aspetto più marittimo della città ( come ad esempio la North Shore ); come sottofondo si sentono solamente i gabbiani ed, in lontananza, il ronzio imperterrito degli idrovolanti in arrivo e partenza… Che relax ! Sempre a piedi ci dirigiamo verso il nostro Hotel percorrendo questa volta Burrad Street. Alice vuole stare in braccio, ma riesco a farla desistere e, per evitare di massacrarmi la schiena, le prometto un bel peluche al primo negozio … purtroppo però ci troviamo nel distretto finanziario e qui le rivendite di giocattoli sono inesistenti. Sigh ! Finalmente arriviamo in Robson St., la più famosa via dello shopping di Vancouver; è un po’ come la 5^ Strada di N.Y.C. Con un bel movimento di gente e tantissimi negozi e boutiques. Mentre porto la piccola “peste” in un fornito bazar di souvenir, vedo gli altri entrare da A/X e HILFIGER. In questa Mecca del fashion ci perdiamo di vista e mentre Alice è felicissima per la sua orca-pupazzo, io mi devo guardare intorno per trovare il resto della truppa ! Lasciamo Giuli e Ornella e noi decidiamo di ritornare in albergo; la fatica della lunga camminata inizia a farsi sentire… La sera torniamo al Waterfront in auto per cenare da HERONS. Oramai sta calando la sera e non ci resta molto tempo per vedere downtown in versione serale, così decidiamo di dirigerci subito al Stanley Park: oggi è il nostro ultimo giorno in questa meravigliosa città e vogliamo preservare un ricordo fotografico anche al calare del sole. Lo skyline visto da questo angolo del parco è stupendo, e lo specchio d’acqua della baia lo rendono ancor più suggestivo; come noi, molti altri “romantici del tramonto” hanno avuto la nostra stessa idea … Prima i grattacieli si addolciscono con i riflessi rosa/arancio poi, con l’avanzare dell’oscurità, ogni palazzo si accende di mille luci: spettacolare ! E’ così bello stare qui ad ammirare la città che facciamo un po’ di fatica a rientrare. Completiamo il giro di Stanley Park con sosta in altri due punti panoramici ( come quello del Lion’s Gate Bridge ) e poi rientriamo in hotel.

15 AGOSTO Vancouver B.C. (CANADA) – Seattle Tacoma WA = km. 280 Oggi lasciamo definitivamente il Canada per rientrare negli Stati Uniti; le nostre vacanze sono oramai giunte al capolinea.

L’interminabile attesa alla Dogana ( oltre un’ora di coda ), rende ancor più penosa questa fase conclusiva del viaggio,così per ritemprare lo spirito del gruppo facciamo una sosta al Seattle Premium Outlet, visitato anche la scorsa settimana. Fra un acquisto e l’altro facciamo anche una pausa per il pranzo.

Tornati in auto, imbocchiamo la I-5 verso sud. Passando da Seattle possiamo intravedere il famoso Space Needle; sarebbe bello avere la possibilità di visitare la città, ma per vari motivi ( traffico caotico, poco tempo a disposizione, stanchezza generale ) lasciamo perdere e decidiamo di dirigerci direttamente a Tacoma; speriamo di avere altre occasioni in futuro.

Nel pomeriggio arriviamo all’hotel RED ROOF. La prenotazione l’ho fatta su Expedia da un internet point a Vancouver qualche giorno fa; per la fretta ho preso il primo che mi è capitato sott’occhio; ci bastava che fosse nelle immediate vicinanze dell’aeroporto, in più il prezzo era stracciatissimo. La stanza è molto spaziosa e pulita, ma quello che ci angoscia sono questi lunghi corridoi senza finestre e solo con illuminazione al neon: mi ricordano un po’ quelli dell’Overlook Hotel nel film “Shining” ! Per cena le possibilità sono scarse e la scelta cade sul ristorante dell’HILTON. Chi di noi non ha scelto la zuppa di cipolle, resta ampiamente soddisfatto della consumazione… Rientro in hotel e ultimi preparativi dei bagagli.

16 AGOSTO Seattle Tacoma WA – Philadelphia PA Consumata la nostra colazione nella tetra e affollata saletta, lasciamo l’albergo e ci dirigiamo verso l’aeroporto dove dobbiamo riconsegnare la macchina. Il nostro volo US AIRWAYS per Philadelphia è previsto per le 11:25, non c’è fretta quindi ci dirigiamo al check- in con molta tranquillità. Qui incappiamo in un addetto ai bagagli che, con modi molto scortesi, ci vuole addebitare $ 50,00 per il ridicolo superamento di peso delle nostre due valigie…Non volendo sentire ragioni ( viaggiamo in 3 ed abbiamo solo 2 valige ! ) ci vediamo costretti a pagare la sovratassa. Il suo fare da scorbutico altera non poco Alex, che “esplode” quando, più tardi, ci accorgiamo che i posti assegnati a bordo sono sparpagliati; persino la piccola Alice dovrebbe stare seduta da sola in mezzo a dei perfetti sconosciuti: ma stiamo scherzando ? Lo steward cerca di placare gli animi e, con alcuni spostamenti, riesce a farmi sedere accanto alla mia piccola; gli altri membri del gruppo devono accontentarsi dei posti che il mefistofelico impiegato del check-in ha loro assegnato… Ci sentiamo trattati come dei “tappa-buchi” e il nostro feeling con questa compagnia aerea è davvero pessimo.

Alle 19:30 ( ora locale ) arriviamo a Philadelphia. Una navetta, appositamente chiamata al nostro arrivo, ci accompagna all’ hotel COURTYARD MARRIOT.

Ceniamo in hotel ed andiamo a dormire presto.

17 AGOSTO Philadelphia PA – Milano MXP Restiamo ad oziare nell’area wellness dell’hotel fino alle 11:00 ( piscina, idromassaggio e relax al sole ). Prepariamo i bagagli e verso le 13:00 una navetta ci accompagna al terminal. Il nostro volo US 716 è previsto per le 17:50, quindi abbamo tutto il tempo per fare il check-in ( i posti a bordo li ho prenotati ieri sera via internet, quindi non dovrebbero esserci spiacevoli sorprese ! ), pranzare, e fare shopping al duty-free.

All’ora dell’imbarco viene annunciato un ritardo: prima il volo viene posticipato di 45 minuti e poi di un’altra ora… Non solo, viene cambiato gate per ben due volte ! E’ stato un incubo. Ad un certo punto non si sapeva quando e, soprattutto, se il nostro aereo sarebbe decollato. Al banco nessuno dava spiegazioni, poi è trapelata la notizia che il velivolo, sottoposto a controlli di routine, avaria.

Finalmente, dopo oltre 3 ore di ritardo, iniziano le procedure d’imbarco.

In volo riusciamo a riposare, soprattutto Alex che avendo a disposizione una fila da 3 sedili tutta per lui, dorme saporitamente sdraiato e per quasi tutto il viaggio…

Arrivati a Malpensa e raccolti i bagagli, attendiamo la navetta che ci riaccompagnerà all’hotel, dove si trova parcheggiata la nostra auto.

Rientriamo a casa nel primo pomeriggio, stanchissimi ma felici per la meravigliosa vacanza appena terminata.



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