Bellissima Giordania con Sabbah

Viaggio da sud a nord alla scoperta della Giordania
Scritto da: ollipolly
bellissima giordania con sabbah
Partenza il: 14/08/2011
Ritorno il: 21/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Il nostro viaggio in Giordania è stato molto rilassante ed estremamente semplice perché ci siamo affidati ad un autista di grande esperienza e professionalità che, per circa mille dollari, ci ha accompagnato per sette giorni in tutti i siti di maggior interesse del Paese, dandoci anche interessanti e sempre validi consiglio su itinerario, sistemazioni e ristoranti.

Consigliamo evitare di prendere un’auto a noleggio senza conducente perché le strade non sono semplici per un europeo e soprattutto la segnaletica, pur essendo anche in inglese, non è adeguata e chiara, soprattutto nelle zone desertiche (Wadi Rum).

Noi, seguendo anche i consigli di altri viaggiatori pubblicati su questo sito, ci siamo affidati a Sabbah Alsabbah (http://www.taxi-services.org/). Come detto è una persona estremamente qualificata ed esperta. Conosce benissimo il suo paese e svolge il proprio mestiere con estrema cura e particolare attenzione ai dettagli. Ad esempio ci ha fornito lui un telefono cellulare giordano, per il caso in cui avessimo avuto bisogno di contattarlo per qualsiasi evenienza ed inoltre ci metteva a disposizione bevande sempre fresche.

Contattatelo con congruo anticipo, inviandogli una email e un messaggio sul cellulare. Con lui potrete pianificare al meglio l’itinerario sulla base dei vostri gusti ed interessi. A richiesta può anche provvedere lui a prenotare le sistemazioni. Noi, per esempio, per alcune sistemazioni ci siamo affidati ai suoi suggerimenti, mentre per altre abbiamo fatto di testa nostra documentandoci sulla Lonely Planet e su varie recensioni di viaggiatori. Per gli alberghi abbiamo utilizzato anche booking.com e tripadvisor.

In generale ritengo che una settimana sia il tempo giusto per vedere bene tutti i siti più importanti della Giordania. Qualche giorno in più consentirebbe magari di dedicare più tempo al relax nel mar Morto e alla zona Nord del Paese, che dicono essere molto bella e ad Amman, che pensavamo fosse brutta, ma invece ci è piaciuta molto.

Il Mar Morto noi lo abbiamo fatto anche in Israele dove abbiamo girato autonomamente il paese con una macchina affittata (vedi il diario di viaggio “Israele: felafel, humus e succo d’arancia”), ma devo ammettere che in Giordania le strutture sono notevolmente migliori, nonché più economiche rispetto a quelle israeliane di Ein Gedi e co.

La Giordania è un paese non molto grande, dotato di tutti i servizi e con una buona rete di servizi turistici. Estremamente sicuro ma niente affatto economico. In ogni caso, se sceglierete sistemazioni medie, la spesa, tra albergo, cene e spese varie sarà tra i 70 ed i 100 dinari per persona al giorno. Considerando che 1 dinaro vale 0.99 € non è poco.

Usate poco, o non usate il vostro cellulare. Una chiamata di circa 5 minuti in Italia può costare tra 35 e 40 €.

I voli Alitalia da e per Amman partono molto tardi (o presto la notte). Il volo da Amman, in particolare, parte alle 4:30. Ciò significa che si deve essere in aeroporto non oltre le 2:30. Ora, poiché l’aeroporto dista una cinquantina di km da Amman, si deve lasciare la città intorno all’una/una e mezza. Noi, per essere più tranquilli, abbiamo pagato la stanza anche per l’ultima notte, lasciandola all’una. Ma molte persone preferiscono risparmiare e recarsi in aeroporto direttamente dopo cena. Scelta più economica ma sicuramente più stressante.

Questo il nostro itinerario:

Aqaba – Wadi rum – abbiamo iniziato il viaggio da Aqaba, nell’estremo sud del Paese, sul Mar Rosso. Abbiamo varcato lì la frontiera perché venivamo da un viaggio in Israele. Non abbiamo visitato Aqaba, perché avevamo visto il Mar Rosso a Eilat, ma ci siamo direttamente recati a Wadi Rum. Abbiamo pernottato in un campo beduino scelto da Sabbah. Molto funzionale. Per circa 70 dinari abbiamo avuto tenda con bagno personale e cena per due persone. Le escursioni nel deserto sono a parte e devono essere contrattate con una guida locale. La nostra ci era stata presentata da Sabbah. Dopo aver lungamente contrattato il prezzo (85 dinari per un’escursione di 4 ore sino al tramonto e una di 2 ore appena prima dell’alba, ma non sono certo di essere stato un abile negoziatore…) devo dire che l’escursione è stata veramente bella ed emozionante. Sicuramente da non perdere. Ovviamente queste escursioni nel deserto prevedono sempre almeno una sosta per il tè beduino e la visita al negozietto… cose che noi odiamo, ma che, almeno una volta nel viaggio tocca fare.

Petra – Non è certo il caso di spendere parole per descrivere Petra. Il posto è meraviglioso e magico. Noi abbiamo speso due giorni per visitare il sito. Il costo per due giorni è di 55 euro. È estremamente grande e, anche se non richiede una particolare attenzione, comunque le distanze da coprire tra un monumento e un altro possono essere molto grandi e su dislivelli non agili. Ad esempio tra il cd. Tesoro e il Monastero ci sono circa 3 km da coprire con fortissimi dislivelli. Se poi, come noi, visitate il sito in agosto programmate molte soste per abbassare la temperatura all’ombra e bere. Come detto, due giorni (o almeno un giorno e mezzo) sono necessari anche per seguire gli itinerari consigliati dalla Lonely Planet. Consigliamo quello che dalla tomba del palazzo sale sullo sperone roccioso che consente di vedere la strettissima valle del Tesoro dall’alto. Molto impegnativo (un’ora e mezza in condizioni normali, anche un’ora in più se c’è caldo) ma estremamente suggestivo.

ATTENZIONE: Petra ha un grandissimo difetto! I suoi abitanti. Il sito è traboccante di persone che vendono souvenir e offrono passaggi tra le diverse parti del sito con cavalli, cammelli e soprattutto asini. Sono persone veramente moleste e ignoranti, oltre che gran bugiardi. Trattano gli animali in un modo vergognoso. Li riempiono di botte dalla mattina alla sera con bastoni, corde, frustini, addirittura tirandogli contro grosse pietre. Abbiamo visto decine di asini con piaghe mostruose causate da finimenti non adeguati e dalla pratica barbara di legarli per le zampe alle catene, o legargli le zampe tra loro per impedirgli la fuga. Per condurli usano testiere fatte con catene che provocano piaghe su tutta la testa.

Abbiamo assistito a scene che non ci saremmo aspettati di vedere mai nella nostra vita. PER QUESTO CONSIGLIAMO VIVAMENTE DI NON ALIMENTARE QUEL BARBARO MERCATO, FARSI UNA CAMMINATA SENZA AGGRAVARE LE INDICIBILI SOFFERENZE DI QUEI POVERI ANIMALI.

Inoltre, come detto, le persone che svolgono questo triste mercato sono anche inaffidabili e bugiarde: non è raro vedere le guide lasciare le persone a metà strada perché chiedono altri soldi per proseguire. Oppure vi danno informazioni con distanze esagerate (2 km anziché 200 metri) per invogliarvi a prendere un donkey taxi.

A Petra abbiamo dormito all’Amra Palace Hotel, 4 stelle che consigliamo perché costa poco (40 euro a notte) con ottimo rapporto qualità prezzo. Non dimenticate di provare il gelato dell’hotel Moevenpick uscendo da Petra.

Dana – Al Karak – Wadi Mujib – Mar Morto – Dopo la seconda notte a Petra siamo partiti al mattino presto per raggiungere la riserva di Wadi Mujib. Nel tragitto ci siamo fermati alla riserva di Dana. Il posto è incantevole e rilassante. Noi siamo rimasti il tempo di una breve passeggiata, anche, ad avere tempo, si sarebbero potute organizzare bellissimi trekking.

Da lì siamo andati a vedere il castello di Al Karak. Molto bello. La visita dura non più di un’ora.

Dopo di che siamo scesi verso il mar Morto, alla riserva di Wadi Mujib. Siamo arrivati alle 4 del pomeriggio, proprio all’ora di chiusura delle escursioni. Inoltre con circa 45 gradi qualsiasi escursione non era possibile, eccettuata quella nel canyon lungo il fiume, tutta all’ombra e nell’acqua fresca. Abbiamo passato la notte in uno chalet del parco sul mar morto: carino e pulito, ma non certo di lusso. Anche colazione e cena non erano male, anche se non certo abbondanti. Lo Chalet è costato 110 dollari a notte, non poco per i servizi che offriva, calcolando anche che a soli 30 km si trovano gli splendidi resort del mar Morto. Le stanze sono senza bagno. Quello che lo rende suggestivo è che è un posto completamente isolato. Noi eravamo gli unici ospiti della struttura e abbiamo avuto tutta la spiaggia per noi. Inoltre i panorami sono bellissimi.

Il mattino dopo, alle otto, abbiamo fatto l’escursione nel c.d. Siq della Riserva di Mujib, risalendo il fiume. Molto bella e bagnata. Consigliamo di prendere una guida (20 €) perché alcuni tratti sono, all’apparenza, molto difficili. Ancora più bella, ma non non l’abbiam fatta, è l’escursione chiamata Sentiero Malaqui, che dura un’intera giornata ed è molto impegnativa.

Mar Morto – verso le undici Sabbah ci è venuto a prendere e ci ha portato nel Moevenpick resort sul mar Morto, a circa 30 km da Mujib. Il resort è molto lussuoso, anche se il prezzo per una doppia è più che abbordabile (80 euro a notte con colazione). Dentro ci sono molti servizi, inclusa una SPA (Zara) che offre trattamenti di tutti i tipi. La Spa di per sé ci ha un po’ delusi, mentre sono stupendi i trattamenti. Se si spendono almeno 100 jod di trattamenti, l’ingresso alla Spa è gratuito, altrimenti costa 20 jod. Bellissime sono le piscine e le discese a mare. In particolare la discesa a mare è molto sorvegliata, e tutti i bagnini hanno bottiglie d’acqua dolce per eventuali incidenti (una goccia d’acqua nell’occhio e si vedono le stelle).

Sito del battesimo – Monte Nebo – Madaba – Ammam – Di buon mattino siamo partiti per visitare il sito sul Giordano dove si dice sia avvenuto il battesimo di Gesù. “Si dice” perché nell’arco di un km quadrato ci sono parecchi “veri” siti del battesimo. L’esperienza è comunque molto emozionante, forse anche per chi non crede. I luoghi sono suggestivi e, nonostante il caldo insopportabile, si percepisce un’atmosfera particolare. Il Giordano è, dal 67, il confine tra la Giordania e i territori della Cisgiordania (West Bank) sotto il controllo di Israele. L’area è militare, per cui vi sono diverse installazioni e posti di controllo con soldati col kalashnikov imbracciato e mezzi corazzati con mitragliatrici. Dall’altra parte del Giordano (largo un paio di metri), poi, la scena si ripete a parti invertite con i ben meglio equipaggiati e più minacciosi soldati israeliani. La scesa al Giordano è divertentissima perché nello stesso punto, a distanza di pochi metri, in due stati differenti, religiosi differenti ma pur sempre cristiani affermano con certezza e risolutezza di trovarsi nel vero luogo del battesimo.

Il Monte Nebo è l’altura più elevata della zona dalla quale Mosè avrebbe visto la terra promessa prima di spirare. Poiché sono in corso lavori, iniziati nel 2008, per risistemare la copertura della basilica bizantina, i sorprendenti mosaici non possono essere visti (peccato!). Per questo il biglietto costa solo un dinaro anziché 25. Il luogo vale comunque una visita perché è estremamente suggestivo e, nei giorni più limpidi (rari in estate), consente di vedere fino a Gerusalemme.

Dal monte Nebo siamo arrivati a Madaba, famosa per il gran numero di cristiani arabi che la abitano, per i mosaici nelle chiese (la mappa e la “thalassa” sono impressionanti) e per il fatto di essere la città più verde della Giordania. Ciò la rende famosa per la carne e per i formaggi, che Sabbah ha comprato per festeggiare la cena del Ramadam in famiglia.

A Madaba vi è in un cortile vicino la chiesa della mappa un ristorante arabo meraviglioso, che vi consigliamo vivamente di provare.

Da Madaba ci siamo diretti verso Amman, distante una trentina di km. Abbiamo fatto un rapido giro per la città. Una vera città araba, caotica e arruffata, e per questo molto affascinante. Nel complesso la città è estremamente moderna e anche bella a suo modo. Estremamente sicura, si può girare a piedi di giorno e a notte fonda senza pericoli eccettuati quelli del traffico caotico. Sabbah in poco meno di due ore ci ha fatto fare un bel giro della città passando dalla cittadella, col tempio di Ercole, al teatro, fino alla città bassa e alla zona commerciale.

Il nostro albergo (Al Qasr) era in un quartiere molto bello, pieno di ristoranti e caffè alla moda, e di sedi di grosse società nazionali e internazionali. L’albergo ci è piaciuto molto, per cui lo consigliamo vivamente (costo 100 euro a notte con colazione). La zona è estremamente tranquilla e sicura.

Jerash Castelli del deserto – Per visitare la città romana di Jerash ci siamo svegliati molto presto. Il sito è molto grande, tutto al sole. Per cui, in estate, va visitato entro le dieci del mattino, altrimenti il caldo si fa insopportabile. A dire il vero era già insopportabile alle 8!! La città è impressionante nella sua bellezza. Non è il caso che la descriva, ma consiglio a tutti di visitarla. Il biglietto d’ingresso costa 8 dinari, e la visita impiega dalle due alle tre ore. In un viaggio in Giordania la visita di Jerash è d’obbligo.

Da Jerash ci siamo diretti in pieno deserto per visitare i famosi castelli. Il viaggio è stato abbastanza lungo e in un clima torrido insopportabile, con tutta l’aria condizionata.

I castelli da visitare (in realtà il vero castello, cioè fortezza, è solo uno) sono tre, abbastanza vicini l’uno all’altro in direzione del confine con Iraq e Arabia Saudita

Vicino al confine con l’Arabia Saudita, su consiglio di Sabbah, abbiamo comprato . ottimi datteri e in generale beni “made in Saudi”. Anche in questo Sabbah è stato eccezionale. Noi abbiamo comprato datteri mentre lui della crema di latte salata molto buona per la cena del Ramadam.

Terminata la visita ai castelli siamo tornati ad Amman per le cinque del pomeriggio, giusto in tempo per fare qualche altro acquisto in giro per Amman: consigliamo di farvi portare alla pasticceria Ata Ali, la migliore di Amman, che prepara anche confezioni “da viaggio”, seppure non economiche (14 euro al kg per i dolcetti secchi arabi).

Ancora qualche giro, poi cena in un ristorante arabo consigliato dall’infallibile Sabbah. Cena ottima e conto impressionante per quanto era basso: 34 € in tre, con portate (Meze) in numero e qualità eccezionali. Tornati in albergo abbiamo fatto qualche ora di sonno, fino all’una, per poi raggiungere l’aeroporto.



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