Bellissima, facile ed economica
Il resto lo abbiamo fatto noi, un po’ su internet, un po’ all’avventura in loco. Si può fare, ora ve lo posso confermare, molto agilmente. L’Argentina non è un paese pericoloso, la gente è molto disponibile, i prezzi contenuti…Molto easy. Siamo partite il 30 dicembre, lasciando a casa mariti e figli, per sbarcare a Baires il 31 mattina. Il capodanno è passato tra fuochi d’artificio, brindisi per strada, brindisi all’ostello…E una sana dormita… perché noi, il giorno dopo, avevamo un aereo alle 08.00. In due settimane abbiamo visto moltissime cose, grazie a comodi voli interni, pullman, corriere, battelli, gambe … I Monti dei Sette Colori, l’infinito rettilineo di Tin Tin, che solca una pianura cosparsa di centinaia di cactus, Purmamarca con il suo minuscolo e variopinto mercato in piazza, Salta con le sue chiese e il convento delle carmelitane scalze, il Museo di Alta Montagna con i corpi congelati, trovati sulle Ande a 7000 metri, di tre bambini sacrificati agli dei cinquecento anni fa… forse noi non possiamo capire…Io, di fronte a questa ragazzina accucciata che sembrava dormisse, ho solo guardato. Poi Buenos Aires con il caratteristico mercato di San Telmo, con le gustose empanadas, con il tango, le case variopinte del quartiere della Boca, i localini di quello di Palermo. Ancora, il ghiacciaio Perito Moreno in Patagonia, che ci ha regalato lo spettacolo affascinante di un enorme blocco di ghiaccio che si è staccato con uno boato, è sparito in acqua per riemergere rovesciato, blu, liscio, bellissimo, come di vetro, e noi in barca, sballottati dalle onde create dallo spostamento di quell’enorme massa ghiacciata, con le macchine fotografiche in mano, incapaci di immortalare quello che avevamo negli occhi e non riuscivamo a smettere di fissare. A volte fotografare sembra un inutile perdita di tempo, perché essere “lì e ora” non è solo immagini, ma soprattutto sensazioni. Poi ancora acqua, ma non più ghiacciata, bensì cadente, cascante… Iguazù, appunto, le Cascate di Iguazù. L’abbiamo viste dall’alto delle passerelle e dal basso, su un gommone, bagnate fradice a ridere come bambine. E’ parco nazionale, circa 500 kmq il lato argentino, tre volte tanto quello brasiliano. Noi ci abbiamo passato quasi sette ore; abbiamo camminato molto, immerse nella folta vegetazione che circonda le cascate, tra farfalle coloratissime, scimmie, uccelli di diverse specie e una sorta di procioni, di cui non ricordo il nome. Abbiamo preso un trenino per raggiungere un punto del parco da cui, su una passerella, si arriva alla micidiale Garganta del Diablo. Infine San Ignacio, con i resti di una Missione Gesuita del XVII secolo, che abbiamo raggiunto in corriera, da Puerto Iguazù, in 9 ore di viaggio tra andata e ritorno, uniche straniere in mezzo a vocianti famiglie in gita domenicale sulle rive del fiume Paranà. Stipati, accaldati, ma tutti sorridenti e cordiali, che di lamentarsi della ressa non se ne parlava neppure, perché loro ti sorridono, ti offrono cose, ti parlano pure se non capisci… L’autista, a noi, è venuto a prenderci direttamente dalla porta della Missione, che non gli costava nulla ha detto. Insomma, bellissimo viaggio, affascinante paese, cordialissima gente. Mi è piaciuto… Si capisce? E ora qualche dato pratico che spero possa esservi utile: · I VOLI INTERNI: noi abbiamo volato Lan e ci siamo trovate benissimo. Abbiamo acquistato i biglietti su internet www.Lan.Com in modo molto comodo. Vi consiglio di fare il chek-in on line, in questo modo i tempi sono davvero ridotti. · TELEFONIA: vi consiglio un sito dove acquistare carte telefoniche con tariffe molto convenienti. Www.Tarjetastelefonicas.Com Potete acquistarle comodamente con carta di credito, scegliere la tariffa e vi verrà subito fornito un codice pin da digitare prima del numero telefonico. Se aveste un cellulare con carta sim argentina o americana potete addirittura registrare il vostro numero di telefono sul sito e usare comodamente il vostro cellulare con il credito della carta telefonica. Noi non l’avevamo, ma abbiamo usato agilmente i molti telefoni pubblici o degli alberghi, prendendo direttamente credito dalla carta telefonica. La carta ha una validità di due anni dalla data del primo utilizzo e potete ricaricarla. Unico neo: non funziona in Patagonia, dove hanno una loro compagnia telefonica indipendente, evidentemente non convenzionata. · ALLOGGIO: su tutti ci sentiamo di segnalare l’ostello dove abbiamo soggiornato a Buenos Aires: Ayres de San Telmo Hostel www.Ayresdesantelmo.Com.Ar Se avete un collegamento msn, lo usano anche loro e potete prenotare così, in tempo reale. Noi abbiamo prenotato una doppia con bagno in camera, a USD 44.00 a notte a stanza. Se volete spendere ancora meno, potete scegliere una stanza condivisa e bagno in comune, ad ogni modo è molto pulito, nuovo, comodo e il personale è davvero cordiale ed efficiente. Vi sapranno aiutare per ogni esigenza. Il quartiere di San Telmo, poi ha un centro molto carino, localini graziosi e, da non perdere, la domenica mattina c’è il mercatino dove potrete fare ottimi affari davvero. Ci siamo trovate bene anche a El Calafate (El Calafate Hostel), anche qui, abbiamo prenotato con internet dall’Italia. A Salta siamo state al Hotel Victoria Plaza che è centralissimo, un po’ vetusto, ma pulito e loro sono molto gentili come sempre. Lì potete anche pagare con carta di credito, cosa che spesso non succede. Comunque sempre c’è molta scelta a prezzi che per noi sono ridotti.
· MEZZI DI TRASPORTO: i taxi sono generalmente economici, noi abbiamo usato a Baires, anche la metropolitana e gli autobus trovando entrambi una comodissima alternativa. Un consiglio: se dovete raggiungere qualche posto specifico da visitare, tipo il parco delle cascate di Iguazù, scegliete un autobus di linea piuttosto che un tour organizzato. Spenderete molto meno e non sarete vincolati ai ritmi e orari di un’escursione organizzata. Per tutto il resto e in genere, gli argentini sono persone molto cordiali e disponibili, se non parlate spagnolo si faranno comunque capire e l’italiano è generalmente più compreso e parlato dell’inglese. Noi non ci siamo mai sentite delle “turiste da spennare”, nessuno ha cercato di fregarci, solo in Patagonia la situazione è un pochino più “turistica”, ma comprensibilmente, visto che in quella terra impervia si tratta di una fondamentale voce economica. Comunque sempre abbiamo trovato cordialità e gentilezza. Gran bel viaggio! Ve lo consigliamo vivamente.
SUERTE!