Bellezze naturali, antiche capitali e un quarto d’

Prima volta in oriente, e la nostra scelta è caduta sulla Thailandia. Abbiamo volato con la compagnia aerea Thai con cui abbiamo fatto il volo internazionale e il volo interno da Chang-Rai a Bangkok. Per l'organizzazione logistica del viaggio ci siamo affidati all'ottima agenzia di viaggi Easy-Smile( la consigliamo, ci siamo trovati benissimo),...
Scritto da: leleben
bellezze naturali, antiche capitali e un quarto d'
Partenza il: 14/11/2008
Ritorno il: 29/11/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Prima volta in oriente, e la nostra scelta è caduta sulla Thailandia.

Abbiamo volato con la compagnia aerea Thai con cui abbiamo fatto il volo internazionale e il volo interno da Chang-Rai a Bangkok.

Per l’organizzazione logistica del viaggio ci siamo affidati all’ottima agenzia di viaggi Easy-Smile( la consigliamo, ci siamo trovati benissimo), che ci ha messo a disposizione un autista e una guida thailandese che parlava italiano, e ci ha aiutato a disegnare un itinerario veramente completo, un abbinamento perfetto di bellezze naturali e storiche che ci ha permesso di entrare in contatto con la vera tipicità del paese.

La quasi totalità del viaggio è avvenuta via terra, toccando diverse zone che sono al di fuori dei normali “itinerari” del turismo di massa; spesso ci siamo ritrovati in posti dove eravamo gli unici occidentali, ed è stato stupendo.

Abbiamo optato per un viaggio senza mare e il nostro itinerario è partito da Bangkok, per poi proseguire verso Ovest prima(con il tour sul fiume Kwai), verso est poi e infine verso il nord(in tutto abbiamo fatto più di 1.300 km!!). Volendo dare un’ordine cronologico le nostre tappe sono state le seguenti: – BANGKOK: abbiamo visitato il Tempio di Marmo, il Wat Arun e abbiamo navigato in motolancia sul fiume Chao Praya fino ad arrivare ai canali di Thonburi, dove probabilmente si vede la parte più “thailandese” di Bangkok. Il giorno seguente è stata la volta del maestoso Phra Pathom Chedi(127 metri di altezza) e poi il mercato galleggiante di Damnern Saduak, sempre nei “dintorni” della capitale.

– FIUME KWAI: la tappa successiva è stata la provincia di Kanchanaburi(verso ovest), vicino il confine con la Birmania, per il tour sul fiume Kwai. Questo tour è stata un’esperienza indimenticabile; prima la visita al ponte reso “famoso” dalla seconda guerra mondiale, poi siamo saliti in un treno pieno di bambini Thai che ritornavano da scuola ai loro villaggi, per arrivare infine via fiume al lodge in mezzo alla foresta(raggiungibile solo con la motolancia) dove abbiamo passato una notte. Il giorno seguente con una navigazione di 1 ora e mezza sempre in motolancia ci siamo addentrati nel parco nazionale Sai Yok Yai, il tutto in mezzo a montagne ricoperte da cima a fondo da una vegetazione lussureggiante, con questo verde che si presentava in tutte le tonalità possibili immaginabili, creando scenari naturali incredibili: abbiamo fatto anche il bagno sotto le cascate, trascinati da una chiatta che ha fatto sosta sotto al getto d’acqua. Se si viene in Thailandia questa zona non si può trascurare perchè è stupenda.

– PARCHI NAZIONALI: spostandoci verso est abbiamo incontrato il parco nazionale Khao Yai (con il trekking in mezzo alla giungla accompagnati dalla guida e da una guardia forestale, e la visita alle cascate Heu Narok), l’altopiano del Khao Kho e il parco Thung Salaeng Luang: anche qui, dopo il tour sul fiume Kwai, una totale immersione nella natura con scenari mozzafiato e questo verde rigoglioso di ogni tipo, attraversato spesso da corsi d’acqua, che è la caratteristica dominante della parte naturalistica del paese.

– ANTICHE CAPITALI: abbiamo visto Ayuttaya( da non perdere il sito Wat Chai Wattanaram, in stile Khmer), Phitsanoluke, Lampang, Lamphun, Sukhotai e Sri Satchanalai( questi ultime due hanno i siti storici che più ci sono piaciuti, dove si vede molto dello stile Khmer; non a caso Sukhotai è patrimonio mondiale dell’Unesco). La bellezza di molti di questi siti storici è poi aumentata dal contesto naturale in cui sono inseriti. Molto bello è anche il sito di Sri Thep( sempre in stile Khmer).

– CHANG MAI: La città più grande del nord della Thailandia. Secondo noi più bella di Bangkok; abbiamo visitato i suoi siti e i suoi bei tempi, su tutti il Doi Suthep che dall’alto “guarda” tutta la città; alla sera non abbiamo perso l’occasione per andare al mercato notturno dove è possibile fare ogni tipo d’acquisto di prodotti thai. Proseguendo sempre verso nord abbiamo visitato una tribù di donne Paudong, prima di dirigerci al Triangolo d’Oro.

– TRIANGOLO D’ORO: Anche questa zona ci è piaciuta veramente tanto. E’ il confine tra 3 paesi, e questo confine è segnato dal famoso fiume Maekhong, che scorre in mezzo le montagne. Strana la sensazione di trovarsi in Thai e avere a distanza di pochi metri avanti il Laos e a sinistra la Birmania!! Abbiamo anche navigato con la motolancia sul Maekhong e visitato un villaggio in Laos e il museo dell’oppio. Anche questa zona del triangolo d’oro secondo noi è assolutamente da visitare se si viene in Thailandia.

Il giorno 25 novembre con il volo interno da Chang Rai arriviamo all’aeroporto internazionale di Bangkok verso le ore 17.30 del pomeriggio. L’ultimo volo che parte dall’aeroporto internazionale è quello per Amsterdam delle 23.45; dopodichè l’aeroporto viene asserragliato e “preso” dai manifestanti anti-governativi; noi eravamo tra quei 45 italiani che erano all’interno dell’aeroporto quella sera, con il nostro volo per Roma che sarebbe dovuto partire alle ore 24.00, un quarto d’ora dopo. Siamo riusciti a lasciare la Thailandia il giorno 29 novembre dall’aeroporto militare di U-Taupao per arrivare a Parigi con un volo Thai( siamo stati noi i primi 30 italiani a rientrare in Europa e successivamente in Italia) e nel complesso è stata una esperienza molto brutta nonchè assai provante, che però non ha nulla a che vedere con un viaggio bellissimo all’interno di un paese altrettanto bello.

In conclusione non possiamo però non ringraziare la compagnia aerea Thai Airways, che si è occupata di noi(non era obbligata a farlo) portandoci fuori dall’aeroporto internazionale il pomeriggio del giorno successivo( 26 novembre), coprendoci tutte le spese di vitto e alloggio e infine, non senza difficoltà, riportandoci in Europa e successivamente a Roma via Parigi: sono stati loro i veri e unici artefici del nostro ritorno in Italia.

Emanuele Marika



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