Belgio: una piacevole sorpresa

Questi due giorni in Belgio sono stati una sorta di “parentesi” nel viaggio verso Olanda (vedi racconto “Olanda: terra di libertà e di regole”) e Danimarca (vedi racconto “Danimarca, ovvero il furto legalizzato”). Martedì 7 agosto 2007 Dopo aver trascorso un paio di giorni a Disneyland Paris, verso le 14.40 ci siamo diretti verso...
Scritto da: Laycla2
belgio: una piacevole sorpresa
Partenza il: 07/08/2007
Ritorno il: 09/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Questi due giorni in Belgio sono stati una sorta di “parentesi” nel viaggio verso Olanda (vedi racconto “Olanda: terra di libertà e di regole”) e Danimarca (vedi racconto “Danimarca, ovvero il furto legalizzato”).

Martedì 7 agosto 2007 Dopo aver trascorso un paio di giorni a Disneyland Paris, verso le 14.40 ci siamo diretti verso il Belgio.

In autostrada c’erano molti controlli della Gendarmerie. Verso le 17.45 siamo arrivati al confine (pedaggio 12,40 €), dove ci siamo fermati per una sosta. La zona era semi-abbandonata, c’era solo un piccolo bar con un bagno (0,30 €), entrambi molto sporchi. L’autostrada percorsa per arrivare al nostro hotel, soprattutto nel primo tratto, era in un pesante stato di degrado, con un pessimo asfalto, folta vegetazione ai bordi, cartelli autostradali vecchi e spesso rotti. Le indicazioni autostradali sono in verde, come da noi. I limiti di velocità non sono segnalati, bisogna saperli.

Avevamo prenotato l’hotel (AC Wavre Nord) nella cittadina di WAVRE, a circa 30 km dal centro di Bruxelles. Alla reception però abbiamo avuto una brutta sorpresa: la signorina, in un inglese stentatissimo, ci ha spiegato che l’hotel era inagibile a causa dei danni provocati dall’alluvione di qualche giorno prima. Così ci ha dirottati su un altro hotel dall’altra parte della città, un Best Western (www.Wavrehotel.Be), dove ci hanno fatto lo stesso prezzo di quello pattuito nell’altro: 77,00 € a notte, colazione inclusa. Alla reception ci hanno dato la chiave e… Il telecomando della televisione! Boh! Comunque è stato uno dei pochi hotel dove abbiamo potuto vedere almeno Rai Uno. La stanza era abbastanza grande e pulita. Cena nel ristorante dell’hotel, dove abbiamo ordinato un piatto di carpaccio, uno di salmone, un piattino di formaggi, una omelette, due minerali, spendendo circa 32,00 €. I piatti erano molto ben curati, ma soprattutto buonissimi! Mercoledì 8 agosto 2007 Sveglia alle 7.30, abbondante colazione e poi alle 9.15 partenza per le GROTTE DI HOTTON. L’entrata costa 8,00 € (luglio-agosto aperte ore 10.00-18.00), ma le grotte non sono nulla di eccezionale. Si sviluppano molto in lunghezza, si scende circa 70 metri sotto terra, e per risalire gli ultimi 35 c’è un ascensore. Siamo poi andati a BRUXELLES e abbiamo lasciato l’auto al parcheggio gratuito del Brupark, vicino all’Atomium. L’entrata costa 9,00 €. Con un ascensore velocissimo (5 metri al secondo) siamo saliti sulla palla più alta, dalla quale si gode un bellissimo panorama. C’è anche un ristorante self-service, dove ci siamo fermati a pranzare. Per un involtino di pollo con prosciutto e besciamella, contorno di patate, involtino con carote e piselli, macedonia, 2 bottigliette d’acqua (3,50 € l’una), abbiamo speso 31,00 €. Scesi dall’Atomium, siamo andati al Brupark. Una parte è dedicata a giochi acquatici con vari scivoli, mentre l’altra è ricca di ristorantini e locali. Da lì si accede alla Mini-Europe (12,20 € a testa, con 1,00 € di sconto grazie ad un coupon preso in albergo). All’entrata c’è la possibilità di farsi la foto con la mascotte. Il parco è molto carino! Ci sono 4-5 luoghi italiani, ma manca del tutto Roma! Mah! Ogni monumento ha un bottone che, azionato, fa partire dei rumori particolari, musichette tipiche e anche gli inni nazionali.

Presa l’auto, siamo andati in centro e abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio sotterraneo “Ecuyer-Schildknaap” in Rue de la Fourche. Abbiamo percorso la via pedonale piena di ristoranti, con i camerieri all’ingresso che ti invitano ad entrare, e le Galeries Royales de Saint-Hubert. Passaggio sulla Grand’ Place, molto bella e affascinante, e poi al Manneken Pis (piccolissimo!). Sotto la volta della Maison de l’Etoile (sulla Grand’ Place) c’è una statua in bronzo dell’eroe Everard ‘t Serclaes, che nel 1356 liberò la città dall’occupazione fiamminga. Dicono che toccarla porti fortuna… Da ricordare anche che il Belgio è la patria del cioccolato, e camminando per le strade del centro è impossibile non rendersene conto…

Abbiamo cenato al ristorante “La luna di Venezia” in Rue Gretry, dove abbiamo ordinato un menù con insalata mista esotica, penne vegetariane, macedonia, un menù con insalata e salmone, spaghetti alla carbonara, mousse al cioccolato, acqua gasata e Coca: totale 32,30 €.

Breve passeggiata fino alla cattedrale di St-Michel, e poi via verso il nostro hotel, passando sotto l’Arco di Trionfo del Cinquantenario e sotto ad una grande fontana. Da sottolineare che uscire da Bruxelles e prendere la strada giusta è quasi impossibile senza navigatore (noi per fortuna l’avevamo), anche perché recentemente hanno cambiato le sigle delle autostrade. Siamo rientrati in hotel verso le 22.30, e ci siamo accorti che in stanza non c’era più la nostra spugna da bagno… Mah…

Giovedì 9 agosto 2007 Sveglia alle 7.30, fuori c’era una pioggerellina fastidiosa. Pagato l’hotel (187,00 €), siamo andati al vicino Centro Commerciale per fare un po’ di spesa. Poi partenza verso l’Olanda (vedi racconto “Olanda: terra di libertà e di regole”).

Per vedere anche le foto del viaggio, potete consultare il nostro sito: www.Laycla.It.



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