Belgio tra locali e monumenti

Ciao a tutti,voglio raccontarvi la mia personale esperienza in terra belga. Siamo partiti in coppia(novembre 2004),io e l'amico Ricky, dall'aeroporto di Pisa con destinazione Charleroi,volando Ryanair alla modica cifra A/R di 42 euro. Giunti a Bruxelles con un comodo bus navetta(10,50 euro) inziamo ad assaggiare la cucina locale(gustosa anche se...
Scritto da: MARcNETT
belgio tra locali e monumenti
Partenza il: 24/11/2004
Ritorno il: 30/11/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Ciao a tutti,voglio raccontarvi la mia personale esperienza in terra belga. Siamo partiti in coppia(novembre 2004),io e l’amico Ricky, dall’aeroporto di Pisa con destinazione Charleroi,volando Ryanair alla modica cifra A/R di 42 euro. Giunti a Bruxelles con un comodo bus navetta(10,50 euro) inziamo ad assaggiare la cucina locale(gustosa anche se poco fantasiosa)nell’attesa dell’arrivo della nostra cara amica Chiara,che da qualche mese vive appunto nella Capitale nell’ambito del progetto Erasmus e che ci ospita in questra nostra “escursione” in Belgio. Passaggio obbligatorio a casa e poi subito in giro:la quantità di locali è impressionante,ma ciò che colpisce ancora di più è la multietnicità di Bruxelles.

Le vie infatti sono un susseguirsi di locali tipici intervallati da negozi,pubs e insegne di ogni genere,turchi,greci,asiatici,africani,spagnoli e ovviamente tantissimi italiani. Per le prime 2 notti pernottiamo in 2 ostelli:consiglio il secondo che fa parte di una catena internazionale,tra l’altro alla cifra abbastanza economica di 24 euro a testa alloggiamo in una specie di suite pulitissima con bagno in camera,tv e altri comfort. Le prime 3 giornate sono interamente dedicate alla visita di Bruxelles:la maestosa Grand Place,il simpatico Manneken Pis,le imponenti cattedrali gotiche e le zone più commerciali, nonchè(doveroso,è il simbolo della città e più in generale della Nazione)l’ Atomium,complesso dedicato alla celebrazione degli studi nucleari con relativo passaggio al parco che riproduce l’Europa in miniatura, il Palazzo Reale e la parte alta con i suoi ‘boulevards’.

Ma ahimè il richiamo enogastronomico è più forte e tutte queste visite sono intervallate dafrequenti soste di rifornimento. Difatti da buone forchette e amanti della birra apprezziamo i prodotti locali,in particolare le Gauffres o Waffeln alla fiamminga,cialde croccanti farcite con creme varie,panna e salse di frutta(magnifiche!) e appunto le birre:il Belgio offre una varietà di circa 400 birre per tutti i gusti,da sottolineare quelle d’abbazia e le rosse doppio e triplo malto come la Duvel,la Chimay e la straordinaria Bush de Noel,una speciale Bush da 13,9 gradi(!)commerciata solo nei mesi di novembre e dicembre. Tra l’altro e non è cosa da poco le bevute costano veramente poco(in media 1.60-70 per un’ottima birra)e nel complesso non si può dire che il Belgio sia carissimo(diciamo nella media poco superiore all’Italia). Dal terzo giorno come dicevo siamo ospiti da Chiara e dalla compagna di casa Patrizia e con loro la quarta sera passiamo una indimenticabile serata in un locale tipico sudamericano,il Papagayo,una chicca per gli amanti del genere che consiglio caldamente. Nella nostra settimana di ferro non mancano le serate “disco”:a tal proposito sottolineo la Galerie Louise,una discoteca costruita all’interno di un teatro, che,perdonatemi il termine,è letteralmente un “figodromo”.

Molto carina,come tutte del resto, il viaggio del sabato tra Brugge e Ostenda. La prima è una gemma dell’architettura gotica e il palazzo del comune è una cosa sensazionale paragonabile come città a una sorta di piccola Venezia per la quantità di chiese e di ponti che solcano i numerosi canali,mentre la seconda è una città portuale in riva all’Atlantico con ampi spazi per le passeggiate e il lungomare.

Con grande rammarico la domenica ripartiamo in direzione casa,a La Spezia,con tanti bei ricordi e un viaggio che non potremo dimenticare mai.



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