Belgio mon amour

Bruxelles, Bruges, Gand e Anversa viste da due appassionate di arte fiamminga, fumetti e birra belga
Scritto da: melarenetta
belgio mon amour
Partenza il: 22/08/2012
Ritorno il: 26/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Un noioso pomeriggio di inizio agosto io e la mia amica Vania decidiamo di fare un piccolo viaggio low cost e nel giro di una settimana prendiamo il biglietto aereo per Bruxelles. Prenotiamo un albergo consigliatoci da amici, il Maxhotel in Boulevard Adolph Max (www.maxhotel.be) che ha la particolarità di non avere personale: pagamento, distributori di bevande e accessori self-service, in questo modo riesce ad avere prezzi contenuti pur essendo moderno e pulitissimo. L’hotel si trova a pochi minuti a piedi dalla Grand Place e vicino a due fermate della metro Rogier e De Brouckére.

L’arrivo è all’aeroporto di Charleroi in tarda mattinata, seguendo le frecce blu raggiungiamo il terminal del bus che ci porta in città, alla Gare du Midi, è meglio comperare subito il biglietto a/r a 11 euro, poichè al ritorno il biglietto viene venduto solo dal conducete del mezzo a prezzo maggiorato. Raggiunta Bruxelles ci sistemiamo in albergo e poi facciamo una passeggiata nel centro storico o Ilot Sacrè ricco di ristorantini e negozi di souvenir, molto turistico, ma comunque imperdibile con la sua Grand Place e il Municipio gotico, qui all’ufficio informazioni acquistiamo una cartina dettagliata della città e ci facciamo dare qualche consiglio. Fatichiamo un pò a trovare il celebre Manneken Pis, la piccola statua del bimbo che fa la pipì, simbolo della città, ma niente di eccezionale. Su indicazione di un amico esperto andiamo al Moeder Lambic in Place Fontainas dove si può gustare la tipica gueuze cantillon oltre a numerose altre birre belghe accompagnate da semini di luppolo da sgranocchiare (www.moederlambic.com).

secondo giorno

Andiamo a Gand e Bruges, il biglietto del treno costa complessivamente circa 15 euro. Prima tappa a Gand dove raggiungiamo il centro in tram, qui visitiamo la Cattedrale di San Bavone che custodisce uno dei maggiori capolavori di arte fiamminga: “L’Adorazione dell’Agnello Mistico” dei fratelli Van Eyck, i 3 euro dell’audioguida sono ben spesi. La città è più grande di quanto ci aspettassimo, piena di scorci meravigliosi e negozietti carini, dopo una passeggiata fino al Gravensteen, la fortezza del XII secolo, torniamo a piedi alla stazione alla volta di Bruges. Prima tappa è il Groeningemuseum, ingresso 8 euro, con capolavori di Bosch e Van Eyck. In Belgio i musei e i negozi chiudono alle 17.30 perciò non riusciamo a vedere il Memlingmuseum al quale tenevamo molto, ma ne approfittiamo per girare la cittadina dove il tempo sembra essersi fermato, è un gioiellino.

Da vedere il Begijnhof, il beghinaggio, uno dei pochi rimasti dove tutt’oggi in cottage bianchi vivono alcune suore benedettine e il Grote Markt, la piazza del mercato col Belfort, la torre campanaria. La sera, stanche ma felici, ci rilassiamo con un cono di frites, le patate fritte tipiche, nella variopinta Place d’Espagne a Bruxelles.

terzo giorno

Restiamo in città e passiamo la mattinata ai Musée Royaux des Beaux-Arts con una strabiliante collezione di capolavori olandesi e fiamminghi e al Musée Magritte divertente e surreale aperto da pochi anni, davvero allestito bene. Nel pomeriggio facciamo pausa al Parc de Bruxelles, la temperatura è piacevole, intorno ai 22 gradi. Riposate andiamo ad ammirare la cattedrale di Saints Michel e Gudule, la chiesa di Notre Dame du Sablon e proseguiamo fino al Palais de Justice dove con un grande ascensore di vetro scendiamo nel quartiere popolare di Marolles, etnico e folkloristico, la sera gustiamo una birra lambic (tipo di birra dalla fermentazione spontanea) e un’omelette nel famoso pub A la Mort Subite in centro.

quarto giorno

Prendiamo il treno per Anversa, al punto informazioni della stazione ci dicono che il Museo di Belle Arti è chiuso, decidiamo allora di andare a visitare la Rubenshuis, la casa di Rubens che all’esterno è in mattoni in stile fiammingo, ma nel retro ha portico barocco e un giardino all’italiana. Nel biglietto è compreso anche l’ingresso al Museum Mayer Van Den Bergh, una splendida casa tipica di inizio Novecento che ospita una collezione che annovera alcuni quadri di Bruegel. Anversa è conosciuta anche per i negozi alla moda, dedichiamo il pomeriggio allo shopping e alla visita delle chiese principali: la Cattedrale di Nostra Signora e le chiese di San Giacomo e San Paolo con opere di Rubens. La sera ceniamo in un pub particolarissimo che si trova dietro la cattedrale: l’Elfde Gebod. L’interno è decorato con tantissime statue di santi e candele, ma l’ambiente è giovane e si gustano dei buonissimi calamari fritti. Attenzione: ad Anversa si parla solo fiammingo perciò si consiglia un piccolo dizionario per tradurre i cartelli stradali, i menù, ecc. Tornate a Bruxelles gustiamo una gaufre letteralmente sommersa di cioccolato e torniamo in albergo.

Domenica

L’ultimo giorno è di domenica, piove a dirotto e non c’è nessun bar aperto, fortunatamente troviamo un mini market dove compriamo alcune cose per la colazione. Trascorriamo poi la mattina al Centre Belge de la Bande Dessinée, il museo del fumetto, ingresso 8 euro, divertente ed interattivo è adatto a grandi e piccini ed è allestito in un palazzo Art Nouveau di Victor Horta. Il Belgio è la capiatale europea dei fumetti, qui sono nati i Puffi, Lucky Luke e Tin Tin, in giro per la città ci sono moltissimi murales di fumetti e si può fare un vero e prorio “percorso del fumetto” di 6 km seguendo una mappa che si trova all’info point. All’ora di pranzo la città si risveglia e aprono i negozi e i locali, prendiamo un pò di cioccolatini come souvenir e pranziamo nel quartiere di Saint Géry et Sainte Catherine al Mer du Nord, una pescheria con annesso ristorantino, si mangiano prelibatezze di pesce in piedi sotto un tendone blu cobalto, consigliato! Purtroppo la nostra breve, ma indimenticabile vacanza è finita, ci sarebbero ancora mille cose da vedere: il quartiere UE, l’Atomium, Lovanio… la prossima volta!



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