Belgio, giro in bicicletta

Il ritmo lento delle due ruote ha reso questo paese ancora più accattivante
Scritto da: stropiccio
belgio, giro in bicicletta
Partenza il: 20/08/2014
Ritorno il: 25/08/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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Era da un po’ di tempo che pensavamo di fare una vacanza itinerante in bici. Si è realizzata quando un nostro amico che vive a Bruxelles ci ha proposto di prestarci casa sua, così decidiamo di ritornare in Belgio.

Avendo come punto fisso Bruxelles, decidiamo di muoverci a raggiera, cioè di raggiungere le città che vogliamo visitare in bici e fare il rientro la sera con il treno. I treni sono tutti dotati di un vano esclusivo per le bici, in quelli più moderni è un vagone a sé, con tanto di seggiolini per il ciclista, negli altri è il capo treno che apre uno spazio, solitamente all’inizio del treno, dove ci sono i ganci per appendere le biciclette. Alla stazione di Bruxelles central solitamente le bici non possono né salire né scendere, perché c’è maggior afflusso di persone e quindi poco tempo, noi ci siamo sempre partiti o ritornati e solo due capi treno ci hanno fatto storie, poi vedendo nostra figlia hanno deciso di assecondarci. I treni costano non poco, le bici pagano un biglietto a parte, mentre i bimbi viaggiano gratis, però sono puntuali e coprono l’intero paese.

All’inizio di giugno compriamo i biglietti della Ryanair (€ 20 a testa) e inizia piano piano la programmazione di questo viaggio, per noi, diverso. Inizialmente è stato un po’ faticoso per capire come funzionano le piste ciclabili, quali città collegano, leggere le cartine relative a queste strade e dove noleggiare le bici.

Le biciclette le abbiamo noleggiate presso la Provelo (www.provelo.org), un’organizzazione che offre tutte le informazioni, mappe, itinerari, ogni cosa relativa al “velo” (2 bici + seggiolino per mia figlia per 5 gg. € 110).

Come mio solito evito di fare il resoconto di ciò che abbiamo visto o la descrizione dei monumenti, che possono esser trovati in qualunque guida, ma vorrei poter dare un contributo a chi, come noi, pensa di visitare questo bellissimo e poco conosciuto paese con la bici.

20 Agosto: partenza da Pisa con Ryanair e arrivo a Bruxelles molto tardi.

21 Agosto: ritiro delle bici presso Provelo, direzione Leuven. Abbiamo un po’ di difficoltà ad uscire da Bruxelles (comunque c’è il corridoio ciclabile in tutta la città e le auto hanno rispetto dei ciclisti) e incanalarci sulla ciclabile, ma alla fine, con cartina alla mano e google maps ci riusciamo. Sono circa 35 km, si pedala lungo i binari della ferrovia, si attraversano villaggi e campi di mais. La sera siamo rientrati con il treno.

22 Agosto: treno fino a Machelen e proseguo in bici fino ad Anversa, circa 40 km. Oggi percorriamo la famosa LF2 (la ciclabile che collega Bruxelles ad Amsterdam). Stupenda città, decidiamo di fermarci anche per la cena e partiamo subito dopo con il treno.

23 Agosto: decidiamo di ritornare a Bruges, io e mio marito ci eravamo già stati e ci piaceva rvederla, il viaggio in bici sarebbe troppo lungo, così decidiamo di portarci dietro le bici ma di fare tutto il viaggio sia l’andata che il ritorno in treno.

24 Agosto: treno fino a Namur e arrivo a Huy, circa 35 Km, percorrendo la RaVel 1 lungo il fiume Mosa. Huy non è niente di che ma è una bellissima giornata di sole e ci godiamo il panorama lungo il fiume, la sera rientriamo con il treno.

25 Agosto: siamo giunti alla fine, nel pomeriggio ripartiamo. La mattina vogliamo visitare il Museo di Scienze Naturali che ospita lo scheletro di un dinosauro e anche di balene e altri animali e c’è uno spazio dedicato ai bimbi, ma purtroppo il museo, così come la maggior parte delle attrazioni in città sono chiuse il lunedì mattina.

Anche questa avventura è giunta al termine, a malincuore lasciamo questo gioiello di paese che, complice sia il tempo sereno anche se fresco, che il ritmo lento e misurato delle due ruote ci ha affascinato tantissimo.

Nostra figlia si è divertita molto, dice che preferisce una vacanza così ad una fatta con l’auto, in effetti abbiamo una visione dei luoghi che ci circondano diversa, si assapora oltre i colori anche gli odori e i suoni, dandoci una globalità in cui il tutto è uno.



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