Belgio e Bruxelles
Compagnia aerea: Rayanair
Aeroporti: Pisa-Charleroi
Hotel: Silken Berlaymont (4 stelle – € 69,30 al giorno per la camera matrimoniale con la prima colazione inclusa) – Boulevard Charlemagne 11-19 – vicino alla Commissione Europea e alla fermata metro Schuman.
Guida: Top 10 della Geo Mondadori
Martedì 10 agosto 2010
Io e Francesco, il mio ragazzo, partiamo il 10-08-2010 ore 12.50 anziché alle ore 12.35 da Pisa per Charleroi. Arriviamo all’aeroporto di Charleroi-Bruxelles ore 14.15, ritiro bagagli e via… a fare i biglietti A/R (€ 22,00 a persona) per la navetta bus che ci porterà alla stazione Midi di Bruxelles in circa un’ora (20 minuti in più a causa dei lavori stradali per l’ampliamento dell’aeroporto). Per trovare dove si fanno i biglietti (che si fanno all’uscita dell’aeroporto sulla destra sotto la pensilina), basta seguire le frecce che partono dall’interno dell’aeroporto e arrivano fino al box relativo e che indicano Shuttle. Il bus si prende proprio tra il box dei biglietti e l’uscita dell’aeroporto e comunque le indicazioni non mancano! Arrivati alla stazione Midi abbiamo fatto l’abbonamento per 3 giorni per la metro, valido anche per tram e bus ad € 9,50 (a persona) e con la cartina delle linee metro alla mano siamo partiti, abbiamo preso la metro n.4 (potevamo prendere anche la n.3), siamo scesi alla fermata De Brouckére e abbiamo preso la linea n.1 (potevamo prendere anche la n.5) per scendere alla fermata Schuman. Siamo usciti a Berlaymont Charlemagne e ci siamo ritrovati davanti alla Commissione Europea che si imponeva maestosa sopra di noi (sì, proprio quel palazzo a vetri con le 27 bandiere europee, simbolo degli stati che compongono l’Unione Europea, che quasi ogni giorno vediamo in tv!!!). Foto di rito, richiesta di indicazioni ad una guardia della Commissione (gentilissima) e via, verso l’albergo! Fatto il ceck-in, ci siamo diretti verso la camera assegnataci e, una volta aperta la porta siamo rimasti meravigliati. Camera al 6°piano degna delle 4 stelle!!! Letto comodo, anche se con piumini singoli che andavano da ogni parte, climatizzazione adeguata (anche se non ne avevamo bisogno, dato il pessimo tempo trovato), utilissima cassaforte con codice personalizzabile, scrittoio e angolino relax dove poter gustare le buonissime birre tipiche belghe (da comprare rigorosamente fuori e non in albergo!), bagno con una piccola particolarità… il WC era in una stanza a parte, mentre vasca con doccia e lavandino erano nella stanza di fronte, e per finire, il balcone con vista sul retro della Commissione Europea. L’albergo fornisce già all’interno delle camere tutto il necessario per la toilette, ovvero, asciugamani per il viso, per la doccia, accappatoi, ciabattine, phon, bagnoschiuma, shampoo e creme varie. Ora, dopo questa breve introduzione, vi portiamo con noi all’interno di questo fantastico viaggio. Ci dirigiamo di nuovo alla stazione metro e andiamo alla Gare Centraal dove facciamo il Rail Pass, un biglietto con 10 viaggi da poter sfruttare all’interno della rete ferroviaria del Belgio in 2° classe al costo di € 74,00 ed utilizzabile da più persone (noi ne abbiamo fatti due, poiché avevano numerosi viaggi da fare in treno). Il Rail Pass non va timbrato, ma va assolutamente compilato prima di salire sul treno, poiché i controlli ci sono sempre! La compilazione è molto semplice, vanno riportati il giorno di partenza (potete scriverlo nella vostra lingua, i controllori non fanno problemi), la data, la stazione o il paese da dove partite (esempio Bruxelles) e la stazione o il paese dove scenderete (esempio Gent). Abbiamo fatto una piccola sosta per la cena da Quick, poiché su molti viaggi presenti sul sito di Turisti per Caso, molti avevo scritto che a Bruxelles si deve mangiare presto, altrimenti si rischia di rimanere a bocca asciutta! Cosa che poi, appureremo, essere errata!!!Non potendo resistere, ci siamo diretti alla Grand Place, che ci è apparsa in tutto il suo splendore e la sua magnificenza! Capiamo perché l’UNESCO protegge questa piazza e non possiamo che condividere questa scelta! Dopo le numerose foto e video per riprendere ed immortalare questo luogo, ci siamo diretti verso il Menneken Pis. Dopo l’amara delusione portata dalla visione di questa statua che ci è apparsa insignificante, ma dai Belgi ritenuta importantissima, abbiamo ceduto alla gola, assaggiando una delle specialità di Bruxelles, la Gaufre (o Wafels) con la nutella (€ 2,50), che ci è piaciuta ma a parer nostro è troppo dolce, la consigliamo con il cioccolato fondente. La nostra giornata è, quindi, dolcemente, terminata, ritorniamo in albergo e andiamo a dormire.
Mercoledì 11 agosto 2010
Appena alzati, ci dirigiamo a fare colazione. Non avremmo potuto sperare di meglio, era presente ogni genere di cibo, dolce e salato! Tanti tipi di paste, yogurt, cereali di ogni tipo, frutta fresca, macedonia, marmellate, acqua calda con ogni genere di thé, latte caldo per la cioccolata, latte freddo, il caffè (se così si può chiamare, unica pecca) ci veniva portato al tavolo. Per quanto riguarda il salato erano presenti svariati tipi di pane, salsicce, polpette, uova strapazzate e uova sode, fagioli, omelette, bacon, patate, pomodori, affettati di ogni genere, formaggi vari, sottoli e sottaceti, salse varie, tre tipi di succhi di frutta e spremute. La nostra colazione tipo è stata: diverse paste con latte e caffè e poi un’omelette con il bacon e delle patate! E’ da pazzi, lo so, ma era tutto buonissimo! Fatta la nostra prima colazione, ci prepariamo e ci dirigiamo alla Gare Centraal (tutta la stazione è sotterranea) per prendere il treno per Gent delle 7,27. Arrivati alla stazione di Gent dopo una mezz’ora di viaggio abbiamo fatto i biglietti per il tram n. 1 alla macchinetta (che funziona solo con gli spiccioli). Un biglietto per una corsa costa € 1,20 (noi abbiamo fatto i biglietti per quattro corse e non giornalieri, non ci conveniva, Gent si gira bene a piedi). Il tram ci porta vicino al De Vlaasme Opera (il palazzo dell’opera) e da lì ci dirigiamo verso il centro. Imponente ci appare la Sint-Niklaaskerk, chiesa di San Nicola, che non abbiamo potuto visitare a causa dei lavori di ristrutturazione. Ci siamo diretti, quindi, verso il Belfort (il campanile di Gent) e lo Stadhuis (il municipio) per poi entrare nella famosa Sint-Baafskathedraal (cattedrale di San Bavo) nella quale è possibile vedere l’Adorazione dell’Agnello per € 4,00 a persona. Usciti, ci siamo diretti ai punti di partenza dei battelli il Graslei e Korenlei, abbiamo percorso a piedi quest’ultima strada e siamo arrivati al castello di Gravensteen, castello medioevale con tanto di segrete, visitabile al costo di € 8,00 a persona. Riprendendo il cammino ci siamo diretti alla Sint-Jakobs e da lì al Markt, la piazza del mercato. Abbiamo preso di nuovo il tram, direzione stazione, per poter prendere il treno delle 13.39 che ci avrebbe portato a Ostenda. Alla stazione di Gent, io ho preso un panino da Panos, catena presente in tutto il Belgio, dove è possibile mangiare baguette ripiene con qualsiasi cosa tra i 2,70 e i 3,00 € (veramente economico, noi a pranzo ci abbiamo mangiato spesso). Arrivati ad Ostenda, facciamo una lunghissima passeggiata per vedere il porto da dove partono i traghetti per la Gran Bretagna e per la penisola scandinava. Lungo il nostro tragitto, tantissimi baracchini dove viene venduto pesce fritto. Arrivati alla spiaggia, ci sembra di essere a Rimini o Viareggio, spiagge enormi e tantissimi hotel sul lungomare. Visitiamo la cattedrale principale di Ostenda di fronte alla stazione e torniamo a prendere il treno per tornare a Bruxelles. Non essendo contenti, ci mettiamo avanti sul programma di domani e andiamo a vedere il Palazzo di Giustizia (veramente imponente!) e Porte de Hal, unica porta sopravvissuta delle mura urbane trecentesche. Essendo ancora pieni di energie, ci imbattiamo nella “Foire du Midi”, la fiera che conclude l’estate su Boulevard du Midi, con giostre da paura, dove mangiamo un hot dog ciascuno. Finalmente dopo una lunga passeggiata, la fiera non finiva più, siamo riusciti a tornare in albergo per una doccia e via … a letto!!! Considerazioni: Gent si è rilevata, a sorpresa, una città medievale ben conservata e nel suo piccolo sa essere imponente; ne consigliamo la visita per conoscere meglio il Belgio. Ostenda tipica città di mare dove passare le ferie estive, da noi scelta perché curiosi di vedere il mare del nord.
Giovedì 12 Agosto 2010
Finalmente oggi ci dedichiamo alla visita di Bruxelles!!!Partiamo di buon’ora, dopo un’abbondante colazione. Direzione Cattedrale “des Saints Michael et Gudule” (in stile gotico, viene usata per i matrimoni e funerali reali). Dirigendoci, poi, verso il palazzo reale passiamo davanti al “Palais de la Nation” (dove c’è la sede del ministero dell’interno del Belgio) e attraversiamo il “Parc de Bruxelles”. Prendendo la via centrale del parco ci ritroviamo davanti all’imponente palazzo reale (che somiglia molto a Buckingam Palace). Per ingannare il tempo (orario di apertura 10,30) visitiamo la vicina “Place Royale”, nella cui zona si trovano diversi musei. Da questa piazza è possibile avere una visuale d’insieme del centro di Bruxelles, distinguendo nitidamente il Belfort e la Basilica Nazionale del Sacro Cuore. Visitiamo il Palazzo reale, l’ingresso è gratuito ed il percorso è obbligato, la visita non richiede molto tempo, ma nonostante tutto il palazzo, dove risiede la famiglia reale belga merita di essere visto. Proseguiamo la nostra visita con i Musei Reali di Belle Arti (ingresso € 8,00 a persona), “l’Eglise Saint-Jacques-sur-Coudenberg” e “l’Eglise Notre Dame du Sablon”. Questa chiesa separa la “Place du Grand Sablon” da “Place du Petit Sablon” occupata da un parco adornato dalle 48 statue delle corporazioni medievali di Bruxelles. Proseguiamo la nostra visita del centro della “capitale d’Europa” passando davanti al “Conservatoire Royal de Musique” e raggiungiamo “Place De la Chapelle”, dove visitiamo la chiesa di ” Notre Dame de la Chapelle”. Ma la stanchezza comincia a farsi sentire, e visto la pioggia incessante che ormai ci sta accompagnando da qualche ora decidiamo di fare pausa – pranzo. Percorrendo il viale dell’imperatrice attraversiamo la moderna “Place de l’Albertine” dove si trova un’altra entrata della grande stazione ferroviaria e metropolitana “Brussel Centraal” nostro punto di riferimento, e pranziamo da “Panos”. Dopo esserci rifocillati con le grandi ed economiche baughette di “Panos”, con la metro raggiungiamo la chiesa di “Notre Dame de Bon Secours” e passando da “Place St. Gery” raggiungiamo lo “zinneke pis” (cane che fa la pipì), che si trova all’angolo fra Kartuizersstraat e Rue du Vieux Marchè. Dopo le tradizionali foto di rito, perché almeno questa statua non è segregata in inutili sbarre, andiamo a vedere l’edificio che ospita la Borsa e la vicina chiesa si San Nicola. Ormai vicinissimi al centro, dopo aver visto il bimbo ed il cane vogliamo vedere anche la bambina che fa la pipì (tanto per concludere la terna dei piscioni!). La “Jeanneke Pis” si trova in fondo alla “Impasse della Fidelitè”, la stessa che ospita il famoso pub “Delirium”. Decidiamo di tornare in hotel per prepararci per la cena, dato che questa sera andremo a mangiare in un ristorante locale. Una volta arrivati nella famosa via dei ristoranti, la “Rue des Bouchers”, abbiamo scelto quello che proponeva uno dei piatti tipici belga (lo “steak”, bistecca con salsa di funghi, accompagnata da patate ed insalata) decidendo, una volta terminato di mangiare, che saremmo tornati lì per altre cene. Non contenti di tutte le cose viste in questa giornata ci siamo diretti verso “Place des Martyrs” e successivamente al “Theatre de la Monnaie”. Abbiamo concluso la serata nella “Grand Place” assistendo all’inaugurazione del “Tapis de Fleurs” con uno spettacolare gioco di luci che accompagnavano a tempo di musica i fuochi d’artificio. Questo “tappeto di fiori” è unico al mondo: ogni 2 anni – dal 12 al 15 agosto – viene allestito, con begonie dei più svariati colori, da fiorai volontari. Il disegno di quest’anno si ispirava al periodo di presidenza dell’unione europea da parte del Belgio e per la prima volta in assoluto era presente al centro dello stesso tappeto una fontana che zampillava a tempo di musica. Consigliamo di visitare Bruxelles negli anni in cui si svolge questo evento. Ormai stanchi torniamo in albergo; domani ci aspetta la città di Brugge!!!
Venerdì 13 Agosto 2010
La sveglia questa mattina suona preso: ore 6.30. Dopo la solita abbuffata mattutina, alle 7.27 prendiamo dalla “Gare Centraal” il treno per Brugge, che come al solito è puntuale. Dopo circa un ora di viaggio arriviamo alla stazione centrale di Brugge, anche questa restaurata da poco e con l’autobus – nonostante tutte le indicazioni siano solamente in olandese e quindi di difficile comprensione – riusciamo a raggiungere il centro. Scendiamo davanti al Palazzo dell’Opera ed a piedi raggiungiamo il “Markt”, la piazza centrale ed il punto focale di Brugge. Su questa piazza si affaccia il “Belfort” (ingresso € 8.00 a persona) che consigliamo di visitare per uno sguardo mozzafiato sulle stradine medioevali della città, dopo aver salito i 366 scalini per arrivare in cima. Terminata la visita ci dirigiamo al “Burg”, piazza intima e attraente fulcro della vecchia Brugge; l’edificio più imponente è lo “Stadhuis” (il palazzo comunale), ma qui si trovano anche la “Heilig Bloedbasiliek” (basilica del Santo Sangue, dove è custodita la fiala di sangue attribuita a Cristo), sotto la quale si trova la Cappella di San Basilico e il “Renaissancezaal”, l’antica sala in legno dove si riunivano le autorità comunali. Nel biglietto per la visita al municipio (€ 4.00 a persona) è incluso anche l’ingresso alla sala rinascimento del “Renaissancezaal”. Sul lato nord del “Burg” si trovano il Palazzo del Sindaco (che non è visitabile) e il padiglione ultramoderno di Toyo Ito che fu eretto al posto della cattedrale scomparsa del 2002. A piedi abbiamo raggiunto la “Onze Lieve Vrouwekerk”, dove è esposta la celebre statua di Michelangelo “la Madonna con il Bambino” del 1504; visto l’orario decidiamo di fare un break per il pranzo comprando hot-dog e patatine al chiosco che si trova davanti al Belfort, dove ci rifugiamo per ripararci dall’incessante pioggia che ci sta accompagnando dalla mattinata. Ripartiamo dirigendoci verso la “Sint Salvatorskathedraal”, nella quale si formò l’Ordine del Vello d’oro nel 1478 e successivamente ci incamminiamo verso il “Kruispoort” (una delle quattro porte urbane rimaste intatte fino ad oggi) per poter vedere i due mulini a vento ancora esistenti. Durante il tragitto costeggiamo numerosi canali navigabili che attraversano la città e tornando verso il centro vediamo la “Jeruzalemkerk”, la “Annakerk” e per finire la “Sint Jakobskerk”. La pioggia ancora persiste, quindi, a malincuore, abbandoniamo l’idea di fare un romantico giro in battello e prendiamo il bus per tornare alla stazione. Avendo ancora tempo a disposizione visitiamo il “Begijnhof”, splendida e remota sede di comunità fondata per proteggere donne sole e vedove di crociati e il “Minnewater”, lago romantico, alberato, creato da uno sbarramento del fiume Reie. Saliamo a bordo del treno che ci riporta a Bruxelles e ceniamo da “Panos”; trascorriamo la serata in hotel riposandoci perché domani ci aspetta un’altra città: Anversa!!!
Sabato 14 Agosto 2010.
Una nuova trasferta fuori Bruxelles ci spetta oggi: Anversa. Come al solito sveglia molto presto, abbondante colazione in hotel e poi partenza dalla “Centraal Station” raggiunta con la solita efficientissima metro; arrivo in perfetto orario alla magnifica stazione centrale di Anversa. Questa è un grande edificio neoclassico, ristrutturato in veste moderna con oltre 24 binari disposti su 4 piani; a prima vista potrebbe risultare difficile trovare anche l’uscita in questo intrigo di scale mobili e ascensori in vetro e scritte in olandese, ma basta seguire i simboli – comuni in tutti gli edifici pubblici del Belgio – e si individua facilmente sia l’uscita che la metro. Per la precisione Anversa e dotata di un pre – metro, cioè un tram sotterraneo che muovendosi su solo 2 linee (ma nuove linee sono in costruzione) raggiunge i punti principali della città; tuttavia il centro di Anversa è molto compatto e quindi i luoghi di interesse principali sono facilmente raggiungibili anche a piedi. Scendiamo alla stazione metro di “Groenplaants”, e subito si staglia davanti a noi uno dei principali simboli della città: la “Onze Lieve Vrouwe Kathedraal”, la cattedrale di Anversa e la più vasta chiesa gotica del Belgio e dei Bassi oltre che una delle più belle. La sua graziosa guglia, che ricorda una torta nuziale, svetta sulla piazza medioevale del mercato mentre la cupola dall’esterno appare come una cipolla a spicchi. L’interno, visitabile al costo di 5,00 € a persona, conserva ancora molti tesori tra cui due magnifici trittici di Rubens. Proseguiamo la nostra visita dirigendoci verso il “Grote Markt”, il cuore di Anversa e una delle grandi piazze dorate del Belgio, sulla quale svetta l’imponente “Stadhuis” che valorizza l’insolita forma a zampa di cane della piazza. Al centro è presente una curiosa fontana, che spruzza direttamente l’acqua sull’acciottolato; vi è ritratto Bravo, il leggendario soldato romano che liberò il porto di Anversa dal gigante Antigonius, gettandone la mano mozzata nel fiume Schelda. Continuiamo nel nostro itinerario dirigendoci al museo nazionale marittimo, ubicato all’interno di un meglifico castello sulla riva della Schelda, il quale però non è visitabile a causa del suo trasferimento nel nuovo e moderno edificio (MAS) attualmente in costruzione lì vicino. Percorrendo la sponda del fiume Schelda, il grande fiume che permette un facile accesso al Mar del Nord e che ha reso Anversa il secondo porto d’Europa, ritorniamo in centro e raggiungiamo il “Vleehuis”, l’antica “Casa della Carne” e attualmente museo della musica. Poiché dovevamo aspettare l’apertura delle chiese, abbiamo optato per la pausa pranzo, concedendoci una pizza “Da Giovanni” in Jan Blomstraat, visto il pessimo mangiare del giorno prima. Con la pancia piena, anche se la pizza era un po’ troppo salata, raggiungiamo prima la “Sint – Pauluskerk” particolarmente interessante per la splendida cappella esterna, poi la “Sint – Carolus – Borromeuskerk”, nota per la sua facciata barocca e perché vi sono andate perdute 39 opere di Rubens; per finire con la “Sint – Jacobskerk” (€ 2,00 apersona), che spicca per gli interni ricchi e per essere il luogo di sepoltura di Rubens. Facciamo due passi nella via dello shopping ritornando alla stazione per poter visitare il museo del diamante, tipico museo commerciale che personalmente, a noi non ci ha entusiasmato molto. Riprendiamo il treno per tornare a Bruxelles, passiamo in hotel per cambiarci e ripartiamo nuovamente in direzione “Mini – Europe” dove alle 22,30 ci saranno i fuochi d’artificio. Con l’occasione andiamo a vedere lo stadio di Re Baldovino, tristemente noto per la “strage dell’ Heysel”, nella quale nel 1985 durante una partita di calcio morirono 39 spettatori per il crollo di una tribuna. Andiamo poi all’Atomium, modello gigante di una molecola di metallo costruito in occasione dell’expo mondiale del 1958, uno dei simboli di Bruxelles e dopo le foto di rito andiamo alla “Mini – Europe” per assistere ai fuochi d’artificio. Rientriamo in hotel ed andiamo a nanna.
Domenica 15 Agosto 2010
Oggi è Ferragosto, ma qui non sembra! La temperatura è freschina e il tempo non promette niente di buono, ma neanche questo riesce a fermarci e, quindi, decidiamo di andare alla Grand Place per visitare lo Stadhuis (Hotel De Ville) al costo di € 3,00 a persona, inclusa anche la vista del Tappeto di Fiori dal balcone. Facciamo numerose foto dall’alto al Tappetto, poiché dal basso è impossibile farle in modo decente! Mentre siamo all’interno del Municipio inizia a piovere, che bel Ferragosto!!! Visitiamo anche la Maison Du Roi (€ 2,50 a persona), “Palazzo Reale” neomedievale degli anni 1870, che attualmente ospita il Musée de la Ville de Bruxelles, una raccolta di storia locale. Vi sono conservati anche i costumi del Manneken-Pis, che sono tantissimi! Terminata la visita, facciamo un giro per le vie limitrofe, assaggiamo i biscotti da “La Cure Gourmande”, passiamo dal negozio di “Leonidas” e decidiamo di dirigerci verso la Basilica Nazionale del Sacro Cuore, il più grande edificio Art Decò. La Basilica è enorme, imponente, ma non ci è piaciuta granché, preferiamo le chiese più storiche e di sili diversi. Visto che il tempo non accenna a migliorare, approfittiamo per dirigerci verso l’hotel per riposarci un po’, dato che questi giorni sono stati molto intensi. Dopo una bella dormita e una doccia ci prepariamo per andare a mangiare a Pizza Hut, vicino alla Borsa (in BD Anspach 69a). La pizza ci piace molto, si spende poco (2 pizze margherite, una birra e una coca grandi € 19,30 che diventano € 20,00 con la mancia). Rifocillati, ci dirigiamo nella Grand Place per vedere i fuochi d’artificio previsti per la serata finale del Tappeto di Fiori. Aspettiamo invano, ma dato il brutto tempo, piove ancora, lo spettacolo non viene effettuato e amareggiati, torniamo in hotel.
Lunedì 16 Agosto 2010
Anche questa mattina ci alziamo con la pioggia e decidiamo di dirigerci al Parlamento Europeo (sito nel quartiere Leopold) visitabile gratuitamente dal lunedì al venerdì alle 10 e alle 15 con la presentazione della carta d’identità. Ci presentiamo 15 minuti prima dell’orario di visita per i relativi controlli, ritiriamo la nostra guida e ci prepariamo al tour, facendo le foto di rito con tutte le bandiere dei paesi membri. Veniamo portati nell’aula plenaria dove si svolgono le sedute del Parlamento. La particolarità delle sedute è che si svolgono in tutte le 21 lingue in contemporanea grazie al lavoro di traduttori simultanei. Facciamo un giro a Place du Luxembourg (quartiere europeo), al Park Leopold. Con la metro raggiungiamo Place Madou e percorrendo Rue du Congress attraversiamo Place de la Liberté e arriviamo a Place du Congress, dove si trova l’obelisco in memoria dei caduti della prima e seconda guerra mondiale. Percorrendo Koningsstraat raggiungiamo i giardini botanici dove, però il padiglione è chiuso alle visite, all’interno si trova una scuola di musica. Continuiamo dirigendoci verso una chiesa che avevamo scorto lungo la strada davanti a noi, seguendo Rue Royale e seguendo ancora la strada arriviamo al comune di Schaerbeek (uno degli antichi comuni autonomi che facevano parte della provincia di Bruxelles). Accortici che ci eravamo allontanati un po’ troppo, torniamo indietro e veniamo colti dalla pioggia. Torniamo in albergo, decidendo di concederci un’entrata al centro benessere (€ 9,00 a persona per tutta la giornata fino al’ora di chiusura). Ci rilassiamo, torniamo in camera a fare una doccia ed usciamo per la cena. Torniamo al ristorante vicino alla Grand Place per mangiare lo Steak (€ 20,00 in due), dove ormai siamo clienti fissi, facciamo due passi nei dintorni e ci prendiamo un gaufre. Ormai sazi, ci rilassiamo di nuovo nel centro benessere dell’albergo (aperto fino alle 22) e poi, andiamo a nanna.
Martedì 16 agosto 2010
Ci alziamo di buon ora, ma purtroppo, il tempo è brutto e come ieri, siamo costretti a cambiare il nostro itinerario che avevamo preparato a casa. Il programma prevedeva di visitare Namur, ma dato il brutto tempo, decidiamo di rimanere a Bruxelles e di visitare i vari musei che mancano alla nostra lista. Dopo un’ottima colazione, prendiamo gli ombrelli e ci incamminiamo verso il Parc du Cinquantenaire, dove troviamo il Pavillon Horta, opera neoclassica di un giovane Victor Horta all’interno del quale si trova la scultura erotica di Jef Lambeaux. All’interno del parco ci sono il museo delle Armi e della Storia militare, Autoworld e il museo d’arte e della storia. Abbiamo optato per visitare solo il primo museo, aperto dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 16.30 ad ingresso libero. Del museo ci sono piaciute soprattutto le sezioni dedicate ai carrarmati ed agli aerei, nel complesso la visita merita, per chi è interessato alla storia militare, alle armi. Successivamente ci siamo diretti al museo di scienze naturali (€ 7,00 a testa) che conserva scheletri di dinosauro integri da far rabbrividire. Questo museo, secondo noi, merita una visita solo per gli scheletri che vi sono conservati (infatti, è il più grande d’Europa in questo ambito), per il resto non ci è sembrato granché (ma forse per chi ha dei bambini, per loro può essere interessante). Siamo passati nuovamente dal Quartier Leopold e da Place du Luxembourg per poi fare una visita al museo degli strumenti (MIM € 5,00 a persona con incluse le cuffie ad infrarossi che permettono di sentire il suono dei vari strumenti in mostra). Questo museo ha sede nel grande magazzino Old England, un classico dell’Art Nouveau. Torniamo in albergo dopo aver percorso nuovamente le zone del centro ed aver trovato uno “strano” orologio su un muro, sulla Mont des Arts. Dopo aver riposato ripartiamo per cenare “nuovamente” da Pizza Hut, e dopo cena dirigendoci nella Grand Place ci troviamo di fronte ad uno splendido spettacolo! Tutte le sere, infatti, alle 22,00 in punto, le luce della piazza si spengono e al ritmo di un carillon ha inizio un gioco di luci e musica sulla facciata dell’Hotel De Ville. Nell’arco di 15 minuti, si alternano numerose canzoni e le luci colorate animano il palazzo. Consigliamo a tutti di vedere questo spettacolo almeno una volta! Al termine dello show andiamo al “Delirium Pub” decisi ad assaggiare una delle tipiche birre belghe, la scelta è ampia, perché il pub ne offre più di 40 tipi diversi alla spina e l’ambientazione è quella tipica dei pub inglesi. Noi optiamo per una birra alla spina di abazia “dubbel”, cioè fermentata due volte. Verso le 24 rientriamo in hotel.
Mercoledì 17 agosto 2010
Nonostante sia brutto tempo, questa è la nostra ultima giornata a disposizione per andare a Namur e quindi, decidiamo comunque, di portare a termine il nostro programma di viaggio che ci eravamo prefissati. Dopo colazione, prendiamo la metro e ci dirigiamo alla stazione centrale di Bruxelles per prendere il treno che in 40 minuti ci porterà a Namur. Arrivati a destinazione, cerchiamo un ufficio turistico per procurarci una cartina del posto e grazie a questa, raggiungiamo dopo una lunga camminata, sotto l’acqua incessante, la “Citadelle” di Namur. Questa è la più grande fortezza medioevale d’Europa giunta intatta ai giorni nostri, situata su un costone di roccia alla confluenza dei fiumi Meuse e Sambre. La sua importanza deriva dalla particolare posizione territoriale, infatti, Namur è la principale porta d’accesso per la Francia e la Germania e i due fiumi precedentemente citati sono un’ottima via di trasporto. Questa fortezza si è ampliata nel tempo, raggiungendo ben tre cerchie murarie e sviluppando una fitta rete di cunicoli sotterranei lunga sette chilometri. La Citadelle di Namur è stata utilizzata prima dall’esercito tedesco e dopo dall’esercito Alleato nella seconda guerra mondiale, mentre oggi è stata riconvertita a sito di interesse storico-culturale. Noi decidiamo di acquistare il “Citadelle Pass” al prezzo di € 9,00 a persona che includeva l’interessante visita ai sotterranei della fortezza con la guida, il tour a bordo di un trenino lungo tutto il perimetro del complesso, la visita individuale, l’accesso alla mostra medioevale e la visione di un documentario. Nel pomeriggio torniamo a Bruxelles, dato che il tempo si è rimesso, e decidiamo di visitare la “Mini Europe” (€ 13,10 a persona) nella stessa zona dell’Atomium. In questo parco sono presenti i paesi membri dell’Unione Europea rappresentati da dei monumenti che caratterizzano la loro Nazione. I modelli sono in scala 1:25 e l’Italia è rappresentata dalla Piazza dei Miracoli di Pisa, dal Palazzo Comunale di Siena, da Piazza San marco di Venezia, da Villa Rotonda di Vicenza, dal Vesuvio di Napoli e dai trulli di Alberobello. Il parco merita sicuramente una visita data la precisione con cui sono ricostruiti i monumenti ed è fonte d’ispirazione per la visita ad altri paesi. Ceniamo in un ristorante del Bruparck (insieme dei tre parchi: Mini Europe, Oceade e Kinepolis) dove ordiniamo il nostro affezionatissimo “steak” con patate (la carne alla griglia era diversa dalle precedenti). Successivamente, facciamo rientro a Bruxelles, torniamo alla Grand Place per poter rivedere lo spettacolo di luci e suoni e prima di tornare in hotel, acquistiamo una bottiglia di birra alla fragola (tipiche del Belgio). In albergo apriamo la birra e la beviamo tutta con grande soddisfazione, dato che è buonissima! Andiamo a letto consapevoli che domani sarà il nostro ultimo giorno di permanenza a Bruxelles ed in Belgio (purtroppo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
Giovedì 18 Agosto 2010
Questa mattina decidiamo di fare le cose con calma! Ci alziamo, facciamo una bella colazione e torniamo in camera a preparare le valige. La preparazione è lunga ed elaborata per rispettare la franchigia dei 15 kg previsti dalla Ryanair. Depositati i bagagli in hotel ci dirigiamo al parco “Square Ambiorix” vicinissimo al nostro hotel, dove approfittiamo per fare delle foto al lago lì presente. Torniamo verso la zona dei palazzi europei percorrendo un tratto della “Rue de la Loi” e, dato che ormai si avvicina l’ora di pranzo, prendiamo la metro per andare da Pizza Hut. Dopo mangiato ripassiamo un’ultima volta nella Grand Place e ritorniamo in hotel per ritirare i bagagli. Con il treno dalla stazione “Schuman” raggiungiamo la “Gare du Midi”, dove riprendiamo il “Bus-Schuttle” che ci porta all’aeroporto di Charleroi. Partiamo regolarmente all’ora prevista dopo tutti gli accurati controlli (ci hanno controllato, anche, il peso del bagaglio a mano) e con quindici minuti di anticipo atterriamo “tristi” a Pisa. Dopo tutto ciò che avevamo letto sui posti visitati eravamo sicuri che saremmo tornati contenti da questo viaggio, ma eravamo anche un po’ spaventati da chi lascia questa destinazione come ultima visita delle principali città europee. Bruxelles e tutto il Belgio, secondo noi, meritano una visita; il sistema dei trasporti assicura rapidi collegamenti tra le varie città, così come metro e bus permettono di scoprire tutti i luoghi di interesse di Bruxelles. Le città visitate sono tutte ben tenute e sicure ed ognuna ha almeno un ufficio turistico, le persone sono gentili e disponibili a dare aiuto. La nostra esperienza in Belgio è positiva e consigliamo, vivamente, tutti di visitare questa nazione e di non sottovalutarla. Ciao a tutti, Denise e Francesco.