Belgio, dolce sorpresa!

Resoconto di un city break in Belgio, che non avrei mai immaginato che potesse farci innamorare!
Scritto da: micheledemo
belgio, dolce sorpresa!
Partenza il: 28/09/2011
Ritorno il: 01/10/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Questo viaggio è cominciato proprio per caso, curiosando sul sito della Ryanair e scoprendo che il vettore irlandese aveva da poco inaugurato il collegamento diretto tra Genova e Bruxelles Charleroi.

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Mi ci è voluto davvero poco per cogliere l’occasione: 60 euro per andare e tornare dal Belgio in due persone è un offerta da non perdere! Il secondo passo era scoprire cosa c’è di bello da vedere in Belgio. Per questo è stato indispensabile il consiglio dei mitici Turisti per Caso! Destinazione scelta: si va a Bruges/Brugge. Anche per la sistemazione me la sbrigo da me; su booking.com trovo un prezzo allettante: 157 euro per tre notti all’hotel Etap Brugge Centrum Station senza colazione.

GIORNO 1

Decolliamo in perfetto orario e atterriamo con qualche minuto di anticipo all’aeroporto di destinazione. Subito ci rendiamo conto che il clima globale sta davvero cambiando… a Bruxelles il 28 di settembre la colonnina segna 27 gradi! E questa sarà più o meno la temperatura che ci accompagnerà (insieme a un meraviglioso cielo sempre azzurro e terso) per tutti i tre giorni di permanenza, incredibile! Una volta scesi dall’aereo facciamo i conti anche con il più alto tenore di vita dei belgi. E’ tutto incredibilmente più caro. Dall’aeroporto di Charleroi spendiamo 26 euro per il bus che ci porterà alla stazione di Bruxelles Midi. Da quest’ultima prendiamo l’intercity delle 21.05 per Oostende che passa per Gent e Brugge spendendo 26,20 euro. Dai finestrini si rincorrono paesaggi rurali di una bellezza e tranquillità disarmate. Ovunque placide mucche che brucano l’erba verde dei dolci prati pianeggianti, cavalli che corrono, persino allevamenti di struzzi! E che case…un sogno. Alle 22.00 facciamo il check in, saliamo in camera per posare i bagagli e rinfrescarci e usciamo subito per andare a procurarci del cibo a buon mercato. Puntiamo dritti al Markt e invogliati da tutta la gente che si accalca davanti un chioschetto di un paninaro decidiamo di mangiare qui. Ottima birra belga, 2 hot dog, pollo fritto e patatine fritte. Una cena leggera leggera, ma buonissima a soli 17,50 euro. E’ sera e siamo stravolti dal viaggio, ma comunque capiamo che l’indomani Brugge ci incanterà con la sua particolare architettura e la sua atmosfera medievale. E infatti è così; dopo una veloce colazione ci immergiamo (con guida alla mano) nelle fantastiche vie di questa romantica cittadina. Se non fosse per le auto sembra che il tempo si sia fermato a tre o quattro secoli fa. Le case sono meravigliosamente uniche nel loro genere: un’architettura tutta pizzi e merletti che ricorda la vocazione tessile fiamminga. Le strade di acciottolato, i marciapiedi lastricati, le finestre delle case colorate, i negozietti, le botteghe e i canali… I morbidi e placidi canali che si insinuano tra le abitazioni del centro storico, tanto da far guadagnare a Brugge l’appellativo di Venezia del Nord. L’atmosfera è magica, specie di sera.

Per godere appieno della bellezza del posto saliamo in barca da uno dei numerosi posti di attracco sparsi per i canali e possiamo ammirare i posti più caratteristici da una posizione diversa e privilegiata. Il giro in battello dura una trentina di minuti e costa circa 5 euro a testa. Non paghi e desiderosi di sposare appieno le abitudini locali ci premuriamo di noleggiare un tandem per girare la città con più allegria. Qui la maggior parte degli spostamenti urbani avviene in bici. Ovunque troverete immensi parcheggi per biciclette, soprattutto in prossimità delle stazioni dei treni e non meravigliatevi se ovunque vedrete piste ciclabili, alcune addirittura con doppio senso di circolazione.

Dopo il tandem è il momento di scoprire i negozi. Brugge ci è sembrata il paese dei balocchi… avevamo paura che ci crescessero le orecchie e la coda d’asino come Pinocchio!

Un’infinità di cioccolaterie con le vetrine più invitanti che abbia mai visto; in alcune vie c’è una concentrazione talmente alta di negozi di dolciumi che l’aria è pregna del profumo inebriante del cioccolato. Impossibile non entrare e non ingozzarsi di tutti i tipi immaginabili di cioccolatini e dolci gommosi!

Dopo una mattinata passata a spassarcela come due bambini decidiamo che è arrivato il momento della cultura. Tiriamo fuori dalla borsa la guida turistica e cominciamo a scoprire la storia, i segreti, i luoghi e i tesori di Brugge.

Si comincia dal Markt, grande piazza rettangolare, cuore della città, sintesi della sua storia, contornata su due lati da ininterrotte file di case colorate, sedi di antiche corporazioni. Al centro della piazza un bel monumento, sul lato est il Palazzo della provincia e su quello sud un meraviglioso edificio antico con torre alta 83 metri, con un carillon di 47 campane. La piazza è contornata da caffè e ristorantini.

Si prosegue per l’intricata rete di viuzze alla volta della scoperta delle chiese Nostra Signora e San Salvatore, entrambe di stile gotico. Ormai stanchi andiamo a riposarci al parco situato vicino all’albergo, imitando lo stile di vita autoctono. Con questo clima meraviglioso il parco (curatissimo) è pieno di gente (soprattutto giovani, e per chi viene da Genova è stupefacente). A sera, quando un languorino si fa sentire ci imbattiamo in una kebabberia. Da amanti di questo cibo non resistiamo e ci rifocilliamo con un kebab gigantesco!

GIORNO 2

Decidiamo di dedicare questa giornata alla scoperta di Bruxelles. In molti ci avevano consigliato invece di visitare Gent. Ma la voglia di vedere questa tanto famosa, moderna e multiculturale capitale europea prevale e acquistiamo per “soli” 52,4 euro i biglietti del treno a/r. Partenza il mattino presto e rientro da definirsi. Possiamo affermare che il consiglio di tralasciare Bruxelles era valido. Se si esclude la Grand Place (in stile rinascimentale) che comunque mi ha deluso (me l’aspettavo più grande… gran place…) e la Cattedrale di Saint Michelle (in stile gotico di stampo francese) la città ha davvero poco da offrire.

Il Manneken Piss (la fontana barocca del bimbo che fa la pipì, simbolo di Bruxelles) è minuscolo.

Per scrupolo abbiamo raggiunto anche l’Atomium. Foto di rito rapidissime e poi via, ci siamo infilati sul primo tram diretto alla stazione per poi tornare a Bruges nel primo pomeriggio.

Avendo ancora a disposizione parecchie ore di luce andiamo per dolci e souvenirs e non ci facciamo mancare la visita al museo del cioccolato.

I 7 euro (da moltiplicare per 2 dato che siamo una coppia) più mal spesi di tutta la vacanza…

A sera aperitivo sui canali e poi al ristorante dove riusciamo a spendere quasi 50 euro per due (comunque buonissimi e piccantissimi) petti di pollo alla griglia…

Soddisfatti gli stomaci andiamo a scattare qualche foto romantica alla città illuminata di notte, appagando così anche il cuore e gli occhi. I due giorni sono finiti, domani si torna alla vita di tutti giorni. Arrivederci magica Brugge.



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