België ja, België nee

Prendi un film (In Bruges), prendi un architetto di fine ‘800 (Horta) ed un volo diretto Torino-Bruxelles a 30€ a/r (Ryanair). La voglia di schiodarsi da casa nei pochi giorni di ferie di questo primo Natale da cocopro dopo gli anni di pacchia universitaria. Aggiungi gli amici adatti, che ultimamente vedi meno spesso di quanto vorresti....
Scritto da: stramaury
belgië ja, belgië nee
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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Prendi un film (In Bruges), prendi un architetto di fine ‘800 (Horta) ed un volo diretto Torino-Bruxelles a 30€ a/r (Ryanair). La voglia di schiodarsi da casa nei pochi giorni di ferie di questo primo Natale da cocopro dopo gli anni di pacchia universitaria. Aggiungi gli amici adatti, che ultimamente vedi meno spesso di quanto vorresti. Mischia il tutto ed ecco pronta una vacanza lampo in terra belga a cavallo tra Capodanno ed Epifania.

META Belgio: Bruxelles, Bruges, Gent (perché è lì in mezzo e qualcuno ne ha detto bene).

CHI Io, Matteo ed Uccio (colleghi di tante battaglie in 6 anni di Architettura), Sonia (morosa di Uccio), Renato (goliardico biotecnologo) ed Anto (urbanista d’assalto) QUANDO Partiamo l’1 gennaio alle 12.30 da Torino, il ritorno è il 6 gennaio alle 6.45 di mattina da Charleroi (46km da Bruxelles). Più un cameo che un vacanza per Uccio & Sonia che rientrano già il 4 mattina.

COSTI Budget ridotto ma senza particolari rinunce rispetti ai nostri interessi. Conto finale 350€ circa, che per 5 giorni scarsi non sono pochi. 110€ in spostamenti, 110 in ostelli, 100 in cibo, 30 in ingressi varie eventuali.

TRASPORTI I costi sono a testa – Volo Ryanair Torino-Charleroi a/r, 30€, un’ora e qualche minuto; in aggiunta per ogni bagaglio da stiva 15€ a tratta. Pessimo l’orario del volo di ritorno, perché essendo di prima mattina costringe a 1) fare nottata in aeroporto (eravamo in parecchi) o 2) svegliarsi alle 3 per prendere la navetta delle 4 da Bruxelles (paghi la stanza per dormire 3 ore..) o 3) fare nottata in giro e prendere la navetta delle 4 (ma al pub con le valigie?!?). A Charleroi controlli rigorosi sulle dimensioni Ryan del bagaglio a mano, a Torino no.

– Navetta Charleroi-Bruxelles, 22€ a/r, un’oretta; non pervenuto invece il bus diretto per Bruges da Charleroi: ci contavamo parecchio ma non l’abbiamo trovato.

– Treno Bruxelles-Bruges a/r, 25€ circa che per noi sono diventati 14 (tariffa weekend), alè, dura un’ora. Ce n’è uno ogni mezz’ora nei giorni feriali, ogni ora nei festivi. Passa per Gent.

– Treno Bruxelles-Gent a/r, 16€ circa, mezz’ora. Vedi sopra.

– Metro Bruxelles, abbonamento giornaliero per gruppo di 5 persone, 10€ al giorno, perfetto; usato su metro e bus ma credo funzioni pure sui tram. Le 4 linee di metro sono perfette per i turisti.

OSTELLI I costi sono a testa – Bruges: Charlie Rockets: 19€ + 3 € colazione. Stanza privata con bagno. Psichedelico alternativo. L’unico spazio comune è un pub zozzo ma fascinoso al piano terra, niente cucina né sala divani né postazioni internet. L’ostello in sé è un labirinto di scale alla Escher. Da segnalare: il barista che somiglia ad Orlando Bloom, il fatto di aver prenotato una stanza da 5 ed averne avuta una da 4, la soluzione del materasso a terra (ma uno sconto per l’errore no?) peraltro portatoci da Abramovic grasso, la camera datatissima, il bagno da paura vera, il deposito bagagli (…). Ok per una notte, fa folklore a patto di non essere schizzinosi. Colazione meglio farla altrove.

– Bruxelles: 2go4: 29€. Stanza privata da 4 con bagno.

Ottima posizione a pochi passi dal centro. Belli gli spazi comuni, ok la cucina, però entrambi chiudono alle 23 (cosa mai vista e piuttosto antipatica). Camera onesta, idem il bagno. Bevande per la colazione incluse. Deposito bagagli fino alle 23. Consigliato anche se un po’ costoso.

CIBO & AFFINI Tipicamente, turisticamente belgi: gauffres, birre di ogni genere, cozze + patatine fritte (che di tipico hanno solo l’accostamento).

Prima sera a Bruges, piazza centrale, trappola per turisti (col nostro budget), cibo mediocre e 25€ a testa (birra media 7€, ½ naturale 4.30… screw you). Seconda sera a Bruxelles: rue des Bouchers è zeppa di locali per turisti, all’ostello in reception ci consigliano lo Chez Leon; mi aspetto una chicca per pochi privilegiati, in realtà è un megaristorante a catena di montaggio (da fuori non si direbbe), comunque cibo ok e 15€: consigliato. Sere successive: spesa nei carrefour express (stile dìperdì) e cene autogestite in ostello, 5€ a testa: teniamo cuore italiano (e il portafoglio ringrazia). Se si mangia fuori, meglio non aspettare oltre le 20-20.30, il rischio è di trovare le cucine già chiuse.

Ok la catena Paul per la colazione, a pranzo è un terno al lotto per una panino buono o pessimo, idem per i gauffres a merenda che però abbiamo trovato buoni in una catena di tearoom (i loro bar) di cui non ricordo il nome che però serve caffè espresso illy (da evitare, è espresso un corno). Per il dopocena a Bruxelles carino il Delirium, nel vicolo della statua della bimba pisciante (jeanneke pis). Nei pub si può fumare, al Delirium c’era una nebbia tipo mattina presto in pianura padana ma fa parte del fascino apparte la puzza che ti impregna.

METEO Scontatamente: faceva un freddo cane. Temperatura raramente sopra lo 0°, qualche spruzzata di neve alternata al sole che però scalda come può (è basso e le vie sono strette); molto ghiaccio per terra ed a volte vento gelido. A Bruges canali ghiacciati quindi niente giro in barca ed un dito di neve quindi niente bici in affitto. Fascino indubbio delle città imbiancate ma insomma se si patisce il freddo meglio scegliere un altro momento dell’anno, soprattutto se si vuole camminare molto e quindi stare all’aperto.

DIARIO 1 gennaio.

Atterriamo a Charleroi circa alle 13. Puntiamo a Bruges; non troviamo il bus diretto, quindi navetta fino a Bruxelles e treno per la nostra meta. Perdendo un po’ di tempo all’aeroporto ed altrettanto alla stazione siamo a Bruges verso le 18. E’ il momento di fare i conti con quella scaltra operazione promozionale che è In Bruges (brillante film d’azione del 2008 piuttosto sopra le righe). Taxi-furgoncino per l’ostello (8€ totali). L’impatto con il centro storico è meraviglioso, il buio contrastato da luci e addobbi natalizi, gli edifici ed i canali sono fascinosissimi, sono a bocca aperta. Il bello di questa cittadina (e forse il suo limite) è che è una sorta di bomboniera, bella tanto da sembrare finta; comunque stupenda: è una città storica da godere nel complesso più che per elementi puntuali, la sua grande peculiarità sta proprio nell’aver conservato quasi totalmente l’impianto urbano e le architetture tardo medievali. Peccato per la piazza centrale occupata dal patinoir circondato da porcari vari entro casette temporanee in legno (uno con gli hotdog, l’altro le patatine…) come un po’ tutte le principali piazze delle altre città belghe in questo periodo del resto. Giro preserale, cena-truffa, passeggiata digestiva. Vagare senza meta è, come al solito, il nostro metodo di visita preferito.

2 gennaio.

Verso le 9.30 siamo in strada. Continuiamo l’esplorazione della città, non dico alla luce del sole ma almeno del giorno (durante la notte è nevicato un po’). Niente bici, niente battello, non ci resta che camminare. La torre del Belfort è irrinunciabile per chi ha visto il film, anche se la vista non è mozzafiato (ci sono le grate) e le scale sono più strette del previsto; costa 8€. Le vie commerciali sono piene di gente, Bruges è indiscutibilmente turistica e di giorno rende meno che dopo il tramonto, comunque resta un chicca. Altri 8€ di taxi ed alle 16 circa prendiamo il treno per Bruxelles; siamo stanchi per il tanto camminare e decisamente infreddoliti, del resto non abbiamo più il fisico per certe cose. Avere 26 anni e sentirne 60.

A Bruxelles scendiamo alla Gare du Nord, altri tempi tecnici per raggiungere l’ostello a piedi (senza Uccio e Sonia che dormono in un ostello Hi); proprio sull’ingresso ci fermano 3 ragazzi poco rassicuranti che poi se ne vanno (bagagli salvati per un pelo? Forse era meglio prendere un taxi…). Serata già descritta nel paragrafo cibo: cena al Chez Leon, dopocena al Delirium, giro veloce in centro per un’infarinatura sulla città sfidando la temperatura polare e poi tutti a letto.

3 gennaio.

Giriamo la città a piedi sgobbando come maratoneti. La piazza centrale è bella ma non eccezionale come letto in altri racconti, il manneken pis è alto così, meraviglioso il liberty Old England scoperto per caso, Bruxelles nel complesso e le sue vie sono carine ma non molto di più. Come a Bruges camminiamo molto osservando più la città che non puntando obiettivi specifici; e tal proposito c’è da dire una cosa: ci aspettavamo Bruxelles piatta come una pozzanghera invece è un bel saliscendi. Ma maciniamo kilometri imperterriti. Nel pomeriggio andiamo alla casa-museo Horta: bellissima. Peccato però scoprire che l’edificio manifesto dell’art-Nouveau – l’hotel Tassel – non sia invece visitabile perché privato… Scazza. Cena in ostello, cazzeggio, nemmeno un’uscita fugace ed a nanna stremati dai km percorsi, imbucando in camera Uccio & Sonia che hanno il volo al mattino successivo e se ne vanno di soppiatto alle 3 di notte.

4 gennaio Seconda giornata piena a Bruxelles per noi 4 reduci. Oggi facciamo riposare i piedi e andiamo di metropolitana. Mattino all’Atomium: non male la struttura, stilosa ma un po’ scarna la mostra vintage all’interno (ricordo dell’Expo universale del ’58). Puntatina al mediocre quartiere europeo, che a noi dice davvero poco. Torniamo in centro, dove giriamo un po’ senza meta, vediamo al volo una delle tante cattedrali gotiche della città (e del Belgio) e poi ci dirigiamo al museo del fumetto (a quanto pare ospitato in un altro edificio di Horta). Quando arriviamo le porte sono sbarrate: è lunedì ed è giorno di chiusura… Da tenere a mente per parecchi musei cittadini. Tardo pomeriggio di cazzeggio in ostello, cena e poi uscita serale (qualcuno in particolarmente buona compagnia, buon per lui!).

5 gennaio Ultimo lunghissimo giorno. Andiamo a zonzo per la zona nordovest del centro cittadino, a ridosso del canale di Charleroi. Decisamente poco aulica ma piuttosto carina per l’atmosfera più locale che turistica. Camminiamo un paio d’ore, poi dalla gare du nord raggiungiamo in treno Gent. Dalla carta sembra grossa così (cioè minuscola) quindi dalla stazione partiamo a piedi verso il centro. Che non arriva mai. Camminiamo un’ora per una via centrale che sa di poco, siamo un po’ delusi. Deviazione evitabilissima a 3 edifici ante Art Nouveau del solito Horta, e finalmente si arriva in centro e nella zona dei canali che, inaspettatamente, ci piacciono un sacco. Rehab per Gent. Anche qua vaghiamo a caso, piacevolmente stupiti. Essendo meno turistica, abbiamo l’impressione di mescolarci di più ai veri (!!!) belgi. Ed in quanto città universitaria il clima e la popolazione sono piuttosto giovanili. Insomma, bella. Ci godiamo canali e scorci medievaleggianti per poche ore, poi nel tardo pomeriggio iniziamo le nostre 12 ore di passione: treno per Bruxelles, recupero bagagli in ostello, spesa, navetta per Charleroi, dove arriviamo alle 21. Tiriamo le 5 con sclero crescente; l’aeroporto comunque è pieno di gente che farà nottata, siamo tutti sulla stessa barca. Quando aprono i gates siamo dei rottami (ma divertiti), così stanchi che mi addormento prima ancora di decollare. Atterriamo, la valigia c’è, tutto perfetto, vogliamo solo il nostro letto. Alla prossima.

VOTI Assolutamente soggettivi – Bruges, voto 8: da vedere. Ha una bellezza un po’ artificiale e stucchevole, ma è così affascinante che chissenefrega. Merita un paio di giorni, e si è guadagnata la considerazione “vorrei tornarci”, che alla fine di una vacanza dovrebbe sancire il successo o meno della scelta della meta.

– Bruxelles, voto 5,5: bha. Ok fa piacere averla vista, non è una brutta città. Ma è un po’ scialba rispetto alle aspettative su quella che dovrebbe essere la capitale europea. A mio parere nessuna particolare peculiarità, quindi: è stato abbastanza bello, magari un giro andate a farlo, e chi s’è visto s’è visto. Oppure partite aspettandovi poco così avrete solo da guadagnarci. Da mettere in conto 2-3 giorni.

– Gent, voto 7: complementare a Bruges. Se là vai a fare 2 giorni da turista, per Gent basta mezza giornata. Però su Gent pensi anche: potrei viverci qualche mese; in Erasmus, per uno stage… Ha una dimensione ristretta ma è vivace, ha un bellissimo centro, tutti girano amenamente in bicicletta, è piena di giovani e Bruxelles è a mezz’ora di treno. E non te l’aspettavi.



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