Become your dream
Finalmente la Grande Mela, dopo tanto… Ad ottobre abbiamo prenotato il volo ( partenza prima settimana di marzo ) per New York con scalo a Londra e contestualmente anche l’albergo sito su una traversa di Madison Avenue, l’Holiday Inn Express ( uno dei pochi con colazione inclusa). Il tutto ci è costato circa 800 euro. British da Milano puntualissima, AA da Londra…circa un’ora di ritardo!! Servizi a bordo impeccabili per entrambi. Da casa oltre al volo abbiamo acquistato anche i New York city pass per avere un vantaggio economico ed essere più snelli alle code ( www.newyorkcitypass.com). Arrivati al JFK abbiamo optato per il classico taxi. Dopo l’arrivo in albergo ci siamo diretti subito all’EmpireState Building per ammirare lo spettacolo dello skyline al tramonto con il mare di luci che invadono l’orizzonte. Abbiamo cenato al ristorante sotto il grattacielo e poi subito a letto.
GIORNO 2
Il secondo giorno siamo andati a Battery Park, dopo aver fatto la Metrocard, dove abbiamo preso i biglietti per Liberty Island e Ellis Island. Vedere Lady Liberty è stata una emozione indescrivibile. Finito il giro e tornati a terra abbiamo dato un occhio al Financial Disrrict con la statua di The Bull che ci ha aperto il giro nel quartiere della borsa. Poco più in là è stata l’ora di Ground Zero dove ora si vedono le nuove torri che sostituiranno le Twin Tower. Cena da Vichis, ristorante messicano vicino a Time Square, da consigliare.
GIORNO 3
Stamattina ci siamo svegliati con la pioggia e quindi abbiamo deciso di andare a visitare il MOMA. Museo interessante ma da evitare in caso di pioggia per causa dell’affollamento della gente. A pranzo abbiamo optato per un posto fantastico…LA BONNE SOUPE. Locale a conduzione francese che offre crêpes, zuppe e omelette fantastiche! Nel pomeriggio shopping sulla Quinta strada. Alla sera abbiamo cenato in un locale greco, Uncle Nick’s, nulla di speciale, ottimo compromesso qualità prezzo.
GIORNO 4
Il cielo terso e il sole che scaldava fin dalla mattina ci hanno portato a percorrere il lungo Hudson da Battery Park verso il ponte di Brooklyn passando per il famoso Piero 17. Quest’ultimo una miniera di sorprese in fatto di shopping e di attrazioni. In banchina c’è uno dei quattro alberi più famoso della navigazione americana. Sul molo c’è una vecchia pilotina di uno dei primi rimorchiatori del porto di New York. Entrando nel complesso del porto si possono scorgere dei magnifici posti per immortalare in piena tranquillità sua maestà Brooklyn Bridge. Dopo un veloce ma buon pranzo abbiamo approfittato per fare qualche regalo nei fornitissimi negozi del porto. Da notare che poco fuori il molo c’è un piccolo faro costruito in onore ai caduti della strage del Titanic in quanto quest’ultimo avrebbe dovuto attraccare proprio sul molo dopo il ponte. Dopo pranzo direzione palazzo della Nazioni Unite che un po’ mi ha deluso in quanto me lo aspettavo bello come il sole, tutto di vetro…. In realtà era in ristrutturazione e sembrava completamente sventrato. Interi piani senza muri ne vetri. Un altro problema è stata l’entrata in quanto si fa la coda per le perquisizioni ma in realtà potrebbe non servire a nulla in quanto fanno fede i biglietti che mentre tu fai la coda possono finire. Dopo il ritorno in hotel e una doccia salutare abbiamo preso la metro in direzione Chinatown e Little Italy. Che delusione!! La piccola Italia non esiste quasi più mentre l’isola felice dei cinesi si sta espandendo agiata d’occhio. Optiamo per un ristorante italiano che poi si dimostrerà una delusione…ma dove sono gli italiani?? Nei ristoranti cinesi ho visto personale cinese, in quelli indiani ho visto gli indiani, in quelli messicani i messicani…ma negli italiani ho visto di tutto un pó….per non parlare poi del cibo che non era male ma non c’entrava nulla con l’italiano. Il ristorante i. Questione si chiama IL FORNAIO, non andate!!!
GIORNO 5
Dopo colazione e visto che il tempo era dalla nostra parte ci siamo diretti al Rockfeller Center per salire sul TOP OF THE ROCK…. incredibile…grazie alla giornata splendida abbiamo goduto di un panorama da togliere il fiato, era presto e in cima non c’era nessuno, abbiamo veramente assaporato questa bellezze in piena solitudine. Una volta scesi abbiamo notato una cosa particolare! Ma quanto è piccola la pista di pattinaggio del Rockffeller, nei film o in tv sembra molto più grande!! Il nostro girovagare ci ha portato a visitare la Public Library e la Central Station dove abbiamo pranzato grazie alla giornata mondiale della colazione offerta dal signor Kellogs… Dopo pranzo direzione isola di Roosvelt. Per andare su questa isola dove abbiamo scoperto poi non esserci nulla c’è una funicolare, compresa nel prezzo dell’abbonamento della metro. La vista dalla funicolare vale il giro di circa 10 minuti tra andata e ritorno.
GIORNO 6
Come programmato da qualche giorno visto le clementi previsioni meteo abbiamo deciso di fare il giro di Manhattan via “fiume” Hudson con il battello Circle Line. Il pacchetto New York city pass ci dava la possibilità di scegliere il tragitto e noi abbiamo scelto la crociera di due ore. Devo dire che dopo aver girato via terra i punti più importanti della città questo è stato un perfetto coronamento al viaggio. Prima di imbarcarci abbiamo visto da fuori il museo dell’Intrepid. Questa è una delle più importanti portaerei degli USA, ha partecipato alla guerra del Vietnam e più recentemente alla guerra del Golfo. All’interno del museo ci sono un sacco di aerei, un LEM lunare e in acqua di fianco alla portaerei anche un sommergibile nucleare in disarmo. Come chicca sulla banchina è posteggiato l’ultimo Concorde della flotta francese ormai in disuso. Finita la crociera abbiamo fatto un altro giro nel Financial District in direzione Ground Zero per vedere il museo di quell’11 settembre. Alla sera cena alla Bonne Soupe.
GIORNO 7
Giorno di pioggia….quindi musei… Abbiamo aperto la mattinata con il Museo di Storia Naturale, uno spettacolo, dire che è bellissimo non vuol dire essere sinceri, è spettacolare, non basterebbero quattro giorni per visitarlo completamente e quindi abbiamo optato per vedere solo alcune parti, peccato! Ultimata la nostra visita e prima di attraversare Central Park abbiamo pranzato in un ristorante Indiano dove ci siamo trovati bene, se non ricordo male dovrebbe chiamarsi Moaghli! Attraversato il parco siamo entrati al MET (Metropolitan Museum). Questo museo veniva definito da molti viaggiatori il più scadente in fatto di qualità della merce sposta….in realtà anche lui è spettacolare!! Da non perdere una biga romana ritrovata in Italia. Cena vicino all’albergo nel ristorante italiano il Biricchino. E’ stato il miglior ristorante nel quale abbiamo cenato, cucina italiana ottima e servizio impeccabile.
GIORNO 8
Anche oggi ci siamo alzati con un po’ di pioggia ad attenderci. Dopo una abbondante colazione abbiamo approfittato di qualche ora che ci separava dal volo di rientro per dedicarci agli ultimi acquisti. Per poco più di 60 dollari abbiamo affittato la limousine che ci ha portato in aeroporto dall’albergo di Manhattan. La nostra esperienza a New York è finita con un bilancio più che positivo, abbiamo visto una vera e propria metropoli, ben organizzata ma caotica allo stesso tempo. La frenesia che abbiamo notato in questa città non è presente in molte altre realtà americane. Dovevamo vedere New York, ma credo che non torneremo mai più, una settimana nella vita è più che sufficiente.