Bassa California, l’altro lato del Messico

Il Messico al di fuori dei classici tour tra le rovine Maya e le spiagge caraibiche
Scritto da: Rudy72
bassa california, l'altro lato del messico
Partenza il: 22/12/2017
Ritorno il: 06/01/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Venerdì 22 dicembre 2017

Tutto sommato l’attesa per questo viaggio non ci è parsa poi così lunga, solo 4 mesi fa tornavamo dalla nostra bellissima esperienza hawaiiana (vedi http://turistipercaso.it/hawaii/78008/hawaii-un-posto-unico-e-speciale.html) e ora siamo già pronti alla partenza!

Abbiamo scelto di volare con Air France/Aeromexico e il primo dei 3 voli previsti parte da Malpensa alle ore 17.50 e in poco più di un’ora siamo a Charles de Gaulle. Qui abbiamo modo di cenare al Ekxi, interessante self service che offre diverse proposte vegetariane e senza glutine. Abbiamo diverso tempo a nostra disposizione poiché il volo per Città del Messico è previsto per le 22:45. Una volta al gate chiediamo informazioni agli assistenti di Aeromexico, perché non ci è stato possibile effettuare il check in per l’ultima tratta, quella che da Città del Messico ci porterà a La Paz. Ci assicurano che è tutto a posto e che potremo ritirare il nostro biglietto una volta a Città del Messico… speriamo bene! L’imbarco inizia alle 22:00 e il volo parte puntualissimo. L’aereo è un nuovo Airbus, però notiamo subito che lo spazio a disposizione in economy è davvero minimo. Si preannuncia uno dei voli più scomodi mai fatti. Dopo un po’ di ore capiamo che dobbiamo rassegnarci e non avremo certamente la possibilità di passare una notte confortevole. Riusciamo però a riposare un po’. Emy scopre con disappunto che la richiesta del suo pasto speciale (gluten free) non era stata registrata e purtroppo le hostess non fanno nulla per ovviare al disagio.

Sabato 23 dicembre 2017

Atterriamo a Città del Messico alle 3:30 con quasi 45 minuti di anticipo. Qui dobbiamo passare i controlli per l’immigration, per fortuna a quest’ora della notte non c’è molta gente, e poi ritirare il bagaglio… operazione questa che invece è terribilmente lunga. Recuperiamo il nostro biglietto al desk del check in Aeromexico e andiamo a fare colazione con una deliziosa omelette ai funghi. Il tempo scorre veloce e alle 6:00 inizia l’imbarco del nostro ultimo volo che parte però un po’ in ritardo, verso le 7:15.

Atterriamo a La Paz verso le 8:10 (c’è 1 ora di differenza qui) e dopo aver recuperato i bagagli andiamo al banco dell’Alamo a prendere la macchina prenotata anticipatamente da casa.

Sbrighiamo tutte le procedure rapidamente e in poco meno di 20 minuti siamo all’Hotel HBlue, la nostra sistemazione per le prossime due notti. È una struttura abbastanza moderna e le recensioni su booking.com erano molto buone. La nostra camera sarà pronta per le 11:00. Lasciamo i bagagli e andiamo al Chedraui, un negozio che si siamo fatti consigliare dal concierge dell’albergo poiché abbiamo bisogno di comprare una macchina fotografica per fare le foto sott’acqua… sì, l’abbiamo dimenticata a casa! Lo store è molto grande e vende davvero di tutto e fortunatamente troviamo quello che cercavamo a un prezzo accettabile. Facciamo poi un giro verso il mare e passeggiamo per le strade del centro che però sono ancora abbastanza poco frequentate essendo ancora presto. Alle 11:00 prendiamo finalmente possesso della nostra camera e possiamo fare una doccia. Adesso sì che va meglio! Lasciamo l’auto in albergo e andiamo a piedi in centro per pranzare al consigliatissimo Las Tres Viergens. Cibo davvero ottimo! Ora la gente in giro è decisamente più numerosa. Prenotiamo per la cena di domani il Tailhunter… altro ristorante trovato su TripAdvisor dove dicono si mangi molto bene. Dopo una breve sosta in albergo andiamo a vedere la graziosa spiaggia di Tecolote peccato però che il vento sia davvero forte e faccia anche freddo. Ci fermiamo poi una mezzoretta alla vicina e un po’ più riparata spiaggia di Balandra, una delle più famose nei dintorni di La Paz. Qui il mare è una tavola… ma la temperatura non è quella adatta a un bagno. Ritornati a La Paz ci fermiamo per Mojito e tacos al grazioso KM0. La stanchezza ora si fa sentire prepotentemente. Per oggi la nostra giornata può concludersi… necessitiamo davvero di un po’ di ore di sonno in un comodo letto.

Domenica 24 dicembre 2017

Ci alziamo verso le 8:00 dopo un buon sonno ristoratore. Facciamo colazione in albergo… davvero niente di che, anche se la vista dal 6 piano è davvero bella. Per le 12:30 abbiamo il nostro tour con VIP La Paz per vedere gli squali balena. Abbiano quindi tempo per tornare al Chedraui per comprare un po’ di snack. Verso le 11:45 siamo al Marina La Paz, il porto dal quale partirà la nostra escursione. Facciamo una seconda colazione al The Docks Cafe grazioso e affollato locale che affaccia proprio sul porticciolo. Alle 12:30 incontriamo Anna la nostra guida per questa avventura. Con un’altra coppia e una famiglia di 3 persone saliamo in barca e ci dirigiamo verso l’area nella quale normalmente è facile avvistare i whale sharks. Questi pesci stazionano tutto l’anno nella baia. Qui si possono vedere gli esemplari più giovani che si nutrono in queste acque ricche di plancton. Infatti questi pesci sono assolutamente innocui per gli uomini, nonostante il termine sharks. Si entra in acqua una coppia per volta e noi siamo i primi. L’acqua è fredda, ma la muta ci protegge. Nuotiamo subito seguendo la nostra guida e ci accorgiamo dello squalo balena solo quando gli siamo vicinissimi. L’acqua non è molto trasparente e quindi la visibilità è solo a distanza ravvicinata. È un’esperienza sorprendente! Siamo completamente circondati da questi pesci giganti (anche 8 metri di lunghezza)… ce ne sono davvero tanti ed è difficile mantenere la distanza perché loro si muovono continuamente e si avvicinano. Ci alterniamo con le altre coppie, ma alcuni di loro non hanno più interesse a reimmergersi… noi entriamo in acqua ben 3 volte e le altre sono anche meglio della prima. Riusciamo a vedere degli esemplari più grandi e abbiamo tutto il tempo per nuotare al loro fianco: stupendo. Rientrano al porto verso le 3:30 infreddoliti, ma felici come bambini! Ci siamo fatti davvero un bel regalo di Natale! Passiamo il resto del pomeriggio in camera a scaldarci un po’. Per cena optiamo per il Tailhunter, rinomato locale (secondo TripAdvisor). Arriviamo per le 19:30 e non ci sono molti clienti, ma nel giro di poco il ristorante si riempie. Purtroppo l’attesa per il cibo è davvero lunga ma i Margaritas sono davvero ottimi.

LUNEDÌ 25 DICEMBRE 2017

Sveglia verso le 6:30 e poco prima delle 8:30 facciamo il check out e al primo distributore di benzina facciamo il pieno perché la strada da percorrere oggi è lunga e non attraversa molti paesi. La destinazione è Loreto, dove arriviamo per le 13:30. Facciamo il check in rapidamente al Hotel 1697 e andiamo in un locale nella piazzetta adiacente per pranzare. Il cibo non è niente male, Emy prende dei gamberi ricoperti di cocco, deliziosi, ma la quantità di mosche che ci ronzano attorno è davvero troppa. Per le 15:00 risaliamo in macchina e percorriamo la strada panoramica che conduce alla Mision di San Francisco. Si tratta di una vecchia chiesa immersa in un contesto davvero particolare. La chiesa di per se è molto spoglia e povera, ma questo luogo ha davvero qualcosa di affascinante e si possono scattare delle belle foto. La strada per arrivare qui poi offre delle bellissime viste sul canyon, da sola vale il viaggio. Rientriamo a Loreto verso le 17:30 per riposarci un po’ in camera. Ceniamo al Palapa, grazioso locale sulla via principale. Il Margarita è ottimo e anche i piatti sono deliziosi.

MARTEDÌ 26 DICEMBRE 2017

Lasciamo Loreto verso le 8:40 e riprendiamo la M1. La nostra destinazione di oggi è Guerrero Negro a poco più di 5 ore di auto da Loreto. La strada che percorriamo offre un bel panorama e tutto sommato questo trasferimento non ci pesa. Facciamo una sosta a Santa Rosalia verso le 11:30 dove facciamo una passeggiata per le strade del centro storico e ci fermiamo a pranzo al El Muelle. Arriviamo al The Halfway Inn di Guerrero Negro verso le 15:45. L’albergo è davvero strano… sembra quasi la continuazione della adiacente caserma. In questo caso booking.com non è stato d’aiuto. Suggeriamo di fermarsi in paese, qui siamo invece a qualche km di distanza. Noi abbiamo per esempio un tour prenotato con Malarrimo che offre ha anche un albergo con ristorante. Visto che la temperatura è ben diversa da quella che ci aspettavamo e che Emy è parecchio raffreddata ci fermiamo in un negozio a comprare qualche indumento più caldo. Seguiamo poi la strada che porta al vecchio faro. Qui si ha una bella vista sulla laguna e le saline adiacenti popolate da diverse specie di uccelli. Una volta arrivati al faro, ormai in disuso, scattiamo qualche foto con la luce del tramonto. Torniamo in camera per una doccia calda e andiamo a cena al ristorante Malarrimo, davvero molto buono. Emy è distrutta dal raffreddore quindi andiamo a letto presto sperando che domani possa essere in forma per il giro programmato.

MERCOLEDÌ 27 DICEMBRE 2017

Dopo un lungo sonno e una Tachipirina usciamo per fare colazione in attesa del nostro giro per avvistare le balene. Parte davanti all’hotel Malarrimo per le ore 11:00. Dopo un trasferimento in pulmino di circa 20 minuti arriviamo al molo. Partiamo subito su una piccola imbarcazione e non dobbiamo attendere molto per vedere le prime balene. La guida ci aveva spiegato che le balene grigie transitano da questa baia lungo la rotta dall’Alaska verso sud.

Riusciamo a vederne davvero tante e alcune anche molto vicine. Certo riusciamo a fotografarne solo il dorso, ma è pur sempre una bella emozione. Rientriamo al molo verso le 14:30 dove ci attende il pulmino per tornare in paese. Soddisfatti lasciamo Guerrero Negro per arrivare verso le 17:00 all’Ignacio Springs B&B di San Ignacio. Il posto è davvero un’oasi di pace. 8 cabanas immerse in un palmeto vicino al fiume. La nostra cabana (Regina d’Africa) è davvero graziosa e confortevole. Ci rilassiamo un po’ e dopo una doccia andiamo a cena in paese al Victor, nella piazza centrale. I tacos di pesce sono eccezionali.

Anche questa è stata una giornata ricca.

Giovedì 28 dicembre 2017

Sveglia per le 7:00 e usufruiamo della colazione offerta da Terry e sua moglie. La macedonia di frutta è freschissima e c’è anche la Nutella! Visto che non ci è possibile fare il giro con Kuyima per un altro avvistamento balene (eravamo stati informati in anticipo che le balene non erano ancora in zona) sfruttiamo i Kayak messi a disposizione e pagaiamo sul fiume adiacente. La corrente è inesistente e per due inesperti come noi è perfetto. Il panorama è davvero molto bello, con tanti aironi che ci osservano e tutte le palme attorno.

Torniamo in camera affamati e andiamo in paese per pranzo. Proviamo un altro ristorante, Rancho Grande, che serve porzioni davvero abbondanti .

Facciamo una passeggiata digestiva e torniamo poi alla nostra cabana. Passiamo il pomeriggio nell’ozio assoluto, seduti sulle sdraio lungo il fiume ad osservare gli uccelli.

Per cena torniamo in paese e proviamo un altro ristorante di cui non ricordiamo il nome, un po’ più defilato rispetto alla piazza centrale.

Venerdì 29 dicembre 2017

Dopo una notte non particolarmente tranquilla a causa degli schiamazzi del proprietario con altri ospiti ubriachi, facciamo colazione e lasciamo Igniacio Springs per giungere a Mulege verso le 11:00. La sistemazione per questa notte è La Casitas, edificio storico, di per se grazioso, ma con camere improponibili e soprattutto sporche. Ci dirigiamo alla spiaggia El Burro dove mangiamo in un posto spartano sulla strada, JC, e poi noleggiamo un Kayak per un giro lungo la costa. Appena arrivati il mare era una tavola, tempo di mangiare qualche tacos e si è alzato il vento, ma si riesce comunque a pagaiare senza difficoltà. L’acqua qui è caraibica, davvero trasparente e vediamo diversi pellicani e qualche pesce.

Un posto davvero incantevole. Torniamo in paese e, dopo una doccia, andiamo a vedere la Mision de Santa Rosalia de Mulege da dove si gode di una bella vista sulla vallata e sulle palme che caratterizzano questo luogo. Passeggiamo anche per il piccolo villaggio di Mulege che è davvero grazioso. Per cena optiamo per il ristorante Los Equipales suggerito da TripAdvisor e non possiamo che confermare che si tratta di un bel posto con buon cibo e un Margarita portentoso.

Sabato 30 dicembre 2017

Sveglia verso le 7.00 nella triste e fredda camera di La Casitas. Oggi tappa di trasferimento a Puerto San Carlos dove ci fermeremo 2 notti. Poco dopo le 12:00 ci fermiamo per un pranzo veloce alle porte di Ciutad Insurgentes e verso le 14:00 arriviamo al Villas Mar y Arena dove abbiamo prenotato una cabana con vista mare. La sistemazione è veramente graziosa e il proprietario ci dice che possiamo anche fare un giro avvistamento balene l’indomani. Purtroppo oggi il tempo è grigio e nel pomeriggio piove anche un po’.

Ceniamo al ristorante dell’albergo.

Domenica 31 dicembre 2017

Sveglia alle 6:00 perché il nostro giro per le balene parte alle 8:00. Siamo gli unici due turisti assieme al barcaiolo. Dopo circa un’oretta in mare capiamo che probabilmente non vedremo alcuna balena oggi. Non ci sono altre barche in mare e se le balene fossero state nella baia non saremmo stati certamente gli unici. Dopo 3 ore di giro torniamo in camera… abbiamo visto due delfini, pellicani, foche e delle belle spiagge di dune… ma ovviamente il prezzo che abbiamo pagato era per le balene… abbiamo imparato una lezione… chiedere sempre prima che probabilità si ha di un avvistamento.

Pranziamo al ristorante dell’albergo e nel pomeriggio noleggiamo due Kayak singoli e pagaiamo nel mare antistante. La marea è ancora molto bassa e dobbiamo percorrere un bel pezzo a piedi trascinando i Kayak prima di raggiungere l’acqua. È comunque bello e rilassante. E pensare che in nostri amici in Italia a quest’ora staranno stappando bottiglie di spumante e brindando al nuovo anno! Ceniamo ancora al ristorante dell’albergo e finalmente mangiamo le fajitas. Domani ci attende la sveglia alle 6:00 quindi niente ore piccole per noi.

LUNEDÌ 1 GENNAIO 2018

Ci alziamo presto, ma riusciamo a lasciare Mar Y Arena solo per le 8:45 perché anche il tempo della colazione qui è dilatato, ma non è un problema perché riusciamo ad essere a Todos Santos per le 12:45. Subito ci rendiamo conto di quanto sia grazioso questo paese. Pranziamo all’ottimo Los Adobes e poi passeggiamo per le stradine molto caratteristiche del centro. In macchina poi raggiungiamo un punto sulla spiaggia dove c’è una riserva di tartarughe marine. Qui dei volontari si prendono cura delle uova fino a quando queste non si schiudono e la sera verso le 5:30 liberano i nuovi nati in acqua. Purtroppo non possiamo fermarci fino a quell’ora ma qualche foto alle baby turtles riusciamo a scattarla.

Per le 16:30 arriviamo a Cabo San Lucas al San Angel Suites che sarà la nostra dimora per 3 notti. Si tratta di un posto davvero grazioso. La camera è molto grande con un bel terrazzo e dotata di cucina attrezzata. La prima cosa che si nota a Cabo, ma già a Todos Santos era chiaro, è che qui fa davvero caldo. Todos Santos si trova proprio sul tropico del cancro e Cabo è un po’ a sud. Facciamo una passeggiata al vicino porto turistico e il contrasto con i paesi visti sino ad ora è davvero notevole. Cabo sembra essere un villaggio turistico per americani. Tutto sembra creato per loro… ed effettivamente sono tantissimi. Tre grosse navi da crociera sulla sfondo e tantissimi Atm kiosk dove è possibile prelevare solo dollari americani. Per cena cogliamo l’occasione di un ristorante indiano per cambiare un po’ sapore, Namasté. Non è il migliore che abbiamo mai provato, ma per una sera può andare.

MARTEDÌ 2 GENNAIO 2018

Sveglia alle 7:00 e con calma facciamo colazione in camera con le cose acquistate la sera prima. Facciamo una passeggiata e compriamo finalmente le cartoline, trovarle non è semplice, molto probabilmente siamo tra i pochi a scriverle ancora. Per i francobolli bisogna andare direttamente all’ufficio postale. Alle 11:00 parte il nostro tour (prenotato mesi prima da casa) con Whale Watch Cabo per vedere appunto le balene. Su un piccolo zodiac si passa prima per Playa del Amor e da The Arch, il simbolo di Cabo. Poi si procede in mare aperto alla ricerca delle balene. Il capitano viene avvisato via radio che un po’ più a largo sono state avvistate delle Sperm Whales (Capodogli) che non sono sempre presenti nell’area, diversamente dalle Humpback Whales, così ci dirigiamo in oceano aperto alla ricerca di queste grosse balene. Siamo ripagati con uno spettacolo incredibile, le Sperm Whales sono tantissime, più di una decina, siamo completamente circondati e siamo l’unica barca presente nell’area quindi possiamo goderci lo spettacolo senza che queste siano infastidite dalla presenza umana. Alcune sembrano dormire una di fianco all’altra e ci sono anche dei delfini che saltellano qua e là: stupendo! Dedichiamo buona parte del tempo del tour a queste balene e vediamo solo sulla via del ritorno le Humpback Whales che sarebbero state l’attrattiva del tour. Queste sono più giocherellone e curiose e vengono anche molto vicine alla nostra barca. Molto belle anche loro. Per le 13:30 torniamo al porticciolo davvero molto soddisfatti. Pranziamo al vicino Tiki Tiki Bar e torniamo in camera per uscire poco dopo. Prendiamo sempre dal molo un Taxi Boat (10$ a testa andata e ritorno) per raggiungere Lovers Beach. Purtroppo non abbiamo tantissimo tempo da spendere qui perché alle 16:30 la barca tornerà a riprenderci, ma abbiamo comunque modo di rilassarci un po’ in spiaggia … fino a quando non arriva una mandria di americani chiassoni che sceglie ovviamente di sistemarsi proprio vicino a noi. Torniamo in camera per rilassarci un po’ e prima di cena compriamo qualche souvenir… attenzione perché se siete incapaci come noi di contrattare pagherete a prezzo salato i vostri acquisti.

Per cena optiamo per il Daikoku, bel ristorante giapponese. Il cibo è davvero molto buono ed è un piacere cambiare un po’ cucina dopo così tanto messicano. Dopo cena ci fermiamo per un Margarita al bel Canela, un bar menzionato sulla Lonely Planet per il suo arredo stile Santa Muerte. Il Margarita on the rocks è uno dei migliori mai bevuti.

MERCOLEDÌ 3 GENNAIO 2018

Sveglia verso le 7:00 e oggi la giornata sarà dedicata allo snorkeling. Dopo aver fatto colazione in camera andiamo alla spiaggia di Santa Maria. Si tratta di un posto a 15 minuti di strada da Cabo San Lucas ed è davvero una bella spiaggia. Al nostro arrivo ci sono poche persone e possiamo prendere uno degli ombrelloni di paglia presenti sulla spiaggia. Dopo un’oretta i turisti saranno molto più numerosi. Entriamo subito in acqua e siamo accolti da tanti bellissimi pesci colorati, alcuni sono anche belli grossi. Dopo le Hawaii temevamo di non vedere più così tanti pesci, invece questo luogo ne è pieno. L’acqua non è caldissima, ma la nostra muta ci protegge bene. Dopo esserci asciugati un po’ al sole torniamo in acqua però questa volta sul lato destro della spiaggia e anche qui la barriera corallina è ricca di pesci. Per pranzo torniamo in direzione di Cabo San Lucas poiché l’unico ristorante presente a Playa Santa Maria è riservato ai proprietari dei resort che affacciano appunto sulla spiaggia. Mangiamo in un ristorante sulla strada e poi andiamo a Playa Chileno altra bella spiaggia dove è presente la barriera corallina e tanti pesci.

I turisti sono davvero numerosi e a volte un po’ fastidiosi con gli schiamazzi in mare e la musica sotto gli ombrelloni. Noi rimaniamo giusto il tempo di uno snorkeling e poi torniamo a Cabo davvero soddisfatti. Dopo esserci fatti una doccia e rilassati un po’ usciamo per cena e mentre passeggiamo notiamo il Blue Thai che non avevamo visto fino ad ora e optiamo quindi per una cena thai. Il Phad Thai non è niente male, mentre il curry rosso forse è un po’ troppo strong … ma si sa, la cucina Thailandese non ha nulla da invidiare a quella messicana per quanto riguarda la piccantezza! Dopo cena torniamo al Canela per un Margaritas. Siamo gli unici clienti questa sera e chiacchieriamo un po’ con il barista che ci spiega alcune di cose sulla tequila e sui differenti tipi di questo alcolico.

Giovedì 4 gennaio 2018

Sveglia presto questa mattina. Lasciamo Cabo San Lucas per andare a fare snorkeling a Cabo Pulmo, una riserva naturale dove è presente un’estesa barriera corallina. Arrivare qui richiede parecchio tempo, un po’ più di due ore da Cabo San Lucas. La strada che segue la costa sarebbe certamente molto bella per il panorama e proviamo a seguirne un tratto, ma dopo pochi km di sterrato ci rendiamo conto che, diversamente da quello che avevamo letto sulla Lonely Planet, questa strada richiede assolutamente un 4×4.

Ritorniamo sui nostri passi e proseguiamo lungo la M1 e arriviamo a Cabo Pulmo da nord, dove dopo La Rosita si segue la strada sterrata per 10 km. Ci avevano consigliato la spiaggia di Los Arbolitos, ma questa avrebbe richiesto altri 5km di sterrato e purtroppo il tempo a nostra disposizione è limitato.

Ci fermiamo quindi al piccolo paesino di Cabo Pulmo dove è possibile partecipare a dei tour in barca che portano i turisti a fare snorkeling off shore. Sempre per un questione di tempo optiamo per uno snorkeling fai da te dalla spiaggia. L’acqua è gelida e per fortuna abbiamo la muta. Ci sono diversi bei pesci e tantissimi coralli. C’è molto vento e dedichiamo solo una mezz’ora all’attività in acqua. Ci stendiamo un po’ sulla sabbia per asciugarci e ammiriamo il colore e la trasparenza del mare, davvero incantevole.

Pranziamo al Palapa con una bella vista sulla spiaggia.

Riprendiamo il nostro viaggio verso La Paz con una breve sosta a El Triunfo, località che avevamo visto segnalata da diversi cartelli lungo la strada come un sito di interesse storico. La Lonely Planet non la menziona neppure. Si tratta di un vecchio paese di minatori, famoso per l’estrazione di oro e argento. Arriviamo al City Express di La Paz verso le 17:00.

Si tratta un classico business hotel un po’ fuori dal centro, con una camera spaziosa e la vista dal 5 piano sulla baia è davvero molto bella.

Dopo una doccia davvero necessaria per togliere sabbia e salsedine, andiamo a pranzo al Odayaka, un ristorante giapponese suggerito da TripAdvisor. Il ristorante non è facile da trovare poiché è situato all’interno di un resort e la clientela è composta da messicani “bene” e pochi americani. Il locale è grazioso e i piatti sono ben presentati, ma il cibo giapponese è ben altra cosa.

Venerdì 5 gennaio 2018

Sveglia alle 7 e facciamo colazione in albergo. Ci sono diverse opzioni, ma il caffè è davvero triste. Facciamo un salto al supermercato Chedraui dove compriamo un po’ di tequila per noi e per degli amici. Riusciamo anche a trovare l’ufficio postale e a spedire le cartoline. Alle 10.20 siamo all’ufficio di Choya Tour con cui avevamo prenotato dall’Italia il giro all’Isola Espiritu Santo e lo snorkeling con le foche. Alle 10.40 arriva il pulmino guidato da Francisco, che sarà la nostra guida per tutto il giorno. Dopo aver recuperato qualche altro turista ai rispettivi alberghi, arriviamo poco dopo le 11:00 alla spiaggia di Pichilingue. Da qui alle 11:45 parte l’imbarcazione che ci porterà all’isola. Lungo il tragitto facciamo qualche sosta per ammirare le bellissime spiagge, una colonia di uccelli simili a cormorani, che migrano dalla Patagonia e poi le bellissime formazioni rocciose che caratterizzano la costa di Espiritu Santo.

Verso le 14:00 arriviamo alla colonia di foche presso degli isolotti rocciosi situati alla punta nord dell’isola. C’è anche una bell’arco. Il vento è freddo e il pensiero di tuffarsi in queste acque non è particolarmente allettante, ma non abbiamo mai nuotato con le foche ed è un’esperienza che non vogliamo perderci.

Appena in acqua siamo subito colpiti da quanto sia davvero gelida l’acqua. Cerchiamo di muoverci e nuotare per scaldarci un po’. Ci sono diversi pesci colorati e poi vediamo finalmente le foche. Francisco ci aveva detto che se fossimo andati un po’ in immersione i piccoli di foca sarebbero venuti vicino a noi per giocare ed è effettivamente così. Sono bellissime e velocissime e ci nuotano sotto e attorno. Sono come dei grossi cagnoloni. Ci fermiamo un po’ di tempo a giocare con loro anche se gli altri del gruppo seguono la guida… noi siamo abbastanza a nostro agio da poterci permettere questa piccola deviazione. Dopo 25 minuti in acqua siamo davvero gelati e risaliamo in barca.

Dopo circa 10 minuti siamo alla Playa Grande Ensenada per il pranzo. Francisco, il capitano e Jesus (un aiutante) sistemano gli ombrelloni e i tavoli sui quali vengono serviti cevice (davvero buono) tortillas, pane, formaggio e prosciutto. Mangiamo ammirando i colori di queste acque incantevoli, popolate da tantissime sardine che vengono letteralmente prese d’assalto dai pellicani. Vederli tuffarsi in acqua è davvero divertente.

Verso le 16:45 risaliamo in barca e torniamo a Playa Pichilingue godendoci la vista di un bel tramonto.

Siamo in camera verso le 18:40 stanchi, ma davvero soddisfatti per la bellissima escursione di oggi.

Per la cena di questa sera seguiamo ancora una volta le indicazioni di TripAdvisor e optiamo per il Nim, bel locale in centro. Il Margaritas è molto buono, per quanto riguarda il cibo abbiamo qualche perplessità. È buono, ma troppo fusion per i nostri gusti.

Sabato 6 gennaio 2018

Sveglia alle 8:00 e dopo aver fatto colazione in albergo sistemiamo le valigie poiché questa sera inizia il lungo viaggio di ritorno a casa. Visto non ci è stato possibile fare il check in on line passiamo all’ufficio di Aeromexico a La Paz. Purtroppo anche qui non riescono a fare il check in ed essendoci ormai pochi posti vicini disponibili, e non volendo fare 12 ore di volo separati, decidiamo di andare direttamente in aeroporto.

Non c’è un desk Aeromexico, ma siamo davvero fortunati perché degli assistenti di un’altra compagnia ci portano dal personale Aeromexico e qui un loro funzionario ci aiuta a risolvere il nostro problema. Segnaliamo inoltre la richiesta di un pasto speciale senza glutine … speriamo che questa volta non se ne dimentichino. Con i nostri boarding pass lasciamo l’aeroporto per andare a pranzo a La Ventana. Si tratta di un piccolo paese sul mare, apprezzato dai surfisti. Pranziamo al Coyas dove la vista dalla terrazza sulla baia è davvero paradisiaca . Torniamo a La Paz e siamo in aeroporto verso le 15:20. Restituiamo l’auto all’Alamo e verso le 18:00 parte il nostro volo di rientro, con scali a Città del Messico e Parigi.

Questa seconda esperienza in Messico è stata sicuramente diversa rispetto a quella che avevamo fatto nel 2014 nello Yucatan ma altrettanto affascinante ed emozionante.

Gli snorkeling con gli squali e con le foche rimarranno per noi dei ricordi impareggiabili ma anche gli scenari desertici e le splendide viste sul mare ne valgono il viaggio. Suggeriamo infatti di visitare la penisola almeno fino a metà, non limitandosi alle sole località principali di Cabo San Lucas e San Jose del Cabo, per scoprire le tante bellezze meno turistiche e per conoscere il Messico più rurale.

Per ora non abbiamo in programma altri viaggi in Messico ma sicuramente è una destinazione che ci affascina e che speriamo di poter rivedere quanto prima, questa volta magari con una tappa anche a Città del Messico.

Hasta luego amigos



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