Barcelona, més que una ciutat
In città abbiamo viaggiato con la metropolitana, mezzo molto economico in quanto un biglietto T10, valido per 10 corse, costa appena €. 7,70, quindi 77 centesimi a corsa. A Ravenna, un carnet da 10 biglietti costa €. 8,50, 85 centesimi a corsa, è quindi più caro che a Barcellona.
Cosa abbiamo visitato? Ovviamente la Sagrada Familia, Casa Batllò, la Pedrera, Parc Guell, il Barrio Gotico, la Cattedrale e il Museo Picasso, abbiamo percorso in lungo e in largo la Rambla, compresa la Rambla del Mar, la zona del Porto, la Barceloneta, ci è piaciuto l’acquario, ed anche i prodotti in vendita al Mercato della Boqueria. Siamo saliti al Castell di Montjuic con la teleferica e abbiamo ammirato il panorama della città e del porto commerciale, ed infine ci siamo sentiti giornalisti sportivi nel tour del Camp Nou (peccato che al momento gli spogliatoi non si possano visitare…).
Una precisazione: a Barcellona, oltre allo spagnolo si parla il catalano (català), e per questo motivo spesso si trovano insegne con la doppia lingua, un po’ come da noi in Alto Adige, dove le insegne sono in italiano ed in tedesco.
Non ci sono capitati e non abbiamo assistito a episodi sgradevoli, come scippi e borseggi. Logicamente è necessaria qualche accortezza, ad esempio in metropolitana non tenere portafogli nelle tasche posteriori dei pantaloni e portare gli zaini sul davanti.
Ogni giorno sempre di corsa, a pranzo un panino, e poi, non ci vedo più dalla fame… Sbagliato! A pranzo un bocadillo, ovvero una baguette imbottita con jamon, o queso e verdure, o tortilla, ottimo! Abbiamo acquistato bocadillos anche nei chioschi di fronte alle attrazioni, ad esempio di fronte alla Sagrada Familia, ed erano sempre buonissimi… E poi, vuoi mettere pranzare con un panorama così? E per cena? Abbiamo mangiato sempre bene, e a prezzi ragionevoli.
Prima sera a “El Rey de la Gamba 2”, scelto per caso, zona Barceloneta (P. Joan de Borbò, 46), abbiamo mangiato scampi alla griglia, fritto misto e un fantastico pijama, un dolce particolarissimo che ha lasciato di stucco anche i nostri vicini di tavolo (e non aggiungo altro, provare per credere!) per €. 55,00 in due. La sera successiva siamo andati al rinomatissimo “7 Portes”, anch’esso in zona Barceloneta (Passeig Isabel II, 14), paella parillada e sangria, più crema catalana finale, per €. 80,00 in due. La terza sera ci siamo dati alle tapas da “Taller de Tapas” non distante da Plaza Catalunya (Comtal, 28 – Portal de l’Angel), serata più economica per €. 40,00 in due (tapas, cerveza e crema catalana); ultima sera invece a “Les Quinze Nits” (Plaza Reial, 6 – zona Rambla), bel locale, bella zona, abbiamo scelto 2 antipasti, 2 secondi di pesce, dolce e sangria per €. 50,00 in due. Non male! E a questo punto ci sta bene un “se Santa Lucia ci mantiene la vista, l’appetito non ci manca di certo”.
Ultima precisazione: tutti i musei e le attrazioni costano, e costano cari. Ad esempio, il biglietto per entrare alla Sagrada Familia costa €. 11,00, + €. 2,50 se si vuole salire con l’ascensore; casa Batllò €. 16,50 ma almeno l’audioguida è compresa nel prezzo. Inutile dire che li vale tutti, e che credo che non esista da nessun’altra parte al mondo una casa così.
Alla fine, il tempo è scaduto e siamo dovuti rientrare. Abbiamo comunque già deciso, torneremo tra 10 anni: dobbiamo constatare l’avanzamento dei lavori alla Sagrada Familia.
Hasta luego Barcelona!