Barcelona es teva
Faccio subito una precisazione: quando ho prenotato a metà ottobre la compagnia aerea faceva delle promozioni e ci siamo aggiudicati il volo a 0,01 cent a testa più le tasse aeroportuali, per un totale di 75,96 € in due A/R.
Viaggio perfetto e arrivo a Girona con un anticipo di 15 minuti.
Mentre Fabrizio si occupava del ritiro dei bagagli io mi sono anticipata a comprare i biglietti per l’autobus per BCN Estaciò del Nord (A/R a 21€ a testa, conviene altrimenti costa 12 € a tratta) durata del viaggio circa un’ora poco più. Usciti dalla stazione e girato l’angolo si vede benissimo la stazione del metro Arc de Triomf. Abbiamo preso un T10 al costo di 6,90 € che abbiamo potuto utilizzare entrambi. Dopo poche fermate siamo arrivati in Placa de Catalunya e cartina alla mano abbiamo trovato Carrer de Santa Anna, che è una traversa della Rambla dove si trova il nostro albergo. Ci siamo trovati fin da subito benissimo: l’hotel Nouvel *** , uno tra i pochi in cui era compresa la colazione, si trova in posizione centralissima, vicino al metro e a due passi dalla Rambla e tutto ciò ovviamente c’è stato utile per gli spostamenti. Inoltre il personale è stato gentilissimo e pronto a ogni nostra richiesta e la camera era spaziosa, pulita e si affacciava sul cortile interno per questo era anche silenziosa. Preciso ancora: ho prenotato tutto con una Visa Electron su www.Booking.Com e abbiamo pagato al nostro arrivo in albergo. Dopo cena abbiamo fatto un primo giro tra i violetti del Barri Gòtic, sperando di vedere la facciata illuminata della cattedrale come quella pubblicata sulla mia guida: ma niente da fare, purtroppo per il momento è in ristrutturazione e quindi ci siamo dovuti accontentare della vista dei suoi ponteggi! In realtà non sono gli unici che abbiamo visto: infatti, anche Casa Amatller, Palau Guell, Palau de la Mùsica Catalana sono in fase di restauro. Vabbè sarà per la prossima volta! Dopo una passeggiata sulla Rambla fino al porto ci siamo diretti dalla parte opposta in Passeig de Gràcia e abbiamo ammirato la splendida facciata di Casa Batllò prima di andare a dormire. 14 novembre ’07 Subito dopo la colazione, siamo tornati di nuovo a Casa Batllò, ma stavolta per una visita completa. Per gli studenti muniti di tesserino o libretto universitario il costo del biglietto è di 13,20 € altrimenti è di 16 € il tutto con audioguida compresa. Se fuori lascia a bocca aperta, certamente all’interno si rimane ancora di più meravigliati: i suoi interni sono articolati, stupendi e soprattutto geniali! Usciti da lì siamo entrati anche nell’adiacente Casa Amatller, ma giusto nell’ingresso…Niente male soprattutto il lucernario.
Abbiamo proseguito la passeggiata su Passeig de Gràcia fino alla Pedrera che abbiamo preferito ammirare da fuori visto che c’era un po’ di coda e ci siamo ripromessi una visita per il giorno seguente. Di lì, vista l’ora di pranzo e la splendida giornata, abbiamo preso l’autobus n°24 che ci ha portato all’ingresso di Parc Guell. Abbiamo mangiato un panino al bar del parco e abbiamo fatto una passeggiata ammirando il panorama e godendoci i mosaici della “seduta a serpente”. Al tramonto siamo andati a vedere la Sagrada Familia da fuori visto che dopo poco le visite sarebbero terminate.
15 novembre ’07 Subito di primo mattino siamo andati al Mercat de la Boqueria pieno di colori e profumi, merita davvero una visita visto il modo particolare di disporre la merce in vendita. Dopodichè siamo andati a visitare la Pedrera. Attenzione agli studenti: se sul tesserino magnetico non c’è visualizzato l’anno accademico non è possibile ottenere la riduzione come dalle altre parti, quali Batllò e Sagrada. L’ingresso senza riduzione costa 8 €. Come per la Batllò anche qui è compreso l’uso dell’audioguida, utilissimo ed esauriente soprattutto all’ultimo piano, dove sono esposti i modelli delle opere di Gaudì. Subito dopo siamo andati alla Sagrada Famiglia. L’entrata costa senza riduzione 8 € più, a chi interessa la visita delle guglie da dove si può ammirare un bel panorama della città, 2 € per la salita in ascensore e discesa lungo le strettissime scale a chiocciola. Noi abbiamo fatto una prima fila della durata di circa mezz’ora per salire sulle guglie della facciata della Passione, e dopo siamo saliti anche lungo quelle della Natività dato che non c’era fila.
Ho letto che per alcuni non merita una visita, ma a mio parere ciò non è assolutamente vero: solo grazie ad una visita interna si capisce la vera maestosità dell’opera. Basta riuscire ad apprezzarla per quello che è e non per cosa ci si aspetta! Inoltre è molto interessante vedere anche come procedono i lavori.
Visto che per fortuna ci avanzava ancora un po’ di tempo, abbiamo deciso di andare a fare una passeggiata a Barceloneta. Il cielo, durante tutta la vacanza, è sempre stato limpido e con un bel sole, ma giusto quel pomeriggio e in serata tardi abbiamo sofferto un po’ il freddo, visto che lungomare spirava un bel vento per la gioia dei surfisti ma non per noi! Dopo aver salutato il “pesce” di Gehry ci siamo un po’ divisi per alcune ore: io sono andata a vedere, con immensa delusione, i “ponteggi” del Palau de la Musica Catalana e subito dopo per riprendermi ho deciso di mangiarmi un gustoso dolcino in una pasticceria che fa angolo tra via Layetana e Carrer Ferran, mentre Fabrizio ha deciso di mettere mano al suo portafoglio comprando un bel po’ di cd “introvabili” nel primo vicoletto a destra della Rambla partendo da Placa de Catalunya (Carrer dels Tallers). Altro che vicoletto, a detta sua un vero “viale della musica” ricco di negozietti straricchi di cd! Era entusiasto! Dopo cena abbiamo preso la metro e siamo andati alla Torre Agbar opera di Jean Nouvel che doveva essere tutta illuminata, ma ci hanno spiegato era spenta a causa di alcune manifestazioni avvenute in giornata proclima…Per carità giustissime ma che sfiga! Per fortuna ci siamo tornati la sera successiva e merita davvero vedere quella costruzione imponente tutta illuminata di blu e rosso! 16 novembre ’07 Giornata dedicata alla visita di impianti sportivi e di “Mirò”. Siamo andati a Montjuic. Da Placa d’Espanya siamo arrivati al padiglione di Mies van der Rohe e da lì siamo giunti nell’area messa a disposizione dei Giochi Olimpici del ’92. Quest’ultima comprende lo stadio, dove è possibile vedere anche la fiamma olimpica e il Palau Sant Jordi. Vicino a quest’ultima struttura si erge la svettante torre del trasmettitore della compagnia telefonica spagnola opera di Santiago Calatrava. Seguendo il viale che costeggia l’Anella Olimpica, siamo arrivati alla Fondazione Joan Mirò e abbiamo ammirato i lavori di quest’artista barcellonese: a mio parere è bella non solo l’esposizione ma anche la struttura museale.
Abbiamo pranzato in una locale davanti il Parc de Joan Mirò che abbiamo ammirato subito dopo. Ripresa la metro ci siamo diretti al Camp Nou. L’ingresso costa 16 € e comprende la visita dell’intera struttura (approssimativamente dura due ore): spogliatoi, cappella, visita del campo, tribune e sala cronisti. Inoltre è compresa la visita del museo e la visione di un breve filmato tridimensionale, che descriverei in un unico aggettivo da non tifosa quale sono …”ridicolo”! Comunque ho scrutato lo sguardo di molti ed erano davvero soddisfatti di vedere un mucchio di palloni che s’intrecciavano sullo schermo e venivano tirati da calciatori con sembianze dei famosi componenti della squadra dell’FC Barcelona. Lo stadio è uno dei più grandi campi di calcio d’Europa e merita una visita, anche se ripeto non sono tifosa, a differenza del museo: è davvero noioso a mio parere! Per quanto riguarda l’acquisto di magliette della squadra a chi interessa è bene che sappia che sì è possibile reperirle praticamente in tutta la città, ma abbiamo notato costano meno lì allo stadio.
17 novembre ’07 Ultimo giorno!? Noooo!!! L’aereo partiva da Girona alle 17:25: ciò significa che dovendo essere due ore prima in aeroporto dovevamo essere intorno alle 14 alla stazione degli autobus e che dovevamo compattare al massimo il tempo per vedere quel poco che era possibile. Subito dopo aver fatto colazione siamo andati a vedere almeno da fuori la bianca sagoma del MACBA di Meier che si trova abbastanza vicino all’albergo. Dopodiché abbiamo fatto un salto anche all’altro mercato della città, quello di S. Caterina e subito dopo percorrendo Via Layetana abbiamo passeggiato per un’ultima volta lungomare fino ad arrivare al Maremagnum. Quest’ultimo si presenta come una bella struttura almeno dall’esterno ma ritengo che non meriti molto lo shopping all’interno lo definirei banale rispetto almeno a quel che può offrire El corte Ingles. Abbiamo fatto un giro sulla Rambla. Di giorno è molto affollata e si respira davvero un’aria festosa e piena d’allegria dovuto anche alle risate che i vari commedianti riescono a stampare sul volto delle persone che li attorniano. Purtroppo finita la Rambla siamo tornati a riprendere le nostre valigie. Di lì abbiamo ripercorso all’indietro ciò che avevamo fatto il primo giorno ma con una certa nostalgia…Torneremo sicuramente perché mancano ancora tante cose da vedere anche se siamo rimasti soddisfatti al massimo da questi quattro giorni. Holà Barcelona e soprattutto a presto!