Barcellona: una citta’ dalle mille sfaccettature
Con partenza da Orio al Serio in perfetto orario, e con il solo bagaglio a mano, in poco più di un’ora eravamo al piccolissimo aeroporto di Girona. Un’ efficientissima linea di bus (gli orari sono in concomitanza con quelli dei voli, il prezzo è 21 A/R)) collega in un’ora Girona a Barcellona stazione Nord dei bus, dove con la metropolitana e i mille intrecci delle linee, è possibile raggiungere qualunque posto.
Noi alloggiavamo nella zona universitaria (a due passi dal mare, dalla Rambla e da 3 fermate della metrò), nella Residencia Pere Felipe Monlau del politecnico, dove al solo costo di 19 euro a persona, dormivamo in una sorta di appartamentino per due, con bagno e cucina (prenotato su sito di Hostelworld, dove è possibile anche controllare i vari feedback relativi agli ostelli).
1° giorno: Dopo il check in all’ostello e una doccia veloce , verso le 14.30, muniti di Lonely Planet, siamo usciti alla scoperta di Barcellona, diretti al mare (un po’ affamati, ma cerchiamo di adeguarci subito agli orari degli spagnoli)! Al Port Vell, abbiamo trovato un ristorantino all’interno del complesso del Mare Magnum (centro commerciale con annessi acquario, cinema, i-max e ristoranti vari), dove fare il nostro primo pasto…Da qui abbiamo dedotto subito che in quanto a cibo, Barcellona è piuttosto cara e non c’è molto rapporto tra qualità e prezzo! Il resto del pomeriggio l’abbiamo invece trascorso a passeggiare, cominciando da Las Ramblas, (un viale di poco più di un chilometro che si “rischia” di percorrere in un’eternità dato il numero di curiosi artisti di strada che lo popolano, che vanno dai breakers, ai mimi, ai napoletani che tentano i turisti ingenui con giochetti vari , ecc..), Plaça Cataluña, stapiena di piccioni e Passeig de Gracia con la casa Battlò e Milà di Gaudì, casa Amatller (viste solo dall’esterno) e altre elegantissime case e negozi chic. Torniamo esauati in metrò (facciamo il T10 grazie a cui, con soli 6,70 euro, si possono fare 10 viaggi e si può usare anche in due).
Per la cena ci siamo presi un panino “catalano”, trovato nella catena “La Baguetina” e nel rientrare all’ostello siamo passati per un quartierino caratteristico (San Paul) all’apparenza poco raccomandabile, stracolmo di bar oscuri, “passeggiatrici” ed extra comunitari Hispanoamericani, che abbiamo poi notato essere molto integrati a Barcellona e che lavorano soprattutto in negozi e ristoranti.
Data la stanchezza, dopo esserci nuovamente rinfrescati siamo andati subito a dormire; pensavamo di accorgerci della rumorosa “movida” spagnola e invece…Che silenzio! 2° giorno: Per la prima mattina ce la siamo presa comoda e siamo usciti dalla camera quando erano già passate le 10, con direzione Parc Güell. Il tempo non prometteva gran che (e difatti è scesa di lì a poco una pioggerellina) ma ciò non ha impedito di gustarci la spettacolare vista dalla terrazza colorata del parco. Grazie al consiglio letto sugli itinerari di “Turisti per caso”, siamo scesi alla fermata Vallcarca che ci ha permesso di raggiungere il parco, posto sulla sommità della città in una zona periferica, con l’aiuto di utilissime scale mobili. Parc Güell è molto carino (anche se onestamente lo credevo ancora più bello), con le casette colorate come fossero di marzapane, il famoso Geco e i colonnati, di cui uno molto particolare con colonne simili a palme poste in posizione obliqua, che sorreggono la terrazza e i sentieri del parco.
Nel pomeriggio il tempo peggiora, decidiamo così di dirigerci nuovamente a Port Vell, dove pranziamo e dove ci richiudiamo al cinema i-max a vedere un’animazione in 3D molto carina, ovviamente in spagnolo (ma che fila per entrare, mi sa che dato il tempo hanno avuto tutti la nostra stessa idea!). Per la cena decidiamo di fare la spesa in uno dei mille supermercatini e rimaniamo in camera.
Ma il vero spettacolo lo vediamo alla sera! Il tempo fortunatamente migliora e andiamo così verso Plaça España, percorriamo il viale della fiera e arriviamo alle porte di Montijuc davanti alla splendida Fontana Magica. Alle 21 assistiamo allo spettacolo della fontana che “danza” a suon di musica con lo sfondo della scalinata e del Palazzo dell’Arte Catalana. E’ uno scenario fantastico, 15 minuti di zampilli e giochi di luci davvero incantevoli. Dopo una passeggiata rientriamo in ostello…Che caldo! 3° giorno: Oggi riusciamo a svegliarci alle 8, usciamo presto e facciamo colazione bevendo un cappuccino di Starbucks mentre camminiamo per il Barri Gotic. Questo quartiere ci è piaciuto molto, forse la cosa più bella di Barcellona. A quell’ora la città dorme ancora e per le strette viuzze del Barrio ci sono solo poche persone del posto, negozianti che aprono le vetrine e locandieri che cominciano ad apparecchiare. Assaporiamo a pieno la città, le chiese di Santa Maria del Mare e del Pì e la Cattedrale, veramente deliziose. Decidiamo così di tornarci per pranzare in uno di quei barettini…Ma ora delle 13 il quartiere si è popolato e sembra che tutta la città si sia riversata in quelle vie e ormai la tranquillità di qualche ora prima è solo un lontano ricordo, tant’è che non riusciamo neanche a trovare posto a sedere e dobbiamo ripiegare su uno snack bar inglese…Sigh! Il programma del pomeriggio prevede un meritato riposo in spiaggia. Vediamo così il quartiere olimpico e la Barceloneta con ristoranti, edifici avvenieristici, il Casinò e il pesce d’oro di Ghery, prima di immergerci nelle immense spiagge con viali di palme in puro stile californiano. La folla riempie le varie spiagge, ma vento tanto e sole poco! Alla sera, dopo aver cenato con una buonissima paella davanti alla chiesa di Santa Maria del Pì, facciamo una puntatina all’Hard Rock Cafè, ma che delusione: posto piccolo, tantissima gente e in complesso possiamo dire che è un locale mediocre! 4°giorno: Il tempo anche oggi non è dei migliori, ci avviamo comunque verso il Tempio della Sagrada Familia. La fila è brevissima, l’ingresso ridotto è di 5 euro. Diamo un’occhiata agli esterni, ma presto siamo costretti ad entrare: piove! Mentre dall’esterno sembra una chiesa quasi finita, all’interno appare come un grande cantiere con un fitto intreccio di ponteggi, macchinari vari, materiali da costruzione e stampi sparsi per il “pavimento”. Dopo aver visitato anche la scuola elementare dei preti, posta dinnanzi alla chiesa, ci affrettiamo a tornare in ostello: piove fa un po’ freddino! Pranziamo in camera e ciò ha favorito il sonno e dalla “siesta” ci siamo svegliati alle 16.30, quando ormai ha finito di piovere! Con la funicolare e la teleferica arriviamo al castello di Montjiuic: una fortezza del 1700 costruita a picco sul mare con cannoni e feritoie. Il posto è molto suggestivo e la vista della città anche, da qui scorgiamo la Sagrada Familia, circondata da gru, e la torre Agbar che ogni sera si illumina in modo diverso.
Parte del ritorno la facciamo a piedi, percorrendo il bellissimo parco di Montjiuc pieno di sali-scendi, con vialetti, fontane e giochi musicali particolarissimi e divertenti! Alla sera facciamo un giretto al “El Corte Ingles” (un grande magazzino simile alla nostra Rinascente) e ceniamo da “Lactuca”, un ristorantino di cucina mediterranea vicino a Plaça Cataluña, dove al prezzo fisso di 10 euro puoi mangiarti e berti quello che vuoi (si chiama menù “llure”, una soluzione molto usata a Barcellona in varie catene di ristoranti), puoi farti il pieno di verdure, salse, riso, pasta, pesce, pizza, legumi, gelato, budino, frutta e anche tè, caffè, Pepsi, aranciata e acqua, a qualunque ora e della quantità che desideri! 5° giorno: Il nostro programma per l’ultimo giorno era una full immersion di sole on the beach e shopping, ma…Di sole neanche a parlarne ed è domenica, per cui i negozi sono chiusi! Passeggiando e riposando sulle strade di Barcellona passa il pomeriggio e alla sera ci dirigiamo al porto dove ceniamo in un bellissimo ristorante vista mare e con 20 euro a testa mangiamo le famose Tapas, a base di pesce, salumi, tortillas, bruschettine e patatas bravas più il vino, veramente una bella cena e con un giro al Casinò e una bella passeggiata al chiar di luna sul mare terminiamo la nostra vacanza in Tierra d’España! 6° giorno: La mattina prima della partenza ci dedichiamo allo shopping al Boulevard Rosa, (usciamo presto, ma “las tiendas” aprono alle 10.30!) per dirigerci poi verso Parc de la Ciutadella (nei pressi della stazione dei bus), un parco fiabesco, molto curato con tanto di zoo e fontane di Gaudì. Giunti alla stazione, dopo aver attraversato il viale con l’Arc de Triomf, prendiamo il bus per l’aeroporto (nonostante coincidano con gli orari dei voli, conviene prenderli con largo anticipo, le persone sono molte e gli autisti lenti e scrupolosi, se non ci stanno più i bagagli, non fanno salire più nessuno!). E’ arrivato il momento del ritorno! Bellissima vacanza, Barcellona è una città affascinante e con tantissime sfaccettature, si passa dal quartiere medioevale a quello olimpionico, dalle immense spiagge alle fortezze, dalle vie di eleganti negozi al vecchio porto marittimo, dall’archittettura di Gaudì, ai dipinti di Mirò.