Barcellona, suoni e colori

Fine settimana di fine maggio. Con la complicità del primo caldo e….di un volo promozionale trovato su internet, si va verso Barcellona, città in fiesta……. Ogni angolo è un incanto. C’è la rambla dei fiori, dai mille colori, eppoi c’è quella degli animali eppoi il mercato della boqueria, con il suo profumo di cioccolato variegato....
Scritto da: Cristina Sonvico
Fine settimana di fine maggio. Con la complicità del primo caldo e…Di un volo promozionale trovato su internet, si va verso Barcellona, città in fiesta…

Ogni angolo è un incanto. C’è la rambla dei fiori, dai mille colori, eppoi c’è quella degli animali eppoi il mercato della boqueria, con il suo profumo di cioccolato variegato. Ci perdiamo nei viottoli della città vecchia. Un picasso fa capolino all’improvviso su un edificio e ci sono le oche che starnazzano nel chiostro della vecchia cattedrale, mentre fuori gli artisti di strada suonano i tamburi. Le fontane son vestite di fiori e zampillano con un guscio d’uovo che balla sulla sommità…Non ci crederà nessuno se non lo fotografiamo! Con l’accompagnamento di musiche varie ed eventuali, ci dirigiamo a piedi verso una delle meraviglie di Gaudì, casa Battlò, attraversando il quartiere l’Eixample, con le sue ampie vie, i simpatici lampioni e le panchine ricurve.

La visita di casa Battlò comporta un discreto investimento economico (16 euro, comprensivo di una buona audioguida), ma lo merita tutto.

La casa è uno spazio aperto da vivere, toccare, sognare…Capolavoro di quel gaudì visionario che ha dato luce e respiro a tutta la città.

La giornata è soleggiata; ne approfittiamo per salire su una corriera diretta al parco guell, dove ci attendono altre sorprese gaudiniane.

In realtà ci attende anche un intricato labirinto naturale di rami, foglie, colonne, pittori, musicisti jazz disposti a grappolo e…Delle celebri sculture neanche l’ombra! Strada facendo conosciamo una coppia di ragazzi campani alle prese con il labirinto da ore …Hanno due stinchi al forno al posto dei polpacci. E scopriamo che ci sono più ingressi nel parco sterminato e che siamo entrati da uno dei tanti ingressi secondari.

L’ingresso principale è quello dove si trova il celebre lucertolone colorato. La domanda “where is the dragon in the park?” sorge spontanea a tutti i visitatori del parco. Perplessità dei visitatori.

Arriviamo ad un ampio spiazzo con vista sul mare. Sembra il centro del mondo. C’è una panchina continua e curvilinea che si snoda a serpentone lungo l’intero spiazzo. Coloratissima. Sembra una cornice.

Al centro dello spiazzo un ragazzo vestito di nero crea delle bolle di sapone gigantesche ed i bambini intorno fanno “ohhhhh”. Magic moment.

Discendiamo lungo la strada e da più parti ci arrivano le voci di alcuni visitatori che abbiamo incontrato nel labirinto: “The dragon!”.

Dal nostro albergo (Hotel Quatro Naciones, LaRambla 40, www.H4n.Com; circa 80 euro la doppia) situato nel cuore della città, possiamo muoverci a piedi verso i quartieri più centrali. Si cena sul porto con ottimo pesce e dolce al cioccolato.

Al mattino visitiamo la Pedrera, con i suoi cavalieri medievali sui comignoli. Surreale.

Poi è la volta della Sagrada Famiglia ed infine…Passeggiatona a barcellona, passando per l’arco di trionfo, il parco della cittadella ed il bellissimo quartiere Ribera. Emozionanti la chiesa di santa maria al mar ed i suoi dintorni.

Serata all’altro capo della città, verso i suoni ed i colori della fontana magica.

L’ultimo giorno ci rituffiamo nel quartiere Ribera. Ci addentriamo tra le golose sculture del museo della cioccolata, ammiriamo dall’esterno l’incredibile palazzo della musica catalana: ci ritorneremo per un concerto, la prossima volta…E allora troveremo anche il tempo per visitare la fonadzione mirò. E per passeggiare ancora tra i sorrisi e la gentilezza dei barcellonesi.

Arrivederci, barcellona



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche