Barcellona romanzata
In questa doppia dimensione di antico e moderno si inserisce quella che rappresenta a pieno titolo il presente, il continuo divenire, l’emozione nell’ incontrare i viandanti di strada, il canto degli uccellini in gabbia e la curiosità dei bimbi abbagliati dalle magie dei mimi: LE RAMBLAS.
Prende il suo nome da raml che in arabo significa torrente. E’ proprio questa la sensazione che da: di essere sempre in piena! La percorri 10,100 o 1000 volte e le novità che ti riserva appaiono sempre originalissime. Le Ramblas sono cinque: Rambla de Canaletes, dels Estudis, de Sant Josep, dels Caputxins, de Santa Monica.
Questo originale circo stanziale si interrompe in PLACA CATALUNYA. Da qui inizia un altro viale non più chiassoso e ridondante ma sobrio e autentico il PASSEIG DE GRACIA. La zona dei negozi alla moda, dei locali caratteristici che espongono i piatti illuminati di tapas e pinchos, delle maggiori opere di Gaudi le quali continuano ad agitare le coscienze nel continuo dilemma delle raffigurazioni di CASA BATLO’: i terrazzini che si affacciano sulla via identificano delle maschere carnevalesche o sono piuttosto i denti aguzzi e scarni di qualche bestiaccia preistorica? E la Pedrera con i suoi spigoli rotondeggianti e le curve ondulate di un percorso che sembra non finire mai… Questa è Barcellona; ti sorprende e ti confonde in maniera ciclica ma il richiamo della Rambla risuona potente all’imbrunire come a ricordarci che la vita è il cuore pulsante di Barcellona risiedono qui.
E vai allora a perderti nelle stradine della RIBERA per poi ritrovarti in zone tra loro simili ma mai uguali. Ogni luogo rappresenta un microcosmo: si ha la sensazione che pochi metri dopo aver superato le piazze di maggior attrazione turistica la città metta a nudo la vera identità per forgiare la sua essenza e dare libero sfogo al carattere estroverso ed esuberante dei catalani.
Le scritte AQUI VIURE GENTS ( qui abitano delle persone) che campeggiano sui balconi dei palazzi sembrano quasi voler ricordare che la città è aperta a disposizione della modernità e del progresso ma il rispetto per la quiete è il modo migliore per andare d’accordo tutti, nel continuo intreccio di culture, razze e popoli.
Solo il MERCATO DELLA BOQUERIA deroga a questa massima. La gran cassa dei venditori al suo interno produce un effetto dirompente. La frutta fresca è talmente grande e colorata da sembrare finta mentre quella secca, anch’essa esposta con maestria e professionalità geometrica, sembra un peccato doverla disfare alla sera.
La CALLE FERRAN è la spina dorsale del centro storico con una serie di costole laterali che aprono continuamente nuovi scorci mai esplorati. Dapprima ti affacci su PLACA REIAL, il salotto buono della città, per poi sbucare tramite la CALLE D’AVYNIò in PLACA SAN JAUME , sede di Governo e Comune. Subito dietro ti imbatti nella bellissima CATTEDRAL DE LA SANTA CREU I SANTA EULALIA, con un chiostro alberato all’ingresso costituito da statue religiose amovibili e da un laghetto nel quale scorrazzano liberamente alcune anatre starnazzanti ma al contempo fotogeniche.
I suonatori di flauto seduti agli angoli delle strade li troviamo sia in CARRER MONTCADA sia in PLACA DEL PI’. Ma se nel primo caso la musica ti accompagna in un percorso angusto e misterioso nella piazzetta antistante la chiesa omonima, ti senti avvolto nella folla baldanzosa e spensierata.
Il luogo ideale per dar libero estro alla fantasia! E’ il caso di Pablo Picasso che trasse ispirazione dalla strada e dalle scene a cui assisteva o di Juan Mirò barcellonese doc che nacque proprio in uno di questi quartieri o dello stesso Gaudi’ la cui presenza si coglie gia nei lampioni in ghisa e in pietra in Placa Reial. IL PASSEIG DEL BORN è diverso, merita una considerazione a parte.
Un vecchio adagio del luogo recita: Roda el mòn i torna al Born (gira il mondo ma torno al Born). Esso rappresenta la parte nobile della città; era qui che gli aristocratici con cappello piumato e bastone sfilavano in mezzo alla gente comune assiepata sui due lati del marciapiede centrale intenti a guardare all’insù e a mostrare segni di devozione e riconoscenza.
Non solo, nel quattrocento, si dava luogo ad ogni tipo di festa popolare e di processione e qualche anno dopo si sono compiuti i maggiori traffici commerciali. Oggi è una zona di locali e divertimenti serali.
Poco più avanti il PARC DELLA CIUTADELLA , L’ARC DE TRIOMF e la splendida EGLESIA DI SANTA MARIA DEL MAR in stile gotico/catalano che mette in risalto al suo interno l’intreccio degli archi che si congiungono in cima, nella volta sovrastante.
Barcellona è virtuosa, le piace essere osservata e scrutata minuziosamente. Quando poi si decide di farlo da una posizione privilegiata ancora meglio: dall’ultimo piano de EL CORTE ENGLES seduto in corrispondenza della grande vetrata o da una delle torri della SAGRADA FAMILIA, da CASA MILA’ attraverso gli strani comignoli a forma di elmetto che ricordano la parodia di Guerre Stellari o dal TEMPLE DEL SAGRAT COR sulla collina del Tibidabo che sotto una forte influenza mistica e religiosa domina indisturbato la città o dal castello del MONTJUIC come luogo statico o tramite la funivia della TELEFERIC AERI che in poco tempo ti catapulta dalla montagna al mare.
Il panorama della città in tutte le direzioni è spettacolare.
Anche la zona del PORT VELL con il maestoso Maremagnum e di BARCELLONETA con le sue stradine strette e i ristoranti di pesce non è da meno.
In ultimo mi preme dare alcuni suggerimenti di carattere pratico: per mangiare la città offre molto a prezzi contenuti: EL MUSSOL – cucina mediterranea – Ha tre locali in città con lo stesso nome tra cui quello di Carrer Casp. Tavoli disposti con sagacia e ottima presentazione di piatti. Professionalità e gusto a prezzi contenuti.
LOS CARACOLES – ristorantino tipico in Calle escudellers, curioso perché prima di sedersi ai tavoli incontri la cucina aperta al pubblico passaggio dove salticchiano i gambas da una parte e i chorizo dall’altra.
LA FONDA – locale buono ed economico con un’unica prescrizione: arrivarci per l’apertura perché dopo si forma una fila esagerata.
O’ PINEIRO – La migliore Paella della città. Il posto è sulla Calle d’Avinyò ricorda più un’osteria dozzinale con una luce bianca forte ed uniforme ma vale la pena adeguarsi sia allo stile rustico sia alla mezz’oretta d’attesa.
Divertimenti: JAMBOREE in Placa Reial, concerti dal vivo tutti i gg e spettacoli di flamenco a intervalli regolari.
L’ OVELLA NEGRA ottima cerveza e sangria, frequentato esclusivamente da studenti universitari (ultima traversa a sinistra della Rambla prima di Placa Catalunya) IRISH PUB di Calle Ferran, buona la Guinness Altre cose interessanti da visitare: Palau della Musica Catalana – fianco Laietana – Splendido edificio, vero e proprio gioiellino della città. Vari limiti: non si può ne fotografare ne riprendere, guida obbligatoria in spagnolo o inglese, visita limitatissima all’interno e piuttosto sbrigativa. Spettacolo delle fontane in Placa Espanya – venerdi e sabato dalle 19.30 – Di forte impatto visivo, ricco di colori e musica. Sicuramente suggestivo.
Negozi di souvenir: Art escudellers – il più grande si trova in Calle escudellers ma ve ne son degli altri lungo la zona centrale e sulle ramblas. Vasta scelta di vetro e ceramiche a vari prezzi.
Altri piccoli negozietti di cose tipiche si trovano lungo il cammino che porta al PARC GUELL, subito dopo essere scesi dalla fermata della Metro di Lesseps.
Buon viaggio a tutti e buon divertimento