Barcellona para picar
Prenotiamo il volo della Ryan il giorno di s. Stefano tanto per far qualcosa che non sia mangiare e nominiamo come al solito Domenico di se-le-zio-na-rci un po’ di hotel in internet che : sia comodo e centrale possibilmente adiacenti alle ramblas, che abbia un bel bagno per la Silvia che non vuole la tendina della doccia di plastica, le si appiccica al corpo quando e’ insaponata.., che abbia un corposo buffet per la colazione per Marco che si vuol tenere sempre leggero e poi con la scusa di assaggiare si strafoga.
Ci mettiamo due settimane per l’hotel visto che non vuol sbagliare e farsi caziare come per Budapest…HOTEL GUITAR zona barri gotic che secondo me si è rivelata la soluzione migliore anche per i locali i negozi e la zona musei.
Bravo Dome! Ti stai specializzando.
Comunque volo perfetto, bagaglio a mano, pulmino della ryan a due metri dall’uscita che ci aspetta niente traffico, incredibile! Ma solo noi a Milano stiamo delle ore bloccati in tangenziale o in autostrada!!!..
E adesso viene il bello, ci scaricano abbastanza centrali metro Tetuan carrer S.JUAN ( uee fa minga ingann…) (detto milanese..) e ci lanciamo nel metro come se fosse una sfida memore delle linee di Budapest, qui sono 5, scegliamo l’abbonamento che ci sembra più al caso nostro, non ci sono tessere per turisti, la corsa costa un pò cara un euro e qualcosa, allora prendiamo il tesserino da 10 corse, è conveniente ma scopriremo poi…Che era decisamente più conveniente non prendere proprio un bel niente, la metrò di Barcellona è virtuale, è una bufala!!! Non esiste ti fanno credere di salire su una carrozza di fare un tragitto ma non è vero, che fantascienza questi spagnoli…E vi spiego il perché: Si timbra il tesserino, si scende dalle scale (a piedi) si comincia a scarpinare per arrivare alla linea desiderata, si continua nella maratona per kilometri di sottopassaggi si risale dalle scale (a piedi) si fanno ancora cunicoli, si cambia la linea si prende il treno finalmente dopo venti minuti di cammino, ZZAACC arrivati a destinazione, stessa solfa per risalire in superficie e poi scopri, CHE, DALLA FERMATA DI PARTENZA A QUELLA DI ARRIVO tra una piazza e l’altre tra un viale e l’altro che sembrano si..Lontani sulla cartina, HAI SOLO GIRATO L’ANGOLO!! Insomma si paga il biglietto per camminare sotto terra…In realtà la metro è comoda e conviene per le grandi distanze altrimenti è meglio andare a piedi che ci si guarda in giro nel frattempo… Freddo cane ci sono anche qui i “dias della merlas” i giorni della merla, un vento gelidissimo, non mi dilungo in descrizioni da guida turistica, ve li potete leggere da voi su qualsiasi mini guida, è pomeriggio e attacchiamo subito la città con la zona adiacente al nostro hotel, Ciutat Vella e Barri Gotic con la cattedrale di S.Eulalia, gotica, con un chiostro che è un’incanto, entrata a pagamento, poi scopriremo che entrando dalla chiesa non si pagava!! Ma bene, ma di bene in meglio…Proseguiamo le visite con la chiesa di S.Maria del Mar, Il museo di Picasso, e le viette… stupende tipo “brera a Milano” ..Donne!! ..Che shopping, se volete fare un bello shopping ma non tipo Montenapoleone, ma veramente bei negozietti andate a Barcellona, un milione di persone in giro locali a non finire, ma di tutto…Finalmente cena ( e là si cena veramente tardi..) dico finalmente cena, per noi gastronauti che viaggiamo anche per mangiare.. Un po’ caro ma c’è veramente di tutti i prezzi e il Dome e la Silvia si gettano sulla paella tanto sognata.. Marco che vuol fare il difficile ordina cose che non sa cosa sono e poi si scopre che il piattino che ha ordinato è “para picar” diventerà la nostra parola d’ordine cioè ANTIPASTO! Stuzzichini cosette goduriose insomma da ingollare con la sangria o la birra.
In certi locali appena ti siedi al tavolo o anche al bancone tipo saloon ti danno una tovaglietta di carta con tante figurine di TAPAS con il corrispondente numerino e tu scegli 5, 6 ,7 quanti ne vuoi tu e cominci a picar, giù a ridere , sembra di giocare a tombola, ma si fermano al 52, anche qui il 53 non esce mai…
La mattina dopo ci dedichiamo alla cultura, metrò..E ci risiamo con i kilometri da talpa, e siamo alla Sagrada Familia , delirio concepito da Gaudi, si va su fino in cima, pieno di giapponesi, ormai sono dappertutto, la Manzana della discordia, casa batllo , La Pedrera dichiarata patrimonio dell’Unesco, è un condominio abitato, ma vi immaginate le spese condominiali???? Tutto lungo la famosissima Passeig de Gracia la via del modernismo, pausa… para picar come al solito e via a Barcelloneta a vedere il porto, ma fa veramente freddo, ci infiliamo al mercato, che spettacolo di colori, delle bancarelle di frutta che sembrano uscite da una fiaba con delle fragole giganti e tutta la frutta possibile la trovate li, e i peperoncini la carne i salumi, con gli sgabelloni anche li per picar qualcosa Che bello..
La cena ce la organizziamo in zona Barri Gotic, che secondo me è più caratteristico, ci sono vicoli con lenzuoli a mò di striscione da stadio tra balcone e balcone con scritte sia in inglese che in spagnolo” noi qui abitiamo e vogliamo dormire!!” questo vi lascia immaginare cosa è la noche barcelloneta…Gira che ti rigira ci ritroviamo davanti a Santa Maria del Mar la chiesa più frequentata e meno turistica e io faccio un saltino dentro, la Silvia proprio davanti scova un negozietto fenomenale tipo new age-hippi-spendiamounpodisoldi, e compera una sciarpa con coordinati i guantini multicolor figli dei fiori, Marco e Dome sono particolarmente attratti(come non li avevo visti mai) dal reparto libri…L’apoteosi del tantra e del kamasutra, tutto in catalano, ma loro guardano le figure dicono!Dai andiamo a cena..
Bel posto ma peccato che il cameriere è giapponese e rovina un po’ l’atmosfera, con la pancia piena e il piattino della crema catalana bello pulito lo perdoniamo, gli perdoniamo tutto vahh E ce ne andiamo a dormire belli satolli.
Domenica mattina con le trolley, prendiamo il metro le strade sono deserte mentre pulmino ryan è pieno di inglesi in stato comatoso arriviamo giusti giusti per l’aereo, anche questa e’ finita, peccato..Ma già che ci siamo, cosi’.. Per ammazzare il tempo sull’aereo consultiamo la rivista con le rotte..Chissà dove si può andare!!..
Un saluto a Laura conosciuta tramite t.P.C. Che vive a Barcellona ciaooooo