Barcellona madre e figlia
Abbiamo fatto scalo a Fiumicino e siamo ripartite alle 12.00 arrivando all’aeroporto El Prat di Barcellona alle 13.45, fortunatamente non abbiamo avuto ritardi nè problemi con i bagagli.
Abbiamo preso un taxi (25 euro) che ci ha portati al nostro albergo “Husa Oriente” proprio a metà de La Rambla, davvero molto carino, è un ex convento, ve lo consiglio.
Dopo aver disfatto i bagagli ci siamo recate a Placa de Catalunya, lì vi è un ottimo centro informazioni, abbiamo acquistato l’Art Ticket, 7 musei a 20 euro, valida per sei mesi (il CCCB, la Fundaciò Antoni Tàpies, la fundaciò Caixa Catalunya cioè La Pedrera, la fundaciò Joan Mirò, il MACBA, il MNAC e il museo Picasso).
Insieme alla tessera dei musei abbiamo preso il biglietto metro T -10, valido per 10 corse a 6.70 euro e i biglietti per i pullman turistici costo 21 euro valido per due giorni, ve li consiglio, portano ovunque anche nei dintorni di Barcellona e poi sono molto comodi per riposarsi e godersi la città.
Per i resto del pomeriggio abbiamo passeggiato su La Rambla, bevuto dalla fontana de Canaletes ( se bevi da questa fontana tornerai a Barcellona), abbiamo preso della buona frutta al mercato La Boqueria e ascoltato della buona musica jazz in un locale di Placa Reial, non prima di aver mangiato un’ottima paella da “Moka” uno dei ristorantini sulla via.
La mattina del secondo giorno abbiamo visitato il nuovo museo della scienza Cosmo Caixa, praticamente sotto la collina del Tibidabo, conviene prendere la metro fino alla fermata Avinguda Tibidabo e poi fare una bella salitina a piedi..Ma ne vale davvero la pena, è una costruzione molto recente e all’interno uno spettacolo davvero unico con tante attività da poter fare. Per il pomeriggio a vevamo prenotato un tour su “Gaudì e Picasso” ma è stato davvero una delusione..
Il terzo giorno abbiamo visitato il museo Picasso, per arrivare prendere la metro fino alla stazione Jaume I, lì vicino la Basilica di santa Maria del Mar, uno spettacolo incantevole, è una chiesa costruita con i fondi dei mercanti e dei costruttori navali in stile gotico catalana e sempre nei dintorni la basilica di santa Maria del Pi e il coloratissimo Mercato di Santa Caterina. Purtroppo con nostra grandissima delusione arrivate davanti il Palau de la musica catalana abbiamo scoperto che è in ristrutturazione fino al 1° di settembre, che sfortuna!!uno dei più belli tra gli edifici della capitale della catalogna. E la sera all’Acquarium, che continene ben 7 tipi diversi di squali da poter vedere passando attraverso un tunnel tutto di vetro.
Il quarto giorno siamo andate a fare un pò di shopping da “El Cort Englès” a Placa Catalunya, poi a vedere l’Arco di Trionfo scendendo all’omonima stazione e poi da lì riprendendo la metro fino alla stazione Glòries siamo arrivate alla Torre Agbar dell’architetto Jean Nouvel. Nel pomeriggio da una traversa de La Rambla di arriva al museo di arte contemporanea MACBA e lì accanto il centro culturale CCCB.
Il giorno seguente con la linea verde della metro siamo arrivate a Placa Espanya dove è possibile visitare i padiglioni della fiera del ’29 tra cui il Pavillon di Mies Van de Rohe, meta duvuta per i quasi architetti come me!, accanto il museo nazionale d’arte della catalunia il cosiddetto MNAC, all’interno del quale da un pò di tempo si è trasferito anche il museo di arte moderna.
Proseguendo per la strada un delizioso villaggio il “Poble Espanyol” (ingresso 8 euro) caratteristico perchè comprende i diversi stili architettonici delle diverse parti della Spagna.
Proprio accanto il MNAC c’è la Fundaciò Joan Mirò, contiene davvero moltissime tra le opere più consciute dell’artista. Arrivate a questo punto ed essedo davvero distrutte siamo rimaste per ca. 2 ore sul bus turistico linea sud che ci ha riportate direttamente su La Rambla.
Giorno 12 finalmente ci siamo immerse nell’architettura di uno dei più famosi artisti spagnoli: Antoni Gaudì. Scendendo alla stazione Passeig de Gràcia, ci troviamo di fronte Casa Batllò (ingresso 16,50 euro), di solito c’è una fila interminabile, però andandoci all’orario di apertura, alle 09.00, non c’è quasi nessuno. Salendo per Passeige de Gràcia sulla destra troviamo Casa Milà, detta La Pedrera, ultima opera civile di Gaudì.All’uscita lì davanti abbiamo preso in bus turistico zona nord che ci ha portato a visitare la Zona Olimpica e il Camp Nou, pur non essendo una tifosa calcistica, devo dire che comunque ne vale davvero la pena visitare l’interno del campo ed il museo annesso.
La sera uno spettacolo magico a Placa Espanya con appunto la Fontana Magica, si possono ammirare giochi d’acqua di musica e colori.
Il settimo giorno siamo tornate a Passeig de Gràcia, via famosa anche per i numerosi negozi con le firme più famose, addirittura Guess ha acquistato la Casa di Llèò Morena ed è davvero un peccato che non sia più visitabile..Comunque fortunatamente abbiamo trovato aperta Casa Amatller, una delle case che insieme alla Batllò appartiene alla cosiddetta Mansana de la Discodia. Naturalmente non potevamo non passare da Vincon, il negozio di designe più famoso della città, con un piccolo museo al piano superiore.
Lasciando la via ci siamo dirette a Barceloneta, scendendo all’omonima stazione, è il quartiere tradizionale dei marinai e dei pescatori. Più avanti si trova il Port Olimpic costruito nel 1992 per le olimpiadi e quì si può ammirare un’enorme balena in bronzo dell’architetto Frank Gehry. Accanto l’acquario si trova il centro commerciale Maremagnum con una vasta scelta di ristorantini di pesce. Dopocena un cocktail a “Les Bosques de los Fades”, un locale accanto il museo delle cere vicino la statua di Colombo, con un’ambientazione davvero da favola, una foresta con megici personaggi!! Il penultimo giorno ritornado di nuovo a Passeig de Gracia per visitare la Fundaciò Antoni Tapiès, l’artista vivente più famoso della citta.
Anche se non era in programma ci siamo avventurate allo zoo (ingresso 12 euro) è davvero grande e ci sono tantissime specie di animali dalle più comuni alle più rare. Lo zoo si trova all’interno del Parc de la Ciutadella, famoso anche per l’enorme fontana dell’architetto Fontserè progettata con l’aiuto dell’ancora studente Antoni Gaudì, sede anche del museo di Geologia e di Zoologia.
Il giorno di Ferragosto lo abbiamo passato tra la meraviglia della Sagrada Familia (ingresso 8 euro + 2 euro per salire sulle torri + 1 euro per poter visitare anche la casa museo di Gaudì all’interno di Parc Guell) e una piacevole colazione a sacco a Parc Guell, certo nn è semplice arrivarci, scendere alla stazione Lesseps e poi fare 3 km. A piedi sotto il sole non è proprio piacevole..Ma ci saremmo tornate volentieri altre 1000 volte!! Nel tardo pomeriggio siamo andate a prendere un aperitivo da le “4 gats”, un locale oggi davvero poco frequentato ma che all’inizio del secolo era il luogo d’incontro degli artisti più famosi tra cui il celebre Picasso, è in una stradina chiamata Montsiò, ed è una traversa della via Laietana.
La mattina dell’ultimo giorno dopo aver lasciato la camera e aver sistemato i bagagli in un apposito magazzino siamo salite sulla collina del Tibidabo, prendere la metro fino alla stazione Avinguda del Tibidabo di fronte c’è la fermata del Tramvia Blau (biglietto 3 euro a/r) che porta alla stazione della funicolare (biglietto 3 euro a/r).
il nome Tibidabo si rifà alla tentazione proposta da Lucifero a Cristo, in cima alla collina troviamo la Sagrat Cor in stile neogotico con la Madonna nera.
Ma Tibidabo è ancora più famoso per il Parc D’Atraccions con diversi giochi (ingresso al parco gratuito, per i giochi dagli 11 ai 21 euro) consigliato soprattutto per i più piccoli.
Dopo pranzo siamo passate a prendere i bagagli e un taxi ci ha lasciati in aeroporto (corsa 28 euro) partenza da Barcellona 18.50 scalo a Fiumicino fino alle 21.50 e arrivo a Palermo alle 23.00.
E’ stato davvero un bel viaggio, non parto spesso con mia madre e questa è stata un’ottima occasione per divertirci e stare un pò insieme in una città incantevole. Ci siamo trovate molto bene, era tutto molto pulito, è una città che si rinnova continuamente, ed è economicamente molto accessibile, ad esempio per il cibo la paella va dai 10 ai 16 euro, una porzione di montaditos (antipasti) sui 5 euro e poi con promozioni che ho illustrato inizialmente si risparmia molto sui musei e sui trasporti. Insomma una città in cui tornerei volentieri. 🙂 Un saluto da Ornella