Barcellona e Valencia: 100 meraviglie

Finalmente arriva il giorno per partire per la Spagna…..il nostro itinerario prevede la visita di Barcellona e Valencia. Arriviamo in aeroporto a Girona, è troppo tardi per metterci in cammino per Barcellona, facciamo qualche passo e ci fermiamo a dormire nell’hotel vicino all’aeroporto. La mattina seguente partiamo alla volta di...
Scritto da: Oppipoika
barcellona e valencia: 100 meraviglie
Partenza il: 21/06/2008
Ritorno il: 29/06/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
Finalmente arriva il giorno per partire per la Spagna…Il nostro itinerario prevede la visita di Barcellona e Valencia.

Arriviamo in aeroporto a Girona, è troppo tardi per metterci in cammino per Barcellona, facciamo qualche passo e ci fermiamo a dormire nell’hotel vicino all’aeroporto.

La mattina seguente partiamo alla volta di Barcellona…Posiamo i bagagli in hotel…

E iniziamo il nostro tanto amato itinerario, prendiamo come punto di partenza Plaza de Cataluña, visitiamo il vicino Palau de la Música Catalana, patrimonio mondiale dell’UNESCO, il palazzo è molto bello…Purtroppo si trova in una posizione che non gli permette di essere ammirato in tutto il tuo splendore. Visto il palazzo ci rechiamo alle famose Las Ramblas, sono piene di gente…È incredibile…Se uno non vede non crede.

Le percorriamo tutte: Rambla de Canaletes, Rambla dels Estudis, Rambla de Sant Josep (dove abbiamo visto il Palau de la Virreina e Mercat de la Boqueria), Rambla dels Caputxins (dove visitare El Liceo e la Plaza Real), Rambla de Santa Mònica (Monumento a Cristóbal Colón, Plaza de la Paz) e infine la bella Rambla de Mar. Una volta arrivati alla Rambla de Mar, visitiamo il World Trade Center e percorrendo tutto il Port Vell arriviamo nel fomoso quartiere della Barceloneta. Torniamo nel quartiere Barri Gotic…Dove proviamo a visitare la Catedral de Santa Eulalia, purtroppo inagibile per restauro…In questa cattedrale ci sono 13 oche che sono le dirette discendenti di Santa Eulalia, ma purtroppo non le abbiamo viste…Ci dirigiamo verso il magnifico Arco de Triunfo, percorriamo il lungo viale verso il Parque de la Ciudadela, all’interno del parco guardiamo (ahimè solo da fuori) il Castels dels tres Dragons e Parlamento de Cataluña. Mi colpisce tantissimo il fatto che oltre ai soliti piccioni Barcellona è piena anche di tanti pappagallini selvatici..

Torniamo in hotel, il giorno dopo ci aspetta un’altra faticosa giornata. La mattina dopo ci alziamo, ci prepariamo e andiamo direttamente nel quartiere Horta-Guinardò, per ammirare, girare e perderci nel famoso parque del laberinto de Horta, nome che ci fa capire che è la sede del famoso labirinto storico di Barcellona. Questo labirinto in realtà è molto più piccolo di come me l’aspettavo, ed è costituito da siepi molto alte, mi sembrava di stare nella scena finale del film Alice nel Paese delle Maraviglie. Questo parco oltre al famoso labirinto ospita vari tipi di giardini, tra cui un giardino romantico e uno neoclassico.

Dopo il labirinto andiamo a visitare la bellissima Sagrada Familia, me l’aspettavo bella…Ma era ancora più bella del previsto, molto suggestiva.

Dopo l’opera del maestro Gaudì andiamo in giro per la città a cercare le famose case dei vari architetti…Case che sorgono tutte nel quartiere Eixample. Le prime case che visitiamo si trovano sull’Avigunda Diagonal e sono: Casa Comalat (di Salvador Valeri), Palau Quadras (di Puig i Cadafalch), Casa de les Punxes (di Puig i Cadafalch), e Casa Macaya (sempre di Puig i Cadafalch). Poi nel Passeig de Gracia troviamo le case: Casa Lleò Morera (di Montaner), Casa Amattler (di Puig I Cadafalch), e le due meraviglie di Gaudì (Casa Battlò e Casa Milà detta la Pedrera). Nel quartiere Eixaple c’è anche il famoso distretto gay di Barcellona: il Gaixample, pieno di negozi, locali, ristoranti tutti dedicati alla clientela gay e a tutti gli amici dei gay…O anche soltanto a quelli aperti di mentalità. Questo piccolo distretto è la Capitale gay di tutta la Catalunya. Dopo tutte queste case ci stanchiamo un po’..Torniamo in hotel…La mattina dopo partiamo alla volta della Montaña del Tibidabo, il monte che sovrasta Barcellona e dal quale si vede una vista bellissima!!!!!!! Su wikipedia trovo questo piccolo paragrafo: Deve il suo nome alla vista mozzafiato che si gode dalla sua cima, che ricorda quella descritta nel passo del Vangelo in cui Satana porta Gesù sulla cima di un monte, incitandolo a guardare davanti a sé e dicendogli “ti darò tutto ciò che vedi se mi adorerai”. Tibi dabo in latino significa, appunto, “ti darò”. La vista da lassù è davvero bella..Sul Tibidabo c’è il bellissimo Templo Expiatorio del Sagrado Corazón con il Cristo Redentore sulla cima, è dopo la Sagrada Familia la cosa più bella che ho visto di Barcellona, anche perchè la parte bassa del tempio è stata disegnata da allievi di Gaudì…I quali hanno uno stile unico …

Di fianco al tempio c’è il parco giochi più vecchio d’Europa ancora funzionante.

Dopo essere stati sul Tibidabo andiamo a vedere l’altra meraviglia di Gaudì: Parque Güell. Dopo essere rimasti incantati da questo bel gioiellino di architettura…Ci dirigiamo verso Plaza España, dove vediamo la Plaza de Toros, e in lontananza il maestoso (e non è un eufemismo) Museo Nacional de Arte de Cataluña (imperdibile). Mentre ci avviciniamo al Museo Nacioanl in lontananza vediamo la Torre de Calatrava (simbolo della Barcellona che guarda verso il futuro). Il viale che da Plaza España porta verso il Museo Nacional è costellata di fontane di ogni grandezza, si arriva in una piazza dove c’è la famosa Fontana Magica, le fontante poi arrivano fino in cima al Museo Nacional…Una o due volte la settimana la sera, queste fontante si accendono tutte insieme, dando uno spettacolo di acque e colori danzanti a ritmo di musica!!! Uno spettacolo davvero bello, purtroppo però bisogna arrivare molto prima, perchè tutti i turisti presenti a Barcellona in quei giorni saranno tutti li!!! Hehehe Il mattino seguente facciamo una bella colazione a base di Xurro, comprati nella Xurreria vicino al nostro hotel, poi ci dirigiamo verso l’ultima parte del nostro itinerario di Barcellona: il Montjuïc, dove visitiamo solamente il Castel de Montjuïc, un’antica fortezza.

Ma il nostro viaggio non finisce qui..Prendiamo un autobus per Valencia passando per la bella Sagunto, e dopo circa 4 ore di viaggio arriviamo nella città principale della Comunitat Valenciana (in catalano), qui la lingua ufficiale è il catalano esattamente come Barcellona, anche se i valenciani amano definire la loro lingua separata dal catalano.

La prima cosa che visitiamo sono i Jardines del Turia, il Turia era l’antico fiume che attraversava Valencia, ora il fiume non c’è più e al suo posto ci sono questi bellissimi giardini, che percorrono per intero la città al posto del fiume. Dopo andiamo a visitare la modernissima e suggestiva Ciudad de las Artes y las Ciencias, qua le foto si sprecano. Visitiamo da fuori : El Palau de les Arts Reina Sofía, L’Hemisfèric, L’Umbracle e El Museu de les Ciències Príncipe Felipe mentre visitiamo per intero tutto L’Oceanografic, il più grande parco marino d’Europa, ospita 45.000 specie diverse di animali (tra pesci, molluschi, crostacei, mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, etc..) all’interno c’è un grande tunnel sottomarino che ti da l’impressione di nuotare sotto il mare…Ci sono anche tanti Squali…Il parco di Valencia si adopera anche alla lotta contro il Finning, una pratica molto barbara che consiste nel tagliare da vivi le pinne degli squali.

Altre specie che si trovano nel parco sono il Beluga e i Trichechi nella zona che riproduce l’ambiente artico.

Dopo essere andati alla Ciudad de las Artes y las Ciencias, andiamo in visita al centro città. La prima cosa che vediamo è la Torre de Serranos (l’entrata principale del centro storico), poi visitiamo il Palacio del Temple, l’Almudin…Successivamente ci dirigiamo verso la Plaza de la Virgen dove ammiriamo Palau de la Generalitat, la fontana con il Nettuno, Basilica de los Desamparados, e il retro della Cattedrale di Valencia, facciamo il giro e ci troviamo di fronte la facciata della Cattedrale, la quale ospita il presunto Santo Graal al suo interno, il campanile della cattedrale è El Micalet (molto molto carino) il simbolo di Valencia. La piazza della cattedrale si chiama Plaza de la Reina. Valencia ospita anche il patrimonio dell’UNESCO, Lonja de la Seda, in effetti è davvero molto bella, sorge su un’antica moschea araba, poi è diventata nel corso dei secoli importate centro commerciale della città. Fuori dalla Lonja c’è il Marcado Central, e proseguendo più avanti si trova Ayuntamiento e la Plaza de Toros.

Dopo tutto questo girare e dopo tutto il male ai piedi, non ci resta che tornare a casa, ma con la Spagna ancora nel cuore.

Stefano



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