Barcellona e dintorni 2

Siamo tornati per la seconda volta a Barcellona. Questa volta però ci siamo dedicati anche alla visita di due piccole ma interessanti cittadine dei dintorni:Tarragona e Figueres. Tarragona è una città ad ovest di Barcellona, circa un'ora di treno. (10,50 € A/R) La città è stata fondata dai Romani e quindi ci ha attratto per i resti di...
Scritto da: catwoman!
barcellona e dintorni 2
Partenza il: 10/11/2008
Ritorno il: 13/11/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Siamo tornati per la seconda volta a Barcellona. Questa volta però ci siamo dedicati anche alla visita di due piccole ma interessanti cittadine dei dintorni:Tarragona e Figueres.

Tarragona è una città ad ovest di Barcellona, circa un’ora di treno. (10,50 € A/R) La città è stata fondata dai Romani e quindi ci ha attratto per i resti di rovine romane. Partiamo dallo splendido anfiteatro che si trova praticamente sopra la spiaggia. Ci sono poi tanti altri resti da visitare come il Circo Romano e la passeggiata archeologica. Anche la cattedrale merita una tappa e ci ha stupito soprattutto la somiglianza con la città di Alghero, in Sardegna. L’influenza catalana nella città sarda è ancora più chiara ora che abbiamo visto Tarragona.

La cosa che ci è piaciuta però più di tutte è il Puente del Diablo. Il Puente in realtà è un vecchio acquedotto romano che unisce due collinette e che è composto da due arcate una sull’altra, è quindi una costruzione maestosa e anche tenuta bene.

Noi viviamo a Roma proprio in prossimità del parco degli Acquedotti, quindi non ci dovremmo stupire. Invece questa passeggiata ci ha emozionato molto. L’acquedotto inoltre si trova all’interno di un parco nel quale è possibile inoltrarsi su tre sentieri di diversa difficoltà. C’è molta vegetazione e la passeggiata che abbiamo fatto noi (quella più breve, circa 40 minuti) ci è proprio piaciuta.

Bisogna prendere l’autobus n.5 che fa capolinea in Prat de la Riba. Si scende davanti al parco nel quale si trova il Puente e al ritorno aspettate il bus alla stessa fermata, vi riporterà in città. La seconda città dove ci siamo recati si trova invece a nord est di Barcellona, circa due ore di treno (17,70 € A/R). Qui in realtà non è la città in sè a richiamare i turisti ma il Museo/teatro di Salvador Dalì. Vale sicuramente il viaggio e avendo letto poi, durante il tragitto in treno, una guida su Dalì ci siamo ancora di più appassionati a questo artista così particolare e fino ad allora per noi sconosciuto.

Dopo la visita al museo ci siamo fermati in un bar che ha attirato la nostra attenzione, si tratta del Cafè Royal, Rambla 28. E’ un bar in cui il gestore sta raccogliendo le firme per impedirne la chiusura. In realtà il proprietario della palazzina vuole chiudere questo tipo di attività per creare uno dei soliti store ormai conosciuti in tutte le città europee. Si tratterebbe di chiudere un locale, aperto nei primi del ‘900 dalla nonna dell’attuale gestore, il signor Josep Matas, un locale storico con i muri ricoperti di maioliche colorate, con tavolini ai quali ci si può fermare per parlare, discutere di politica, giocare a carte. Un locale che permette alla popolazione locale di mantenere relazioni sociali e intrattenersi in un luogo pubblico come ormai non si fa più in quasi tutte le grandi città. Abbiamo firmato anche noi la petizione, rigorosamente con gli estremi del documento, come ci ha chiesto il signor Josep. Ce ne siamo andati con un po’ di amarezza perchè è stata una visita ad un locale pubblico ormai raro da trovare, visto che con la globalizzazione si perde la possibilità di trovare questi luoghi originali e caratteristici, che danno il gusto di essere in viaggio all’estero. Ormai i locali sono tutti omologati, tutte le stesse marche e andare in giro per il mondo non offre più tante sorprese.

Da segnalare a Barcellona, dove ci siamo fermati per un giorno e mezzo, sono il Cafè de l’Academia, Carrer Lledò 1, Placa Sant Just dove la qualità e la freschezza del cibo è notevole; la Formatgeria La Seu, Carrer Dagueria 16 dove è possibile mangiare durante la settimana assaggi di formaggi e vino per due euro e 50, mentre nel weekend si ha un menù speciale sempre a base di formaggi. La proprietaria è una donna inglese che ha lasciato il suo paese per diventare una esperta di formaggi; In mezzo al Barrio Gotico in carrer d’Aviñyo 39 c’è un ristorante dove abbiamo mangiato una meravigliosa paella, la più buona mai mangiata a Barcellona. Il proprietario è un personaggio particolare che dice di somigliare a Dalì e che è conosciuto dai turisti italiani perchè il suo locale è stato recensito sul sito zingarate.Com. Il prezzo è giustissimo e le porzioni abbondanti.

Direi che si può evitare il famoso, ma ingiustamente, Can Ramonet nella zona Barceloneta. La paella non era affatto all’altezza della nomina e del prezzo! Non potete comunque mancare una visita al mercato della Boqueria, fantastico, colorato, stuzzicante, stimolante, appetitoso! E poi la più bella chiesa di Barcellona: la Iglesia del Mar. Va visitata assolutamente, a maggior ragione se avete letto “La cattedrale del mare” di Ildefonso Falcones.

Buon viaggio! Caterina



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