Barcellona delle meraviglie

Approfittiamo del ponte di venerdì 29 giugno (a Roma è la festa patronale di S.Pietro) e di una tregua concessaci al lavoro e acquistiamo al volo un biglietto per Girona con la Ryanair. È importante sapere che la Ryanair è molto rigorosa sui bagagli trasportati e quindi se avete intenzione di fare acquisti vi conviene acquistare per il costo...
Scritto da: Tina&Lino
barcellona delle meraviglie
Partenza il: 27/06/2007
Ritorno il: 01/07/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Approfittiamo del ponte di venerdì 29 giugno (a Roma è la festa patronale di S.Pietro) e di una tregua concessaci al lavoro e acquistiamo al volo un biglietto per Girona con la Ryanair.

È importante sapere che la Ryanair è molto rigorosa sui bagagli trasportati e quindi se avete intenzione di fare acquisti vi conviene acquistare per il costo di 6 euro la possibilità di imbarcare un bagaglio del peso di 15 kg oltre a un bagaglio a mano di max 10 kg (per ogni kg in più si paga 8 euro). Con 100 euro a persona riusciamo ad assicurarci un posto sul volo del mercoledì sera con rientro domenica mattina. Il volo arriva puntualissimo a destinazione e ancora più puntuale e comodo il viaggio in pullman da Girona a Barcellona: 21 euro a/r (il biglietto si acquista nell’aeroporto di arrivo) con partenze coordinate con l’arrivo dei voli. Il pullman arriva alla stazione dei pullman di Barcellona Nord (fermata metro: arc de triomf).

Andiamo a prendere la metro. Conviene acquistare i carnet da 10 biglietti per 6.70 euro (1 biglietto = 1,25 euro). Il nostro albergo è a 3 fermate di metro, alla stazione di Clot. Scopriamo che l’hotel 3 stelle Albeniz, prenotato in tutta fretta via internet e pagato 150 euro per 4 notti, è, oltre che collegato perfettamente, anche molto accogliente. La camere sono piccole ma pulite e arredate con cura. Andiamo a dormire appena arrivati visto che avremo solo 3 giorni per visitare la città e abbiamo in programma di girarla il più possibile.

Ci svegliamo di buona lena e abbiamo intenzione di iniziare il nostro tour dalla zona est e nord della città.

Ci dirigiamo subito verso la Sagrada Familia che è raggiungibile a piedi dall’hotel e lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è davvero strabiliante. La Sagrada Familia è una chiesa di un impatto visivo imponente! Lo stile è molto particolare; può non essere apprezzato da tutti ma la sua vista è in ogni caso un’esperienza emozionante. L’entrata costa 8 euro ma per 9 euro si acquista un biglietto che dà la possibilità di visitare anche la Casa Museo di Gaudì che è all’interno di Park Guell.

Ci soffermiamo a lungo sulle facciate: contengono molti simboli e sono ricche di particolari.Ci vorrebbero ore per vedere ogni dettaglio! Entriamo dentro e la chiesa si presenta come un enorme cantiere. La sensazione che dà è quella di attreversare un bosco; le imponenti colonne infatti, come dal progetto di Gaudì, ricalcano la forma degli alberi. E’ interessante vedere gli artigiani al lavoro per completare l’imponente opera che verrà portata a compimento tra decenni. Mi riprometto di tornare per vedere lo stato di avanzamento di lavori, visto che la chiesa è un continuo evolversi.

È possibile visitare il museo annesso che è molto interessante per capire tecniche costruttive di questa orignale costruzione e per iniziare a capire il genio di Antonio Gaudì la cui opera accompagnerà l’intero viaggio alla scoperta di Barcellona.

Imbocchiamo Avinguda di Gaudì e ci ritroviamo al cospetto dell’ Hospital de la Santa Creu. Non è inserito negli itinerari turistici usuali della città eppure è una costruzone straordinaria e si percepisce l’intenzione di voler creare un ambiente da cui i pazienti potessero trarre giovamento per la guarigione.

Prendiamo la metro vicino l’ospedale fino alla fermata Lesseps per andare a Parc Guell. Purtroppo la fermata non è molto vicina al parco. Seguendo le indicazioni si raggiunge il parco dopo un quarto d’ora di cammino, ma ne vale davvero la pena. Sembra di essere in un parco giochi, fatto di case di pan di zucchero e decorazioni coloratissime. All’interno del parco c’é la famosa salamandra colorata ma in realtà il parco si espande per ettari ed è bellissimo scoprirlo!E’ fatto di sentieri e costruzioni originalissime. Tutto rigorasamente composto da linee curve. Nelle opere di Gaudì è una vera sfida trovare una linea retta! All’interno del parco visitiamo la casa museo di Gaudì. Piccola ma carina.

Andiamo a riprendere la metropolitana a Lesseps e arriviamo fino alla fermata Avinguda del Tibidabo. Da qui c’è un po’ di strada da fare a piedi per arrivare a Placa del Funicolar. Prendiamo la funicolare per arrivare in cima alla collina del Tibidabo. C’è un’atmosfera surreale: un luna park dall’aria retrò con alle spalle il Temple del Sagrat Cor, nata per rivaleggiare con il Sacre Coeur di Parigi. Tutto sembra essersi fermato a qualche anno fa e la vista della città da lassù è spettacolare.

Torniamo indietro e riprendamo la metro per andare in albergo.

Siamo molto stanchi abbiamo camminato moltissimo ma ci facciamo una doccia e riscendiamo per andare a cena. Per fortuna a Barcellona si cena tardi quindi abbiamo tutto il tempo per prepararci con calma.

Andiamo al ristorante Elche, carrer villa i vilà (fermata metro: Parallel), che ci hanno consigliato per assaggiare la vera paella catalana. Hanno ragione: la paella è davvero straordinaria e con 20 euro a persona abbiamo mangiato anche un antipasto di fritti misti (ma non erano napoletani?) e una vera crema catalana doc. E’ bene comunque prenotare prima. La giornata è stata davvero faticosa. Riprendiamo subito la metro e andiamo in albergo a dormire.

Il secondo giorno di tour lo dedichiamo alle mete più turistiche.

Prendiamo la metro fino a Diagonal e da lì iniziamo la visita delle case di Gaudì.

La prima che si incontra su Passeig de Gracia è Casa Pedrera. L’entrata costa 8 euro ma inclusa è anche l’audioguida e si può scegliere tra l’itinerario breve e quello lungo (1 ora e mezza). Noi ovviamente scegliamo quello lungo e oltre a visitare la casa che è davvero bella visitiamo tutta la soffitta e tutto il persorso che spiega la biografia, la tecnica e le particolarità di tutte le costruzioni di Gaudì. La cosa più spettacolare è il terrazzo: ci sono dei comignoli stranissimi e se la giornata è bella sembra di stare in un parco giochi sopeso sulla città.

Proseguendo lungo Passeig de Gracia incontriamo Casa Battlò. La facciata è davvero carina ma dopo la visita così competa fatta a Casa Pedrera ci sembra inutile spendere 16 euro a persona per vedere una costruzione simile alla precedente.

Si incontrano altre costruzioni di Gaudì lungo la strada ma noi proseguiamo e ci fermiamo per mangiare qualcosa. Tappa quasi obbligata è fermarsi alla Taberna Euskal (nei pressi di Placa Cataluna). Qui si può scegliere tra i 51 tipi di tapas (che in cataluna chiamano “pintxos”)! Dopo esserci strafogati giungiamo infine a Placa de Cataluna. Entriamo nel grande magazzino El Corte Ingles cha ha filiali in tutta la città ma che qui a Placa Cataluna ha un edificio intero. Giusto il tempo di entrare e uscire: è identico alle catene che abbiamo in Italia (tipo Coin, la Rinascente, ecc…) e vendono esattamente gli stessi articoli, delle stesse marche e con gli stessi prezzi italiani.

Prendiamo La Rambla dalla piazza e ci rendiamo conto che qui si entra in un’altra Barcellona! La strada larghissima pullula di spagnoli, turisti e artisti di strada buffissimi. Avete presente le persone che si dipingono la pelle come se fosse marmo e rimangono immobili fino a quando non li accontentate con degli spiccioli?Beh, qui sono andati davvero oltre!Dalla fantasia e allegria spagnola escono dei personaggi davvero inimmaginabili!La Rambla è un palconescenico incredibile. Da non perdere assolutamente è il Mercat della Boqueria che si affaccia su La Rambla.

Ci sono dei colori e degli odori entusiasmanti e per gli amanti della fotografia è un vero divertimento! All’altezza circa del mercato voltiamo per Carrer dela Boqueria per entrare nel Barri Gotico, il quartiere medievale. Ci ritroviamo improvvisamente ancora in un’altra Barcellona!raggiungiamo Placa de Saunt Jaume dove c’è il Palau de la Generalitat e che è il centro civico della città.

Imboccando Carrer del Bisbe Irurita si arriva invece nel centro religioso della città perché si raggiunge la splendida Cattedrale (La Seu). C’è un chiostro bellissimo con delle oche ma la selezione all’entrata è severissima : non dimenticate una maglia che copra bene le spalle! Giriamo un po’ per i vicoli del quartiere. Ci sono cioccolaterie, vinerie e botteghe tipiche in un’atmosfera davvero “medievale”.

Torniamo in metro all’albergo e dopo una sosta breve andiamo a cena.

Ceniamo in un altro posto consigliatoci e che vale davvero la pena: Centre Cultural Euskal Extea in Placeta della Montcada (fermata metro Jaume). Qui arriviamo alle 23 ma la cucina è ancora aperta e assaggiamo i migliori piatti di carne cucinati alla catalana (filetto e arrosto di maiale). 2 secondi con contorni senza vino: 20 euro.

Il terzo e ultimo giorno abbiamo intenzione di fare qualcosa di più rilassante. Abbiamo camminato parecchio e le forze iniziano a mancare. Prendiamo la metro fino a Parallel per andare alla scoperta della cima del Montjuic. C’è molto da camminare, fa molto caldo e il parco sembra un po’ brullo e mal frequentato nella parte più vicina alla fermata della metro. Demordiamo e prendiamo un autobus che ci porta di nuovo alla metro per raggiungere la Barceloneta. Qui c’è la spiaggia, il mare e un’atmosfera davvero vacanziera. Prendiamo qualcosa da mangiare a un bar sulla spiaggia e ci stendiamo al sole.

La folla di turisti e spagnoli è allegra ma non molesta. Il mare sembra pulito e il caldo ci spinge a refrigerarci nell’acqua. Ci sentiamo davvero in una località di mare in vacanza dalla città!Incredibile! Dopo un paio di ora passate in spiaggia, passeggiamo sul lungomare in uno splendido contesto fatto di palme e una bella pista ciclabile, e davanti a noi in lontananza si scorge la splendida scultura di bronzo a forma di pesce di Frank Gehry che dà il giusto tocco di modernità a una città tanto ricca di storia.

A èiedi raggiungiamo il bellissimo Parc della Ciutadella e qui ci caliamo all’ombra della splendida vegetazione, in un meritatissimo sonno ristoratore.

Riprendiamo la metro e siamo in hotel.

L’ultima sera a Barcellona che ora vado a descrivere sarà veramente un ricordo indelebile.

Andiamo a Placa di Espanya raggiungibile con la metro. Abbiamo letto di sfuggita che durante le sere estive dei weekend è possibile assistere a uno spettacolo della “Font Magica”. Uno spettacolo di circa 15 minuti in cui la piazza si trasforma in uno scintillio di colori e musica che provengono da un’enorme fontana. Uno spettacolo davvero unico, in cui si rimane davvero a senza fiato per la straordinaria atmosfera che si crea in tutta la piazza e che coinvolge le migliaia di persone che assistono.

Dopo l’inaspettato turbinio di emozioni creato dalla Fontana Magica ci rechiamo a cena in un posto vicino la Cattedrale nel Barrio Gotico dove assoporiamo per un’ultima volta le tapas e ci inebriamo con fiumi di sangria! Passseggiamo su La Rambla fino a quando ci cedono le gambe…È così triste lasciare questa Barcellona appena scoperta! Dormiamo solo 3 ore: l’aereo per Roma Ciampino parte alle 8.50 da Girona e il pullman parte molto presto dalla stazione.

Partiamo con la voglia già di ritornare al più presto per continuare a scoprire i mille volti di questa città moderna ma piena di storia, allegra ma profonda, dinamica ma rilassante,…



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