Barcellona dal 3 all’8/09

Barcellona .3 - 8 settembre Partiti in 4, il 3 settembre alle ore 9-25 da Ciampino con Ryanair (32 euro x 4 A/R) in perfetto orario, in meno di un’ora e venti minuti atterriamo a Girona (100 km a nord di Barcellona). Prendiamo il pullman di Ryanair (21 euro a/r) che ci porterà in un ora e 15 minuti in pieno centro di Barcellona, ovvero alla...
Scritto da: VinceAussie
barcellona dal 3 all'8/09
Partenza il: 03/09/2009
Ritorno il: 08/09/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Barcellona .3 – 8 settembre Partiti in 4, il 3 settembre alle ore 9-25 da Ciampino con Ryanair (32 euro x 4 A/R) in perfetto orario, in meno di un’ora e venti minuti atterriamo a Girona (100 km a nord di Barcellona).

Prendiamo il pullman di Ryanair (21 euro a/r) che ci porterà in un ora e 15 minuti in pieno centro di Barcellona, ovvero alla stazione degli autobus “Estacio de autobus Barcelona nord”.

A 20 metri dal piazzale, proprio alle spalle della Stazione c’è la fermata della linea 1 della Metro “Arc de Triomf”, da qui, intersecando le varie linee metropolitane, oltre all’aiuto dei bus, potete arrivare in qualsiasi posto della città.

Purtroppo, molte stazioni della metro e soprattutto questa, sono un continuo saliscendi senza scale mobili; arrivati al piano binari poi, sembra di stare in una sauna finlandese tanto è il caldo che fa, che quasi si soffoca, anche perché manca assolutamente l’aerazione.

Ma fortunatamente l’attesa non è lunga (i treni hanno una cadenza di due o al massimo 3 minuti) e zac, si entra nel frigorifero, pardon il treno!!! I prezzi, per chi la deve usare con continuità, non sono per niente economici; A Barcellona è conveniente (fino ad un certo punto) solo il ticket da 10 corse al costo di circa 8 euro, ma ha delle limitazioni in quanto per altri percorsi cittadini, quali le funicolari del Montjuic e del Tibidabo, oppure il pullman urbano che partendo da Placa Catalunya, porta al Tibidabo, il biglietto non è valido, e ne bisogna comprare altri ad un prezzo maggiorato.

Siamo pur sempre dei turisti che devono essere spennati, o no? Un’altra alternativa validissima per gli spostamenti è la bici: infatti in molte zone della città ci sono parcheggi dove si possono fittare, ad ore e a prezzi modicissimi delle bici.

Inserite la monetina nella macchinetta, sbloccate la bici e via. Ottima idea perché la città si presta, le strade sono molto ben curate, e ci sono piste ciclabili.

Ci sono anche delle agenzie che organizzano dei bici-tour molto belli. A volte mi e sembrato di assistere al passaggio del giro d’Italia.

Per le mamme con carrozzino, ho visto che i marciapiedi sono tagliati in modo da rendere il passaggio molto agevole; inoltre molti incroci di strade sono tagliati, cosi da creare delle piccole piazze – ottima idea.

Comunque da “Arc de triomf” cambiando a “Placa Catalunya” arriviamo alla stazione “Liceu”, ovvero direttamente sulla Rambla dei cappuccini, e finalmente siamo in placa Rejal dove si trova il nostro albergo (Roma Rejal) trovato tramite turisti per caso.

La piazza è deliziosa, piena di locali, con tavoli all’aperto, (in uno dei ristoranti si forma la fila per entrare), al centro una fontana ed alcuni lampioni della luce opera di Gaudì; l’attraversiamo ed entriamo nell’albergo.

E qui facciamo una prima conoscenza con il portiere – individualismo, arroganza, e in qualche caso, pressapochismo: Mentre mia moglie ed io siamo al banco per espletare le formalità di rito, costui ci lascia per dare informazioni ad un avventore.

Visto che si andava per le lunghe siamo stati costretti a richiamarlo al buon senso; finita la conversazione non si è nemmeno scusato, cominciamo bene, abbiamo detto! Comunque ai turisti per caso dico che la spesa non vale l’impresa. C’è ben altro. Ma purtroppo il rapporto qualità prezzo, pende sempre e solo da una parte. E incominciamo a visitare la città.

La prima cosa da fare però visto che erano circa le 15, è mangiare.

Appena fuori la piazza, sulla rambla, ci dirigiamo dal colonnello, ovvero da Kentucky Freid Chicken che sarebbe la catena americana che prepara il pollo impanato e fritto. Noi scegliamo KFC perché già siamo stati dal colonnello in tante altre città, mangi una cosa semplice e sfiziosa che a noi 4 piace, in più sai in anticipo quanto paghi.

Passeggiamo sulla rambla e mi chiedo: ma siamo a Napoli o a Barcellona? Infatti, tra le fermate Liceu e Drassanes, proprio al centro della rambla, un tizio con il tavolino fa il gioco delle tre carte (questa volta con la pallina che viene coperta da scatolette), mentre alcuni pali fanno delle finte giocate: e volano bigliettoni da 50 e 100 euro. Il tutto alla luce del sole!!! La rambla degrada verso il mare, mentre noi osserviamo una fitta rete di ritrattisti, giocolieri vari, immobili statue umane; passando accanto ai musei del mare e delle cere, arriviamo al Mirador de Colom ovvero la statua di Colombo che guarda verso il mare.

Attraversiamo la piazza abbastanza caotica per il grande afflusso di auto e ci dirigiamo verso Maremagnum (un centro commerciale sul mare), giusto per una pausa durante il cammino e una piccola sosta per un caffè, visto che c’è Illy caffè.

Si è contenti anche di spendere qualcosa in più quando la qualità ti soddisfa, ma in tutti gli altri bar, nonostante dicessimo ristretto, era una ciofeca, e lo dovevi pure pagare profumatamente!!! Invece da Illy il caffè non è male, te lo prendi a tavolino e lo paghi 1,15 euro!!! Per non parlare dei gelati- i prezzi sulla rambla non erano per nulla invitanti, nonostante il caldo.

Percorriamo il passeig de Colom per poi addentrarci nel Barri Gotic (quartiere gotico), ammirando caratteristici vicoletti pieni di vita – percorriamo un tratto di via Laietana (una strada molto bella) per arrivare a placa Jaume da dove percorrendo carrer Ferran arriviamo alla Rambla di partenza. Abbiamo fatto un giro molto lungo, faticoso, ma ne è valsa la pena.

Lasciate perdere quei pullman per turisti e camminate a piedi per queste stradine, dove non ci arrivano nè taxi nè pullman: Tutta la parte di sinistra della rambla, partendo da placa Catalunya fin verso il mare è assolutamente da vedere: non dimenticate scarpe ginniche e macchina fotografica!!! Non voglio elencarVi le cose da vedere, a voi il piacere di scoprire angoli nascosti.

La parte di destra della rambla invece, tranne qualcosa come il Palau Guell in Nou de la rambla, è il mercato della Boquerie, è da evitare: noi l’abbiamo trovata abbastanza squallida e inquietante.

Purtroppo, in molte di queste strade, sarà dipeso dalla mancanza di pioggia o altro, ma dai tombini usciva un odore nauseabondo. Finchè camminavi la cosa era sopportabile perché passavi e finiva lì.

Ma se c’era una leggera brezza, ed in alcune ore c’era… Ora passiamo alla fase dei consigli: pagare per entrare nelle chiese? mi sembra veramente fuori luogo.

La scusa di questa presa in giro e che i soldi servono al finanziamento dei lavori: ma per qualche chiesa sono già cento anni e non si vede mai la fine – Sagrada Famila 11 euro + altri per salire sulle torri!!! Merita una visita il parco Guell ingresso libero: molti entrano dall’ingresso principale e sono stravolti, non tanto per la bellezza del parco (molto bello) ma per la salita che occorre fare per arrivarci.

Noi siamo entrati dall’ingresso secondario, molto più in alto rispetto al principale.

La mattina partendo da Placa Catalunya proprio sul marciapiede del Banco Espanyol abbiamo preso il pullman T2 al prezzo di 2,60 euro a testa che ci ha portati sul monte Tibidabo (stupenda vista della città con un eremo (il sacro cuore) di non particolare valore storico, più un parco divertimenti, con ingresso libero ma con attrazioni a pagamento, ideale se avete dei bambini al seguito. Nel ridiscendere, a metà corsa, l’autista del pullman ci ha indicati dov’era la stradina che portava su al colle, e con l’ausilio di una sequenza di scale mobili siamo saliti fin su.

A questo ingresso, si può arrivare anche prendendo la linea 3 della metro stazione Vallcarca, direzione Trinitat Nova, e fare la stessa strada.

Nelle vicinanze dell’uscita (strada in discesa) c’è la fermata degli autobus.

Anche per il Tibidabo ci sono altre alternative per arrivarci, ma più dispendiose economicamente.

Parco del Montjuic veramente incantevole, anche qui per arrivarci ci sono varie possibilità: la teleferica che partendo da Port Vell (adiacenze del centro commerciale Maremagnum) ovvero dal mare, vi porta sul colle (non prima di avervi spennato – 14 euro a/r). Autobus urbano, numero 193, nelle vicinanze di Mirador de Colom, oppure la metro stazione Espanya (linea 1,3,8).

Noi abbiamo optato per la metro, e scesi a placa Espanya abbiamo iniziato un percorso che attraversando tutto il parco, è finito sul lato opposto, ovvero con vista sul lato di Mirador de Colom.

Abbiamo effettuato delle lunghe passeggiate a piedi, ogni angolo del parco riserva un’emozione; c’è tanto da vedere, ma andateci nel pomeriggio verso le 5. Perché vi domanderete? Perché alle nove incomincia uno spettacolo che vi lascerà a bocca aperta: la fontana magica con i suoi cento e più getti d’acqua, a suon di musica luci e colori, vi regalerà una notte indimenticabile.

Siamo a Barcellona e non voglio dirvi con quale canzone di Freddy Mercury e Montserrat Caballè si conclude questo incantevole gioco d’acqua. L’avrete già capito!!! Altra cosa da vedere assolutamente, è il tratto di strada che partendo da Avinguda Portal de Angel prosegue per Passeig de Gracia.

Ci sono le case più famose di Gaudì, (Casa Battlo e Casa Milà – la Pedrera) ma non solo. Lussuosi condomini d’epoca, negozi delle migliori griffe etc.

Decine di pullman turistici si fermano per far scattare le foto dalla piattaforma, le stazioni della metro (ce ne sono diverse sul percorso) riversano centinaia di persone in strada.

Noi abbiamo preferito, pur avendo il ticket da 10 corse in tasca, camminare a piedi: solo così si ammira, si memorizza e si gusta di più.

Siamo partiti da placa Rejal dopo colazione e percorrendo quasi tutta la rambla, siamo arrivati a placa Catalunya; da qui, abbiamo percorso le due strade di poc’anzi, e i nostri occhi erano pieni di meraviglia. Poi, guardando la cartina, abbiamo girato a destra e proseguito per Avinguda Diagonal – una strada molto larga e con una bella pista ciclabile, in direzione Sagrada Famila.

Da qui siamo ridiscesi verso la Placa de toros Monumental, (e la Gran via de le Cortes Catalanes), molto bella architettonicamente anche se i catalani non amano molto la corrida (e fanno bene!).

Ancora camminare e siamo arrivati a placa Glories catalanes, un ampio spazio da evitare assolutamente, luogo di ritrovo per un mercato delle pulci o meglio della spazzatura raccolta e tentata di venderla. Polizia in massa a debellare questo fenomeno con orientali e magrebini che scappavano in ogni dove.

Palais Rejal – fermata Palais Rejal. Da qui potete ammirare un tratto della Avinguda Diagonal, una strada lunga svariati km che taglia diagonalmente Barcellona.

Nel parco si possono fare delle belle foto; è attaccato alla città Universitaria, e nelle vicinanze (200metri) c’è il Camp Nou ovvero il tempio del Barcellona calcio.

Per visitare lo stadio e il museo del calcio 17 euro please! Non sono amante del calcio quindi… E’ più interessante vedere l’accoppiamento tra il calcio e il mercato che esso muove: infatti, c’è un megastore che vende di tutto con il marchio dello sponsor dei Blugrana, oltre avari punti di ristoro etc.

Ritornando sulla rambla un’altra cosa da vedere è il celebre mercato di San Jose ovvero il mercato della Boquerie, fermata Liceu linea 3.

E’ anche consigliabile fare una passeggiata sul Passeig Joan de Borbo: un ampio viale che guarda il mare da un lato e il quartiere di Barcelloneta dall’altro, per arrivare fin sulla spiaggia.

Altra cosa da vedere, pure molto bella e il parc de la Ciutadella. Dopo la visita al parco, percorrendo un viale pedonalizzato molto alberato, si può fare una capatina al vicino Arc de Triomf. Ci sarebbero ancora cose da vedere ma il tempo è tiranno e dobbiamo tornare.

In questa recensione, come avete potuto leggere, mi sono limitato nei giudizi e nei consigli: non vi ho detto se vale la pena visitare musei, chiese, case, o monumenti.

La scelta è soggettiva ma, dopo aver visto la settimana precedente il 90 % dei monumenti di Roma a costo zero, oppure i capolavori dei musei vaticani, sapere che qui ci vogliono 10-15 euro per sito… Pur comprando 4 tickets da 10 corse, abbiamo preferito camminare molto a piedi, ma altri potrebbero trovare questa soluzione fisicamente faticosa. A molti piace salire e scendere dai pullman turistici – a noi piace soffermarci, a volte per qualche minuto, davanti ad un palazzo per apprezzarne i pregi architettonici, e fare qualche foto – Passeig de Gracia è eccezzionale.

A molti piace cazzeggiare sulla rambla, e stare ore seduti ai tavolini per poi lamentarsi dei prezzi troppo alti – a noi piace di più addentrarci nei vicoletti, la vera essenza di una città.

Molti sono alla ricerca della paella, come a Napoli sono alla ricerca della pizza.

Ma come a Napoli molte pizzerie di fatto hanno solo il nome, così a Barcellona in molti ristoranti vi propinano roba che chiamano paella, e ve la fanno pagare profumatamente.

Diffidate, dunque, se non avete amici che vi possono indicare quale locale è da prendere in considerazione. Meglio un trancio di pizza o una baguette e via! Per l’alimentazione molte volte, sia di giorno che di sera, siamo andati nelle cosiddette catene All you can eat – sono dei self-service dove puoi mangiare tutto quello che vedi e paghi solo 8,95 a persona di giorno e 10,70 di sera. Sembra impossibile ma è cosi: insalate varie, contorni vari, cotolette di carne o di pesce, pasta, paella, pezzi di pizza al taglio, frutta, bibita gelato e caffè! All’ingresso ci hanno detto che dopo aver pagato puoi stare un’ora e mezza e mangiare e bere tutto quello che vuoi.

Noi già sapevamo perché l’abbiamo sperimentato a Madrid e l’abbiamo rifatto qui a Barcellona.

La tentazione di mangiare è tanta, ma vuoi per problemi di salute che contingenti – per camminare bisogna essere leggeri – abbiamo fatto i buoni.

Noi ve le consigliamo, almeno per la chiarezza di quello che stai mangiando e del quanto paghi.

Vince



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